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19 avril 2024 - Année XXVIII
Journal indépendant d'économie et de politique des transports
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FORUM des opérateurs maritimes
et de la logistique
Autorità Portuale di Genova
Piano Operativo Triennale 2008-2010
INDICE
La riorganizzazione del ciclo operativo portuale

Parzialmente innovando rispetto ai precedenti Piani Operativi Triennali si è per la prima volta inteso dedicare un approfondimento su alcuni specifici aspetti organizzativi generali del porto. L'obiettivo del lavoro da avviare, che si articola in una serie di interventi da sviluppare unitamente alle diverse componenti dell'utenza portuale ed alle Amministrazioni presenti in porto, si indirizza (partendo dagli elementi di criticità meglio conosciuti) verso l'introduzione di una serie di regole e requisiti prestazionali che disciplinino l'erogazione di alcuni fondamentali servizi ed operazioni all'interno del porto. Ciò come diretta conseguenza della necessità della tempestiva mobilizzazione di tutti gli strumenti utili a favorire, a risorse infrastrutturali invariate, il necessario recupero e potenziamento della capacità produttiva dello scalo.

D'altro canto, il significativo lavoro che è stato sviluppato negli ultimi anni da Autorità Portuale con la stessa utenza portuale in tema di riordino del processo documentale e connesse procedure operative consente di presentare un quadro di riferimento sufficientemente maturo per delineare le iniziative che verranno in argomento assunte.

E' da aggiungere che le situazioni di crisi operativa che, a diverso titolo e praticamente senza soluzione di continuità, si sono registrate negli ultimi mesi hanno per certi aspetti ancor meglio evidenziato la necessità di una tempestiva riqualificazione del nostro assetto organizzativo. Esigenza, questa, resa ancor più indilazionabile dagli effetti che tali ricorrenti situazioni hanno avuto sull'immagine della complessiva competitività territoriale urbana circostante.

I temi oggetto di trattazione sono affrontati in termini estremamente sintetici. Trattasi infatti di argomenti che, nella stragrande maggioranza dei casi, sono oggetto di approfondimento in tavoli di confronto già avviati e conseguentemente facilmente “riconoscibili” dall'utenza portuale che ha dato un notevole impulso al lavoro sino ad oggi svolto.

La prima considerazione da effettuare, anche in relazione ai profili più sopra richiamati, è che nel corrente esercizio verrà completato, in linea con gli interventi riorganizzativi e tecnologici già indicati nel precedente POT, il completo riordino del ciclo documentale del traffico portuale su strada, sia in importazione che in esportazione, sia per il bacino di Voltri che per quello di Sampierdarena.

Uno dei risultati più qualificanti del lavoro svolto è quello di avere individuato con sufficiente chiarezza e con il concorso di tutti i Soggetti Pubblici e Privati coinvolti alcuni requisiti essenziali del ciclo documentale in modo da orientare il modello di gestione del processo verso obiettivi sinergici di competitività di sistema. Tali obiettivi si traducono nella possibile costruzione di tempi certi e predefiniti all'interno dei quali misurare le prestazioni dello stesso sistema portuale.

Il sistema implementato si traduce concretamente nella possibilità degli operatori di “collocarsi” nei segmenti del processo di rispettiva competenza in maniera coerente e coordinata supportati nell'operatività da infrastrutture e servizi in grado di verificare la completezza delle operazioni svolte e le eventuali azioni da porre in essere per il loro completamento.

Quale conseguenza degli interventi in corso, l'autotrasporto (che ha già avuto modo di sperimentare in questi mesi alcune finestre informative relative allo “ritirabilità” dei contenitori) potrà a breve operare attraverso preavvisi di arrivo per i contenitori (e più in generale per tutta la merce) che ci si appresta a consegnare e/o ritirare. Il sistema è in grado di allertare gli operatori coinvolti nella singola spedizione dell'imminente arrivo della merce e “sollecitare” le operazioni di processo eventualmente carenti, favorendo così il loro coordinamento sia per assicurare la disponibilità, prima che il mezzo si presenti ai varchi, della base informativa e documentale necessaria a garantire appropriate condizioni di transito, sia per la miglior programmazione del successivo imbarco/sbarco della merce. Ovviamente le performances delle strutture di varco rappresentano l'elemento centrale su cui Autorità Portuale andrà misurare la complessiva efficacia del sistema introdotto.

Tale complesso di interventi è, come accennato, il risultato di un prolungato lavoro istruttorio che, ha visto l'Autorità Portuale, d'intesa con le diverse componenti dell'utenza portuale (delle altre Amministrazioni operanti in porto si dirà più avanti), definire lo schema organizzativo ed operativo all'interno del quale calare gli interventi più propriamente tecnologici. Al momento e seguendo questa metodologia di lavoro è in corso di definizione un documento di riferimento che, per ogni fase del ciclo e per i diversi operatori coinvolti, va a definire le regole di lavoro ed i requisiti prestazionali che tutte le componenti dell'utenza portuale devono assicurare. A livello di impostazione metodologica un importante contributo è stato offerto ad Autorità Portuale dagli studi che Associazione Spedizionieri ed Università degli Studi di Genova hanno recentemente svolto per la costruzione di una Carta dei Servizi Portuali. Resta da evidenziare un semplice dato, peraltro condiviso da tutte le Associazioni che stanno partecipando al lavoro: ogni disfunzione che rileva dal punto di vista dell'organizzazione generale del porto, oltreché incidere sul piano della qualità delle relazioni operative che Autorità Portuale richiede ai diversi operatori a garanzia del livello qualitativo dei complessivi servizi offerti, si riflette in maniera diretta ed immediata sul più generale livello di sostenibilità dell'attività portuale. Se l'introduzione intensiva di tecnologia si è infatti dimostrata (come confermato dalle componenti di sistema già in esercizio) un elemento importante per avviare una complessiva riconfigurazione del ciclo di lavoro, è altrettanto importante che questo processo sia accompagnato da elementi prescrittivi in grado di rimuovere assetti organizzativi e prassi operative (di cui è in corso una puntuale ricognizione) non appropriate rispetto ai livelli qualitativi cui deve tendere il nostro scalo.

Gli interventi sopra richiamati concorrono ad impostare, quale specifico intervento da avviare a partire da quanto già evidenziato nel presente documento, una organica pianificazione e definizione dei protocolli da sviluppare in risposta alle situazioni di emergenza operativa. Il diretto ed immediato impatto che queste hanno sul livello di sostenibilità dei traffici portuali impone infatti la capacità di organizzare delle risposte appropriate ed accuratamente predefinite alle situazioni di crisi operativa da qualsiasi elemento determinate.

In effetti, già a partire dalle giornate di fermo operativo registrate nel mese di dicembre 2007 a causa delle avverse condizioni meteo, era stato avviato un percorso di lavoro tra Autorità Portuale ed utenza portuale, che andava nel senso indicato; purtroppo, lo sviluppo del lavoro avviato, è rimasto condizionato dalle ulteriori situazioni di emergenza venutesi in seguito a determinare. Pare quindi quanto mai importante poter riprendere gli indirizzi in allora sviluppati per poterli tradurre, anche alla luce dell'esperienza nel frattempo maturata, in alcuni regole generali.
Le direttrici del lavoro in allora impostato si articolavano in almeno tre versanti di intervento ritenuti prioritari:

  1. porre in essere tutti gli strumenti in grado di assicurare un efficace filtro agli automezzi diretti alle aree portuali, non appena si verifica la situazione di emergenza;
  1. assicurare la flessibilità dell'orario di funzionamento dei varchi portuali per rispondere ai particolari flussi di transito conseguenti al ripristino delle normali condizioni di operatività;
  1. assicurare la flessibilità dei contenuti della documentazione commerciale e doganale di accompagnamento alla merce la scadenza della quale può avere pesanti effetti negativi sull'operatività portuale in situazioni nelle quali i “tempi” del porto risultano di fatto alterati.
Anche da questo punto di vista è quindi necessario accelerare gli interventi che, sul piano tecnologico, organizzativo ed infrastrutturale l'Autorità Portuale sta sviluppando a favore del trasporto merci su strada. La possibilità che il porto di Genova operi esclusivamente attraverso un traffico camionistico “prenotato” (il che significa “riconosciuto” in termini di provenienza, caratteristiche e previsione di arrivo) consente una puntuale conoscenza dei mezzi da “intercettare” nelle situazioni di emergenza. E di fornire allo stesso autotrasporto informazioni certificate ed in tempo reale sullo stato di funzionamento dei singoli impianti portuali.

Su tale prospettiva si innesta la necessità di utilizzare tali informazioni per favorire una più generale integrazione con le altre Amministrazioni ed Organismi competenti in materia di governo delle infrastrutture di mobilità esterne alle aree portuali. I profili che a riguardo si rilevano come prioritari paiono potersi riferire a:

  1. integrare le informazioni provenienti dal porto con gli altri strumenti di infomobilità disponibili con particolare riguardo all'esigenza di definire (nel contesto del sistema delineato dal recente Piano Regionale di Infomobilità) specifici protocolli con Società Autostrade finalizzati a regolamentare i flussi di informazione, le interazioni di ordine tecnologico e le connesse procedure;
  1. identificazione, con il concorso delle diverse Amministrazioni interessate, di aree di sosta “lontane” da Genova e definizione degli strumenti per assicurarne un utilizzo appropriato. Il pur necessario compiuto approntamento di aree interne al perimetro portuale e destinate al ricovero dei mezzi pesanti non può infatti consentire una organica risposta ad un tema che necessariamente chiama in causa una organizzazione funzionale, infrastrutturale ed informativa di più ampia scala. Da questo punto di vista le aree retroportuali di Rivalta Scrivia rappresentano una risorsa immediatamente disponibile su cui innestare quegli interventi di “sistema” cui si è appena fatto cenno.
In tema di organizzazione dei varchi. Esigenze di razionalizzazione dei servizi offerti dal porto di Genova e di migliori “relazioni” con il tessuto urbano circostante hanno, come noto, richiesto una estensione dell'orario di apertura dei varchi di entrata e di uscita dai recinti portuali soprattutto per riallineare i tempi di lavoro nel bacino di Sampierdarena rispetto a quelli di Voltri. In prima analisi, si è operato uno specifico intervento di riordino dei tempi di lavoro e dell'assetto organizzativo del varco internazionale di S. Benigno (tuttora in corso di completamento per i connessi aspetti infrastrutturali). Va peraltro anticipato che le misure introdotte dovranno essere necessariamente completate da un generale allineamento dei tempi di funzionamento dell'intero bacino di Sampierdarena non solo in riferimento all'omogeneizzazione degli orari di funzionamento dei diversi impianti portuali ma anche rispetto ad una revisione dei normali orari di funzionamento dei servizi tecnico-nautici, da rendere più coerenti con il modello organizzativo perseguito.

Va peraltro evidenziato che i concreti meccanismi di funzionamento dei varchi, tuttora connessi ad un impianto normativo abbondantemente datato, rispondono a logiche più legate all'espletamento della singola operazione doganale che alle esigenze di una equilibrata distribuzione temporale dei flussi di traffico indotti dal sistema produttivo portuale. Proprio in occasione delle situazioni di crisi operativa (laddove è più evidente la necessità di utilizzare strumenti snelli e flessibili per esigenze di carattere generale), il sistema evidenzia le sue più anacronistiche criticità. Nel contesto delle relazioni operative da sviluppare con l'Amministrazione Doganale di cui si dirà più avanti, particolare attenzione andrà quindi posta nella ricerca di soluzioni meglio rispondenti, anche in tema di organizzazione di varco, alle esigenze di una moderna organizzazione delle attività portuali.

A fronte degli sforzi in atto per garantire un estensione dei tempi di funzionamento del porto, va comunque rimarcato che un grosso lavoro è ancora da svolgere per conseguire una più omogenea distribuzione dei flussi di traffico rispetto alle “nuove” fasce di transito disponibili. Tenuto anche conto dei nuovi elementi organizzati e strumentali introdotti ed in corso di realizzazione, è quindi intendimento di Autorità Portuale valutare, con il concorso dell'utenza ed in particolare con le Associazioni rappresentative dell'Autotrasporto, ogni ulteriore intervento idoneo ad assicurare un ottimale utilizzo degli orari di funzionamento delle infrastrutture portuali.

Sempre con riguardo ai temi da sviluppare per assicurare risposte organiche alle situazioni di emergenza, l'esperienza ha mostrato il significativo impatto negativo che si viene a determinare in caso di scadenza della documentazione commerciale e doganale durante le situazioni di fermo operativo. L'argomento, nonostante il contributo sino ad oggi offerto dalle Associazioni di Categoria attraverso il loro puntuale intervento per rimuovere le situazioni di sofferenza registrate, necessita di un organico intervento attraverso il quale Autorità Portuale disciplini in modo compiuto e con i necessari automatismi la materia. In questo quadro, è ancora da osservare che nel bacino di Sampierdarena è già in funzione (su impulso delle Associazioni Spedizionieri ed Agenti Marittimi) un sistema per la gestione automatizzata delle rimesse in termini dei buoni di consegna che opera in coordinamento con le più generali procedure di prenotazione telematica del ritiro dei contenitori introdotte di recente da Autorità Portuale.

L'estensione del sistema anche sul bacino di Voltri, nel contesto del completamento delle infrastrutture telematiche cui in precedenza si è fatto cenno, rappresenta un elemento quanto mai importante non solo in termini di ulteriore velocizzazione del ciclo di import ma anche quale specifico contributo nella gestione delle emergenze.

Sotto un diverso profilo, la stessa grave crisi operativa registrata recentemente a VTE ha dimostrato l'attenzione da dedicare ad alcuni parametri di riferimento della produttività portuale, avendo con ciò sempre a riferimento l'esigenza di assicurare un appropriato utilizzo delle risorse territoriali disponibili. Di conseguenza si ritiene che un'ulteriore linea di intervento possa caratterizzare il lavoro di Autorità Portuale sul piano dell'organizzazione generale del porto con particolare riferimento a:

  1. un rinnovato impegno a definire una politica di riduzione dei tempi di giacenza dei contenitori negli spazi portuali non solo attraverso il consolidamento dei progetti di terminalizzazione retroportuale e di efficientamento del trasporto ferroviario delle merci, ma anche individuando, d'intesa con l'Amministrazione Doganale, specifici strumenti da destinare al monitoraggio dello “stato” dei contenitori giacenti nelle aree portuali per assicurare l'immediata mobilizzazione di quelli provvisti di clearance doganale;
  1. individuazione di specifici indirizzi per la gestione dei contenitori vuoti all'interno delle aree operative;
  1. identificazione di requisiti generali riguardanti le operazioni di interscambio nave-porto, sia in termini di tempi di resa delle lavorazioni di sbarco imbarco contenitori, sia con riguardo ai tempi di posizionamento dei contenitori da destinare a verifiche (che sarà affrontato più avanti)
E' appena il caso di sottolineare che le determinazioni alle quali in materia si potrà arrivare devono poi trovare una equilibrata traduzione negli accordi contrattuali posti in essere dagli operatori nelle loro relazioni commerciali; ciò a garanzia del rispetto di alcuni principi generali di funzionamento del porto.

Il tema del coordinamento delle Pubbliche Amministrazioni presenti in porto rileva ovviamente anche sotto il punto di vista dei temi precedentemente accennati. A riguardo, l'esperienza maturata dimostra in maniera inequivocabile che la collaborazione tra le Amministrazioni amplia le capacità di intervento dell'Autorità Portuale sull'intero processo operativo e ne accelera le ulteriori fasi di sviluppo. Da questo punto di vista, l'obiettivo è quello di collocare il lavoro che Autorità Portuale sta sviluppando sul piano della organizzazione portuale, all'interno dei programmi di intervento che, a livello nazionale, Autorità Marittima ed Agenzia delle Dogane stanno sviluppando cogliendone, sulla base delle esigenze rappresentate dalla nostra comunità portuale, gli elementi di più evidente modernizzazione del ciclo produttivo portuale.

Sul piano delle relazioni con l'Autorità Marittimi, si evidenzia un ottimale livello di collaborazione già ampiamente definito anche dal punto di vista delle linee di indirizzo da seguire. A tal riguardo, va in particolare rilevato che:

  1. la collaborazione instaurata sul progetto per la messa in sicurezza delle aree portuali è stata colta come un importante riferimento per assicurare un reciproco allineamento ed integrazione rispetto ai diversi altri interventi che le due Amministrazioni stanno sviluppando sul piano tecnologico organizzativo;
  1. la linea di indirizzo perseguita va nella direzione di un'organizzazione di sicurezza all'interno del porto pienamente coerente con le sue esigenze di sviluppo produttivo, avuto con ciò particolare riguardo ai modelli di riferimento da assicurare nella organizzazione e gestione dei varchi portuali e delle stesse infrastrutture comuni del porto;
  1. In questo senso, le intese già intervenute per la integrazione con le diverse componenti del VTS, già attive ed in fase di progettazione nel Porto di Genova, sono anche finalizzate, in termini di organica gestione delle informazioni “lato mare”, ad assicurare una sistematica apertura rispetto alle specifiche esigenze operative della comunità portuale e di conseguenza a tutte le informazioni rilevanti per un ottimale integrazione con il ciclo documentale “lato terra”.
  1. ciò che è ancora più rilevante, vi è piena condivisione tra Autorità Portuale e Marittima circa la necessità di sviluppare un modello di sicurezza portuale pienamente integrato all'interno delle più generali politiche di messa in sicurezza del territorio urbano e regionale assumendo a riferimento, anche da questo punto di vista, la centralità che assume il tema della sostenibilità complessiva del processo produttivo portuale.
In sintesi, è opinione condivisa da parte di Autorità Portuale e Capitaneria di Porto che la compiuta realizzazione delle iniziative in corso (che pongono il nostro scalo in una posizione di oggettivo rilievo nell'intera portualità nazionale) possano tradursi non solo in una organica risposta al tema della sicurezza delle infrastrutture portuali, ma soprattutto in una profondo innalzamento della qualità dei servizi offerti all'interno del porto. In questo senso, già con la redazione del Piano di Sicurezza del Porto da implementare ai sensi del recente Decreto Legislativo 203/07 potrà essere definito un quadro di riferimento organico rispetto a tutti i punti cui prima si è fatto cenno.

Dal punto di vista dell'Amministrazione Doganale, è del tutto evidente che si ponga innanzitutto l'esigenza di riallineamento tra la consistenza della struttura organizzativa dell'Ufficio dell'Agenzia di Genova, dimensioni e caratteristiche dei traffici che riguardano il nostro scalo e le sue stesse prospettive di sviluppo. Il tema non è certamente nuovo ma va assumendo connotati di vero e proprio vincolo alle nostre potenzialità di crescita. Tra l'altro, proprio nel momento in cui la comunità portuale genovese sta consolidando infrastrutture e procedure in grado di supportare ed indirizzare gli operatori che intervengono nel complessivo ciclo documentale portuale in maniera continuativo, affidabile e sicuro risulta indifferibile la definizione di strumenti e protocolli operativi che assicurino altrettanta continuità ed affidabilità nel funzionamento del nodo telematico doganale. Nostro impegno è rendere l'Amministrazione Doganale sempre più consapevole che ogni disfunzione, oltreché rilevante sul piano della qualità delle prestazioni operative che Autorità Portuale richiede ai diversi operatori, si riflette in maniera diretta ed immediata sul più generale livello di sostenibilità dell'attività portuale.

Ferme restando le specifiche competenze e responsabilità, il contributo che l'Autorità Portuale intende fornire per una equilibrata soluzione del problema è essenzialmente finalizzato a:

  1. offrire uno specifico contributo affinché le evoluzioni del ciclo doganale (con ciò che questo comporta non solo in termini di velocizzazione e semplificazione delle procedure ma anche in termini di miglior utilizzo delle risorse dell'Agenzia) possa trovare nel porto di Genova, proprio per la sua dimensione ed articolazione, un terreno privilegiato di sperimentazione. A dimostrazione di ciò, il lavoro svolto ed in corso di ultimazione per velocizzare ed anticipare le diverse fasi del ciclo di esportazione (formazione dell'ordinativo telematico con modalità elettroniche omogenee per l'intero porto, semplificazione delle procedure di riscossione dei diritti marittimi per le merci destinate all'imbarco, messa a disposizione degli operatori degli elementi utili alla compilazione anticipata del Manifesto Merci in Partenza), ben si colloca all'interno del quadro di riferimento delineato.
  1. In materia di programmazione ed esecuzione delle verifiche fisiche della merce, Autorità Portuale è fortemente impegnata ad assicurare il pieno rispetto dei procedurali definiti dagli uffici dell'Agenzia con i diversi terminalisti per la messa a disposizione dei contenitori da assoggettare a verifica. Ciò anche individuando tali disciplinari quale requisito prestazionale integrante il corretto utilizzo dei beni in concessione.
E' chiaro comunque che un elemento decisivo di sviluppo potrà essere rappresentato (secondo lo schema tecnico operativo ampiamente condiviso dall'Ufficio delle Dogane di Genova) dalla presentazione da parte degli operatori della documentazione rilevante dal punto di vista doganale in anticipo rispetto all'arrivo della nave in porto. Ciò garantirebbe una velocizzazione delle attività spedizionieristiche e, soprattutto, una migliore programmazione da parte del terminalista delle operazioni di movimentazione dei contenitori da assoggettare a verifica.

Su tutti i terni accennati, pare in effetti potersi da ultimo registrare una rinnovata attenzione dell'Amministrazione Doganale, sia a livello centrale che locale, sui temi di collaborazione che il porto di Genova ha indicato. E' peraltro evidente che tale impegno andrà in tempi brevi tradotto in appropriati strumenti di lavoro idonei ad evidenziare tempi e modalità degli obiettivi da perseguire.

Sempre in argomento, Autorità Portuale (pur pronta a recepire tutte le indicazioni che a livello centrale potranno intervenire in materia di “sportello unico”) intende porre grande attenzione al lavoro, avviato d'intesa con lo stesso Ufficio della Dogana e con l'utenza, per assicurare, anche attraverso la messa a disposizione di strumenti informativi cui prima si è fatto cenno, l'integrazione ed il miglior coordinamento delle diverse Amministrazioni presenti in porto (Sanità Marittima, Fitopatologo, Veterinario, Chimico del Porto, ICE) competenti a diverso titolo in materia di controlli sulla merce in transito. In argomento, in oggi si sconta, con ovvie negative ripercussioni sull'operatività portuale, un modello organizzativo scarsamente integrato e la cui revisione è urgente anche al fine di definire appropriati requisiti temporali per l'espletamento delle operazioni di verifica.

La maggior parte dei terni affrontati (ed in particolare la “questione doganale”) si arricchisce poi di ulteriori spunti di riflessione nel momento in cui l'avvio della realizzazione del “sistema portuale genovese” nell'accezione perseguita attraverso questo Piano Operativo, induce la necessità di ripensare completamente la struttura di alcuni fondamentali Servizi attualmente confinati all'interno dello stretto ambito portuale ma viceversa destinati ad una profonda riconfigurazione sulla base di un assetto funzionale ed una dimensione territoriale portuale diversamente concepiti e pianificati. In questo senso, verrà posta grande attenzione affinché le esigenze operative, informative e strumentali poste a base degli interventi oggetto della presente azione abbiamo a realizzarsi con riguardo alla complessiva identificazione del sistema portuale che si intende perseguire.

In conclusione, per quanto attiene i contenuti della presente Azione, gli interventi da realizzare si riconducono a:

  1. definizione delle regole operative e dei requisiti prestazionali da assicurare nel complessivo ciclo documentale riguardante il traffico in transito nel porto di Genova anche con riguardo all'organizzazione dei varchi portuali;
  1. definizione dei protocolli operativi da seguire nelle situazioni di emergenza operativa riguardanti aree ed impianti portuali;
  1. definizione di protocolli operativi atti ad assicurare la miglior distribuzione dei flussi di traffico rispetto agli orari di funzionamento delle infrastrutture portuali;
  1. definizione di alcuni fondamentali indirizzi operativi e procedurali atti a limitare la permanenza nelle aree portuali dei contenitori in transito;
  1. definizione, partendo dai temi di lavoro più sopra menzionati, di un protocollo di collaborazione con la Amministrazione Doganale nel quale siano individuate le tematiche di interesse comune, gli obiettivi da perseguire e la strumentazione da mettere a disposizione per il loro perseguimento.
E' connaturale allo sviluppo degli interventi individuati e corrispondente al metodo di lavoro sino ad oggi seguito, l'impegno di Autorità Portuale a procedere attraverso specifici tavoli di lavoro che si avvarranno del contributo tecnico delle Associazioni rappresentative dell'utenza portuale.


PIANO OPERATIVO TRIENNALE 2008 - 2010

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DÈS LA PREMIÈRE PAGE
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En février, le trafic maritime dans le canal de Suez a diminué de -42,8%.
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Le tonnage net du navigateur est en baisse de -59,8%. Réduction drastique de -53% de la valeur des frais de transit
Le Conseil mondial du transport maritime (World Shipping Council) indique à l'UE la manière de soutenir l'économie et le commerce
En Norvège, la construction des deux plus grands traversiers à hydrogène au monde
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Le trafic de marchandises dans le port de Rotterdam au premier trimestre a diminué de -1,4%.  Augmentation des conteneurs
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Tytgat (SEA Europe): Une stratégie industrielle maritime européenne s'impose d'urgence
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Table ronde avec des représentants des institutions de l'Union européenne
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Il prendra sa retraite à la fin du mois de juillet à Butler lorsque ce dernier prendra sa retraite.
Au premier trimestre de cette année, le trafic de marchandises dans le port d'Anvers-Zeebrugge a augmenté de 2,4%
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Anvers
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Commits au chantier naval Jiangsu New Yangzi Shipbuilding Co.
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Au premier trimestre 2024, le port de Singapour a traité dix millions de conteneurs (+ 10,7%)
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L'année dernière, sur les navires de croisière, le nombre record de 31,7 millions de passagers (+ 55,4%) a été embarqué.
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Poursuite de la tendance positive
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Gère la flotte des navires-citernes de l'entreprise d'Anvers
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Il peut également être employé comme un bassin flottant pour les artefacts d'une hauteur de 9 800 tonnes.
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Vancouver
Il est formé par neuf entreprises et entités et est ouvert à d'autres partenaires
Au cours du premier trimestre de cette année, le trafic de conteneurs dans le port de Long Beach a augmenté de 16,4%
Long Beach
En mars, l'augmentation était de 8,3%.
Réalisation des travaux de consolidation du barrage foranea du port de Catane
Catane
Acquisition de la valeur de 75 millions d'euros
Plan pour améliorer à Gênes et Savona les liaisons ferroviaires avec les terminaux de croisière et l'aéroport
Gênes
Il a été présenté aujourd'hui dans la capitale Ligurienne
Du 10 au 12 mai à Spezia se tiendra "DePortibus-Le festival des ports qui relient le monde"
La Spezia
Le programme prévoit des événements techniques et des propositions culturelles
Trois nouvelles grues STS sont arrivées dans le port kenyan de Lamu.
Mombasa
Ils pourront travailler sur des porte-conteneurs de la capacité de plus de 18mila teu
Une centaine de nouveaux camions IVECO propulsé par HVO dans la flotte du Smet
Turin
Ils seront repris dans le courant de cette année
Au cours des trois premiers mois de cette année, les marchandises transportées par chemin de fer entre la Chine et l'Europe ont augmenté de 10%.
Beijing
Exploité 4 541 trains (+ 9%)
Au premier trimestre 2024, le trafic de conteneurs dans le port de Hong Kong a chuté de -2,3%
Hong Kong
En mars, la baisse était de -10,6%.
Le terminal de regazéification FSRU Toscana Gauche Livourne direct à Gênes
Livourne
Dans le cuir chevelu ligurien et ensuite à Marseille, des interventions de maintenance seront effectuées.
Confirmé aux Tugchiers Meeting Port de Gênes l'octroi de services à la remorque dans le port de Gênes
Gênes
Investissement prévu de 35 millions d'euros pour la rénovation de la flotte
Au premier trimestre 2024, les revenus de l'OOIL ont diminué de -9,0%
Hong Kong
Les conteneurs transportés par la flotte de l'OOCL ont augmenté de 3,4%
Mattioli (Fédération de la mer) relance le rôle propulsif des clusters maritimes
Rome
Aujourd'hui, on célèbre la Journée nationale de la mer et la culture marinara.
Au premier trimestre 2024, les revenus de Yang Ming et de WHL ont augmenté de 18,5% et 8,1%
Keelung / Taipei
En mars, les augmentations étaient égales à 20,3% et 8,6%
En 2023, le trafic marchandises du Groupe des chemins de fer nationaux a chuté de -2,0%
Rome
Le pôle logistique a accusé une perte nette de -80 millions d'euros, en hausse de 63 millions d'euros.
Port de Gênes, inauguration de nouvelles chambres de Stella Maris aux gares maritimes
Gênes
Ils sont destinés au bien-être et à la socialisation des gens de mer en transit dans la Superba
PORTS
Ports Italiens:
Ancône Gênes Ravenne
Augusta Gioia Tauro Salerne
Bari La Spezia Savone
Brindisi Livourne Taranto
Cagliari Naples Trapani
Carrara Palerme Trieste
Civitavecchia Piombino Venise
Interports Italiens: liste Ports du Monde: Carte
BANQUE DES DONNÉES
Armateurs Réparateurs et Constructeurs de Navires
Transitaires Fournisseurs de Navires
Agences Maritimes Transporteurs routiers
MEETINGS
Le 11 avril, la sixième édition des "Journées italiennes des ports" commencera.
Rome
Cette année aussi, le projet a été divisé en deux séances: la première au printemps et la deuxième du 20 septembre au 20 octobre.
Le 16 avril à Nola, la conférence nationale de l'Union Interports se réunit
Nola
Evénement " Interports vers le centre. Un réseau stratégique pour l'Italie "
››› Archives
REVUE DE LA PRESSE
Iran says MSC Aries vessel seized for 'violating maritime laws'
(Reuters)
Le transport maritime national navigue à vue
(Aujourd'hui Le Maroc)
››› Index Revue de la Presse
FORUM des opérateurs maritimes
et de la logistique
Relazione del presidente Mario Mattioli
Roma, 27 ottobre 2023
››› Archives
L'Allemand Dachser a acquis le compatriote Brummer Logistik
Kempten
L'entreprise se spécialise dans la logistique des produits périssables
Au premier trimestre de 2024, les revenus d'Evergreen ont augmenté de 32,6%.
Taipei
En mars, l'augmentation était de 36,5%.
Accord de coopération entre les associations des ports et des compagnies maritimes de Grèce
Le Pirée
Parmi les activités, assurez-vous que les bancs de ports sont adéquats pour les nouvelles technologies navales
En 2023, le trafic de marchandises dans les ports de la Lazio a chuté de -5,7%. Registre des croisières
Cyvitavecchia
Passager des services de ligne de plus de 10,0%
RINA collaborera au développement durable des ports et du transport maritime de l'Indonésie
Gênes
Contrat avec la Banque mondiale
A Udine, l'entretien de la rotable de l'Officine de FVG Rail a été équipé d'une pelouse en fossa
Procédure
L'assemblée d'Interporto Padova fusionnelle pour l'incorporation du Consortium Zip
Padoue
Augmentation de plus de 7,8 millions de capital entre la municipalité, la province et la Chambre de commerce
Un Arkas turc commande quatre porte-conteneurs de 4.300 teu à Guangzhou Wenchong Shipyard
Izmir
Sur la voie d'un investissement de 240 millions
Deutsche Bahn aurait demandé à un groupe de soumissionnaires potentiels de soumettre des propositions pour acquérir DB Schenker.
New York
L'invitation adressée, entre autres, à DSV, Maersk et MSC
Intertraversier appelle les gouvernements à utiliser les recettes de la taxe sur le carbone pour équiper les quais du port de l'ironie du froid
Victoria
Corrigan: "impératif que l'installation complète des installations du SPO soit entreprise avec urgence"
Cours de formation pour les équipages GNV afin d'éviter les collisions avec des cétacés et des tortues de mer
Gênes
Réalisé avec l'organisme de recherche Fondation CIMA, ils favorisent également la protection de la biodiversité
DP World et Rumo réaliseront un nouveau terminal de céréales et d'engrais dans le port de Santos
Curitiba / Dubai
Un investissement de près de 500 millions de dollars
Le Singapourien ONE va restructurer le service de relève entre l'Adriatique et l'Egypte
Singapour
Vous inclurez des scaux de Trieste et Piraeus
Plus de 700mila crucieristes approuvés en 2023 à Spezia ont dépensé un total de 71,2 millions d'euros.
La Spezia
68,3% de cette somme pour l'achat de circuits organisés
Nouveaux services ferroviaires de Rail Cargo Group entre l'Autriche, l'Allemagne et l'Italie
Vienne
Augmentation de la fréquence des départs sur la ligne Duisburg-Villach-Lubiana
Cinq nouvelles caisses de banchine ULCV pour le port malaisien de Tanjung Pelepas
Gelang Patah
Ils ont été commandés au chinois ZPMC
Le 11 avril, la sixième édition des "Journées italiennes des ports" commencera.
Rome
Cette année aussi, le projet a été divisé en deux séances: la première au printemps et la deuxième du 20 septembre au 20 octobre.
Les systèmes de conduite autonomes garantissent des avantages aux entreprises et aux conducteurs indépendants, à la Chine
Shanghai
Deshun Logistics teste les technologies de l'Inceptio Technologie dans les voyages commerciaux
Au premier semestre 2024, le trafic de marchandises dans le port de Tarente a diminué de -7,8%.
Tarente
Déclin décis de -22,4% en février
Les trois jours de grève sur le contrat des travailleurs portuaires seront sur la route.
Rome
Vendredi, une manifestation nationale aura lieu à Gênes
Le 16 avril à Nola, la conférence nationale de l'Union Interports se réunit
Nola
Evénement " Interports vers le centre. Un réseau stratégique pour l'Italie "
- Via Raffaele Paolucci 17r/19r - 16129 Gênes - ITALIE
tél.: +39.010.2462122, fax: +39.010.2516768, e-mail
Numéro de TVA: 03532950106
Presse engistrement: 33/96 Tribunal de Gênes
Direction: Bruno Bellio
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