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COUNCIL OF INTERMODAL SHIPPING CONSULTANTS
ANNO XXIX - Numero 11/2011 - NOVEMBRE 2011
Safety & security
Bisogna far convergere i piani relativi alla sicurezza
C'è il piano sulla sicurezza portuale, ci sono le operazioni di salvataggio della guardia costiera, c'è la polizia locale e naturalmente le altre organizzazioni con cui dialogare, come ad esempio i vigili del fuoco.
“In ogni città portuale probabilmente si potranno rinvenire fattori di divisione geografici e funzionali tutti quanti all'opera per quanto attiene chi fa cosa in caso di emergenza” spiega Mark Wooley della VSTEP.
“Se i piani ed i protocolli istituiti non funzionano, allora la situazione può farsi assai pericolosa”.
Perciò, secondo Wooley, esiste la necessità di provare assieme le risposte.
Inoltre esiste, secondo lui, la necessità di valutare cosa c'è fuori dall'ordinario e la necessità di darvi risposta.
Afferma Wooley: “Si può fare un sacco di addestramento su come intercettare ed arrestare, ma come si fa ad accertare quello da cercare?”.
La sua risposta è che un approccio multidisciplinare funziona meglio.
Idealmente - spiega Wooley - ci vorrebbe uno strumento inter-agenzie, il che significa autorità portuali, guardia costiera ed un'integrazione fra le norme che entrano in vigore.
Il solito problema è che mentre, poniamo, tirar fuori un rimorchiatore dalla sua routine non è così semplice, l'addestramento al simulatore degli equipaggi fuori servizio è molto più facile da programmare.
In passato, sono state espresse molte critiche circa l'efficacia di questo genere di addestramento sulla base del fatto che esso offre solo formazione di base, utilizzando porti e terminal “generici”; ogni porto, peraltro, è diverso dagli altri, “essendoci un diverso tipo di commerci in atto, con diversi tipi di modelli di traffico persino nell'ambito di porti che potrebbero essere relativamente simili per altri versi”.
Tuttavia, data l'attuale spinta verso l'azzardo, stanno guadagnando terreno gli allestimenti su misura.
“È ora del tutto possibile per la gente addestrare il proprio personale e quello proveniente da altre organizzazioni su una simulazione che raffiguri il proprio porto anche online”.
Questo significa che adesso si può replicare un ambiente reale in modo tale da consentire la prova di un piano relativo alla sicurezza, sino al punto di essere in grado di valutare che cosa un riflettore inquadra o meno.
Inoltre, si possono collaudare le condizioni normali e abnormi: ad esempio, nella simulazione si possono cambiare l'altezza delle onde o il numero dei camion in strada. (portstrategy.com, 24.11.2011)
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