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Ministero dei Trasporti e della Navigazione

Servizio di Pianificazione e Programmazione

I Quaderni del Piano Generale dei Trasporti
(luglio 1999)

Politiche per la logistica e il trasporto merci: logistica e intermodalità



CAPITOLO 2 Logistica e terziarizzazione

 

2.1. La logistica

2.1.1 Definizione di logistica

La logistica era, fino a qualche anno fa, materia delle accademie militari. Lo sviluppo della logistica in campo industriale ha origini piuttosto recenti. In Italia, le prime circoscritte applicazioni (prevalentemente interventi di razionalizzazione nel settore della distribuzione fisica dei prodotti) risalgono agli anni ‘70. Trattando di Logistica Civile occorre in realtà operare una distinzione tra:

Logistica Industriale

(Industrial/Business Logistics) che ha come obiettivo la gestione fisica, informativa, organizzativa del flusso dei prodotti dalle fonti di approvvigionamento ai clienti finali;

Bulk Logistics

, che riguarda la gestione e la movimentazione di materiali sfusi, generalmente materie prime quali petrolio, carbone, cereali, etc., in grossi quantitativi;

Project Logistics

, che riguarda la gestione ed il coordinamento delle operazioni riguardanti la progettazione e la realizzazione di sistemi complessi (centrali elettriche, impianti chimici, stabilimenti industriali, etc.)

Logistica dei Sistemi Riparabili

o RAM (Reliability, Availability, Maintainability) Logistics, che si occupa della gestione dei prodotti ad alta tecnologia (telecomunicazioni, velivoli, armamenti, megacomputer, etc.) per i quali sono essenziali caratteristiche come affidabilità, disponibilità e manutenibilità.

2.1.2 Evoluzione del concetto di logistica industriale

La definizione di logistica industriale ha avuto una significativa evoluzione nel tempo. Nel corso degli anni ’80 la funzione logistica è andata progressivamente consolidandosi nelle aziende, qualificando il proprio intervento e ottenendo considerevoli risultati attraverso l’integrazione della internal supply chain (approvvigionamento-produzione-distribuzione). Questa concezione della logistica che oggi si può definire "tradizionale", rispondeva ad una visione della competitività tra imprese sostanzialmente basata sulla efficienza interna delle imprese stesse. Il focus era posto sulla qualità dei prodotti e sul contenimento dei costi; la strategia per perseguire entrambi questi obiettivi era basata sull’integrazione della internal supply chain.

Un modello concettuale della logistica all’epoca largamente condiviso è stato quello noto come logistics pipeline: la missione della logistica era principalmente rivolta al coordinamento delle funzioni che all’interno dell’azienda gestivano, tradizionalmente in modo autonomo e spesso conflittuale tra loro, il flusso dei materiali e delle relative informazioni, ossia le funzioni: approvvigionamenti, produzione, distribuzione.

La concezione in esame traspare chiaramente anche dalle definizioni di logistica assunte all’epoca dalle diverse associazioni nazionali del settore. Per tutte si può citare quella approvata nel 1985 all’atto della trasformazione del National Council of Physical Distribution Management nell’attuale Council of Logistics Management (USA) e tuttora in vigore: "Il processo di pianificazione, implementazione e controllo di un efficiente ed efficace (dal punto di vista dei costi) flusso e immagazzinamento di materie prime, prodotti in corso di lavorazione, prodotti finiti e delle relative informazioni dal punto di origine al punto di consumo allo scopo di soddisfare le esigenze dei clienti".

Nello studio ELA- ATKearney (Logistics Excellence in Europe, 1993), che presenta una sintesi dello stato dell’arte in circa 1000 aziende europee, si evidenzia come solo nel 50% delle aziende il responsabile della logistica abbia anche autorità sul processo di pianificazione della produzione e solo nel 30% sul processo di approvvigionamento.

Questo approccio, ancorchè compiutamente realizzato solo da una parte delle aziende, può essere tuttavia già considerato concettualmente superato. Sia le mutate esigenze dei mercati (consumatori sempre più esigenti), sia le trasformazioni tecnologiche e organizzative in atto nelle imprese (segnatamente, la tendenza verso soluzioni del tipo lean production per quanto riguarda i processi produttivi; verso forme di partnership supportate dalla diffusa adozione di soluzioni extended enterprise per quanto riguarda i rapporti con i fornitori esterni), stanno profondamente modificando la concezione della logistica.

A queste trasformazioni si aggiunge la crescente esigenza di gestire, in modo globalmente più economico ed ecologicamente più appropriato, gli enormi quantitativi di imballaggi e prodotti dismessi al termine della loro vita utile, in modo da aumentarne la riutilizzabilità e la riciclabilità.

In definitiva, mentre in passato la competitività era giocata singolarmente tra le aziende, già oggi, e presumibilmente sempre più in futuro, la competitività si giocherà fra sistemi logistici, fra sistemi cioè che comprendono a monte i fornitori ed a valle i clienti, ai diversi livelli (imprese di distribuzione, gruppi di acquisto, singoli punti vendita), con una forte attenzione ai consumatori finali.

Una diretta e rilevante conseguenza del passaggio all’integrazione della external supply chain è data dall’ampliamento dell’ambito territoriale di intervento della logistica. Infatti, mentre l’integrazione della internal supply chain coinvolge sostanzialmente solo le strutture aziendali ed è quindi in buona misura dominabile dall’azienda stessa, l’integrazione della external supply chain coinvolge progressivamente le strutture nazionali/sovranazionali. In altri termini, assumono un ruolo rilevante sia l’efficienza del sistema Paese (diffusione e funzionalità delle infrastrutture quali trasporti e comunicazioni, snellezza dei regolamenti, delle procedure e della burocrazia in senso lato), sia il grado di integrazione di un Paese con i suoi mercati di riferimento.

 

2.1.3 La difficile missione della logistica

La logistica è chiamata a gestire:

una gamma assai dilatata di articoli e sensibilmente in crescita (è stato ad esempio stimato che nel solo comparto dei prodotti per la salute, l’igiene, la bellezza e la cura della persona sono presenti sul nostro mercato circa 80.000 codici diversi);

una maggiorefrequenza di lancio di nuovi prodotti, conseguente sia ad un generale accorciamento della vita utile degli stessi, sia alla speranza di centrare con qualcuno di essi i gusti di un importante segmento di mercato; ad esempio nel settore dei prodotti grocery (prodotti per la casa, detersivi ecc.), l’incremento annuo della gamma è dell’ordine del 10%);

la compressione dei tempi di risposta, per seguire prontamente le mutevoli esigenze di mercati turbolenti;

l’incremento della frequenza delle consegne

, sia di materiali e componenti per i processi produttivi, sia di prodotti finiti per i punti vendita (segnatamente, i punti vendita collocati nelle zone urbane ad alto costo per metro quadrato richiedono una elevata frequenza dei rifornimenti per potere utilizzare le loro aree come spazio espositivo aperto al pubblico, piuttosto che come depositi; nei supermercati urbani, per molti prodotti l’unica scorta è quella presente sugli scaffali di vendita);

elevata puntualità delle consegne

, richiesta sia dai sistemi produttivi JIT (per definizione) sia, sempre più frequentemente, dai punti vendita dei prodotti finiti (per evitare interferenze con la presenza dei clienti; a causa di limitazioni poste agli orari di consegna delle merci in ambito urbano, etc.).

 

2.1.4 Il sistema logistico

Il sistema logistico, altrimenti detto "catena logistica" o "filiera logistica" o ancora "industrial supply chain", è l’insieme delle infrastrutture, delle attrezzature, delle risorse e delle politiche operative che permettono il flusso delle merci e delle relative informazioni, dall’acquisizione delle materie prime e dei materiali ausiliari attraverso la produzione fino alla distribuzione dei prodotti finiti ai clienti. I concetti fondamentali che caratterizzano il sistema logistico, nell’impostazione tipica della logistica integrata, sono due:

la considerazione di tutte le attività logistiche come sistema di sottosistemi interrelati;

la gestione di un flusso, fisico e informativo, interfunzionale, contrapposta ad una gestione di tipo settoriale per funzione aziendale o per centro di costo.

Anche se tutte le attività del sistema logistico sono di fatto integrate fra di loro, esse possono essere raggruppate, ai fini dell’analisi, in tre aree significative ed omogenee:

sistema delle strutture fisiche (rete logistica)

, comprendente l’insieme degli impianti, dei sistemi di materials handling, dei collegamenti di trasporto che consentono il flusso fisico dei materiali dalle fonti di approvvigionamento fino ai mercati di vendita;

sistema gestionale

, comprendente tutte le attività a carattere gestionale (politiche, procedure, strumenti, tecniche gestionali e di controllo, etc.) riguardanti sia le singole aree della logistica sia la programmazione e il coordinamento del sistema logistico nel suo complesso. In generale, le principali funzioni/attività del sistema gestionale sono: previsione delle vendite; gestione delle scorte; programmazione della produzione; approvvigionamenti, gestione ordini e fatturazione; servizio al cliente; gestione dei trasporti; gestione degli impianti logistici; pianificazione della logistica; elaborazione e controllo del budget logistico;

sistema organizzativo

, comprendente tutte le strutture organizzative, nonché le risorse manageriali e umane necessarie per gestire al meglio il sistema logistico.

Il sistema logistico taglia trasversalmente tutta l’azienda e risulta necessariamente interfacciato con la produzione, con il marketing e le vendite e, in minor misura, con la funzione amministrativo-finanziaria. Risulta pertanto pesantemente condizionato dalle decisioni prese in queste aree funzionali e, a sua volta, può diventare fattore condizionante nei loro confronti.

Il sistema logistico si configura come un sistema costituito da un insieme di sottosistemi interdipendenti. L’approccio sistemico fornisce dunque un quadro concettuale di riferimento per la progettazione e la gestione del sistema stesso, consentendo di individuare i singoli sottosistemi e di esplicitarne le reciproche relazioni di interdipendenza. La corretta individuazione delle cause che determinano l’insorgere di specifici sintomi di inefficienza in un singolo sottosistema richiede una dettagliata analisi di tutte le possibili relazioni di interdipendenza che legano il sottosistema considerato agli altri.

La visione integrata del sistema logistico consente di perseguire l’ottimizzazione dell’intero sistema, che non necessariamente coincide con l’ottimizzazione dei singoli sottosistemi. Questa impostazione porta ad ottenere riduzioni di costo altrimenti impossibili e un efficace coordinamento del processo logistico superando il tradizionale frazionamento delle responsabilità e quindi un miglioramento del controllo gestionale sull’intero processo e sulle singole componenti.

 

2.1.5. Il canale distributivo

Il canale distributivo può essere definito come la struttura costituita dalle unità organizzative intra-aziendali (vendite, distribuzione, etc.) e/o dagli operatori extra-aziendali (intermediari, grossisti, dettaglianti, distributori terzi, etc.) attraverso cui i materiali, i prodotti finiti o i servizi vengono venduti e trasferiti al consumatore finale. Esso comprende il canale commerciale, nel quale avvengono le transazioni tipicamente commerciali (vendita, fatturazione, etc.) e il canale logistico in cui avvengono i trasferimenti fisici dei prodotti (trasporti, consegna locale, etc.). Questi due canali possono coincidere totalmente, solo in parte od essere completamente separati.

Il canale distributivo è caratterizzato dalla cooperazione di più imprese aventi come scopo comune quello di far arrivare i prodotti sul mercato nell’assortimento richiesto, nel luogo richiesto e nel tempo richiesto. Questo obiettivo può richiedere che presso ogni nodo della rete distributiva vengano effettuate operazioni di concentramento, selezionamento e smistamento dei prodotti destinati alla vendita.

L’attività di concentramento si riferisce alla raccolta delle merci, generalmente in lotti di grandi dimensioni, provenienti da fonti di approvvigionamento. Il selezionamento (o picking) riguarda la preparazione dell’insieme di prodotti, nella gamma e nella quantità richiesta, destinati ai diversi nodi, collocati a valle, nella rete distributiva; l’attività di smistamento consiste nel far arrivare i prodotti nell’assortimento richiesto, nel luogo di destinazione e nel tempo assegnato. Ciò comporta un incremento del valore aggiunto dei prodotti e giustifica di conseguenza l’esistenza di intermediari (ad esempio grossisti) nel canale distributivo che collega l’azienda produttrice al consumatore finale.

La razionalizzazione della struttura del canale distributivo presuppone che le funzioni svolte dai diversi intermediari presentino le minime sovrapposizioni e duplicazioni. Dal punto di vista logistico le attività significative che avvengono all’interno del canale distributivo sono: il trasporto, lo stoccaggio e la movimentazione dei prodotti.

 

Le attività di trasporto sono connesse con le funzioni di trasferimento, raccolta e smistamento dei prodotti presso i diversi operatori presenti nella rete distributiva.

Le attività di stoccaggio si rendono necessarie nei vari nodi del canale distributivo sia perché la raccolta/selezionamento/smistamento dei materiali deve essere normalmente effettuata in anticipo rispetto al manifestarsi della domanda commerciale sia per tener conto delle caratteristiche di variabilità della domanda stessa.

 

Le attività di movimentazione all’interno degli impianti di distribuzione presentano una elevata incidenza sui costi complessivi di distribuzione. E’ pertanto opportuno ridurre al minimo le manipolazioni della merce in transito lungo il canale distributivo, sia riducendo i nodi sia ipotizzando opportune unità di carico.

La rete logistica è costituita di "nodi" (corrispondenti agli impianti produttivi e distributivi) e di "archi" (corrispondenti alle operazioni di trasporto fra un nodo e l’altro). Dal punto di vista dinamico la rete logistica può essere vista come un insieme di flussi di materiali in cascata, regolati dall’andamento della domanda commerciale, in cui i "nodi" di livello inferiore vengono riforniti dai "nodi" di livello superiore. I mezzi di movimentazione e di trasporto costituiscono il supporto fisico che consente il flusso dei materiali attraverso i nodi della rete.

In generale le relazioni esistenti all’interno della rete logistica sono di due tipi: spaziali e temporali. La struttura spaziale della rete riguarda la modalità di dislocazione degli impianti e la configurazione dei relativi collegamenti. La struttura temporale della rete riguarda la distribuzione temporale dei flussi di materiali e le conseguenti variazioni dei livelli di scorte localizzate negli impianti. I collegamenti fra i nodi della rete logistica possono presentare caratteristiche estremamente complesse e diversificate: interscambi fra stabilimenti; spedizioni dirette da stabilimento a cliente; spedizioni dirette da magazzino centrale a cliente, etc.

I nodi della rete logistica possono essere distinti in nodi terminali (fornitori da un lato e clienti dall’altro) e nodi intermedi. Questi ultimi possono essere a loro volta distinti in impianti di produzione ed in impianti di tipo logistico (centri distributivi, depositi periferici, transit point, etc.).

L’inserimento di magazzini intermedi all’interno della rete logistica è motivato fondamentalmente da due ordini di ragioni: esigenze di livello di servizio (localizzare il prodotto finito il più vicino possibile al mercato) oppure esigenze di riduzione dei costi logistici (raggruppare le spedizioni relative a diversi prodotti in modo da ottenere significative economie di trasporto). Il primo caso è tipico dei depositi periferici localizzati nelle aree di mercato, il secondo è tipico dei centri distributivi che raccolgono le merci provenienti da numerosi fornitori e riforniscono i clienti ottimizzando i carichi mediante il raggruppamento di prodotti diversi.

Dal punto di vista temporale i flussi di materiali all’interno della rete e gli accumuli di scorte localizzati negli impianti devono consentire l'integrazione dei diversi cicli operativi (cicli di approvvigionamento, cicli di produzione, cicli di trasporto, cicli di consumo) dalla fase di approvvigionamento alla vendita finale.

 

Occorre osservare che i cicli di trasporto risultano strettamente dipendenti dalla configurazione spaziale della rete.

Gli accumuli di scorte nei nodi della rete sono resi necessari dall’impossibilità di ottenere una perfetta sincronizzazione dei diversi cicli operativi, ciascuno dei quali è subordinato a vincoli specifici.

 

2.1.6 Magazzini e piattaforme logistiche

Mentre in passato il magazzino era spesso considerato un semplice "contenitore", tendenzialmente isolato dal contesto in cui si trovava ad operare, oggi, la nuova tendenza, dettata dalla visione integrata della catena logistica, vede invece i magazzini come "nodi" fondamentali della rete logistica, con una loro funzionalità definita dalla specifica collocazione all’interno di tale rete.

Le principali funzioni operative dei magazzini possono essere ricondotte allo stoccaggio, movimentazione e controllo delle scorte e allo smistamento delle merci in arrivo/partenza a seconda delle diverse origini/destinazioni. Per quanto riguarda la prima funzione l’impiego del magazzino si rende necessario nei "nodi" della rete logistica in cui, per svariati motivi si verifica la formazione di scorte, che solitamente deriva dall’impossibilità di ottenere una soddisfacente sincronizzazione dei flussi di materiali, in ingresso ed in uscita, facenti capo a specifici nodi della rete logistica, oppure dall’esigenza di garantire un desiderato livello di servizio al mercato.

Dal punto di vista della collocazione all’interno della filiera logistica i magazzini possono essere suddivisi in:

magazzini di fabbrica: magazzini di materie prime, semilavorati, interoperazionali (utilizzati come polmone di disaccoppiamento tra due fasi successive del processo produttivo);

magazzini di rete: magazzini di prodotto finito interfacciati con il mercato dei clienti.

I magazzini di prodotto finito possono a loro volta essere suddivisi, in relazione alla funzione svolta o alla loro collocazione all’interno della rete distributiva, in:

magazzini centrali, spesso annessi agli stabilimenti di produzione;

centri distributivi: si tratta di magazzini collocati in una posizione intermedia all’interno della rete distributiva (con funzione di copertura di una specifica area geografica), cui fanno capo i materiali provenienti da diversi fornitori e/o stabilimenti di produzione. Tale concentrazione consente la formazione di carichi completi, comprendenti il mix di prodotti desiderato, destinati ai diversi clienti della zona servita (più raramente anche a depositi periferici). E’ la tipica struttura utilizzata dai principali operatori della grande distribuzione per servire i punti vendita al dettaglio;

magazzini periferici, caratterizzati da una prevalenza della funzione di picking (allestimento e preparazione ordini) e dislocati nei diversi bacini di domanda. Sono usualmente realizzati per garantire un adeguato servizio ai clienti in termini di tempo di consegna nonostante la dispersione geografica del mercato. E’ una struttura tipica nel settore dei beni di largo consumo;

transit point

(centri di smistamento, piattaforme di transito): infrastrutture in cui le merci in consegna ai clienti giungono dal magazzino centrale, generalmente a carichi completi, e vengono successivamente smistate e trasferite sugli automezzi di piccole dimensioni adibiti alla consegna locale. Le merci giacenti presso il transit point sono costituite unicamente da scorte in transito (verso il cliente o di ritorno verso il produttore).

Indipendentemente dalle caratteristiche dimensionali o operative, un magazzino è un sistema a blocchi comprendente diversi sottosistemi interagenti: ricevimento e controllo merci; stoccaggio prodotti; prelievo di unità di carico; prelievo frazionato (picking); imballaggio e altre lavorazioni; spedizione.

Alle attività tradizionali si aggiungono spesso attività innovative quali la personalizzazione dei prodotti (per area di mercato, per canale di vendita, per singoli clienti, etc.), l’assistenza tecnica ai prodotti (servizio di riparazione, di sostituzione temporanea, di installazione, etc.), la gestione dei resi e dei dismessi (raccolta/preselezione di prodotti e/o imballaggi resi/dismessi, raccolta dei prodotti scaduti, etc.).

Per quanto riguarda il layout complessivo del magazzino la tendenza è quella di adottare una disposizione delle aree funzionali coerente con il flusso dei materiali in modo da minimizzare i costi di movimentazione.

Il concetto di piattaforma logistica è utilizzato in questo contesto con significati profondamente diversi, da cui deriva una ambiguità di interpretazione. Nell’accezione che appare più adeguata il termine piattaforma logistica è utilizzato per indicare un complesso organico di strutture ospitanti una pluralità di imprese che forniscono a terzi o che autoproducono servizi destinati allo scambio merci, allo stoccaggio, smistamento, imballaggio, consolidamento dei carichi, etc.; di solito è ubicata in un baricentro territoriale ed economico ed è fortemente integrata con la rete di distribuzione locale. Requisito essenziale: la dotazione di un sistema informativo che permetta di svolgere una funzione preminente nell’organizzazione e nel raggruppamento dei flussi di traffico.

Per completezza si deve considerare che spesso il termine piattaforma è utilizzato per indicare anche:

un centro polifunzionale attrezzato e specializzato per smistare, conservare, caratterizzare le differenti tipologie di merce e, a richiesta, effettuare operazioni di sorting o confezionamento;

un deposito centrale tale da costituire il punto nevralgico di una rete distributiva di un produttore;

il transit point di un vettore.

 

2.2 La terziarizzazione della logistica

2.2.1 Definizione di outsourcing

La terziarizzazione (outsourcing) si configura come il processo attraverso il quale le aziende assegnano per un periodo contrattualmente definito a fornitori esterni la gestione operativa di una o più funzioni logistiche (trasporto primario, distribuzione finale, stoccaggio, allestimento ordini, etc.) o di insiemi di attività logistiche concatenate in interi processi aziendali, a cui sono aggregabili altre attività prossime alle attività logistiche (imballaggio e personalizzazione dei prodotti, assicurazione delle merci, sdoganamento e pratiche bancarie, controlli qualità, operazioni amministrative, etc.).

La terziarizzazione trasforma di fatto un’attività marginale o non strategica di un’azienda nell’attività principale (core business) di un’altra.

Una recente indagine condotta da MarketLine International (EU Logistics, 1997) ha rilevato quali sono le principali motivazioni che spingono le aziende alla terziarizzazione (riportate in ordine decrescente di importanza):

riduzione dei costi legati alle attività da terziarizzare;

focalizzazione sul proprio core business;

maggiore flessibilità operativa;

aumento di produttività ed efficienza nell’esecuzione delle attività da terziarizzare;

mancanza al proprio interno di know-how specialistico e di tecnologie innovative;

aumento del livello e degli standard di servizio (sia verso l’interno sia verso l’esterno).

 

2.2.2 Quantificazione del mercato della logistica

Nell’affrontare questo tema si pone da subito un problema di definizione e una questione di metodo. E’ necessario in primo luogo definire cosa si intende per costo delle attività logistiche e come tale costo possa essere scomposto in componenti elementari. Sono possibili almeno due approcci:

per centri di costo (approvvigionamenti, magazzini, distribuzione, amministrazione, etc.);

per attività omogenee (trasporto primario, stoccaggio, movimentazione interna e picking, mantenimento a scorta, trasporto secondario, gestione ordini, etc.).

L’articolazione del costo logistico dovrebbe giungere ad identificare attività il cui costo sia guidato da un insieme omogeneo di fattori di allocazione dei costi. Ad esempio il costo delle attività di picking dipende significativamente dal numero di linee d’ordine che occorre allestire e dalle caratteristiche pondo-volumetriche dei pezzi oggetto di prelievo e delle unità di carico da cui si effettua il prelievo. In modo analogo il costo del trasporto primario dipende dal modo di trasporto, dalla tratta considerata e da alcune proprietà della merce trasportata (quali densità, pericolosità, valore, etc.). Il costo del trasporto secondario è invece influenzato da fattori assai diversi quali ad esempio il numero e la densità dei punti di consegna ed il quantitativo medio per consegna. D’altro canto una articolazione spinta dei costi logistici potrebbe scontrarsi con la difficoltà pratica di ottenere tali dati dagli operatori del settore.

In secondo luogo si può procedere alla quantificazione dei costi logistici assumendo due diverse visuali:

per azienda / settore;

per filiera logistica.

Secondo la visione per azienda, i costi considerati sono solo i costi delle attività logistiche "controllate" dall’azienda in esame. Tale approccio risponde ad una esigenza di misurabilità: una azienda ha dati ragionevolmente certi in merito ai costi che può controllare. Al vantaggio della misurabilità si contrappone però lo svantaggio della parzialità di indagine: alcuni costi logistici sono annegati nei costi di acquisto, se sostenuti dai fornitori, oppure fuori dal campo di indagine, se saranno sostenuti dai clienti.

Secondo la visione per filiera si esaminano i costi delle attività logistiche dell’intera filiera a partire dalla produzione delle materie prime fino alla consegna del prodotto al cliente finale. L’approccio per filiera richiede di:

definire la struttura della filiera, ossia la successione di attori coinvolti nel processo logistico;

identificare per ciascun attore i costi delle attività logistiche, avendo l’accortezza di considerare una sola volta i costi delle attività di interfaccia (tipicamente trasporti e gestione ordini).

Sommando i costi logistici dei diversi attori si ottiene l’effettivo costo delle attività logistiche. L’approccio per filiera è indubbiamente il più coerente con la definizione di logistica. Presenta d’altra parte l’inconveniente di richiedere il coinvolgimento di tutti gli attori della filiera in modo che tutte le componenti di costo siano identificate e quantificate da chi ne ha il controllo.

Le attività di analisi quantitativa hanno dovuto far fronte ad una disomogeneità nei dati di base. Pertanto nel corso della fase conoscitiva sono stati condotti incontri con operatori del settore e interlocutori privilegiati, il cui apporto critico ha costituito un importante riferimento per l’integrazione e la validazione delle analisi statistiche.

Una prima fonte di dati è lo studio ELA-AT Kearney realizzato con l’obiettivo di riconoscere e caratterizzare comportamenti e pratiche di eccellenza nel contesto della logistica europea. L’indagine è stata condotta su circa 1000 aziende europee (dei principali settori industriali e di distribuzione, suddivise in grossisti e dettaglianti) tramite questionario e più particolareggiatamente tramite intervista diretta. Una sezione dell’indagine riguarda nello specifico l’analisi dell’incidenza dei costi della logistica sul fatturato aziendale. L’analisi mantiene una visione per azienda e sviluppa una articolazione dei costi logistici per macro-attività omogenee (trasporto, immagazzinaggio, amministrazione, scorte) – si veda figura 2.1.

Nel complesso l’indagine rivela una incidenza media dei costi logistici sul fatturato pari al 10,1%, significativamente variabile da settore a settore e anche nell’ambito dello stesso settore. Nei mesi a venire si renderà disponibile una versione aggiornata dello studio ELA-ATKearney che consentirà di cogliere l’evoluzione nel tempo dell’incidenza dei costi logistici sul fatturato. Come anticipazione, la figura 2.2 riporta una sintesi dell’evoluzione dell’incidenza dei costi logistici mediati sui diversi settori dal 1987 al 1998 ed in aggiunta la previsione al 2003.

Una seconda fonte è lo studio CENSIS - BNC (Convergere sulla logistica, 1998) che si pone l’obiettivo di monitorare il sistema della domanda e offerta di infrastrutture e servizi per la logistica delle imprese con specifico riferimento alla realtà italiana. L’indagine è stata effettuata su un campione di 600 aziende. Lo studio indica un’incidenza media dei costi logistici pari al 7,3% del totale dei costi aziendali (10% per le PMI e 5% per la grande industria). Il dato quindi non è direttamente confrontabile con lo studio ELA-AT Kearney in quanto è diversa la base considerata (costi aziendali versus fatturato).

Una ulteriore fonte è il Database Herbert W. Davis che riporta l’incidenza dei costi logistici per alcune nazioni europee (si veda la figura 2.3).

Lo studio CONFETRA (Fattura Italia, 1998) si è posto l’obiettivo di quantificare il valore dei costi logistici per il complesso delle aziende italiane. Sono in primo luogo considerati i settori merceologici ISTAT riclassificati in nove macro-settori. Per ciascun macro-settore si è proceduto ad identificare il fatturato (delle aziende manifatturiere con più di 10 addetti) e a stimare l’incidenza percentuale dei costi logistici sul fatturato (si veda figura 2.4). Il prodotto tra fatturato e incidenza percentuale dà ovviamente il totale dei costi logistici per macro-settore. La stima dell’incidenza dei costi logistici per settore è stata condotta suddividendo i costi in due sole categorie: costi di trasporto e altri costi logistici.

I costi di trasporto sono stati stimati piuttosto dettagliatamente sulla base di una analisi del fatturato delle principali aziende fornitrici di servizi di trasporto in Italia. I dati sono stati opportunamente corretti per tenere conto del cosiddetto "problema della catena dell’intermediazione": nel valutare la "Fattura Italia" dei servizi logistici e di trasporto conto terzi è necessario tenere conto di come si sviluppano le catene logistiche, al fine di evitare duplicazioni (tipiche nel settore dell’autotrasporto in cui, ad esempio, nel fatturato di uno spedizioniere rientra anche il fatturato del trasportatore che effettua il trasporto come sub-vettore).

Per quanto concerne gli altri costi logistici lo studio ha cercato di stimarne l’incidenza per diversi settori industriali. Si sono derivate tali incidenze incrociando i risultati dei principali studi esistenti a livello nazionale ed internazionale (si vedano le fonti precedentemente citate) con interviste individuali ad un panel di esperti e operatori appartenenti ai vari settori.

Dalle interviste è emerso come l’approccio seguito sia di fatto coerente con una visione per filiera piuttosto che con una visione per azienda. Evidenza ne sia il fatto che l’incidenza percentuale dei costi logistici è nettamente superiore rispetto ai valori presentati dalle altre tre fonti (ELA-AT Kearney, BNC-Censis, Davis Database) i cui risultati fanno riferimento ad una visione per azienda. L’approccio per filiera conduce necessariamente a valori più elevati di incidenza dei costi logistici in quanto considera, per definizione, il costo di tutte le attività logistiche indipendentemente dall’attore che li sostiene e li rapporta al fatturato derivante dalla vendita del prodotto al cliente finale. Applicando infine l’incidenza dei costi logistici (19%) ai fatturati delle aziende con più di 20 addetti (analisi ISTAT) si ottiene una stima dei costi logistici a livello Italia. Si presentano infine i risultati di alcuni studi di filiera logistica – elettrodomestici, editoria, tessile-abbigliamento, grocery e automotive– istruttivi dal punto di vista metodologico ed esemplificativi dell’incidenza dei costi logistici sul valore finale del prodotto (figure 2.5, 2.6, 2.7, 2.8 e 2.9 a fine capitolo).

 

2.2.3 Tipologie di terziarizzazione

Si possono identificare diverse strade che conducono alla terziarizzazione dei servizi logistici:

l’azienda cliente individua il fornitore di servizi logistici con riconosciuta qualifica e adeguata massa critica, e mediante un contratto di fornitura di servizi logistici, gli affida la gestione delle attività logistiche;

l’azienda cliente cede ad una terza parte un proprio ramo d’azienda. Tale accordo può avvenire con la sola cessione di personale (outplacement) all’operatore di servizi logistici che provvede alla gestione in-house delle attività logistiche o, in alternativa, con la cessione anche di aree, apparecchiature e impianti dell’azienda cliente. Secondo questo approccio si sono realizzate recentemente importanti esperienze di partnership, ad esempio nei settori automotive e alimentari freschi;

l’azienda cliente delega le parti meramente esecutive delle attività logistiche (movimentazione, trasporto, magazzinaggio, ecc.) ma ne mantiene il controllo, e ricerca la disponibilità di uno o più fornitori specializzati per i singoli servizi. Questo può avvenire secondo due modalità:

l’azienda cliente crea una business-unit, specializzata nel servizio preso in considerazione, che si configura attorno alla precedente funzione aziendale di cui rileva le risorse. Mediante un processo di spin-off la funzione logistica di un’azienda si trasforma in società di servizi logistici conto terzi e si rivolge al mercato esterno, pur mantenendo (almeno all’inizio) come business principale la gestione della logistica dell’azienda di provenienza. Esempi importanti possono essere riscontrati nei settori degli elettrodomestici, alimentari secchi, abbigliamento, chimico-farmaceutico;

l’azienda cliente e il fornitore di servizi logistici sviluppano un’attività imprenditoriale congiunta, che assicuri la reale possibilità di sinergie con flussi aggiuntivi e contributi di esperienza e di personale paritetici. Esempi di questo tipo si sono riscontrati nel settore pneumatici e, recentemente, nel settore alimentari freschi.

 

2.2.4 Grado di terziarizzazione

Con riferimento alla terziarizzazione dei servizi logistici integrati in Italia si è ancora in una fase preliminare, ben differentemente da quanto avviene nel settore del trasporto. L’indagine Censis - BNC 1997 ha rilevato che il 90% delle imprese italiane manifesta una bassa propensione alla terziarizzazione delle attività logistiche, per motivi che dipendono sia da fattori strutturali sia da scarsità del mercato dell’offerta dei servizi.

Sebbene l’Italia sia oggi il quarto più grande mercato logistico europeo, il ricorso alla terziarizzazione delle attività logistiche è relativamente poco diffuso in questo Paese rispetto alla media degli altri Paesi europei. Come evidenziato dallo studio MarketLine citato in precedenza il grado di terziarizzazione delle attività logistiche in Italia risulta tra i più bassi in Europa (si veda la figura 2.10) ed è destinato a crescere significativamente nel prossimo futuro (quasi il 5% all’anno).

Anche gli opinion leader intervistati sono concordi con l’affermare che l’outsourcing delle attività logistiche ha davanti a sé grandi spazi e potrà rapidamente recuperare l’apparente ritardo verso i Paesi europei, dove il fenomeno è già più consolidato. Le attività logistiche che si situano vicino alle interfacce con gli altri attori della supply chain vengono considerate come principali candidate all’outsourcing, mentre attività di supporto ai processi interni vengono considerate molto meno frequentemente.

Secondo una ricerca condotta dal CSST (Prospettive del trasporto merci a medio e lungo termine in Italia, 1997) con riferimento alle aziende italiane, le attività logistiche maggiormente terziarizzate da parte delle circa 200 aziende costituenti il campione sono quelle che riguardano i trasporti e le attività ad essi più strettamente correlate. Solo in minima parte risultano invece terziarizzate le attività maggiormente legate alle fasi di stoccaggio e di produzione, quali il controllo di qualità, la gestione degli ordini e le attività di pianificazione e amministrazione.

Anche lo studio precedentemente citato dell’ELA-ATKearney (1993) stima il grado di terziarizzazione delle attività logistiche con riferimento al campione di 1000 aziende europee. Il grado di terziarizzazione delle principali attività logistiche secondo quanto riportato dallo studio del CSST e da ELA-ATKearney è presentato nelle figure 2.11 e 2.12.

Queste ultime fonti evidenziano un grado di terziarizzazione significativamente superiore rispetto a quanto riportato nello studio della MarketLine precedentemente citato. La ragione dovrebbe essere ricercata nel fatto che la MarketLine pare consideri nel computo del grado di terziarizzazione solo i casi in cui una azienda ha ceduto la maggior parte o tutte le attività logistiche.

Lo studio CSST rileva inoltre l’esistenza di una correlazione tra la dimensione aziendale, il livello di internazionalizzazione dei mercati di sbocco e le quote di terziarizzazione dei trasporti, come evidenziato nella figura 2.13. Anche a livello contrattuale, mentre le PMI (piccole e medie imprese) sono legate da rapporti di fornitura meno strutturati e di breve durata (contratti annuale), la grande impresa tende a sviluppare un forte controllo dei processi logistici e di trasporto, principalmente attraverso relazioni di partnership con operatori strutturati e dotati di una rete di collegamenti nazionali ed internazionali.

Anche per quanto riguarda le altre funzioni logistiche non di trasporto, le grandi aziende dimostrano una propensione alla terziarizzazione maggiore delle imprese di dimensione più piccola (si veda la figura 2.14). Dallo studio CSST risulta, ad esempio, che la maggioranza delle imprese della classe di fatturato più alta ha almeno in parte terziarizzato le funzioni di immagazzinamento e di picking, mentre nessuna delle aziende di piccolissima dimensione (meno di 10 miliardi di fatturato annuo) ha terziarizzato neppure in parte tali funzioni.

 

2.2.5 Impatto innovativo della terziarizzazione sul settore del trasporto

Lo studio MarketLine International citato rivela che il maggiore operatore logistico italiano (Tecnologistica) occupava già nel 1996 il dodicesimo posto nella graduatoria dei più grandi fornitori di servizi logistici europei. Il secondo operatore a capitale italiano per dimensione non compare tra le prime 20 aziende europee mentre il più grande fornitore di servizi logistici europeo (Exel Logistics) è 5 volte più grande del più grande italiano. Nel frattempo Tecnologistica è stata acquisita da TNT (gruppo Poste Reali Olandesi).

Essendo l’Italia un importatore netto di merci (circa 90 milioni di tonnellate annue esportate contro i 290 milioni importati) è certamente più complesso per un operatore italiano presidiare i flussi dalle fonti di fornitura (fabbriche, depositi centrali a livello mondiale o europeo) se queste sono localizzate in Paesi diversi dall’Italia.

Per quanto riguarda l’analisi del presidio delle destinazioni (mercati di sbocco), la profonda conoscenza della realtà locale, oltre che la reputazione costruita negli anni, pongono gli operatori italiani in posizione di vantaggio rispetto ai concorrenti stranieri. Ed infatti, nonostante l’Italia sia il quarto mercato europeo per spesa logistica complessiva (dopo Germania, Francia e UK), ben sei dei primi dieci più grandi operatori logistici a livello europeo non operano direttamente in Italia, mentre l’ingresso del capitale straniero è avvenuto unicamente attraverso l’acquisizione di operatori italiani. Le principali barriere all’ingresso degli operatori stranieri sono state proprio quelle peculiarità del nostro Paese (precaria situazione infrastrutturale e elevata polverizzazione dei punti di consegna).

Una domanda di servizi prevalentemente elementare ha determinato un offerta rudimentale fatta da molte aziende di piccole dimensioni, spesso padronali di dimensioni sub-critiche e spesso legate a pochi clienti storici. In questo panorama risulta difficile per gli operatori logistici riuscire a generare quelle risorse finanziarie necessarie per condurre un processo di espansione sia all’interno del Paese che all’estero.

Opinione diffusa tra gli esperti del panel intervistato è che, probabilmente, si assisterà ad un processo di razionalizzazione del settore spinto dalla progressiva erosione dei margini di guadagno che inevitabilmente porterà le aziende ad effettuare una serie di interventi di riorganizzazione e ristrutturazione per recuperare efficienza e che farà prevalere quegli operatori in grado di raggiungere adeguate economie di scala. In tal senso la terziarizzazione della logistica si propone come soluzione per ridurre l’intensità di traffico delle merci mediante logiche e criteri di razionalizzazione e sincronizzazione dei flussi fisici e dei flussi informativi.

 

 

2.3 Il mercato italiano dei sistemi informatici per la logistica

I prodotti software che ricoprono funzionalità rientranti nella sfera di controllo della logistica integrata possono essere classificati nelle seguenti categorie:

sistemi informativi aziendali in grado di ricondurre tutte le funzioni aziendali in un unico quadro gestionale, usualmente indicati con l’acronimo ERP (= Enterprise Resource Planning). Tipicamente coprono le seguenti aree: Amministrazione, Commerciale, Logistica e Produzione, Risorse Umane. I sistemi ERP sono orientati a gestire i fabbisogni informativi "generici", mentre la copertura di fabbisogni informativi "specifici" (produzione, magazzino, distribuzione, controllo delle prestazioni logistiche, etc.) sono demandati a sistemi specifici nonostante il tentativo di alcuni sistemi ERP di integrarsi con moduli aventi funzionalità avanzate;

sistemi per la gestione operativa del magazzino, usualmente indicati con l’acronimo WMS (= Warehouse Management Systems). Tipicamente coprono le seguenti aree: presa in carico delle merci in entrata, convogliamento della merce nelle aree di stoccaggio, supporto all’evasione degli ordini, gestione del calendario di magazzino, produzione automatica della documentazione, gestione degli inventari, statistiche di supporto, etc.;

sistemi per la gestione delle attività di trasporto, usualmente indicati con l’acronimo TMS (= transportation management systems) oppure come "Transport Planning & Scheduling". Sono compresi in questa classe sistemi per la gestione ottimale dei piani di carico come sistemi per l’ottimizzazione dei giri di consegna;

sistemi per la programmazione avanzata della produzione, usualmente indicati con l’acronimo APS (= Advanced Planning and Scheduling). Generalmente coprono le seguenti funzionalità: piano principale di produzione (MPS), calcolo del fabbisogno di materiali (MRP), calcolo dei fabbisogni di capacità (CRP), schedulazione a capacità finita (FCS);

sistemi di previsione della domanda commerciale;

sistemi di supporto alla progettazione e gestione di reti distributive;

sistemi di monitoraggio e controllo del flusso dei materiali (tracking & tracing) all’interno del sistema produttivo, usualmente indicati con l’acronimo MES (= Manufacturing Execution Systems);

sistemi di monitoraggio e controllo del flusso dei materiali (tracking & tracing) nel sistema distributivo, comprendente ad esempio i sistemi per la localizzazione satellitare degli automezzi (GPS = Global Positioning System);

sistemi di gestione della supply chain, usualmente indicati SCM (= Supply Chain Management). L’attenzione del management si è focalizzata sulla funzione logistica come area centrale di semplificazione, ottimizzazione e controllo dei flussi operativi, innescando progetti di profonda revisione e ristrutturazione dell’assetto distributivo. In quest’ottica hanno assunto crescente importanza gli strumenti volti a implementare una gestione informatica e telematica delle relazioni commerciali tra gli operatori coinvolti lungo la supply chain.

Il potenziamento dei sistemi informativi è una necessità che sia le aziende clienti sia i fornitori di servizi logistici devono affrontare, in quanto la logistica si trasforma sempre più da gestione dei flussi fisici delle merci a gestione e controllo del flusso di informazioni (si muovono più le informazioni che non le merci). In un rapporto di partnership, il fornitore di servizi logistici non è più soltanto il braccio operativo del cliente, ma pianifica e controlla i flussi di merce in arrivo e in partenza nei vari nodi della rete logistica, progetta e realizza gli interventi migliorativi del servizio, gestisce il livello delle scorte e il processo di evasione degli ordini (Forecasting, DRP), adotta sistemi tecnologici di interscambio dati (EDI, OLAP), di localizzazione satellitare degli automezzi (GPS) e di monitoraggio e controllo dei flussi (tracking & tracing). Pertanto, per poter sviluppare un’offerta specializzata per i diversi settori industriali, essi devono ampliare le proprie competenze di Information & Communication Technology (ICT) da affiancare alle tradizionali competenze nelle attività logistiche.

Secondo il Rapporto Assinform 1999, il mercato italiano dell’informatica (hardware, software, assistenza e servizi) nel 1998 ha fatturato 26.500 miliardi, con un tasso di crescita pari al 8,5% rispetto all'anno precedente. Se confrontato con gli altri Paesi europei, l’Italia spende meno di un terzo della Germania e circa la metà di Francia e UK, ed è uno dei Paesi con il più basso tasso di crescita annua di spesa (si veda figura 2.15).

 

 

2.4 Logistica e ambiente

2.4.1 Reverse Logistics

In un recente studio (ELA 1995) condotto a livello europeo circa il 75% delle aziende intervistate hanno dichiarato di aver intrapreso azioni atte a ridurre l’impatto ambientale. I principali ambiti di applicazione riguardano la gestione degli imballaggi e dei prodotti dismessi (recupero, riciclaggio, riutilizzo), la riduzione delle emissioni dei veicoli di trasporto e movimentazione, l’adozione di politiche per la razionalizzazione dei viaggi di consegna e la riduzione dell’intensità di traffico.

Per quanto riguarda gli imballaggi, ci si riferisce propriamente agli imballaggi secondari (cartoni e similari) ed agli imballaggi terziari o di trasporto (tipicamente, pallet). Per quanto riguarda i prodotti dismessi, ci si riferisce in particolare ai prodotti voluminosi e/o contenenti sostanze residue potenzialmente pericolose sotto il profilo ecologico-ambientale (automobili, elettrodomestici, apparecchiature da ufficio, calcolatori, etc.).

Un forte agente di cambiamento al riguardo è costituito dall’emergere in tutti i paesi evoluti dei criteri PPP (Polluter Pays Principle) ed EPR (Extended Producer Responsibility), i quali confermano l’affermarsi della concezione di "disfare le cose" per ricavarne elementi riutilizzabili o riciclabili. Ciò implica una revisione del le tecniche di progettazione dei prodotti: il tradizionale "designing for assembly" deve essere integrato dal "designing for disassembly" e dal "designing for reuse & recycling".

Per quanto riguarda propriamente il ruolo della logistica, si va affermando la Reverse Logistics, intesa appunto come la logistica preposta alla efficiente gestione dei materiali di ritorno. Nella Reverse Logistics si tratta di raccogliere gli imballaggi e i prodotti dismessi da una molteplicità di punti origine (potenzialmente da ogni singolo consumatore), di concentrarli in piattaforme di selezione dei materiali e componenti per poi avviarli, a seconda dei casi, alla riutilizzazione piuttosto che al riciclaggio o allo smaltimento. La razionalizzazione di tale complesso processo, che coinvolge i produttori e i distributori dei beni, le aziende private e gli enti pubblici preposti al coordinamento e al controllo, presumibilmente costituirà nel prossimo futuro un rilevante campo di sviluppo e di applicazione delle metodologie proprie della logistica.

 

2.4.2 Ridurre l’intensità di trasporto: l’esperienza ECR

ECR Italia è una associazione fra aziende produttrici (circa 70) e aziende della grande distribuzione (circa 13) operanti all’interno della filiera grocery avente la finalità di sviluppare e diffondere strumenti volti a razionalizzare le prestazioni di filiera (ridurre i costi e migliorare il livello di servizio), costituitasi nel 1994.

Tra il 1995 ed il 1996 è stato condotto uno studio dal titolo "Redesigning the Supply Chain" con la collaborazione di Andersen Consulting e del Boston Consulting Group, con l’obiettivo di tracciare un quadro esaustivo della filiera, di identificare le principali sacche di inefficienza e suggerire possibili soluzioni.

Una prima fase di studio e analisi dei flussi logistici della filiera "grocery" ha messo in evidenza come la filiera distributiva sia sotto-ottimizzata poiché caratterizzata da flussi poco tesi, con costi logistici elevati e livelli di stock in filiera sovrabbondanti: solo il 27% delle consegne avviene in diretta da fabbrica a CeDi/Iper, il 55% prevede un punto di stoccaggio intermedio (deposito centrale o periferico del produttore) ed il restante 18% prevede ben due punti di stoccaggio intermedi. I costi globali della filiera possono essere drasticamente ridotti dando più spazio a configurazioni che prevedano la consegna diretta da fabbrica ai punti di consegna, senza punti intermedi di stoccaggio per le consegne di dimensioni inferiori, grazie a:

lo sviluppo di consegne Multi-Produttore per aumentare i volumi di consegna (Accorpamento Corrieri) e la creazione di Depositi Centrali Multi-Produttore;

la spinta delle consegne multiple (Multi-Drop) a CeDi grazie alla riduzione dei tempi e costi di ricezione;

la spinta del prelievo multiplo alla fabbrica (Multi-Pick);

l’ utilizzo di piattaforme di transito Multiproduttore-Multidistributore (Cross-Dock).

 

Durante la prima fase del progetto, sulla base di una stima del mix dei flussi, i benefici economici ottenibili dall’insieme delle soluzioni è stato stimato pari a circa il 35% del costo legato alla distribuzione e pari al 2,5% del fatturato. Un progetto pilota di razionalizzazione della filiera "alimentari secchi" è stato avviato per verificare a livello di "laboratorio regionale" la fattibilità e i benefici derivanti da una applicazione coordinata di:

soluzioni e mix di flussi logistici individuati nel corso del progetto;

utilizzo differente delle infrastrutture logistiche ed eliminazione dei punti di manipolazione e stoccaggio intermedi tra fabbrica e punto di consegna;

accordi per il coordinamento e la aggregazione di una massa critica a livello locale;

adeguamento delle modalità organizzative (push-pull, scontistica logistica, etc.);

approfondimento delle relazioni tra produttori e distributori (scambio informazioni, condivisione programmi, etc.).

Hanno partecipato al test 16 produttori (Barilla, Carapelli, Colgate, Del Monte, Dolma, Exportex, Heineken, Henkel, Johnson Wax, Lavazza, Reckitt&C, Saiwa, Scott, Sperlari, Unilever) e 7 catene di distribuzione (Conad, Coop, Crai, GS, PAM, Rinascente, Standa) per un totale di 29 punti di consegna concentrati in Lombardia e Emilia Romagna. I risultati principali del progetto pilota sono sintetizzabili come segue:

è stata confermata la fattibilità pratica delle soluzioni testate (Multi-Drop, Cross-Dock, Accorpamento Corrieri, Deposito Multi-Produttore, quest’ultimo solo simulato);

estrapolando i risultati delle singole soluzioni, si è confermato il beneficio economico complessivo ottenibile dalla reingegnerizzazione della filiera logistica (circa 2,5% del fatturato);

con poche eccezioni, tutte le soluzioni sono applicabili a regime senza la necessità di una pesante revisione dei sistemi informativi.

La soluzione Accorpamento Corrieri consiste nell’adozione da parte di un insieme di produttori e/o distributori di un unico corriere almeno su base regionale con l’obiettivo di migliorare l’efficienza in consegna (massa critica produttori) e l’efficienza in raccolta (massa critica distributori). Essa è particolarmente indicata per produttori con un unico deposito centrale o di fabbrica e volumi compresi tra 1 e 4 milioni di colli/anno; drop size a CeDi medio bassa: < 4 pallet/settimana; numero di referenze elevato: > 80; consegne dirette marginali. I benefici ottenibili sono principalmente legati alla riduzione significativa delle tariffe dei corrieri soprattutto nella fase di distribuzione e consegna grazie all’accorpamento dei volumi in consegna (effetti di volume sulla drop size); alla riduzione delle code e dei costi di ricezione a CeDi grazie al minor numero di mezzi che vanno in consegna; alla riduzione significativa dei ritardi di consegna grazie alla definizione di una data comune di consegna prestabilita tra i vari produttori. In figura 2.16 sono illustrati i principali benefici ottenuti nel progetto pilota Accorpamento Corrieri.

La soluzione Deposito Multi-Produttore prevede di realizzare un unico deposito multi-produttore in luogo dei depositi centrali/di fabbrica dei singoli produttori e di ridurre l’ambito di applicazione della soluzione Accorpamento Corrieri alla sola fase di distribuzione Deposito Multi-Produttore ai Cedi/agli Iper. Con riferimento al Deposito Multi-Produttore è stata effettuata soltanto una simulazione che ha mostrato come tale soluzione sia, mediamente su scala nazionale, più competitiva (di un 10-15%) del solo Accorpamento Corrieri. Tuttavia questa soluzione presenta attualmente degli svantaggi in fase di implementazione: è più rigida, in quanto tutti i volumi dovrebbero transitare dal Deposito Multi-Produttore, anche quelli attualmente gestiti in consegna diretta; è costosa da realizzare in quanto, concependo il Deposito Multi-Produttore come l’unico deposito con scorte tra le fabbriche ed i punti vendita, si deve provvedere all’eliminazione del deposito di fondo linea e/o del deposito centrale.

La soluzione Multi-Drop prevede il rifornimento di un certo numero di Cedi/Iper per viaggio direttamente dal deposito centrale/di fabbrica del produttore by-passando i depositi periferici/centrali del produttore. Essa è particolarmente indicata per produttori con un unico deposito centrale o di fabbrica e volumi compresi tra 4 e 10 milioni di colli/anno; drop size a Cedi: media, ossia > 4-5 pallet/consegna; consegne dirette su Cedi medio-grandi. I benefici ottenibili dalla soluzione Multi-Drop sono principalmente legati a: riduzione significativa dei costi di distribuzione lato produttore grazie ad una drastica ristrutturazione dei flussi logistici dovuta al by-pass di depositi periferici ed alla consegna tramite mezzi di portata superiore (ad esempio Lavazza ha testato la consegna ai Cedi Pam Argelato, Nordiconad (MO) e all’iper Pianeta (MO) senza passare dal proprio deposito periferico di Bologna); aumento significativo della frequenza di consegna con relativa riduzione del livello di stock presso i punti di consegna; aumento della saturazione dei mezzi e/o incremento del rapporto bilici/motrici. In figura 4.2 sono illustrati i principali benefici ottenuti nel progetto pilota Multi-Drop.

La soluzione Cross Dock a Iper è una modalità distributiva che prevede di rifornire molti punti di consegna (Iper) con merce proveniente da molti punti origine (depositi di fabbrica dei produttori) attraverso un transit point multi-produttore con funzioni di consolidamento e smistamento (anche picking). I benefici ottenibili sono principalmente legati alla riduzione degli stock-out a Iper grazie alla elevata frequenza di consegna (3 volte/settimana); riduzione del livello delle scorte a Iper sempre grazie alla elevata frequenza di consegna; riduzione del lead time ordine-consegna a 48 ore; riduzione del numero di punti di stock in filiera rispetto alla situazione attuale in cui gli Iper vengono usualmente serviti attraverso un deposito periferico. In figura 2.18 sono illustrati i principali benefici ottenuti nel progetto pilota Cross Dock a Iper.

 

In sintesi, i progetti pilota all’interno del progetto di razionalizzazione della filiera "alimentari secchi" hanno evidenziato come sia possibile ridurre drasticamente il numero dei punti di stoccaggio e l’intensità di traffico ricorrendo più frequentemente a consegne dirette da fabbrica ai punti di consegna, oppure consolidando i carichi presso un numero limitato di piattaforme di transito multi-produttore (piattaforme di cross docking, depositi centrali, piattaforma del corriere nel caso di accorpamento corrieri).

I principali fattori critici per la concreta fattibilità e per garantire l’efficacia delle soluzioni proposte sono i seguenti:

il raggiungimento di una massa critica sia sul versante dei produttori che sul versante dei distributori;

meccanismi di coordinamento dei processi di riapprovvigionamento;

disponibilità di operatori logistici affidabili in grado di gestire il flusso delle merci e delle informazioni.

 

Appendice 2

Tabelle e grafici relativi ai costi logistici

 

Figura 2.1 – Incidenza dei costi logistici sul fatturato aziendale (media europea per settore)

Fonte: ELA - AT Kearney ("Excellence in Logistics", 1993)

 

 

Figura 2.2 – Evoluzione dell’incidenza dei costi logistici sul fatturato aziendale

wpe3.jpg (15015 byte)

Fonte: ELA - AT Kearney ("Insight to Impact", 1998)

 

Figura 2.3 – Incidenza dei costi logistici sul fatturato aziendale

Fonte: Herbert W. Davis database (1997)

 

 

Figura 2.4 – Incidenza dei costi logistici sul fatturato aziendale


 Fonte : CONFETRA ("Fattura Italia", 1998)

 

 Figura 2.5a – Struttura dei costi nella filiera degli elettrodomestici bianchi

wpe4.jpg (17367 byte)

 

 

Figura 2.5b – Struttura dei costi logistici nella filiera degli elettrodomestici bianchi (100 = totale dei costi logistici; tali costi rappresentano il 18,5% del fatturato di filiera)

 

 

Figura 2.6a – Struttura dei costi nella filiera del tessile-abbigliamento

 

 

Figura 2.6b – Struttura dei costi logistici nella filiera del tessile-abbigliamento (100 = totale dei costi logistici; tali costi rappresentano il 14,5% del fatturato di filiera)

 

 

 

Figura 2.7a – Struttura dei costi nella filiera dell’editoria

 

 

 Figura 2.7b – Struttura dei costi logistici nella filiera dell’editoria (100 = totale dei costi logistici; tali costi rappresentano il 25,7% del fatturato di filiera)

 

 

Figura 2.8a – Struttura dei costi nella filiera del grocery

wpe5.jpg (15643 byte)

 

 

Figura 2.8b – Struttura dei costi logistici nella filiera del grocery (100 = totale dei costi logistici; tali costi rappresentano il 17% del fatturato di filiera)

wpe6.jpg (17097 byte)

 

 

Figura 2.9 – Struttura dei costi nel settore automotive

wpe2.jpg (19126 byte)

 

 

Figura 2.10 – Grado di terziarizzazione delle attività logistiche

Nazione

Grado di terziarizzazione delle attività logistiche

Rilevazione (1997) Previsione (2002)

Incremento

D%

UK

34%

37%

+9%

Francia

27%

33%

+22%

Benelux

25%

28%

+12%

Germania

23%

28%

+22%

Svezia

22%

26%

+18%

Danimarca

20%

24%

+20%

Spagna

18%

23%

+28%

Italia

13%

16%

+ 23%

Fonte: MarketLine International ("EU Logistics", 1997)

 

Figura 2.11 – Grado di terziarizzazione delle attività logistiche

Grado di terziarizzazione di alcune funzioni logistiche :

Fonte :
AT Kearney
1993

Fonte :
CSST
1997

Trasporti di approvvigionamento

74%

Trasporti di distribuzione

82%

Sdoganamento merce

37%

68%

Immagazzinamento e deposito merci

33%

Prelievo e carico dei prodotti

23%

Controllo di qualità

7%

7%

Imballaggio, etichettatura, prezzatura

9%

13%

Altre lavorazioni (EDP, fatturazione, …)

7%

10%

 

 

Figura 2.12 – Grado di terziarizzazione delle attività logistiche e tasso di crescita

fonte: AT-Kearney ("Insight to Impact", 1998)

 

Figura 2.13 – Correlazione tra grado di internazionalizzazione e grado di terziarizzazione

 

  

Figura 2.14 - Grado di terziarizzazione delle attività di magazzino per classi di fatturato

 
Fonte: CSST ("Prospettive del trasporto merci a medio e lungo termine in Italia", 1997)

 

 

Figura 2.15 – Mercato dell’informatica nei principali paesi europei (Fonte. Assinform, 1999)

 

Figura 2.16 – Benefici ottenuti nel pilota Accorpamento Corrieri

   

Da

A

 

Tariffe corrieri (indice) (*)

:

100

77

Lato produttore

Lead Time [gg]

:

7,5

5

Lato produttore

Ritardi di consegna [%]

:

24

1

Lato distributore

Indice di aggregazione

:

1

>3' 4

Lato distributore

(*) Media Emilia Romagna e Lombardia

 

Figura 2.17 – Benefici ottenuti nel pilota Multi-Drop

    Da A  

Costi di distribuzione totali di filiera (indice)

:

100

60' 90

Lato produttore e distributore

Frequenza di consegna [v/sett]

:

1,3

1,8

Lato distributore

Mix bilici/motrici [%]

:

40

55' 60

Lato produttore

Saturazione mezzi [%]

:

65

75' 85

Lato produttore

 

 

Figura 2.18 – Benefici ottenuti nel pilota Cross Dock a Iper

   

Da

A

 

Costi di distribuzione totali di filiera (indice) (*)

:

100

90' 95

Lato produttore e distributore

Stock-out a Iper [%]

:

2,1

1,1

Lato distributore

Livello scorte a Iper (indice)

:

100

40' 50

Lato distributore

Lead time ordine-consegna [ore]

:

72-96

48

Lato distributore

Punti di stock in filiera [N']

:

2

1 (+TP)

Lato produttore

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DESDE LA PRIMERA PÁGINA
BIMCO: Las disputas legales amenazan con obstaculizar el progreso en la industria del reciclaje de buques
Londres
En la próxima década habrá que desguazar 16.000 buques de navegación marítima, más del doble de los desguazados en la década que acaba de terminar.
La UE suprimirá las exenciones de derechos de aduana para mercancías con un valor inferior a 150 euros.
Bruselas
Se está estudiando una solución temporal para que la medida sea efectiva ya en 2026.
Recursos significativos para la expansión del puerto de Bremerhaven, también con fines militares.
Bremen
Financiación aprobada de aproximadamente 1.350 millones de euros
En el trimestre julio-septiembre, el tráfico de mercancías en el puerto de Koper disminuyó un 4,9%.
Liubliana
Crecimiento en contenedores
HMM reporta una caída del 23,8% en sus ingresos trimestrales.
HMM reporta una caída del 23,8% en sus ingresos trimestrales.
Seúl
En el período julio-septiembre, la flota de la compañía surcoreana transportó más de un millón de TEU (+3,7%).
Los ingresos de Hapag-Lloyd cayeron un 11,3% en el tercer trimestre.
Los ingresos de Hapag-Lloyd cayeron un 11,3% en el tercer trimestre.
Hamburgo
La flota transportó más de 3,4 millones de contenedores (+6,1%). Durante el período, el tráfico gestionado por las terminales portuarias de HHLA aumentó un +4,5%.
Salvini firma la nominación de ocho presidentes más de las Autoridades del Sistema Portuario
Roma
La Cámara de Diputados aprobó el nombramiento de Consalvo como presidente de la Autoridad Portuaria del Adriático Oriental.
Evergreen encarga 14 portacontenedores de doble combustible de 14.000 TEU.
Taipéi
También se han realizado varios pedidos de ocho grúas pórtico de muelle y otros equipos portuarios, así como de 90.500 contenedores.
En el tercer trimestre, el valor de los nuevos pedidos adquiridos por Fincantieri creció un 44%.
Trieste
MSC Cruceros encarga dos barcos más de clase mundial a Chantiers de l'Atlantique.
MSC Cruceros encarga dos barcos más de clase mundial a Chantiers de l'Atlantique.
Ginebra
El contrato asciende a 3.500 millones de euros. La entrega tendrá lugar entre 2030 y 2031.
Evergreen, Yang Ming y WHL reportaron resultados financieros trimestrales negativos.
Taipéi/Keelung
En el período julio-septiembre, los ingresos cayeron un -36,6%, un -42,2% y un -35,7% respectivamente.
En el trimestre julio-septiembre, el tráfico de mercancías en los puertos croatas disminuyó un 4,4%.
Zagreb
El número de pasajeros en vuelos regulares disminuyó un 1,5%. El número de pasajeros de cruceros aumentó un 7,8%.
En el tercer trimestre, las terminales portuarias de Eurogate y Contship Italia gestionaron 3,6 millones de TEU (+15,6%).
En el tercer trimestre, las terminales portuarias de Eurogate y Contship Italia gestionaron 3,6 millones de TEU (+15,6%).
Hamburgo
Récord histórico de tráfico en Wilhelmshaven
En los primeros nueve meses de 2025, las mercancías en el puerto de La Spezia aumentaron un 4,5%.
La Spezia
Crecimiento del +6,9% en el puerto de Marina di Carrara
Los ingresos de Finnlines crecieron un 3,2% en el período julio-septiembre.
Helsinki
Récord de pasajeros a bordo de los buques de la flota. Disminuye el volumen de carga.
Las milicias hutíes anuncian el cese de los ataques contra barcos en el Mar Rojo.
Riad
Carta del Jefe de Estado Mayor a las Brigadas Qassam de Hamás
En el tercer trimestre, el tráfico en el puerto de Venecia disminuyó un 2,2%.
Fincantieri construirá un crucero de ultralujo para Regent Seven Seas Cruises.
Trieste
Pedido de NCLH por valor de entre 500 millones y 1.000 millones de euros
Hoy, Washington y Pekín suspendieron sus medidas mutuas contra los buques.
Pekín/Washington
La aplicación de impuestos adicionales se pospone un año.
El mayor buque portacontenedores de los últimos dos años cruzó el Canal de Suez.
Ismailía
El tránsito del "CMA CGM Benjamin Franklin" el sábado
Las emisiones del transporte marítimo en la UE alcanzan niveles récord, según informes de T&E
Bruselas
La asociación reitera su propuesta de extender el ETS a embarcaciones más pequeñas.
En septiembre, el tráfico de mercancías en el puerto de Rávena aumentó un 18,3%.
Rávena
En el tercer trimestre de 2025, el crecimiento fue del +10,6%. Se espera un aumento del +58% en los cruceros en 2026.
En los primeros nueve meses de 2025, el tráfico de mercancías en los puertos del sistema del Adriático meridional disminuyó un 7%.
Inteligencia marítima: Marcado deterioro en el mercado de transporte marítimo transatlántico hacia el oeste
Singapur
El año pasado, 13 marineros murieron en accidentes con buques de la UE.
Luxemburgo
Se produjeron nueve muertes a bordo de barcos pesqueros.
El Parlamento Europeo y el Consejo han alcanzado un acuerdo sobre el cálculo de las emisiones de gases de efecto invernadero procedentes del transporte.
Bruselas
Se prevén incentivos para las pequeñas y medianas empresas.
El puerto inglés de Shoreham ha ganado el Premio ESPO a la Integración Social de los Puertos.
Bruselas/Roma
Assoporti recibió una mención especial por su proyecto sobre desigualdades de género.
En el tercer trimestre, la división Ocean del grupo Maersk registró una disminución de ingresos del -17,4%.
En el tercer trimestre, la división Ocean del grupo Maersk registró una disminución de ingresos del -17,4%.
Copenhague
El volumen de buques portacontenedores aumentó un 7,0%. La empresa danesa destaca las ventajas de la cooperación VSA Gemini.
La Cámara de Diputados ha aprobado el texto final del proyecto de ley sobre interpuertos.
ECSA y T&E acogen con satisfacción el plan STIP presentado por la Comisión Europea.
Bruselas
CER aplaude las medidas para acelerar el desarrollo del ferrocarril de alta velocidad.
Solo una propuesta fue admitida al concurso para la construcción de puntos de amarre fuera de las aguas protegidas de la laguna de Venecia.
Venecia
Ahora deberá ser desarrollado por la entidad proponente.
La Comisión Europea presenta el plan para garantizar la sostenibilidad del transporte marítimo y aéreo garantizando la producción de los combustibles alternativos necesarios.
Bruselas
El proyecto para acelerar el desarrollo del ferrocarril de alta velocidad también está listo.
En el tercer trimestre, el tráfico naval en el Canal de Suez creció un 2,5%.
En el tercer trimestre, el tráfico naval en el Canal de Suez creció un 2,5%.
El Cairo/Ismailía
Aumento del 10,6% en los tránsitos en septiembre
El primer tren de mercancías inaugura la nueva línea ferroviaria austriaca de Koralm.
Villach
La infraestructura forma parte del Corredor Europeo Báltico-Adriático.
Norwegian Cruise Line Holdings registra ingresos trimestrales récord.
Miami
Disminución del número de pasajeros embarcados
En el tercer trimestre, el tráfico de mercancías en el puerto de Palermo creció un 3,1%.
Palermo
Los pasajeros de cruceros aumentaron un 8,8%. Los pasajeros de ferry disminuyeron un 2,7%.
El grupo italiano De Wave adquiere a sus compatriotas IVM, Electrical Marine, O.M. Project y Cantieri Navali San Carlo.
El grupo italiano De Wave adquiere a sus compatriotas IVM, Electrical Marine, OM Project y Cantieri Navali San Carlo.
Génova
Pompili: Nuestra estrategia está dirigida a crear un centro nacional para la industria de la construcción naval.
En el trimestre julio-septiembre, los ingresos de ONE disminuyeron un 24%.
En el trimestre julio-septiembre, los ingresos de ONE disminuyeron un 24%.
Singapur
La flota de la compañía transportó más de 3,3 millones de contenedores (+1%).
Stena Line compra la naviera finlandesa Wasaline
Stena Line compra la naviera finlandesa Wasaline
Gotemburgo/Vaasa
El ferry "Aurora Botnia" seguirá siendo propiedad de las ciudades de Vaasa y Umeå.
Global Ports Holding construirá y operará una terminal de cruceros en el puerto de Ferrol.
Londres/Ferrol
contrato de concesión de 30 años
HD Hyundai se asocia con Siemens para revitalizar la construcción naval estadounidense.
Seongnam/San Francisco
En el trimestre julio-septiembre, el tráfico marítimo en el estrecho del Bósforo disminuyó un 0,5%.
Ankara
En los primeros nueve meses de 2025, el descenso fue del -4,7%.
En el tercer trimestre, el tráfico naval en el Canal de Panamá creció un 7,0%.
Panamá
Transportaron un total de 62,6 millones de toneladas de mercancías (-0,4%).
El tráfico extranjero en los puertos marítimos chinos alcanzó un récord histórico en el tercer trimestre.
Pekín
Los contenedores también alcanzan su pico máximo.
El proceso de aprobación del Plan Maestro del Puerto de Catania ha finalizado.
Catania
Di Sarcina: Iniciaremos de inmediato todas las acciones previstas.
Los ingresos de COSCO Shipping Holdings disminuyeron un 20,4% en el tercer trimestre.
Hong Kong
El transporte de carga en contenedores realizado por la flota del grupo chino aumentó un 4,9%.
Estados Unidos y China suspenderán los impuestos recíprocos sobre sus respectivos buques durante un año.
Washington/Pekín
Los aranceles introducidos para afectar a las exportaciones chinas se reducirán a cambio de la lucha enérgica de Pekín contra el fentanilo.
Los operadores y asociaciones de transporte intermodal instan al gobierno alemán a tomar medidas para salvar el sector.
Bruselas
Carta abierta al Ministro de Transportes y al Director Ejecutivo del Grupo DB
COSCO Shipping Ports registra ingresos trimestrales récord
Hong Kong
El período comprendido entre julio y septiembre cerró con una ganancia neta de 99,2 millones de dólares (-3,6%).
Las ventas de contenedores de CIMC disminuyeron un 36,0% en el tercer trimestre.
Hong Kong
La reducción se debe a la menor demanda de contenedores de carga seca.
Acuerdo entre IDS (Fincantieri) y Next Geosolutions para el desarrollo de vehículos de superficie no tripulados.
Trieste/Nápoles
Se utilizarán con fines civiles en los sectores de petróleo y gas y energías renovables.
Se está ultimando un acuerdo de cooperación entre los sistemas portuarios italiano e indio.
Roma
Rixi se reunió con el Ministro de Puertos y Transporte Marítimo de la India.
CMA CGM y RSGT se asocian para operar una nueva terminal de contenedores en el puerto de Jeddah.
Marsella
Se planea una inversión de 450 millones de dólares.
El encallamiento de un barco no interrumpió el tráfico marítimo en el Canal de Suez.
Ismailía
Accidente en el que se vio involucrado el petrolero autorizado "Komander".
Royal Caribbean Cruises establece nuevos récords financieros y operativos trimestrales
Royal Caribbean Cruises establece nuevos récords financieros y operativos trimestrales
Miami
Buenas perspectivas también para la temporada 2026
El tráfico de mercancías gestionado por el puerto de Rotterdam se mantuvo estable en el tercer trimestre.
El tráfico de mercancías gestionado por el puerto de Rotterdam se mantuvo estable en el tercer trimestre.
Róterdam
El volumen de carga contenerizada se mantuvo sin cambios. La carga a granel aumentó ligeramente, mientras que el material rodante y la carga convencional disminuyeron.
Pakistán ofrece a Bangladesh el uso del puerto de Karachi para su comercio exterior
Pakistán ofrece a Bangladesh el uso del puerto de Karachi para su comercio exterior
Daca
Está previsto un enlace aéreo directo entre ambos países.
El Consejo Naviero Mundial y la Asociación de Armadores de China discutieron impuestos recíprocos sobre los barcos estadounidenses y chinos.
Llevar a la fuerza
Según informes, Pekín ha introducido exenciones para los buques estadounidenses construidos en China.
La Asociación Alemana de Transporte de Mercancías por Ferrocarril denuncia el fracaso del plan de ampliación de la red ferroviaria nacional.
Berlina
Westenberger: En los últimos años, los gobiernos federales han proporcionado cemento para las carreteras.
Se fortalecen aún más los vínculos entre las industrias de construcción naval de Estados Unidos y Corea del Sur.
Se fortalecen aún más los vínculos entre las industrias de construcción naval de Estados Unidos y Corea del Sur.
Gyeongju
HD Hyundai y Huntington Ingalls Industries firman un acuerdo de cooperación en fabricación
Marsa Maroc y CMA CGM han formalizado el acuerdo para la gestión de la nueva Terminal Oeste del puerto de Nador West Med.
París
Entrará en funcionamiento en 2027.
SAS (grupo MSC) saldrá de Moby vendiendo el 49% de su capital a Onorato Armatori
Roma
La AGCM anuncia que los compromisos presentados disuelven los vínculos estructurales y financieros que habían motivado el inicio de la investigación
Se está considerando trasladar la terminal de cruceros de Trieste.
Trieste
Madriz (Terminal de Pasajeros de Trieste): preparada para prestar servicios en cualquier lugar donde atraquen los grandes buques.
La UIRR lamenta la intención de los Comisarios Europeos de retirar su propuesta de enmienda a la Directiva de Transporte Combinado.
Bruselas
Entre la Liga y Hermanos de Italia saltan chispas por el nombramiento de los presidentes de las Autoridades del Sistema Portuario.
Roma
Salvini acusa al partido mayoritario de obstruirlos, absolviendo a Giorgia Meloni de cualquier responsabilidad
En el tercer trimestre, el tráfico de mercancías en el puerto de Taranto disminuyó un -22,9%
En el tercer trimestre, el tráfico de mercancías en el puerto de Taranto disminuyó un -22,9%
Taranto
Disminución en todos los segmentos principales de productos, excepto los graneles líquidos
Kuehne+Nagel anuncia un programa de reducción de costes
Schindellegi
En el tercer trimestre de este año, las ventas netas cayeron un -6,8%
En el tercer trimestre, DSV registró un beneficio neto de 2.200 millones de coronas danesas (-24,1%).
Hedehusene
Los ingresos aumentaron un 63,2% hasta un récord de 72 mil millones de dólares.
Fedespedi y Assiterminal piden al Ministerio de Transporte aclaraciones y cambios en las normas que regulan los tiempos de espera de los camiones para carga y descarga.
Milán
Federlogistica: Antes de iniciar la reforma portuaria es necesario un debate con los operadores.
Génova
Falteri: Ninguna reforma puede funcionar si no surge de un diálogo verdadero, estructurado y continuo.
En el tercer trimestre el tráfico de mercancías en los puertos españoles aumentó un +0,7%
Madrid
Los volúmenes de carga de contenedores y graneles secos están disminuyendo
La ESPO pide que se sigan realizando esfuerzos para encontrar una solución global sobre las emisiones de los buques a pesar de la remisión a la OMI
En el tercer trimestre, el tráfico de mercancías en el puerto de Amberes-Brujas disminuyó un -2,8%.
En el tercer trimestre, el tráfico de mercancías en el puerto de Amberes-Brujas disminuyó un -2,8%.
Amberes
Además de la carga a granel, los contenedores también disminuyeron
Luka Koper y CEVA Logistics lanzan una empresa conjunta para el transporte de vehículos en los puertos eslovenos
Koper
CMA CGM ha firmado una declaración de intenciones
Greer (USTR): Las medidas de represalia chinas no impedirán que Estados Unidos reconstruya su base de construcción naval
Si bien para muchos el aplazamiento del Marco Net-Zero debería ser visto como una oportunidad, para otros descarrila el camino hacia la descarbonización del transporte marítimo.
Los barcos de Norwegian Cruise Line Holdings repostarán con combustibles renovables en el puerto de Barcelona
Miami
Acuerdo de ocho años con la española Repsol
El Comité de Política Marítima (MEPC) de la OMI ha decidido posponer un año la votación sobre la estrategia de descarbonización del transporte marítimo.
Londres/Bruselas
Kazajistán (ICS): La industria necesita claridad. Transporte y Energía: existe el riesgo de que el acuerdo, incluso si se adopta en un año, no entre en vigor antes de 2030.
Los ingresos del Grupo DHL disminuyeron un 2,3% en el tercer trimestre.
Bonn
El beneficio neto fue de 888 millones de euros (+9,5%).
Fincantieri y KAYO firman un acuerdo para la construcción y el mantenimiento de buques militares en Albania.
Trieste
El municipio de Civitavecchia denuncia que el proyecto del puerto de cruceros de Fiumicino socava los fundamentos de la ley portuaria.
CMA Terminals (Grupo CMA CGM) adquirirá el 20% de la Terminal de Contenedores de Hamburgo.
Marsella/Hamburgo
Acuerdo con el Eurogate alemán
Más de 175 kilos de cocaína incautados en el puerto de Gioia Tauro.
Reggio Calabria/Cagliari
Se interceptaron más de 8.500 artículos falsificados en el Porto Canale de Cagliari.
Global Ship Lease registra nuevamente ingresos trimestrales récord.
Atenas
Youroukos destaca la solidez y las excelentes perspectivas del mercado de buques portacontenedores pequeños y medianos.
En el tercer trimestre, los puertos de Montenegro gestionaron 675 mil toneladas de mercancías (+4,1%).
Podgorica
Crecimiento del 80,0% en los envíos a Italia
Svitzer adquiere el 66,6% de la empresa de remolque noruega Buksér og Berging
Copenhague
Cuenta con una flota de aproximadamente 35 remolcadores y 25 lanchas de prácticos.
La ceremonia de colocación de la quilla del nuevo buque oceanográfico Arcadia tuvo lugar en Piombino.
Piombino
Construcción encomendada a T. Mariotti
El Comité de Gestión de la Autoridad Portuaria del Adriático Central ha aprobado la previsión presupuestaria para 2026.
Ancona
Se prevé un superávit administrativo de 32,2 millones
La reunión pública de UNIPORT se celebrará en Roma el 19 de noviembre.
Roma
Entre los temas centrales de la reunión figuraba el proyecto de reforma del sistema portuario.
El tráfico de pasajeros de cruceros en las terminales de GPH se mantuvo estable durante el trimestre de verano.
Estanbul
Se registraron 1.503 escalas (+9,6%) para un total de 4,66 millones de pasajeros (+0,8%).
Ocean Network Express establece su propia agencia de transporte marítimo en Grecia.
Singapur
Asumirá las actividades de la Agencia Naviera ENA.
Regional Container Lines encarga dos nuevos portacontenedores de 14.000 TEU a KSOE.
Bangkok/Seongnam
MSC incluye escalas en Bremerhaven, Limassol y Beirut en el servicio Levante Express.
Ginebra
La línea conecta el norte de Europa con el Mediterráneo.
AD Ports adquirirá una participación del 20% en la Terminal Internacional de Contenedores de Latakia.
Abu Dabi
Acuerdo con el grupo naviero CMA CGM
La Autoridad Portuaria de Liguria Oriental aprueba el presupuesto de 2026 y el plan trienal.
La Spezia
Se ha firmado el decreto para iniciar la construcción de la nueva red eléctrica de alta tensión en el puerto de La Spezia.
Se ha inaugurado un nuevo almacén de contenedores del Servicio de Aduanas de SDC en Porto Marghera.
Venecia
Se utilizará para el almacenamiento y transporte de mercancías a temperatura ambiente.
PROXIMAS SALIDAS
Visual Sailing List
Salida
Destinación:
- orden alfabético
- nación
- aréa geogràfica
Moby vende cinco ferris a un precio inicial de 229,9 millones de euros.
Vicenza
Se espera un acuerdo de venta y arrendamiento posterior para dos de los buques.
Los resultados financieros trimestrales de d'Amico International Shipping disminuyen
Luxemburgo
Mottola Crossbow: Los fundamentos de la industria de los buques tanque siguen siendo sólidos.
ICTSI registra un desempeño financiero y operativo trimestral récord
Manila
En el período comprendido entre julio y septiembre, el tráfico de contenedores en las terminales del grupo creció un 12,3%.
El banco central danés DFDS recortará 400 puestos de trabajo
Copenhague
El grupo busca un nuevo director ejecutivo. Se registraron ingresos récord en el trimestre de julio a septiembre.
CEVA Logistics ha completado la adquisición de la empresa turca Borusan Logistics.
Marsella
Operación valorada en 383 millones de dólares
1.100 coches del fabricante chino Dongfeng fueron descargados en el puerto de Livorno.
Livorno
El tráfico se gestiona a través del área logística "Il Faldo", operada por XCA.
En Assiterminal, la nota del MIT aclara que el período de gracia de 90 minutos se aplica únicamente a los tiempos de espera.
Roma/Génova
Ferrari: La Conferencia de Presidentes de Autoridades Portuarias podría considerar una especie de acuerdo de programa nacional.
Harren asigna una sola marca a sus empresas de elevación de cargas pesadas.
Bremen
La flota de 80 embarcaciones operará bajo la marca única SAL.
Los ingresos de Wallenius Wilhelmsen cayeron un 2% en el tercer trimestre.
Lysaker
El beneficio neto fue de 280 millones de dólares (+8%).
ESPO ha presentado su nuevo informe medioambiental anual.
Bruselas
El cambio climático sigue siendo la principal prioridad que deben abordar los puertos europeos.
Más de 60 millones de euros del PNRR para los puertos de Nápoles y Salerno.
Roma
Rixi: Aprovechemos de forma más eficaz los recursos europeos y aceleremos la puesta en marcha de proyectos estratégicos.
Acuerdo entre la Escola Europea y la DLTM para promover la movilidad internacional y la formación marítima
La Spezia
Sinergias entre el clúster marítimo de Liguria y la comunidad portuaria y formativa de Barcelona
UPS ha completado la adquisición del grupo canadiense Andlauer Healthcare Group.
Atlanta/Toronto
Operación valorada en 1.600 millones de dólares
CMA CGM registrará diez nuevos portacontenedores de 24.212 TEU en el Registro Internacional Francés.
Marsella/Copenhague
La empresa comenzará a recibirlos a partir de 2026.
El Fondo Marítimo Nacional ha organizado una reunión con el ITS Mare y los centros de formación marítima.
Roma
Se celebrará el 3 de diciembre en Roma.
Dos cruceros de la clase Musica de MSC Cruises están siendo reacondicionados en Malta.
Ginebra
Los trabajos en el astillero Palumbo de Malta incluyen la construcción de nuevas suites.
Aumento del tráfico de mercancías en los puertos toscanos durante los últimos seis meses
Livorno
En los primeros seis meses de 2025, se registró un crecimiento del +2,0% en Livorno y del +4,9% en Piombino.
Kalmar cierra el tercer trimestre con mejores resultados financieros y menos pedidos.
Helsinki
La contribución del segmento de servicios compensó el menor rendimiento de las ventas de equipos.
COSCO refuerza su flota de graneleros con pedidos de 29 buques.
Llevar a la fuerza
Pedidos por un valor total de más de 1.700 millones de dólares para 23 graneleros y seis VLCC.
Tito Vespasiani ha sido nombrado Secretario General de la Autoridad Portuaria del Mar de Liguria Occidental.
Génova
Se aprobaron el presupuesto de 2026 y el plan operativo trienal 2026-2028.
Assiterminal: La mesa redonda técnica sobre turismo de cruceros ha sido un éxito.
Génova
Este es un paso importante —subrayó Cognolato— para potenciar los territorios y promover una visión integrada del sector.
Fincantieri firma un acuerdo para desarrollar el ecosistema marítimo de Arabia Saudita.
Trieste
Fue firmado con el Ministerio de Industria y Recursos Minerales de Riad.
Yang Ming firma contratos para seis nuevos buques portacontenedores de 8.000 TEU
Keelung
Se entregarán a partir de 2028 y reemplazarán a 5.500 buques TEU.
La terminal Rijeka Gateway abrió oficialmente sus puertas.
Río
Está operado por la empresa conjunta entre APM Terminals y Enna Logic.
Nuevos récords históricos para el tráfico trimestral de mercancías y pasajeros en los puertos albaneses
Tirana
Se movieron 2,25 millones de toneladas de carga (+16,7 %) y 1,01 millones de personas (+6,4 %).
El Comité de Gestión de la Autoridad Portuaria del Adriático Meridional toma forma
Bari
Aún faltan las designaciones de algunas administraciones locales.
La VIII Comisión del Senado aprobó el nombramiento de ocho presidentes de la Autoridad del Sistema Portuario.
Roma
Proceso parlamentario finalizado
Carole Montarsolo ha sido nombrada directora general de GNV Marruecos
Génova
Experiencia adquirida a lo largo de más de diez años de relaciones y presencia directa en la zona.
Se ha ampliado el plazo de concesión de la empresa Metal Carpenteria en el puerto de Crotone.
Gioia Tauro
El plazo se ha ampliado hasta el 14 de noviembre de 2033.
En el período julio-septiembre, el tráfico de mercancías en los puertos tunecinos creció un +5,4%
La Goleta
Los pasajeros de cruceros disminuyeron un -10,5%
Wärstilä Corporation cerró el tercer trimestre con unas ventas de más de 1.600 millones de euros (-5,0%)
Helsinki
Los resultados financieros trimestrales más recientes de UPS disminuyen
Atlanta
Los ingresos disminuyeron un 3,7%.
Götz Becker nombrado presidente de Interferry
Victoria
El presidente es Supapan Pichaironarongsongkram, quien reemplaza a Guido Grimaldi.
Accelleron y LAB021 se asocian para desarrollar soluciones digitales para mejorar la eficiencia operativa de la flota.
Aprobada la previsión presupuestaria para el año 2026 de la Autoridad Portuaria del Mar de Cerdeña.
Cagliari
Entre los objetivos, el fortalecimiento de las infraestructuras operativas en tierra y el dragado.
Conferencia sobre la cultura de la prevención en la cadena logística italiana
Roma
Organizado por Sanilog, se celebrará el 13 de noviembre en Roma.
El PCTC Grande Melbourne fue bautizado y entregado al Grupo Grimaldi en China.
Nápoles
Tiene una capacidad de 9.241 CEU
Se espera un nuevo récord en el tráfico de cruceros en los puertos italianos en 2026
Catania
En Catania, Risposte Turismo presentó la nueva edición del informe "Italian Cruise Watch".
Crecimiento trimestral del tráfico de mercancías en el puerto de Barcelona. Disminución en Algeciras.
Barcelona/Algeciras
En el período julio-septiembre se registraron variaciones porcentuales de +1,8% y -4,1% respectivamente
Fincantieri lanza el primer sistema integrado de drones submarinos
Trieste
Probado en el Centro de Experimentación y Apoyo Naval de La Spezia
Filt Cgil: El método adoptado para definir la reforma portuaria es inaceptable.
Roma
El sindicato denuncia la falta de implicación de los representantes de los trabajadores y la falta de consulta previa.
Asamblea General de Logística: Alianza del Noroeste Renovada
Turín
Las regiones de Liguria, Lombardía y Piamonte, el Ministerio de Transporte, RFI y Ferrovienord firman el acuerdo.
Konecranes informa una disminución de los ingresos trimestrales mientras que los pedidos aumentan.
Helsinki
En el periodo julio-septiembre, pedidos adquiridos por 1.150 millones de euros (+20,1%)
GNV ha recibido el nuevo ro-pax GNV Virgo en China
Génova
Se trata del primer barco propulsado por gas natural licuado de la flota de la compañía.
Un nuevo servicio marítimo de material rodante hacia el norte de África está en marcha en la terminal frigorífica de Vado Ligure.
Vado Ligure
Conexión con el puerto libio de Misurata
Grimaldi y China Merchants Shenzhen RoRo Shipping firman un acuerdo de cooperación
Nápoles
Se espera que ofrezca mayor capacidad y una red de servicios más amplia y eficiente para apoyar las exportaciones chinas.
Se han adoptado las previsiones presupuestarias para el año 2026 y el POT de la Autoridad del Sistema Portuario del Mar Tirreno Meridional y del Mar Jónico.
Gioia Tauro
Piacenza: El planchado en frío también es importante para evitar tener que afrontar multas importantes.
El Puerto de La Spezia ha completado sus primeras pruebas de planchado en frío en Molo Garibaldi.
La Spezia
La cabina de transformación en el muelle se ha conectado al crucero "MSC Seaview"
Global Ports Holding ha firmado un contrato para gestionar la terminal de cruceros de Casablanca.
Estanbul
Acuerdo de 15 años con opción a prórroga de 20 años
Una conferencia sobre devoluciones de comercio electrónico en LIUC
Castellanza
En el sector de la moda representan más del 30% de los pedidos online en Europa
Fincantieri y Defcomm firman un acuerdo para el desarrollo de drones de superficie.
Trieste
Coinversión para acelerar su industrialización
El australiano Scott McKay es el nuevo presidente de la Asociación Internacional de Manipulación de Carga.
Londres
Sucedió a John Beckett
El tráfico de contenedores en el puerto de Valencia cayó un 11,6% en septiembre.
Valencia
En el tercer trimestre de 2025, el tráfico total de mercancías disminuyó un -3,2%
El tráfico de contenedores en el Puerto de Long Beach aumentó un 0,7% en el tercer trimestre.
Playa larga
Los espacios vacíos están aumentando. La capacidad total de embarque y desembarque ha disminuido un 1,0 % y un 8,5 %, respectivamente.
Piacenza: El puerto de Gioia Tauro aspira a mover siete millones de contenedores en 2029.
Génova
El transbordo -subrayó- representa una puerta de entrada esencial para las mercancías internacionales al mercado nacional.
El nuevo servicio directo de Arkas Line conecta el Mediterráneo Oriental e Italia con África Occidental.
Esmirna
Se realizará con una frecuencia semanal.
Assocostieri insta a revitalizar el sector nacional de abastecimiento de combustible
Génova
Entre las propuestas se encuentra la posibilidad de utilizar barcazas como instalaciones flotantes de almacenamiento de combustibles alternativos.
El Ministerio de Transporte ha solicitado un acuerdo para que Consalvo asuma la presidencia de la Autoridad Portuaria del Adriático Oriental.
Roma/Trieste
Fedriga: La Región Friuli Venezia Giulia expresará su acuerdo
Federmar-Cisal propone una nueva distribución de los beneficios del impuesto al tonelaje
Roma
Pico: Para el personal marítimo, el reconocimiento financiero no siempre es proporcional al papel esencial que desempeñan
P&O Maritime Logistics completa la adquisición de una participación mayoritaria en NovaAlgoma Cement Carriers
Lugano
Obtuvo las aprobaciones regulatorias necesarias
Accidente mortal en el puerto de Rávena
Rávena
Un camionero de 67 años perdió la vida en la terminal de Sapir.
Una delegación noruega visita la Autoridad Portuaria del Norte del Tirreno
Livorno
PUERTOS
Puertos italianos:
Ancona Génova Rávena
Augusta Gioia Tauro Salerno
Bari La Spezia Savona
Brindisi Liorna Taranto
Cagliari Nápoli Trapani
Carrara Palermo Trieste
Civitavecchia Piombino Venecia
Interpuertos Italianos: lista Puertos del mundo: Mapa
BANCO DE DATOS
Armadores Reparadores navales y astilleros
Expedicionarios Abastecedores de bordo
Agencias marítimas Transportistas
MEETINGS
La reunión pública de UNIPORT se celebrará en Roma el 19 de noviembre.
Roma
Entre los temas centrales de la reunión figuraba el proyecto de reforma del sistema portuario.
El Fondo Marítimo Nacional ha organizado una reunión con el ITS Mare y los centros de formación marítima.
Roma
Se celebrará el 3 de diciembre en Roma.
››› Archivo
RESEÑA DE LA PRENSA
Three UAE Firms Eye Investment In Kenya's Port, Renewable Energy, And Shipping Projects
(Capital FM Kenya)
Foreign firms to operate 3 terminals under Ctg Port for up to 30 years; deals by December
(The Business Standard)
››› Reseña de la Prensa Archivo
FORUM de lo shipping y
de la logística
Intervento del presidente Tomaso Cognolato
Roma, 19 giugno 2025
››› Archivo
El desempeño financiero trimestral de ABB muestra un fuerte crecimiento
Zúrich
En el período julio-septiembre el valor de los nuevos pedidos aumentó un +11,6%
Fratelli Neri compra dos remolcadores producidos por la fábrica egipcia Misr Tugboats
Ismailía
Se comenzarán a entregar en el primer trimestre de 2026.
COSCO Shipping Ports establece un nuevo récord trimestral de tráfico de contenedores
Hong Kong
En el periodo julio-septiembre se movilizaron 29,8 millones de TEUs (+3,6%)
El tráfico de contenedores en el puerto de Hong Kong cayó un -9,2% en el tercer trimestre
Hong Kong
En septiembre se registró una caída del 16,3%
El Puerto de Civitavecchia nombra a los miembros del Organismo de Asociación de Recursos Marinos
Civitavecchia
Permanecerá en el cargo durante cuatro años.
Nuevo récord trimestral de tráfico de contenedores manejado por las terminales portuarias de CMPort
Hong Kong
Se registran nuevos máximos tanto en China como en los puertos de ultramar
CMA CGM encargará seis portacontenedores alimentadores al Astillero Cochin
Cochín
Pedido por valor de aproximadamente 300 millones de dólares
En Francia se estudian soluciones eficientes para la botadura en puerto de aerogeneradores flotantes
Trondheim/Brest
Acuerdo entre la BOA noruega y el puerto de Brest
Augusta Due ha adquirido un segundo buque petrolero nuevo construido por Fujian Southeast Shipbuilding Co.
Roma
Tiene una capacidad de 18.590 toneladas de peso muerto.
IRU, CLECAT, ESC y GCCA se oponen a objetivos vinculantes para la demanda de camiones de cero emisiones
Bruselas
Piden que se centren más bien en crear condiciones favorables para que los operadores puedan utilizarlos.
Marialaura Dell'Abate es la nueva presidenta del Grupo de Jóvenes Armadores de Confitarma.
Roma
En el tercer trimestre, el tráfico de carga en los puertos rusos creció un +4%
San Petersburgo
Sólo las cargas de importación están disminuyendo
Matteo Caiti nombrado country manager para Italia en Forto
Milán
El objetivo es consolidar el crecimiento en el mercado italiano
DP World construirá y operará una terminal multimodal en Uzbekistán
Dubái
Empresa conjunta con Tashkent Invest
Confitarma celebra la aprobación en el Senado de las medidas de simplificación para el sector del transporte marítimo.
Roma
También se espera una rápida aprobación en la Cámara.
Ya están abiertas las solicitudes para incentivos al transporte de mercancías por ferrocarril.
Roma
A partir de hoy las solicitudes para acceder al Ferrobonus
El sector marítimo, portuario y logístico pide al Ministerio de Transportes aclaraciones sobre la regulación de los tiempos de espera para la carga y descarga de mercancías
Roma
Se convocó a un diálogo para determinar la identificación de las indicaciones de correcta aplicación de la ley
Se construirán cuatro rompehielos para la Guardia Costera de Estados Unidos en Finlandia.
Washington
Acuerdo firmado por los presidentes Donald Trump y Alexander Stubb
- Via Raffaele Paolucci 17r/19r - 16129 Génova - ITALIA
tel.: +39.010.2462122, fax: +39.010.2516768, e-mail
Partita iva: 03532950106
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