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| CENTRO ITALIANO STUDI CONTAINERS | AÑO XX - Número 12/2002 - DICIEMBRE 2002 |  
  
 
Studi e ricerche
I primi 20 vettori marittimi mondiali: investimenti accorti?
 
 
 
 Il confronto analitico tra il 2002 e l'annata precedente, effettuato
da Containerisation International, rivela pochi cambiamenti
in ordine al controllo della flotta globale di navi cellulari.
Rispetto al totale di 5,8 milioni di TEU in servizio a livello
globale, 4,75 milioni di TEU, vale a dire l'82% della capacità,
sono al momento operativi nei servizi dei primi 20 vettori in
classifica. Ciò rappresenta una diminuzione di meno dell'1%
rispetto al 2001. 
 
Tuttavia, nella tabella possono riscontrarsi diversi cambiamenti
a sorpresa. Tra loro, si possono annoverare la prima volta di
un vettore specializzato nei traffici interasiatici (la Pacific
International Lines) e lo scavalcamento del precedente secondo
operatore mondiale PONL (P&O Nedlloyd) da parte del vettore
che lo scorso anno era piazzato al numero cinque, cioè
la MSC (Mediterranean Shipping Co). 
 
Il tonnellaggio della classe post-panamax ha fatto la parte del
leone per quanto riguarda gli spazi-containers introdotti in servizio
nel 2002, dato che 35 di tali navi hanno aggiunto una capacità
di 216.033 TEU, ovvero il 40% del totale. Ciò rappresenta
una leggera riduzione rispetto al 2001, quando poco più
della metà degli slot aggiunti erano stati procurati da
questi giganti. La maggior parte di loro sono stati posizionati
nei traffici Asia/Europa, ingenerando un effetto-cascata negli
altri mercati.  
 
Inutile dire che lo AP Moller Group (che comprende Maersk Sealand,
Safmarine/Portlink e la recentemente acquisita Torm Lines) ha
conservato la prima posizione. La compagnia di navigazione controlla
il 47% di spazi-containers in più del secondo vettore in
classifica ed ora effettua operazioni con una flotta dalla capacità
combinata di 773.931 TEU. 
 
La AP Moller ha introdotto 12 nuove navi nelle proprie reti Maersk
Sealand e Safmarine nel corso dell'anno, compresa una varietà
di unità di proprietà (3 "classe S" da
6.600 TEU, 2 da 4.300 TEU e 1 da 2.840 TEU), mentre diverse navi
da 1.150 a 2.500 TEU sono state noleggiate a lungo termine da
proprietari tedeschi di navi non di linea.  
 
La reintroduzione di due servizi nei principali traffici est-ovest,
cancellati nel 2001 a causa del cronico eccesso di capacità,
ha procurato un ulteriore impiego per le navi che erano state
spodestate dalle nuove consegne o, nel caso del tonnellaggio noleggiato,
sarebbero state riconsegnate per fine noleggio.  
 
Ci sono buone notizie per il vettore numero cinque dello scorso
anno, la MSC, ora piazzato in seconda posizione, che ha fatto
retrocedere di un posto la PONL. La flotta complementare della
MSC è aumentata quest'anno di uno sbalorditivo 40%, sino
all'impressionante cifra di 413.814 TEU.
 
 
TABELLA 1: PRIMI 20 OPERATORI DI SERVIZIO CONTAINERS 
(AL 1° OTTOBRE 2002)
 |  
Class. 
2002 
(Class. 
2001)
 | Vettore | Fino a 
1.000
 | 1.000 
/ 
1.999
 | 2.000 
/ 
2.999
 | 3.000 
/ 
3.999
 | 4.000 
/ 
4.999
 | Oltre 
5.000 | Totale
 |  
| 1 (1) | AP Moller Group 1
 | 38.682
 
58 | 154.580
 
107
 | 126.871
 
52 | 107.245
 
30
 | 160.493
 
36 | 186.060
 
29
 | 773.931
 
312 |  
| 2 (5) | MSC | 21.817
 
36
 | 74.306
 
53 | 107.586
 
44
 | 96.065
 
29 | 47.376
 
11
 | 66.664
 
10 | 413.814
 
183
 |  
| 3 (2) | P&O Nedlloyd 2
 | 11.198
 
23 | 76.039
 
49
 | 107.355
 
42 | 54.822
 
16
 | 58.646
 
14 | 98.594
 
16
 | 406.654
 
160 |  
| 4 (3) | Evergreen Group 3
 | 10.582
 
15 | 65.336
 
47
 | 74.526
 
28 | 37.708
 
11
 | 84.400
 
20 | 131.180
 
23
 | 403.932
 
143 |  
| 5 (4) | Hanjin/Senator | -
 
-
 | 9.671
 
7 | 63.467
 
23
 | 18.159
 
6 | 119.707
 
28
 | 93.405
 
17 | 304.409
 
81
 |  
| 6 (7) | Cosco | 35.514
 
60
 | 60.761
 
41 | 13.715
 
5
 | 75.171
 
21 | -
 
- | 
70.776
 
13 | 255.937
 
140
 |  
| 7 (6) | APL | 9.816
 
16
 | 8.375
 
6 | 15.388
 
6
 | 43.037
 
13 | 61.071
 
13
 | 90.062
 
17 | 227.749
 
71
 |  
| 8 (8) | CMA CGM 4
 | 20.980
 
41 | 34.136
 
23
 | 31.787
 
13 | 51.290
 
14
 | 34.484
 
8 | 52.759
 
8
 | 225.436
 
107 |  
| 9 (13) | MOL | 4.598
 
7
 | 28.813
 
21 | 24.236
 
10
 | 48.469
 
15 | 32.564
 
7
 | 49.646
 
8 | 188.326
 
68
 |  
| 10 (10) | CP Ships 5
 | 7.747
 
12 | 43.606
 
29
 | 87.429
 
36 | 45.008
 
14
 | 4.100
 
1 | -
 
- | 
187.890
 
92 |  
| 11 (9) | NYK 6 | 
6.037
 
13 | 28.503
 
25 | 
26.468
 
10 | 40.423
 
12
 | 14.229
 
3 | 62.070
 
10
 | 177.700
 
73 |  
| 12 (11) | K Line | 2.576
 
4
 | 15.898
 
14 | 18.394
 
8
 | 60.331
 
17 | 4.038
 
1
 | 67.176
 
12 | 168.413
 
56
 |  
| 13 (12) | OOCL | 5.918
 
10
 | 10.915
 
8 | 21.269
 
8
 | 19.023
 
6 | -
 
- | 
100.368
 
18 | 157.493
 
50
 |  
| 14 (17) | Zim | 12.914
 
20
 | 36.493
 
23 | 35.268
 
14
 | 51.649
 
16 | 19.356
 
4
 | -
 
- | 155.680
 
77
 |  
| 15 (15) | CSCL | 12.377
 
38
 | 21.624
 
17 | 43.389
 
17
 | 13.082
 
4 | 29.771
 
7
 | 27.969
 
5 | 148.212
 
88
 |  
| 16 (18) | Hapag-Lloyd | -
 
-
 | 11.260
 
8 | 22.356
 
9
 | 7.037
 
2 | 80.288
 
17
 | 15.012
 
2 | 135.953
 
38
 |  
| 17 (14) | Hyundai | 628
 
1
 | 5.535
 
5 | 17.392
 
8
 | -
 
- | 27.906
 
6 | 
71.252
 
12 | 122.713
 
32
 |  
| 18 (16) | Yang Ming | 338
 
1
 | 11.243
 
9 | 18.486
 
9
 | 43.277
 
12 | 8.196
 
2
 | 38.779
 
7 | 120.319
 
40
 |  
| 19 ( - ) | PIL Group 7 | 20.473
 
33
 | 52.013
 
40 | 25.341
 
10
 | -
 
- | -
 
- | -
 
-
 | 97.827
 
83 |  
| 20 (19) | CSAV Group 8
 | 534
 
1 | 25.456
 
15
 | 42.129
 
17 | 17.616
 
5
 | 4.890
 
1 | -
 
- | 
90.625
 
39 |  
| Totale | 4.763.013
 |  
Note: I vettori sono stati analizzati sulla base delle dimensioni delle navi (TEU) e del numero delle navi 
          1 = comprende Maersk Sealand, Portlink, Safmarine e Torm Lines 
          2 = comprende Farrell, Mercosul e P&O Swire 
          3 = comprende Hatsu e Lloyd Triestino 
          4 = comprende ANL e FAS 
          5 = comprende le flotte di ANZDL, Canmar, Cast, Contship, Italia, Lykes e TMM 
          6 = comprende TSK Lines 
          7 = comprende Libra, Montemar e Norasia
 |  
| 
Fonte: ci-online/Containerisation International Yearbook 2003. I dati sono basati sulle informazioni fornite dai vettori marittimi coinvolti.
 |  
 
La sua rimarchevole crescita negli ultimi 12 mesi è per
lo più dovuta ad otto unità post-panamax da 6.700
TEU che devono esserle consegnate, le quali vanno ad aggiungersi
alle due navi-gemelle consegnate nel 2001 per il suo servizio
solitario Asia/Europa. Questo allacciamento era in precedenza
equipaggiato con un misto di navi delle classi da 2.500 a 4.000
TEU. Inoltre, la MSC è stata un astuto acquirente di moderne
navi di seconda mano nel 2002. Tra le tante, essa ha comprato
3 unità da 4.400 TEU dismesse dalla National Shipping Corporation
of Saudi Arabia a seguito del suo ritiro dal servizio di linea
nello scorso mese di maggio. 
 
Anche i miglioramenti del servizio relativi agli altri principali
programmi di viaggio della MSC hanno avuto bisogno di navi più
grandi. In particolare, il suo servizio Europa-Sudamerica è
stato fatto passare dalle unità da 2.000 TEU alle navi
da 3.500-4.000 TEU nel 2002, mentre un tonnellaggio dalle medesime
dimensioni è diventato il cavallo di battaglia dei traffici
Europa-Mediterraneo della MSC. 
 
La fulminea crescita della MSC sino alla seconda posizione è
probabilmente un evento destinato a durare a lungo termine, se
si considera che la compagnia di navigazione ha il maggiore registro
di ordinazioni arretrate, fatta eccezione per la Maersk Sealand.
Altre 7 navi da 6.750 TEU dovrebbero essere commissionate l'anno
prossimo e nel 2004. Inoltre, 4 navi panamax da 4.100 TEU sono
previste in consegna alla fine di quest'anno, unitamente a sei
navi leggermente più piccole con consegna nel 2003/4. E'
probabile che questo tonnellaggio venga utilizzato per incrementare
la presenza transpacifica relativamente modesta della MSC, unitamente
ad una seconda tratta Asia/Europa. 
 
In calo alla terza posizione c'è la PONL, che ha aumentato
la propria capacità in termini di spazi-containers di 26.645
TEU rispetto al 2001. La compagnia con sede nel Regno Unito ha
avuto un'annata relativamente tranquilla per quanto riguarda le
consegne di navi ed il suo aumento di capacità è
principalmente dovuto all'introduzione di navi noleggiate più
grandi nei suoi servizi dell'emisfero meridionale. La consegna
di nuove portacontainers reefer integrali, che rimpiazzano le
più vecchie navi da box con-air nei traffici Europa/Australasia,
ha rappresentato il mutamento maggiormente significativo nella
flotta della compagnia nel 2002. Si sa che la PONL stava prendendo
in considerazione l'ipotesi di effettuare ordinazioni per altre
navi post-panamax nell'ambito del suo impegno nella Grand Alliance.
E' probabile che queste navi vadano a sostituire le unità
panamax costruite negli anni '80. 
 
Nel contempo, l'Evergreen Group, che comprende la Evergreen, la
Hatsu (la sua consociata con sede nel Regno Unito di recente costituzione)
ed il Lloyd Triestino, ha recentemente fuso la sua importante
consociata interasiatica Uniglory nel marchio Evergreen. Il gruppo,
che ora è piazzato al quarto posto nella classifica dei
principali vettori di Containerisation International, ha
incrementato la capacità della propria flotta di navi del
15% nel 2002. L'aumento degli spazi-containers è dovuto
ad una nuova serie di navi post-panamax da 6.332 TEU, denominate
"tipo E", unitamente al noleggio di navi più
grandi per i servizi interasiatici. Quello che prima era un vettore
"fai da te" è anche entrato in diversi accordi
di noleggio di spazi-containers con i rivali Maersk Sealand e
New World Alliance nello sforzo di migliorare i tempi di viaggio
in determinati mercati-chiave, in particolar modo la Cina. La
Evergreen ha un arretrato di ordinazioni di naviglio relativamente
esiguo, sebbene abbia intenzione di dismettere la propria flotta
di navi del tipo G a bassa velocità costruite negli anni
'80 (20 unità da 2.728 TEU). Ci si aspetta che il gruppo
effettui presto ordinazioni relative a navi più grandi
e veloci che consentiranno la sostituzione di queste navi nei
prossimi cinque anni.  
 
A causa dei problemi finanziari verificatisi in Corea del Sud,
tutti e due i principali vettori con sede in quel paese sono stati
particolarmente tranquilli sul piano dell'espansione della flotta.
La Hanjin (unitamente alla consociata Senator Lines con sede in
Germania) ha fatto registrare un modesto incremento dell'1% nella
capacità di spazi-containers, mentre la flotta della HMM
(Hyundai Merchant Marine) ha subito una diminuzione del 13%. L'arretrato
di ordinazioni di entrambi i vettori è limitato ad una
manciata di navi di proprietà tedesca noleggiate a lungo
termine. 
 
 
TABELLA 2: PRIMI 20 OPERATORI PER TONNELLAGGIO SOTTO ORDINAZIONE 
(DI PROPRIETA' E NOLEGGIATI A LUNGO TERMINE) AL 1° OTTOBRE 2002 
 |  
| Vettore | Numero e capacità 
delle navi
 | Capacità totale 
TEU
 | Consegna |  
| Maersk Sealand | 7 da 6.600
 
3 da 6.414
 
3 da 4.300
 
3 da 2.840
 
3 da 2.496
 
1 da 1.768
 
2 da 1.209
 | 46.200
 
19.242
 
12.900
 
8.520
 
7.488
 
1.768
 
2.418
 | 2002-2004
 
2003
 
2002
 
2003
 
2002-2003
 
2003
 
2002
 |  
| MSC | 7 da 6.750
 
6 da 4.900
 
4 da 4.100
 | 47.250
 
44.100
 
16.400 | 2003-2004
 
2003-2004
 
2002
 |  
| P&O Nedlloyd | 3 da 4.112
 
3 da 2.500
 
6 da 2.500
 
2 da 1.700
 | 12.336
 
7.500
 
15.000
 
3.400
 | 2002
 
2003
 
2004
 
2004 | 
 
| Evergreen | 1 da 6.332
 
2 da 1.618
 | 6.332
 
3.236 | 2003
 
2002
 |  
| Hanjin | 1 da 5.447
 
4 da 5.750
 | 5.447
 
23.000 | 2002
 
2003
 |  
| Cosco | - | -
 | - |  
| APL | 1 da 5.762
 
2 da 5.500
 
1 da 2.468
 | 5.762
 
11.000
 
2.468 | 2002
 
2003
 
2002
 |  
| CMA CGM | 2 da 3.312
 
4 da 2.226
 
8 da 5.762
 | 6.624
 
8.904
 
46.096 | 2002
 
2003
 
2004
 |  
| MOL | 8 da 4.500 | 36.000
 | 2003 |  
| CP Ships | 4 da 3.200
 
2 da 4.100
 
6 da 4.050
 
2 da 4.100
 | 12.800
 
8.200
 
24.300
 
8.200
 | 2002-2003
 
2002
 
2003
 
2003
 |  
| NYK | 9 da 6.200 | 55.800
 | 2002-2004 |  
| K Line | 1 da 5.576
 
1 da 1.032
 | 5.576
 
1.032 | 2002
 
2002
 |  
| OOCL | 4 da 2.626
 
1 da 4.100
 
6 da 7.731
 | 10.504
 
4.100
 
46.386 | 2003
 
2003
 
2003-2004
 |  
| Zim | 6 da 5.019 | 30.114
 | 2002-2004 |  
| CSCL | 8 da 5.500
 
4 da 4.253
 
4 da 4.050
 
1 da 2.672
 | 44.000
 
17.012
 
16.200
 
2.672
 | 2002-2003
 
2002-2003
 
2003-2004
 
2002
 |  
| Hapag-Lloyd | 2 da 7.506
 
4 da 6.750
 | 15.012
 
27.000 | 2002-2003
 
2003-2004
 |  
| Hyundai | 1 da 5.680
 
1 da 4.640
 | 5.680
 
4.640 | 2003
 
2004
 |  
| Yang Ming | 4 da 5.500
 
3 da 1.620
 | 22.000
 
4.860 | 2003-2004
 
2003
 |  
| PIL | 1 da 700
 
3 da 2.600
 | 700
 
7.800 | 2002 
 
2002-2003
 |  
| CSAV | 3 da 3.091 | 9.273
 | 2002-2003 |  
| Totale TEU ordinati |   | 789.584 |   |  
| 
Fonte: ci-online
 |  
 
Anche la APL, socio della HMM della NWA (New World Alliance) ha
fatto registrare una riduzione della capacità di spazi-containers
nel 2002. Malgrado l'introduzione di diverse nuove navi, tra cui
3 unità da 5.500 TEU, la regolazione della capacità
di spazi-containers tra i soci della NWA (APL, HMM e MOL) ha comportato
il noleggio alla MOL di diverse grandi navi gestite dalla APL.
 
 
La stessa MOL è risalita dalla tredicesima alla nona posizione
nel 2002, in seguito alla introduzione di 5 unità da 6.400
TEU per il servizio nel mercato Asia/Europa nel 2002, unitamente
all'aggiunta delle navi in precedenza gestite dalla APL. 
 
Sebbene ciò abbia comportato differenze minime in ordine
alla loro posizione in classifica, entrambi i principali operatori
cinesi, la Coscon e la CSCL (China Shipping Container Lines),
hanno notevolmente incrementato la propria capacità in
termini di spazi-containers nel 2002. In particolare, la CSCL
ha introdotto in servizio 4 navi da 4.253 TEU noleggiati a lungo
termine dal proprietario canadese Seaspan and Ofer Brothers, le
quali inizialmente sono state utilizzate per migliorare il suo
servizio Asia/Europa, per poi essere trasferite nel transpacifico,
allorquando nel traffico Asia/Europa sono state dirottate navi
post-panamax.  
 
In un'epoca in cui ben pochi vettori ottengono profitti, una grossa
percentuale delle navi immesse in servizio nel 2002 è stata
procurata - e la cosa non sorprende - mediante noleggi a lungo
termine o accordi di leasing per mezzo di istituzioni che finanziano
le navi. Ad esempio, le unità da 6.332 TEU del "tipo
E" del gruppo Evergreen aggregate nel 2002 sono state finanziate
da un noleggiatore con sede nel Regno Unito nell'ambito del sistema
britannico delle imposte sul tonnellaggio. 
 
Tuttavia, un vettore marittimo che finanzia le proprie navi, piuttosto
di utilizzare metodi alternativi per incrementare la capacità
della flotta, è la CP Ships, in 10a posizione.
La compagnia di navigazione con sede nel Regno Unito, che in precedenza
possedeva poche navi proprie, ha aggiunto un'altra unità
del suo tipo più grande, sotto forma della Contship
Aurora da 4.100 TEU, la prima di tre navi gemelle per i propri
servizi congiunti con la PONL nei traffici Europa/Australasia.
La CP Ships ha un arretrato di ordinazioni di proprietà
per 4 navi da 3.200 TEU e 2 navi da 4.100 TEU per le proprie consociate
Lykes e Canada Maritime, da consegnarsi nel 2003. 
 
 Anche la CP Ships continua a crescere tramite acquisizioni, avendo
rilevato le attività containerizzate della compagnia di
navigazione italiana Italia di Navigazione del gruppo d'Amico.
Ciò di per se stesso ha incrementato la flotta della CP
Ships di 15 navi per una capacità complessiva di 23.200
TEU. 
 
 Il vettore con sede a Singapore PIL (Pacific International Lines),
specialista nei traffici interasiatici e col Medio Oriente, è
entrato per le prima volta nella classifica dei primi 20, rimpiazzando
il gruppo Hamburg Sud, ora classificato al 21° posto. La
PIL ha dato impulso nel 2002 ad un certo numero di propri servizi
con navi più grandi, sia noleggiate che di proprietà,
e per la fine dell'anno è in procinto di introdurre 3 navi
da 2.600 TEU che andranno ad aggiungersi ad una nave gemella immessa
in servizio all'inizio del 2002. 
 
 In conclusione, data la crescente attrazione esercitata dalle
navi del tipo post-panamax, è diventato molto difficile
per i nuovi soggetti fare ingresso nella classifica dei primi
20, se non mediante fusioni ed acquisizioni. Il prezzo d'ingresso
è alto: una tipica nave post-panamax può costare
oltre 70 milioni di dollari USA. 
 
 
TABELLA 3: PRESTAZIONI DEI PRIMI 20 OPERATORI 
NEL 2001 E NEL 2002
 |  
| Vettore | 2000
 | 2001 | Cambiam. %
 |  
| AP Moller | d. n. d. | d.n.d.
 | - |  
| MSC | 2.400 | d.n.d.
 | - |  
| P&O Nedlloyd | 3.040 | 
3.183 | 4,7 |  
| Evergreen | 4.140 | 3.900
 | -5,8 |  
| Hanjin/Senator | 2.972 | 
3.000 | 0,9 |  
| Coscon | d.n.d. | 3.000
 | - |  
| APL | 2.732 | 2.813
 | 3 |  
| CMA CGM | 1.650 | 1.894
 | 14,8 |  
| MOL | 1.400 | 1.600
 | 14,3 |  
| CP Ships | 1.800 | 1.842
 | 2,3 |  
| NYK | 1.550 | 1.600
 | 3,2 |  
| K Line | 1.600 | 1.700
 | 6,25 |  
| OOCL | 1.803 | 2.002
 | 11,03 |  
| Zim | 1.355 | 1.300
 | -4,1 |  
| CSCL | d.n.d. | 1.740
 | - |  
| Hapag-Lloyd | 1.600 | 1.792
 | 12 |  
| Hyundai | 1.683 | 1.800
 | 6,9 |  
| Yang Ming | 1.485 | 1.530
 | 3,7 |  
| PIL | d.n.d. | d.n.d.
 | - |  
| CSAV | 1.200 | 1.400
 | 16,7 |  
| 
Note: Tutti i dati sono espressi in migliaia di TEU; d. n. d. = dati non disponibili
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Fonte: ci-online
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 E la ricompensa per tali sforzi al momento non sembrerebbe così
allettante, se bisogna basarsi sui recenti risultati finanziari
annunciati da parecchi operatori di punta. La Maersk Sealand,
la PONL e la APL sono tra coloro di cui si sa che attualmente
sono in perdita, e diversi altri sembrano destinati ad imitarli.
 
 
 E proprio qui sta il problema. I caricatori affermano di voler
lavorare con meno vettori, richiedendo quelli in grado di fornire
una gamma più ampia di servizi. Peraltro, come ha dimostrato
Martin Stopford in occasione della conferenza di Containerisation
International all'inizio dell'anno, le navi post-panamax presentano
minori economie di scala. Ciononostante, l'emersione della MSC
quale secondo vettore marittimo a livello mondiale nel 2002 suggerisce
come almeno una compagnia di navigazione sia stata in grado di
sviluppare una formula segreta di successo nell'arena globale
di linea, anche se nulla si è potuto sapere circa la capacità
di realizzare profitti. 
(da: Containerisation International, novembre 2002)
 
  
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