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L'Autorità Antitrust multa Costa Crociere
Pratiche commerciali scorrette relative alle informazioni sui prezzi delle crociere e ad una polizza assicurativa opzionale
4 novembre 2013
L'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM) ha irrogato a Costa Crociere multe per complessivi 150mila euro per due pratiche commerciali scorrette messe in atto dalla compagnia crocieristica. Il procedimento concerneva la divulgazione, attraverso spot televisivi a diffusione nazionale, mediante il sito internet della compagnia ed anche attraverso un volantino pubblicitario relativo alla stagione novembre 2010-marzo 2011, di informazioni commerciali incomplete e contraddittorie riguardo al prezzo finale applicato per le crociere reclamizzate ed alle condizioni e ai limiti per l'esercizio dei diritti contrattuali dei consumatori (i prezzi pubblicizzati delle crociere - spiega l'Autorità Antitrust - non includevano alcune voci di costo, quali la quota servizio, le tasse portuali, la quota d'iscrizione, che venivano indicati a parte con modalità scarsamente accessibili e al momento dell'acquisto); inoltre sotto esame c'era l'offerta on-line del servizio accessorio consistente in una polizza assicurativa opzionale mediante un sistema automatico di preselezione.
L'AGCM ha precisato che sulla pratica commerciale, che è stata diffusa per via televisiva e attraverso rete internet, è stato richiesto il parere all'Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni che l'ha ritenuta scorretta ai sensi degli articoli 20, 21 lettera d), 22 e 23, lettera v), del Codice del Consumo.
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L'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM) ha irrogato a Costa Crociere multe per complessivi 150mila euro per due pratiche commerciali scorrette messe in atto dalla compagnia crocieristica. Il procedimento concerneva la divulgazione, attraverso spot televisivi a diffusione nazionale, mediante il sito internet della compagnia ed anche attraverso un volantino pubblicitario relativo alla stagione novembre 2010-marzo 2011, di informazioni commerciali incomplete e contraddittorie riguardo al prezzo finale applicato per le crociere reclamizzate ed alle condizioni e ai limiti per l'esercizio dei diritti contrattuali dei consumatori (i prezzi pubblicizzati delle crociere - spiega l'Autorità Antitrust - non includevano alcune voci di costo, quali la quota servizio, le tasse portuali, la quota d'iscrizione, che venivano indicati a parte con modalità scarsamente accessibili e al momento dell'acquisto); inoltre sotto esame c'era l'offerta on-line del servizio accessorio consistente in una polizza assicurativa opzionale mediante un sistema automatico di preselezione.
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