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COUNCIL OF INTERMODAL SHIPPING CONSULTANTS | ANNÉE XXV - Numéro 3/2007 - MARS 2007 |
Trasporto marittimo
Dubbie previsioni del TSA
I vettori che appartengono al TSA (Accordo Stabilizzazione Transpacifico) prevedono che il rafforzamento della crescita dei carichi dall'Asia agli Stati Uniti nel 2007 contribuirà ad assorbire la capacità aggiuntiva di navi. Ciò comporterà un'equazione offerta/domanda notevolmente più bilanciata per i vettori marittimi ed i loro clienti.
Tuttavia, il TSA non arriva ad effettuare previsioni proprie, preferendo invece generalizzare sulle favorevoli condizioni globali del mercato, nonché le previsioni della Drewry Shipping Consultants. Quest'ultima viene citata in relazione alle previsioni di una diminuzione della crescita dei traffici in direzione est fino a solo l'8% quest'anno, rispetto alle stime del TSA per il 2005, che parlavano del 13,2%, mentre la stessa percentuale era stata prevista per la seconda metà dell'anno scorso.
Secondo la PIERS Maritime Research Services, la crescita dei traffici dall'Asia nord-orientale e sud-orientale alla volta degli Stati Uniti nella prima metà del 2006 è stata solo del 10,4%, ma occorre dire che la struttura dei traffici presa in esame potrebbe essere leggermente diversa da quella del TSA. Più preoccupante per tutti è stata la stima della PIERS di una crescita dei traffici da un anno all'altro del solo 3,2% nel terzo trimestre, che ha portato giù fino all'8,6% il suo tasso di crescita sino ad oggi.
D'altro canto, la Drewry calcola che la capacità navale sia cresciuta del 15% nei primi 10 mesi dello scorso anno, ma si aspetta che essa cali fino al 12,8% nel periodo di 12 mesi che va fino ad aprile 2007. Tuttavia, il TSA ritiene che occorra ridurre tali tassi di crescita del 2-3% al fine di consentire il calcolo di tutta una serie di limitazioni operative.
Il nuovo presidente del comitato esecutivo del TSA, Ron Widdows, sostiene: "Anche se siamo ancora agli inizi dell'anno, si possono già vedere le condizioni di mercato notevolmente migliori che si andranno a sviluppare nel corso del 2007 sulla base delle dinamiche dei traffici transpacifici. La linea di tendenza mostra chiaramente un mercato più solido di quanto molti non ritenessero ed il nostro settore sembra che stia diventando un po' più bravo nella gestione delle proprie attività in un ambiente stimolante".
In privato, alcuni vettori non sono così convinti, fatta eccezione per i carichi destinati all'interno ed i servizi tutto-mare alla volta della Costa Orientale degli Stati Uniti, che in effetti sembra si stiano difendendo bene.
Un dirigente di rilievo di una compagnia di navigazione ha recentemente dichiarato che non ci sono stati aumenti nelle prime trattative con i caricatori e che le tariffe dei viaggi alla volta della Costa Occidentale USA si erano "ammorbidite" di fronte agli incrementi di tonnellaggio. Altre fonti hanno confermato la stessa versione.
Citando le ultime statistiche del vettore cui appartiene, il dirigente afferma che la crescita complessiva nei traffici transpacifici in direzione est da gennaio a novembre è stata appena del 9,2%, rispetto alla crescita del 12,6% nell'anno precedente.
Anche la crescita della domanda del vettore nel 2006 sembra avere rallentato nel corso dell'anno, dato che il secondo trimestre ha mostrato il maggior incremento del 16,6%, calando poi al 5,9% nel periodo trimestrale maggiormente significativo dell'alta stagione da luglio a settembre, con una diminuzione ulteriore sino all'1,5% ad ottobre ed una leggera ripresa fino al 4,9% a novembre.
Diversi vettori da allora hanno riferito di avere in corso un ritiro di capacità; l'ultimo di essi è stata la CSCL, che ha provvisoriamente sostituito le navi da 8.500 TEU con unità da 5.600 TEU nell'ambito del proprio servizio AAS.
(da: Containerisation International, febbraio 2007, pag. 12)
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