C
.
I
.
S
.
Co
.
Mitteilungen
TRASPORTO MARITTIMO
La scommessa della NOL per sopravvivere
Nettuno era il dio del mare dei Romani
e la NOL (Neptune Orient Lines) di Singapore sta facendo del suo
meglio per emulare il proprio omonimo in termini di presenza nel
settore del trasporto marittimo di linea di contenitori.
La logica della NOL è semplice.
La società ritiene che solamente ingrandendosi si possano
realizzare i necessari risparmi sui costi e le quote di mercato
nonché complete economie di scala e - di conseguenza -
la propria sopravvivenza a lungo termine in tale contesto caratterizzato
da una durissima concorrenza..
Sebbene ci si aspettassero ulteriori
razionalizzazioni, fusioni ed acquisizioni sin da quando la P&O
Containers e la Nedlloyd Lines hanno provveduto a fondere le proprie
divisioni di linea nel gennaio di quest'anno e la Hanjin ha rilevato
una quota di maggioranza della DSR-Senator a marzo, pochi avevano
previsto che la NOL facesse un'offerta per la APL, impresa con
sede ad Oakland.
Peraltro, è proprio ciò
che è avvenuto alla metà di aprile, allorquando
il vettore nazionale di Singapore ha annunciato di essere in procinto
di acquistare la seconda compagnia di navigazione di linea statunitense
in ordine di importanza per 825 milioni di dollari.
TABELLA 1Un'istantanea delle due società |
| NOL | APL |
Proventi complessivi (dollari USA) | 1,36 miliardi | 2,74 miliardi |
Ripartizione proventi (dollari USA) | Trasporti di linea: 1,05 miliardi Noleggi: 230 milioni Altri: 80 | Trasporti linea/Treni stack: 2,36 miliardi Servizi logistici/Altri: 380 milioni |
Patrimonio totale (dollari USA) | 2,66 miliardi | 1,88 miliardi |
Personale (n. unità) | 5 | 4 |
Flotta portacontenitori | 36 | 40 |
Capacità spazi-containers impiegata | 84 | 84 |
Attuale posizione in classifica | 17 | 15 |
Portacontenitori ordinate | 10 | |
Capacità spazi-containers ordinata | 33 | |
Containers trasportati (1996) | 746.000 TEU | 1.016.000 TEU |
Servizi di linea effettuati * | Transpacifico: 5 settimanali Asia/Europa: 4 settimanali Transatlantico: 1 settimanale Australia: 1 settimanale | Transpacifico: 6 settimanali Asia/Europa: 3 settimanali Asia/Nordamerica/Sudamerica: 2 settimanali |
Partecipazione ad alleanze | Grand con Hapag-Lloyd, NYK e P&O Nedlloyd | Global con MOL, OOCL e P&O Nedlloyd |
Altre attività | Effettuazione servizi navi cisterna e rinfuse; gestione terminal marittimi; gestione navi; bunkeraggio; trasporti terrestri, magazzinaggio e distribuzione; proprietà fondiarie | Logistica trasporto merci e consolidamento; gestione terminal marittimi; terminal intermodali; operazioni treni stack nel Nordamerica |
Nota: * = Ciascun vettore dispone di un'estesa rete di servizi interasiatici locali e di raccordo Fonte: Vettori e dati tratti dal Containerisation International Yearbook |
Per quello che secondo molti analisti
rappresenta un "prezzo veramente tutto compreso", la
NOL dovrebbe acquistare tutte le quote appartenenti ad altri della
APL, pari a 24,6 milioni di dollari, ad un prezzo unitario di
33,5 milioni dollari, con un rilevante surplus del 56% rispetto
al prezzo di chiusura alla Borsa di New York (venerdì 11
aprile 1997) di 21,5 milioni di dollari. La nuova società
controllerà un patrimonio complessivo di 4,54 miliardi
di dollari ed otterrà proventi complessivi per 4,1 miliardi
di dollari (v. Tabella 1).
Dal punto di vista operativo, il nuovo
organismo controllerà complessivamente 133 navi, tra cui
70 portacontenitori con una capacità totale di spazi-containers
vicina ai 170.000 TEU, andando così a situarsi al quinto
posto (subito dopo la Cosco) nella classifica dei principali operatori.
Attualmente, la NOL occupa il 17° posto e la APL il 15°.
Inoltre, il gruppo movimenterà circa 1,8 milioni di TEU
all'anno.
La NOL non ha divulgato particolari
circa gli accordi finanziari stipulati ai fini del rilevamento
in questione, sebbene sia trapelato che probabilmente si provvederà
ad una forma di pagamento misto (mutui bancari e pronta cassa).
Oltre a ciò, la società dovrebbe provvedere a cedere
alcune sue filiali od associate allo scopo di ridurre il disavanzo
tra debiti e crediti che aumenterà dall'attuale proporzione
di 2,9:1 a quella di 4:1 in futuro.
Sebbene i consigli dei dirigenti della
APL e della NOL abbiano approvato ad unanimità la transazione,
l'accordo dovrà essere approvato dalle varie autorità
statunitensi competenti in materia, tra cui lo scrutinio ai sensi
della legge anti-trust Hart-Scott-Rodino, l'emendamento Exon-Florio
e l'Amministrazione Marittima. Si spera che tutti i problemi di
natura regolamentare possano essere superati entro la fine del
terzo trimestre di quest'anno.
Ci si chiede, poi, se qualche difficoltà
possa derivare dalla quota di partecipazione azionaria del governo
di Singapore (30% attraverso la Temasek Holdings) nella NOL. "Noi
pensiamo di no" ha dichiarato Gil Roeder, portavoce ufficiale
della APL. "Il governo di Singapore può essere considerato
un investitore passivo. La NOL è una impresa commerciale
privata ed ha una visione a lungo termine del trasporto marittimo
di linea. Il loro accordo con la APL è un investimento
per il futuro".
Comunque, qual è stata la ragione
dell'accordo?
Senza dubbio, entrambi i vettori hanno
bisogno di tagliare i costi, migliorare le proprie offerte di
servizio ed ottenere le economie di scala e l'efficienza derivanti
dalla partecipazione ad una società di maggiori dimensioni.
"Ci aspettiamo che entrambe le
società realizzino notevoli risparmi sui costi, pari almeno
a 130 milioni di dollari all'anno, in seguito al consolidamento
di determinate operazioni ed al miglioramento dell'efficienza,
ad esempio attraverso una migliore ottimizzazione della rete,
la razionalizzazione dei sistemi informatici, una migliore utilizzazione
dei contenitori, la riduzione dei costi relativi al trasporto
terrestre e la riduzione delle spese terminalistiche" ha
dichiarato Lua Cheng Eng, vice presidente e dirigente capo della
NOL.
Lua spera che tali risparmi possano
essere ottenuti entro 18/24 mesi dal rilevamento della APL. Riguardo
alle potenziali sinergie, queste potrebbero essere rinvenute nelle
aree della logistica e dei servizi a valore aggiunto, nonché
delle operazioni ferroviarie e terminalistiche. In termini di
servizi di linea, ad esempio, entrambi i vettori servono traffici
assai simili (v. Tabella 1).
In particolare, la NOL ha ora accesso
all'estesa rete ferroviaria stack della APL in Nordamerica, "uno
dei gioielli della corona" secondo Roeder, nonché
ai vari terminal marittimi della società. La Eagle Marine
Services - società di gestione delle attività di
stivaggio e terminalistiche della APL - sta ultimando il completamento
del proprio nuovo mega-terminale nel porto di Los Angeles, mentre
il suo nodo Pacifico Nord Ovest di Seattle è in fase di
espansione. La APL inoltre gestisce terminali dedicati ad Oakland
e presso importanti porti asiatici quali Kaohsiung, Yokohama e
Kobe.
Al contrario, gli investimenti terminalistici
della NOL hanno carattere maggiormente locale, essendo confinati
a Bangkok ed in una partecipazione azionaria ad una infrastruttura
in corso di costruzione a Città di Ho Chi Minh, nel Vietnam.
Sebbene sia in vista una riduzione
del personale combinato, attualmente pari a 8.800 unità,
in seguito alla razionalizzazione delle operazioni ed alla revisione
delle rete di uffici d'oltremare di entrambi i vettori, tutte
e due le società hanno affermato che tale riduzione del
personale dovrebbe contribuire solo parzialmente - relativamente
parlando - ai risparmi sui costi ipotizzati.
Ad esempio, secondo una dichiarazione
congiunta, "la APL conserverà il proprio nome ed il
proprio marchio sul mercato e continuerà nelle proprie
operazioni trasportistiche, guidata sempre dai propri attuali
dirigenti di Oakland".
Tuttavia, è difficile immaginare
che i nomi sia della APL che della NOL vengano utilizzati in tutte
le direttrici di traffico servite. Infatti, si ritiene che la
NOL abbia già deciso di utilizzare il marchio APL quale
proprio marchio in relazione ai servizi per il Nordamerica, ai
servizi transpacifici e per l'America Latina. Sulla base dell'impegno
ultraventennale della NOL nei traffici eurasiatici, rispetto all'esperienza
biennale della APL, nonché della sua affermata rete in
questa regione, il nome della NOL sembrerebbe avere un chiaro
vantaggio dal punto di vista commerciale. Sarebbe questo il caso
anche per quel che riguarda l'Australia, un mercato che l'APL
finora ha servito solamente - e su scala minore - via trasbordo
presso porti asiatici.
Nel contempo, nel Medio Oriente ed
in Cina la APL è in vantaggio sulla NOL. In Cina, ad esempio,
la APL dispone di una propria rete di uffici e ha effettuato notevoli
investimenti in collegamenti di raccordo ed in servizi intermodali
e logistici.
In India, peraltro, così come
nei traffici interasiatici, entrambi i vettori sono presenti con
una propria precisa identità e questa può rivelarsi
una questione più difficile da risolvere.
I traffici di linea interasiatici
costituiscono un settore in cui i vettori si aspettano di realizzare
notevoli risparmi, particolarmente nel campo delle operazioni-nave.
La APL e la NOL dispongono ora sul posto di propri servizi feeder,
diversi dei quali servono le medesime direttrici di scalo. Inoltre,
laddove la APL noleggia la maggior parte delle proprie navi, la
NOL impiega moltissimo tonnellaggio proprio. La linea di navigazione
di Singapore dispone di partecipazioni anche nella Lorenzo Shipping
Corp di Manila, nella Centenary Shipping di Singapore e nella
PT PUL International Line di Giacarta.
Timothy Rhein, presidente e dirigente
capo della APL, ha sottolineato la natura complementare delle
due società. "Tale combinazione dei sistemi complementari
delle rotte, della organizzazione dei servizi e delle infrastrutture
intermodali della APL e della NOL genera la costituzione di una
linea containerizzata globale con risorse sufficienti a fornire
ai clienti servizi di trasporto marittimo su scala mondiale efficienti
e onnicomprensivi" ha dichiarato.
Rhein ha inoltre fatto notare come
l'iniziativa della NOL non dovrebbe "comportare l'abbandono
da parte della APL sia della bandiera statunitense sia del programma
nazionale sulla sicurezza marittima. La APL ha stabilito di inserire
nove navi in tale programma e la NOL strutturerà la propria
filiale statunitense in modo tale da poter soddisfare tutti i
parametri dell'Amministrazione Marittima per la concessione di
finanziamenti.
Quello che è meno chiaro, tuttavia,
è l'effetto che il nuovo gruppo avrà sulla futura
struttura delle attuali alleanze. Come nel caso della fusione
P&O/Nedlloyd, i vettori in questione appartengono a raggruppamenti
diversi. La NOL infatti partecipa alla Grand Alliance, mentre
la APL è membro della Global Alliance.
"I nostri legali stanno discutendo
sul problema" ha rimarcato Rhein. "Non sono in grado
di dire cosa potrà accadere, ma prenderemo la nostra decisione
in meno tempo di quanto ne sia occorso alla P&O/Nedlloyd".
Senza dubbio la NOL, un operatore
per lungo tempo di profilo relativamente basso, ha spinto se stessa
in una posizione davvero forte. E' quindi pronta a diventare uno
dei mega-vettori del prossimo secolo.
(da: Containerisation International,
maggio 1997)