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COUNCIL OF INTERMODAL SHIPPING CONSULTANTS
ANNO XXXI - Numero 30 APRILE 2013
STUDI E RICERCHE
GLI OPERATORI CONTAINERIZZATI LIMITANO I DANNI
L'ultimo rapporto Container Forecaster della Drewry Maritime Research sostiene che la gestione dei cambiamenti da un mese all'altro nei servizi consiste ora in una costante battaglia per gli operatori containerizzati, dal momento che essi si battono per far sì che il mercato dei prezzi correnti non implodano nel contesto dell'attuale scenario di domanda debole.
Nel rapporto si dice che il settore nel 2012 ha gestito bene l'afflusso di nuovo naviglio, con una piccola riduzione dell'1,6% della capacità operativa per dimensioni oltre la media nei tre principali traffici est-ovest per l'intera annata.
Un maggiore uso della lenta navigazione ha contribuito a questo risultato, dato che c'è stata una media di 10,3 navi assegnate agli allacciamenti settimanali nei tre traffici primari est-ovest al 1° gennaio 2013, in aumento rispetto al 10,1 dello scorso ottobre.
Per la fine di aprile, tuttavia, la Drewry stima che la capacità da un anno all'altro sui tre traffici sarà salita di quasi l'1% e, inoltre, la capacità per le dimensioni oltre la media sarà aumentata del 10,2% sull'Asia-Nord Europa e del 5,5% sul transpacifico nel secondo trimestre.
Con oltre 40 navi di almeno 10.000 TEU in consegna nel 2013, i vettori troveranno sempre più difficile gestire la capacità senza sconvolgere il fragile equilibrio fra domanda ed offerta.
I vettori si stanno chiedendo dove potranno mettere queste navi senza inondare il mercato.
“Le mancate partenze da ottobre a febbraio possono avere fatto aumentare i fattori di carico medi nei traffici est-ovest di una percentuale fra il 2 ed il 5%, ma non c'è nessuna prova che ciò abbia accresciuto il successo dei tentativi di incrementi tariffari generali in ogni periodo di tempo prolungato” dichiara Neil Drekker, responsabile delle ricerche sui container della Drewry.
“Le pressioni dal lato dell'offerta indotte dalle nuove consegne potrebbero costringere i vettori a prendere provvedimenti più drastici, come la sospensione di interi allacciamenti.
Per ora, la strategia delle linee di navigazione sembra essere quella di limitare i danni su una base davvero a breve termine prima che venga consegnata la prossima ondata di navi” afferma Drekker.
Il rapporto sottolinea che la decisione da parte della Evergreen di lanciare il proprio nuovo servizio transpacifico CPS2 a maggio e quella della MSC di far partire un servizio autonomo sul traffico Asia-Costa Orientale del Sud America questo mese andrà solo ad aggiungersi a quello che è già un ambiente operativo assai difficile.
Nel contempo, la capacità media delle navi in tutti i principali traffici nord-sud è aumentata del 9,1% l'anno scorso fino a poco meno di 4.000 TEU.
Più navi da 8.000 TEU stanno venendo immesse nel traffici Asia-Costa Orientale del Sud America e quest'ultimo non è più il gioiello della corona per i vettori, dal momento che ci si aspetta che la crescita dei carichi di dimensioni oltre la media sia solamente del 3-4% nel 2013.
I vettori hanno già avuto un assaggio di quanto difficile sarà resistere al calo delle tariffe nel mercato a prezzi correnti di quest'anno.
L'incremento generale tariffario di metà marzo nel settore Asia-Nord Europa dapprincipio ha avuto successo, con un aumento di oltre 300 dollari USA per FEU, ma la maggior parte dei guadagni era già andata perduta alla fine di questa settimana.
Il rapporto conclude affermando che la questione di come assorbire la capacità navale aggiuntiva a livello di rotte di traffico costituisce la problematica numero uno per i vettori nel 2013 se vorranno avere qualche possibilità di realizzare profitti.
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