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und Logistik

A.L.C.E.
ASSOCIAZIONE LIGURE COMMERCIO ESTERO
GENOVA

Relazione del Consiglio
all'Assemblea dei Soci

Genova, 19 Giugno 2001




SOMMARIO
 
CONSIGLIO DIRETTIVO
 
PARTE I - ANALISI MACROECONOMICA
1.CONGIUNTURA INTERNAZIONALE
2.LA CONGIUNTURA EUROPEA
3.LA CONGIUNTURA IN ITALIA
4.LA CONGIUNTURA IN LIGURIA
5.L'EURO
6.LA RIVOLUZIONE TECNOLOGICA: E-COMMERCE
7.COMMERCIO ESTERO: LE PROBLEMATICHE DELLE IMPRESE LIGURI
8.LE DOGANE
8.I PORTI
10.LOGISTICA LIGURE E COMUNICAZIONI
 
PARTE II - L'ASSOCIAZIONE
11.L'ATTIVITA' SVOLTA NEL 2000 E LO SVILUPPO
12.COLLABORAZIONE CON ALTRI ENTI TERRITORIALI
13.CONCLUSIONI DEL PRESIDENTE




IL DIRETTIVO DELL'ASSOCIAZIONE 2000/2001

Presidente
Dr. GIOVANNI RAVANO
 
V. Presidenti
Presidente
Dr. ADRIANO CALVINI
Presidente
Dr. PAOLO CUNEO
 
Assessori
Presidente
Dr. MARINO ABBO
Presidente
Dr. ERNESTO CAUVIN
 
Tesoriere
Dr. GIAN MARIA SOLARI
 
Consiglieri
Dr. GIORGIO
BONETTI
Dr. GIAN MARCO
BORGIANI
Dr. RICCARDO
BRAGGIO
Dr. GIAN LUIGI
BRUZZONE
Dr. ALBERTO
DE GRANDI
Dr. ANTONINO
DONATO
Dr. PIETRO
FIORONI
Dr. EDOARDO
GARRONE
Dr. PIER LUIGI
LAGATOLLA
Dr. ROBERTO
BATTISTINI
Dr. ALFREDO
ROSSO
Dr. FRANCESCO
SIBILLA




MEMORIALE

Prima di iniziare l'assemblea, desidero ricordare la memoria di un "grande'" della nostra Associazione, che risponde al nome del Dottor Piero Teglio, consigliere e tesoriere storico dell'ALCE.

Personalmente ho imparato moltissimo da Piero in quanto ad equilibrio, saggezza e diplomazia.

Il vuoto da lui lasciato, soprattutto in termini di spirito umano, e sense of humor, sarà incolmabile.



PREFAZIONE

Ricordiamo che l'ALCE, a far data dal 28 febbraio 2001, è entrata a far parte della grande famiglia ASCOM, un traguardo cui siamo arrivati in maniera consensuale, salvaguardando le nostre prerogative e sotto le seguenti importanti premesse:

  • assegnazione di una vice presidenza nella giunta esecutiva;
  • amplificazione in sede Confcommercio della portata dell'azione dell'ALCE;
  • acquisizione di un ruolo nell'ambito delle materie marittimo-portuali compresa l'adozione d'iniziative autonome;
  • possibilità di realizzare un raggrupamento di associazioni d'imprese che rappresentano le merci in ambito portuale.





  • PARTE I

    ANALISI MACROECONOMICA

    1. CONGIUNTURA INTERNAZIONALE

    Secondo le previsioni del Fondo Monetario Internazionale (FMI) contenute nel World Economic Outlook pubblicato in aprile, quest'anno la crescita dell'economia mondiale frenerà; il PIL globale aumenterà del 3.2%, contro il +4.8% registrato nel 2000, per poi risalire parzialmente a + 3.9% nel 2002.

    Rispetto all'ultima analisi dell'ottobre scorso, la revisione è al ribasso di circa un punto percentuale.; un regresso imputabile al rallentamento, più consistente del previsto, nell'economia degli USA, dove nel 2001 il PIL è previsto crescere solo dell'1.5%, il livello più basso degli ultimi 10 anni, a fronte del +2.4%i previsto nell'area dell'Euro.

    Il circolo virtuoso dell'economia statunitense, ininterrotto dal 1992, si è arrestato nel corso del 2000.

    I forti aumenti nel prezzo del greggio hanno compromesso i profitti aziendali ed innescato tensioni inflazionistiche, inducendo la FED a ripetute strette monetarie. L'aumento dei tassi d'interesse ha inciso sulle quotazioni in Borsa, quindi sui consumi delle famiglie e sugli investimenti delle imprese, mentre lo strapotere del Dollaro nell'arena internazionale ha danneggiato la dinamica delle esportazioni.

    Le economie più colpite dalla decelerazione dell'economia americana - in quanto maggiormente dipendenti dal grado d'integrazione commerciale - sono state quelle dell'Estremo Oriente, che esportano negli Stati Uniti buona parte della produzione (autoveicoli, elettronica e prodotti tessili). Malgrado ciò, questi paesi possono ancora contare su una domanda interna relativamente vivace, che nel 2001 dovrebbe consentire al loro PIL di crescere del 3%.

    Dopo i segnali di ripresa registrati lo scorso anno, nel 2001 il PIL del Giappone segnerà il passo a causa del rallentamento significativo della propria domanda interna, che ancora sconta gli effetti della crisi finanziaria del 1998.

    Le economie di Cina e del Sub-continente indiano, relativamente chiuse al commercio internazionale, dovrebbero trarre i maggiori impulsi espansivi dalla domanda interna.

    L'America Latina presenta per il 2001 prospettive di rallentamento, seppure inferiori a quelle dei paesi asiatici.

    Per l'Europa Orientale, sempre più interconnessa all'area dell'UE, si prevedono prospettive al ribasso nei ritmi di crescita attesi per l'economia.

    I movimenti attuali e futuri dei cambi saranno influenzati dalle decisioni degli operatori finanziari, piuttosto che dai differenti tassi di crescita nelle varie aree geo-economiche.

    Un ruolo importante potrebbe essere giocato dall'indebolimento dello Yen rispetto al Dollaro quale frutto della politica monetaria annunciata dalle autorità giapponesi per fronteggiare la crisi finanziaria.




    1. LA CONGIUNTURA EUROPEA

    Il rallentamento sperimentato da parte degli USA - autentica 'locomotiva' dell'economia mondiale - seppure sensibile, dovrebbe essere di natura transitoria, senza anticipare una vera recessione. Alcuni indicatori, come la tenuta dei consumi, a fronte di una ridotta produzione, attingendo alle scorte, convergono verso uno scenario di prossima ripresa.

    Nonostante la relativa integrazione commerciale - è destinato agli USA solo il 9% delle esportazioni UE ed il 20% delle stesse al netto dei flussi commerciali infra-UE - gli Stati Uniti sono sempre determinanti per l'intera economia mondiale, e quindi anche per l'Europa.

    Se l'andamento dell'economia negli USA dovesse ulteriormente deteriorarsi fino a ridurre, come paventato da alcuni, verso lo zero il PIL nel 2001, anche le ipotesi di crescita in 'Eurolandia' verrebbero fatalmente a ridimensionarsi.

    Peraltro nel 2000 il ristagno dell'economia USA ha favorito una ripresa, seppure flebile e temporanea, dell'Euro, riducendo così la fuga di capitali europei verso gli Stati Uniti.

    In questa fase la stessa Europa sta mostrando alcune proprie criticità, aggravate da rigidità strutturali: gli obiettivi minimali della Banca Centrale Europea (BCE), che sembra perseguire unicamente la difesa del potere d'acquisto della moneta comune, e la mancanza di un politica fiscale univoca nei Quindici.

    La seconda metà del 2000 è stata caratterizzata da un peggioramento nelle aspettative degli imprenditori e nella fiducia dei consumatori.

    L'inflazione nell'area dell'Euro è balzata dallo +0.9% del secondo trimestre 1999 al +2.8% del terzo trimestre 2000, stabilizzandosi sul +2.5% ad inizio 2001, grazie alla flessione dei prezzi petroliferi e alla ripresa di stabilità della valuta europea.

    Il peggioramento nella dinamica dei prezzi al consumo si è verificato malgrado la BCE abbia più volte provveduto ad aumentare i tassi d'interesse a breve al fine di evitare che le tensioni temporanee derivanti dal mercato dei cambi e da quello petrolifero si trasformassero in tendenze inflazionistiche.




    1. LA CONGIUNTURA IN ITALIA

    Il 2000 si è chiuso con un forte calo per la bilancia commerciale italiana che (dati ISTAT), ha visto ridursi a 2.700 miliardi di lire il saldo attivo - già in diminuzione, ma ancora d'entità sensibile - registrato nel 1999 (circa 27.000 miliardi). La riduzione del 90% dell'attivo è frutto di esportazioni per 498mila miliardi (+16.4%) a fronte di importazioni per 495mila miliardi (+23.6%).

    Determinanti nel quasi azzeramento del surplus sono stati il caro-petrolio (+65% nell'anno) e la svalutazione dell'Euro sul Dollaro (circa -14% su base annua).

    Tuttavia, se si esclude la componente energetica, il saldo commerciale appare in lieve miglioramento rispetto all'anno precedente rappresentando un'inversione nella tendenza in atto nell'ultimo triennio ad indicare come l'Italia sia riuscita, nel corso del 2000, ad agganciare la ripresa del commercio mondiale.

    Nel commercio infra-comunitario, il nostro Paese ha beneficiato del buon momento congiunturale delle vendite in Europa, area che assorbe i due terzi delle nostre esportazioni.

    Risultati inferiori si sono ottenuti sui mercati asiatici, dove il Made in Italy si deve confrontare con concorrenti molto aggressivi e in ripresa dopo il crollo di tre anni fa.

    I segnali positivi sul fronte delle esportazioni continuano a venire dalle imprese di medie dimensioni nei settori della meccanica, tessile-abbigliamento, moda, arredamento e prodotti per la casa.

    Nel 2000 le esportazioni sono state la componente di domanda più dinamica, trascinando il PIL al +2.9%, il miglior risultato dell'ultimo decennio dopo il 1995.

    L'economia italiana è entrata nel 2001 ad un passo più sostenuto di quanto era nelle attese, con una previsione di crescita del PIL per quest'anno del +2.5% (dati del Governo), inferiore al 2000 ma comunque sostanzialmente allineato alla media dell'area dell'Euro. Peraltro secondo le stime del FMI, nel 2001 il PIL italiano crescerà solo del 2%, accelerando al +2.5% nel 2002.

    La crescita dovrebbe essere conseguita senza eccessivi affanni, considerato che nel 2001 la nostra economia ha virtualmente già messo in carniere un tasso di espansione dell'1% in virtù del solo effetto inerziale del PIL elevato dello scorso anno.

    Dati positivi si sono registrati sul fronte occupazionale: la disoccupazione in Italia si è attestata quest'anno al 10% e dovrebbe continuare a calare fino a circa il 9% l'anno prossimo, contribuendo così al rilancio dei consumi ed alla crescita del PIL.

    Malgrado le positive perfomances e le rosee previsioni, emergono tuttora motivi d'inquietudine per la competitività del nostro sistema produttivo; il World Economic Forum ci colloca solo al trentesimo posto nella classifica sulla crescita della competitività.

    Secondo un recente studio della Commissione Europea, le cause sono quelle di sempre: pressione tributaria opprimente, gap infrastrutturale elevato, mercato del lavoro ingessato, peso eccessivo della burocrazia, arretratezza del sistema finanziario, esigua presenza di nostre imprese sui mercati globali.

    Di fatto unanime è il consenso sulla necessità che l'Italia debba puntare sull'innovazione, accelerare l'alfabetizzazione informatica, le privatizzazioni e le liberalizzazioni nei settori strategici, eliminare l'eccesso di regolamentazione nel mercato del lavoro, dotarsi d'infrastrutture e trasporti moderni, allentare la vessatoria pressione fiscale. Elementi che incidono anche sulle decisioni degli investitori internazionali, che solo in minima parte hanno finora fatto affluire i capitali stranieri nel nostro Paese.





    1. LA CONGIUNTURA IN LIGURIA

    L'economia ligure sta registrando andamenti soddisfacenti; molti indicatori economici registrano un trend ascendente con il nostro PIL che riporta tassi d'incremento superiori alla media nazionale.

    Hanno contribuito a tale dinamica non solo l'espansione dei servizi portuali e marittimi ma anche l'accresciuta competitività dell'industria ligure e la ripresa nel settore edilizio.

    Nel 2000 sono stati aperti in Liguria numerosi cantieri e nel 2001 a Genova sono stati avviati grandi interventi, con cospicui finanziamenti dallo Stato per i lavori di contorno al G-8, suscitando l'attivazione di un rilevante indotto occupazionale.

    Nel turismo è soprattutto il capoluogo a lanciare forti segnali di rinnovato appeal.

    Importanti risultati sono stati conseguiti nel mondo del lavoro; la disoccupazione in Liguria è calata dal 9.9% del 1999 al 6.5% d'inizio 2001, con positivi dati nell'occupazione femminile, in crescita specialmente nello Spezzino e nell'Imperiese.

    Ma mentre diminuiscono i giovani in cerca di prima occupazione, rimane alta la percentuale degli adulti senza lavoro, confermando le difficoltà di chi perde il posto in età mediamente avanzata.

    Per quanto riguarda l'ALCE, i dati sull'occupazione delle imprese associate mostrano un andamento sostanzialmente stabile nell'ultimo quinquennio, con variazioni quasi impercettibili di natura fisiologica..

    Da una nostra elaborazione interna, effettuata su un campione di 35 aziende associate rappresentative - in maniera significativa - dell'universo ALCE, risulta che nell'anno 1995 il numero degli addetti era di 3.045, nell'anno 1998 di 2.870 addetti e nell'anno 2000 di 2.999 addetti.

    I dati ISTAT sul commercio estero segnalano un aumento del 26.8% delle esportazioni liguri, decisamente al di sopra della media nazionale del +16.4%; l'impennata è attribuibile in larga misura al ruolo trainante della cantieristica e di meccanica, elettronica biomedicale ed informatica..

    Prospettive di ulteriore sviluppo economico sono legate ai finanziamenti parte dei fondi strutturali Obiettivo 2 e che assicurano, per il periodo di programmazione 2000-2006, la massima copertura territoriale di zone a vocazione produttiva o bisognose di interventi infrastrutturali.

    Un sostegno di 294 miliardi, che può crescere a 650 miliardi di lire con i contributi pubblici nazionali e regionali e di altri 80 miliardi per le zone di Phasing Out.

    Tali aiuti favoriranno investimenti capaci di creare alcune migliaia di posti di lavoro.

    La nostra Regione sembra aver tentato di giocare la carta della competitività in materia fiscale avendo deciso, in via sperimentale fino al 2003, di tagliare l'IRAP dell'1% per tutte le nuove iniziative imprenditoriali con base imponibile non superiore ad 1 miliardo.

    Il risultato auspicato - che, se positivo, potrebbe essere ampliato in futuro sia come entità della base imponibile che della riduzione fiscale - è attrarre nuove iniziative produttive da altre regioni.




    1. L'EURO

    Con il conio e la circolazione concreta della nuova moneta comune, fra pochi mesi l'Euro entrerà definitivamente nelle tasche di 300 milioni di cittadini europei, che presto rinunceranno alle loro monete.

    La fase finale della transizione verso il regime monetario definitivo inizierà con l'introduzione fisica della moneta unica, che circolerà per un breve periodo parallelamente alle monete nazionali, destinate a sparire definitivamente il 1° marzo 2002.

    Anche se ufficialmente l'Euro esiste già dal 1° gennaio 1999, quando si stabilì il cambio fisso ed irrevocabile delle valute nazionali, e malgrado già da un anno pagamenti e contabilizzazioni possono avvenire in moneta unica, la svolta epocale avverrà dal 1° gennaio prossimo.

    Dalla nascita della Comunità europea quasi cinquant'anni fa non si era mai realizzato un segnale unitario così forte per tutti gli europei. La moneta unica è un grande evento che va oltre gli aspetti economici e che dovrebbe contribuire a una maggiore integrazione sociale tra i quindici paesi membri.

    La possibilità di eliminare i costi di transazione all'interno dell'UE sarà determinante per l'espansione dei mercati europei; un risultato più significativo per le Piccole Medie Imprese (PMI), mentre quelle maggiori dispongono già di sofisticati strumenti per la gestione delle transazioni internazionali e dei rischi connessi.

    Indubbiamente la doppia circolazione comporterà dei problemi organizzativi, soprattutto per le imprese commerciali a contatto con il pubblico.

    Probabilmente non tutti sono preparati a questo evento, e si ritiene che molte imprese manchino di adeguati macchinari e programmi informativi per presentarsi all'appuntamento senza problemi.

    Secondo un'indagine autorevole, a livello europeo solo il 20% delle grandi imprese hanno già il 'passaporto monetario' per l'Europa; la scarsa attitudine a cimentarsi per tempo con la moneta unica è ancora più evidente tra le PMI.

    Soltanto il 15% è già in grado di effettuare tutte le operazioni in Euro, il 25% prevede di farlo entro il 2001, il 60% ammette che la trasformazione della contabilità non potrà compiersi che ad inizio 2002. Decisamente tardi.

    Lentezza ed apatia verso la moneta unica si riscontrano anche dal fatto che, solo lo 0.6% delle aziende ha già aperto un conto corrente in Euro, valore inferiore a quello delle stesse famiglie.

    Tuttavia non vi sono solo note negative. Anche se in questo primo anno di circolazione virtuale l'Euro ha subito un grave ribasso rispetto alle principali valute estere, le imprese hanno già iniziato a trarre benefici dalla semplificazione delle operazioni contabili facenti riferimento alla stessa moneta.

    L'Euro si è dimostrato strumento vantaggioso quale moneta di scambio corrente: tre quarti dei pagamenti in Europa (oltre il 90% considerando gli importi trattati) sono espressi nella valuta comune.

    Lo scompenso che si riscontra ancora, decisamente penalizzante sotto il profilo concorrenziale, è che nell'interscambio mondiale si continua a comprare in dollari ma si rivende in Euro o in Lire; di conseguenza, in molti casi l'impresa di commercio si accolla totalmente il rischio del cambio.

    Per portare ulteriori benefici, l'Euro dovrebbe assurgere a valuta di riferimento anche nelle transazioni internazionali, a partire da quelle che riguardano i carichi d'energia, dove invece continua ad essere utilizzato il solo Dollaro come effetto del modesto potere economico di 'Eurolandia'.

    Il Governo dovrebbe sensibilizzare la politica monetaria dell'Europa per rivalutare il peso politico dell'Euro nei confronti dei Paesi Extraeuropei, perché il mercato delle imprese commerciali è il mondo e non semplicemente l'Europa.




    1. LA RIVOLUZIONE TECNOLOGICA: E-COMMERCE

    Le imprese di trading, pioniere dell'e-commerce., avvertono in maniera tangibile i vantaggi che derivano dall'utilizzo quotidiano di Internet, fenomeno in continua espansione.

    Attualmente gli utenti nel mondo sono stimati in 200 milioni e, secondo l'istituto di ricerca americano Forrester, entro il 2002 le transazioni effettuate via 'www' tra aziende e aziende (B2B) e tra aziende e consumatori (B2C) supereranno il valore complessivo di oltre 1.000 miliardi di dollari.

    Per quanto si stia concentrando maggiormente nel B2C rispetto a B2B, l'e-commerce sta comunque cominciando a svilupparsi concretamente in termini di scambi di informazioni. E' auspicabile tale sviluppo anche nella formalizzazione dei contratti, attraverso la loro autenticazione digitale.

    Internet è un fenomeno positivo nella misura in cui consente di accelerare gli scambi; le imprese del commercio estero non vedono l'insorgere di rischi concreti che possano mettere a repentaglio le loro transazioni, sebbene sarà necessario seguire attentamente l'evoluzione di questo mercato per aggiornare la propria capacità competitiva.

    Stiamo aspettando con ansia la banda larga per velocizzare ulteriormente i collegamenti, ricordando che i recenti rovesci di mercato dimostrano come, nella ricerca dei provider di servizi, sia necessario appoggiarsi a grandi entità onde evitare la vulnerabilità cui purtroppo sono soggette le piccole ditte.

    Va notato come la trasformazione dalla old economy alla new economy è meno rapida di quanto si pensasse; una strada obbligata, ma anche un percorso più ragionato, che deve preservare i criteri gestionali che erano ritenuti validi nel passato.

    Il modus operandi delle imprese Internet non soppianterà le procedure consolidate; piuttosto la old economy potrà trarre un ausilio dalle nuove opportunità tecnologiche al fine di ampliare il campo di influenza delle imprese, migliorare la comunicazione ed il marketing, risparmiare su alcuni costi.

    Tuttavia sinora, almeno per il segmento B2C, i risultati non sono stati brillanti ed il sorprendente successo di questo nuovo modo di fare commercio rischia di essere compromesso dalla complessità dei sistemi logistici che si debbono attivare per completare il ciclo ordine-consegna dei prodotti. Infatti non sempre all'architettura concettuale che deriva dall'introduzione del commercio via p.c. corrisponde la capacità a smaltire, con tempi, costi e affidabilità adeguati, i flussi di distribuzione fisica delle merci.

    In sintesi, in futuro sarà impossibile fare a meno dell'e-commerce, anche se è pacifico che esso non può costituire la panacea di tutti i mali.




    1. COMMERCIO ESTERO: LE PROBLEMATICHE DELLE IMPRESE LIGURI

    L'andamento della congiuntura internazionale, per quanto riguarda i riflessi sulle nostre imprese, non è stato negativo, anche se forse non sono ancora arrivate tutte le ripercussioni negative del rallentamento dell'economia negli USA.

    Va lamentato l'andamento dell'Euro nei confronti del Dollaro, ancora molto negativo, e il tentativo di recupero a cavallo dell'anno non ha dato gli esiti sperati. In particolare per le Aziende dell'ALCE l'alto valore del cambio Euro/Dollaro non ha certo agevolato l'attività durante il 2000.

    Il problema fiscale è micidiale soprattutto per quanto riguarda le modalità d'impostazione del rapporto e alcune problematiche irrisolte, che spesso ricordano situazioni terzomondiste.

    Ravvisiamo purtroppo un'evidente conflittualità tra impresa e Fisco, che continua a proporsi come organismo per definizione sanzionatorio e non regolatorio. Viceversa, sarebbe auspicabile un confronto reale e leale, senza partire dal pregiudizio che l'azienda cerca di non adempiere i suoi doveri fiscali.

    A questo fine si invoca la cessazione di atti declamatori infondati con cui si eleva in maniera surrettizia l'ammontare delle presunte elusioni, esibendo un numero di accertamenti per nulla aderente - ed anzi di gran lunga superiore - al numero delle infrazioni alla legge effettivamente dimostrate

    Nel concreto esistono numerose operazioni non codificate che richiedono un confronto e non un sanzionamento. L'Amministrazione esiste per amministrare e non solo per reprimere.

    Il fatto più frustrante è l'imprevedibilità del sistema, l'imponderabile con cui ci si deve confrontare quotidianamente.

    Le divergenze tra le fiscalità dei Paesi europei, ad esempio in termini di imposte diverse fra Paesi confinanti, determina flussi anomali di economia tra Paesi; manca l'armonizzazione fiscale e a causa di queste difformità esiste una forma di elusione legalizzata.

    Il nuovo Governo dovrà venire incontro alle esigenze delle imprese del commercio estero con maggiori incentivi mirati. In particolare è necessario razionalizzare il criterio d'imposizione delle tasse, che devono essere più aderenti alla realtà. Sotto questo profilo, pur prendendo atto degli sforzi intrapresi su base regionale, continuiamo a ritenere ingiusta per le imprese di servizi una tassa come l'IRAP.

    Riteniamo che siano necessarie maggiori agevolazioni alle imprese commerciali e di servizi, oggi rivolte quasi esclusivamente a quelle industriali; nel trading, in cui le aziende si basano sulle risorse umane e quindi le attività sono facilmente trasferibili all'estero, le imprese dovrebbero godere di una fiscalità meno oppressiva, che creasse uno stimolo al mantenimento della sede territoriale in Liguria.

    Infine al Governo appena insediato, oltre ad una riduzione delle tasse, si chiede di minimizzare quegli esorbitanti costi accessori e burocratici - che incidono nell'ordine del 5%; per le PMI, un vero salasso - per pagare le stesse. Rendite parassitali, come l'imposta di registrazione, le spese per il commercialista, il notaio, l'avvocato ecc., e obblighi di tenuta contabile eccessivi, debbono sparire.

    Il processo di concentrazione nel settore bancario, ormai completamente impostato, sembra aver determinato alcuni scompensi; riducendo l'offerta, non si è andati a migliorare la concorrenzialità nelle condizioni offerte alle imprese e nell'entità degli affidamenti.

    In Liguria soffriamo l'allungamento delle linee di comando; non ci sono più poteri decisionali in loco, e le distanze fisiche da Roma e da Milano rendono quasi insormontabili tante operazioni che sarebbero in realtà piuttosto semplici ma che debbono sottostare ad 'imprimatur' a lunga gittata.

    Sarebbe quindi opportuno un maggior decentramento decisionale nonché l'avvento su piazza di banche estere e gruppi bancari non istituzionali per favorire la concorrenza a beneficio dell'utente.

    Per quanto concerne altri servizi principali, si auspica una concreta privatizzazione anche nei trasporti ferroviari e dell'erogazione del gas e dell'energia elettrica. La vera deregulation non può prescindere da una scissione reale tra possesso delle reti e gestione del servizio, col corollario che le reti liberalizzate siano effettivamente capaci di accogliere le offerte dei nuovi gestori.

    Ma anche dove c'è già stata liberalizzazione, non tutto è perfetto; il settore telefonico, ad esempio, è ancora un mercato opaco, in cui le offerte dei diversi gestori non sono facilmente comparabili; una carenza che richiama la necessità di un'Authority efficace che renda più trasparenti i termini dell'offerta.

    In tema di scolarità, l'Italia spicca in negativo per il modesto livello culturale. Notiamo che aziende e istituti nascono in continuazione, proponendosi in un groviglio di leggi e leggine che incentivano la formazione professionale con fondi dirottati a costo di mantenere in vita le strutture.

    Viceversa in un Paese moderno l'educazione dovrebbe essere compito precipuo di un sistema scolastico efficiente. Purtroppo il livello dell'educazione è molto depauperato. L'Università sta pericolosamente declinando al rango di un Liceo, per cui senza un Master di completamento - che in Italia viene fornito di rado - non si riesce a produrre formazione professionale adeguata alle esigenze del mondo del lavoro.

    La dimostrazione delle inefficienze del sistema scolastico è tangibile nel decentramento territoriale dell'Università, un fenomeno pericoloso perché si creano centri di formazione a senso unico, sicché la diffusione territoriale delle specializzazioni esce distorta; in pratica nelle piccole province si formano categorie univoche di professionisti a seconda del tipo di facoltà aperta in loco.

    Di fronte alle carenze delle istituzioni deputate a educare ed impartire conoscenze nelle lingue e nell'informatica, sarebbe opportuna una maggiore osmosi tra scuola e imprese, comprese quelle dell'ALCE.

    Negli ultimi due anni abbiamo assistito a un cambio radicale nell'offerta di lavoro. Le qualifiche più elevate si trovano non facilmente, sicché siamo 'costretti' ad importarle da altre regioni e dall'Estero.

    Anche i laureati nelle discipline tecniche scarseggiano; un gap cui si aggiunge la cronica carenza nella preparazione linguistica.

    Infine, se quello colto è un segnale di tendenza, la globalizzazione del mercato sta portando ad una uniformazione degli stipendi verso l'alto, un ulteriore aggravio per le imprese.

    L'ALCE è ben lieta della rinnovata visibilità mondiale che la decisione di tenere a Genova lo svolgimento del G-8 consente, prodromo ideale della 'capitale europea della cultura nel 2004'.

    Tuttavia, a distanza di un mese da quest'importantissimo appuntamento, vi sono ancora lati oscuri nella gestione dell'avvenimento clou del 2001; ad esempio non tutto è chiaro per quanto riguarda la viabilità nella cosiddetta 'zona rossa'. Latitano le informazioni sull'organizzazione, e fino a pochi giorni fa non era ancora stata impostata o divulgata una procedura per le autorizzazioni al transito di persone e merci.

    L'ALCE auspica la massima libertà per coloro che intendono accedere alla città, per motivi di mobilità personale o di lavoro, durante la settimana topica di metà luglio; è fondamentale l'emanazione di un decalogo di comportamento per gli operatori commerciali, specialmente coloro che operano in porto.

    La decisione imposta dal Governo di Roma di serrare una parte consistente del porto per cinque giorni, è una scelta gravissima che, sommata alle altre decisioni collaterali paventate - chiusura dei caselli autostradali e sospensione dei servizi ferroviari - rischia di gettare la città in una paralisi insostenibile per chi deve poter continuare a vivere e lavorare nelle condizioni minime di servizi.

    Tra le note positive del 2001, quella che attiene un settore di nostri associati.

    Il caffè di qualità robusta stoccato a Genova e Savona sarà presto quotato al Liffe di Londra, la Borsa mondiale del settore. Con il riconoscimento di delivery point, i nostri due porti si affiancheranno ai principali porti mondiali per l'immagazzinaggio del caffè non venduto. Una condizione nuova che porterà traffico e lavoro; si creerà un nuovo mercato e si sposterà il baricentro verso Genova, che avrà uno strumento in più per la gestione completa nei confronti dei mercati mediterranei di consumo.

    L'ingresso nella Borsa del caffè è stato sollecitato da Assocaf, l'Associazione Ligure per il Commercio di Caffè e Droghe Coloniali, tramite le Autorità Portuali di Genova e di Savona, che sono state un importante veicolo per l'ottenimento di questo prezioso riconoscimento.

    A questo proposito dobbiamo riconoscere con piacere la collaborazione fattiva di dette Autorità Portuali, a dimostrazione di due fatti: la possibilità di sinergie fruttuose tra pubblico e privato e la non necessaria conflittualità tra Genova e Savona.

    Di fatto la partecipazione congiunta dei due porti è stata elemento determinante per il successo dell'iniziativa, che ha trovato il pieno consenso dei grandi operatori settoriali del Paese, la cui presenza sul nostro territorio è ormai consolidata.




    1. LE DOGANE

    Il 2000 ha portato la nota lieta della definizione positiva di un progetto di cooperazione tra operatori pubblici e privati. A coronamento delle volontà comuni emerse un anno fa per risolvere i problemi doganali che ostacolano la fluidità della catena trasportistica e quindi la circolazione delle merci, è stata costituita la Commissione Mista Utenti e Operatori Portuali e Pubblica Amministrazione sulle tematiche Doganali, coi seguenti scopi:

    • promuovere, appoggiare e sviluppare la collaborazione tra gli utenti Portuali e i vari uffici amministrativi (Dogana, Guardia di Finanza, Sanità Marittima, Ufficio Veterinario, ecc.) al fine di pervenire a una migliore conoscenza delle tematiche doganali e ad un'univoca lettura ed interpretazione della normativa Comunitaria e Nazionale, al fine di una sua migliore applicazione;
    • promuovere e sviluppare incontri e studi aventi per oggetto le varie tematiche doganali, eventualmente anche con altre organizzazioni nazionali ed internazionali aventi scopi similari;
    • coordinare lo scambio di notizie ed informazioni in maniera propositiva
    • proporre soluzioni operative o legislative da sottoporre ai competenti organi locali e centrali

    Si tratta della prima volta di un simile esperimento in Italia; Genova conferma ancora una volta il suo ruolo di città pilota, laboratorio d'iniziative.

    Importante è notare il rilievo assunto dall'ALCE - tra i promotori dell'iniziativa ed al cui rappresentante è stata assegnata la presidenza - in seno alla Commissione Mista.

    Molto apprezzabile è la partecipazione di tutti i maggiori interlocutori alle tematiche doganali: Utenti Portuali, Dogana, Autorità Portuale, Guardia di Finanza, Capitaneria di Porto, Terminal Operator, Spedizionieri, Sanità Marittima e ALCE.

    Malgrado l'inevitabile difficoltà legata al cambio della guardia del maggior referente, il Responsabile dell'Amministrazione Doganale., possiamo notare che l'iniziativa funziona e ha già prodotto qualche risultato apprezzabile su temi molto concreti, suscettibili di migliorare la quotidiana operatività in dogana ed incrementare la produttività di queste procedure.

    Soprattutto meritevole è la chiarificazione e soluzione di micro-problemi: il risanamento di alcune sezioni doganali, che erano inagibili; l'apertura del varco di S.Benigno; il potenziamento al varco di Voltri; la definizione in corso di una procedura di controllo automatizzato dei container tipo aeroporti; e in ultimo, ma di massima importanza, arrivare ad stabilire un comune orario di lavoro 24 ore su 24 fra i soggetti interessati.

    Rimane inoltre la vistosa necessità di accelerare ulteriormente la tempistica nelle operazioni.

    Peraltro vi sono pecche ancora da sanare.

    Il potere doganale non è ancora così decentrato come desiderato né opera sempre in maniera coerente; sotto questo profilo raccomandiamo una maggiore uniformità tra gli uffici periferici delle Dogane in Italia, perché oggi scaturiscono ancora discrepanze, pesino clamorose, sull'interpretazione dei testi legislativi. In questo senso dobbiamo lamentare che a Genova siamo troppo 'precisi' rispetto ad altre realtà dove la Dogana è meno 'pressante', e fors'anche meno 'pressata'.




    1. I PORTI

    L'andamento positivo dei traffici portuali nei vari settori merceologici è sotto gli occhi di tutti e non necessita di ulteriori commenti. Nel 2000 i porti liguri hanno registrato performance soddisfacenti; in particolare, il porto di Genova ha stabilito diversi record di traffico.

    Ma se il presente è confortante, i problemi emergono nel medio-lungo termine poiché permangono irrisolti alcuni fattori di rischio che potrebbero frenare lo sviluppo e condurre ad una retrocessione ai momenti bui che si pensavano dimenticati per sempre, anche se oggi cambiano le motivazioni:

    • l'organizzazione del lavoro non è ancora al passo coi tempi, per cui la crescita dell'attività rischia di essere fortemente frenata, se non verrà risolto il nodo critico della reale liberalizzazione dell'attività in banchina. Proprio a Genova la Commissione Europea ha recentemente presentato l'attesa proposta di direttiva sulla portualità, che punta in sintesi ad una maggiore trasparenza, ad ampliare il numero dei fornitori di servizi, a riconoscere la libertà dell'utenza all'autoproduzione del servizio e ad eliminare la riserva del lavoro. Obiettivi lodevoli, ma perseguiti con misure non coerenti e discutibili, che andrebbero verificate
    • la mancanza di autonomia finanziaria per gli enti portuali, al di là dei consensi verbali;
    • la carenza atavica di infrastrutture logistiche adeguate, dalle bretelle autostradali alle linee ferroviarie, e di carenza di spazi operativi in banchina e nel retro-banchina, dalla cui combinazione congiunta scaturiscono gli effetti più deleteri.

    Alle limitazioni orografiche si aggiunge una quasi inesistente politica di recupero degli spazi disponibili, per cui si spreca anche quel poco che il territorio offre.

    Sotto il profilo infrastrutturale, il sistema dei trasporti ligure è obsoleto, saturo e collassato; una conseguenza di due decenni di mancata crescita nello sviluppo di strade e vie ferrate che latitano in maniera palese oppure, laddove presenti, non sono sufficienti a supportare un traffico crescente. Ancora da migliorare è la stessa viabilità portuale, molto intasata.

    Anche per effetto del mancato coordinamento tra alcuni organi istituzionali, ai problemi generali della nostra portualità si sovrappongono lentezze e conflittualità su alcune decisioni di capitale importanza.

    Collegata alla lenta approvazione del Piano Regolatore Portuale - che ha messo a rischio la spendiiblità del corposo piano d'investimento programmato dalle Autorità Portuali - il caso-Maersk è sintomatico delle distorsioni derivanti dal gioco di alcuni fattori.

    Se il vettore mondiale leader nella movimentazione dei container chiede di insediare in Liguria il proprio hub mediterraneo, abbiamo l'obbligo non solo morale di trattenerlo a qualunque costo (a Genova o a Vado); sarebbe un delitto non tollerabile lasciarsi sfuggire una simile opportunità a pro di concorrenti vicini quali Livorno e Marsiglia.

    Stiamo vivendo momenti cruciali per il decollo definitivo di attività capaci - fatta salva la loro compatibilità con le prioritarie tematiche ambientali - di riverberare sul territorio ricchezza ed occupazione, che esigono tuttavia un quadro normativo preciso e a lungo respiro.

    Non è trascurabile l'importanza degli investimenti che, quale effetto-trascinamento innescato dal colosso danese, altri soggetti di valenza internazionale possono esercitare.

    Peraltro ovunque ricada in Liguria la scelta finale di allocazione del terminal della Maersk, il Governo Centrale dovrà stabilire adeguate contropartite al fine di ricompensare il 'sacrificio' degli abitanti di fronte al bene superiore della collettività frutto di scelte strategiche di valenza nazionale.

    In termini più generali, è doveroso definire una volta per tutta in quale direzione di sviluppo vuole andare la Liguria, che dispone di fattori economici in stridente contrasto; da un lato, la forte presenza, almeno finora dell'industria pesante, dall'altro, quelli che da sempre che, piaccia o meno, rimangono i nostri maggiore assets: i Porti.

    In mezzo, la vocazione turistica, senz'altro da rispettare, seppure consci che quest' industria non.sembra in grado di creare ricchezza per tutti perché mancano risorse ed opportunità pratiche di altri grandi siti.

    Soprattutto i primi due fattori non sono più conciliabili fra loro perché insistono sulla stessa risorsa: il territorio, che si disputano in continuazione, come insegna la vicenda del braccio di ferro delle Acciaierie di Cornigliano, che non intendono lasciare spazio alle attività logistiche del distripark

    Nel dissidio, l'ALCE ritiene necessaria una scelta finale di 'prevalenza' di un'attività sull'altra anziché quella, un po' salomonica, di 'equivalenza'. Noi non abbiamo dubbi nell'indicare nei porti la reale ragione di esistenza e di sviluppo della Liguria, che deve prevalere su tutto il resto. Come dimostrato nel recente passato un pò ovunque, quando il porto si è ripreso, l'intera città. si è rivitalizzata.

    Il dinamismo e l'entità delle attività portuali sono tutte nei dati diffusi dall'Autorità Portuale di Genova e dal CENSIS al termine di uno studio specifico.

    Negli ultimi cinque anni la crescita degli addetti portuali è stata del 23%, mentre nel territorio comunale il 35% dell'occupazione è generato dal porto. A Genova l'indotto portuale è stimato in 61.000 posti di lavoro, di cui 11.000 diretti e 50.000 indiretti, e le attività portuali generano l'11,1% del PIL provinciale.

    L'immissione di una lira aggiuntiva di domanda all'interno del porto produce un incremento complessivo della produzione di 2,8 lire, delle quali 0,9 direttamente nelle attività portuali e 1,9 in attività indotte dall'apparato portuale. Un aumento di un'unità di lavoro nelle branche portuali dà luogo ad un incremento complessivo di unità di lavoro a Genova pari a 5,5, di cui 1 unità direttamente derivante dalla domanda aggiuntiva di attività portuali, e 4,5 d'indotto indiretto.

    Al 2012 l'impatto sull'economia regionale degli investimenti previsti nel PRP sarà di 5.800 miliardi di lire in termini di produzione aggiuntiva per il settore portuale, con occupazione diretta ed indotta derivante dalla crescita dei traffici di 9.800 unità, senza contare gli occupati nei cantieri di costruzione.




    1. LOGISTICA LIGURE E COMUNICAZIONI

    In Liguria dobbiamo decidere quale ruolo economico vogliamo condurre rispetto all'Italia; se la logistica e le attività trasportistiche connesse ai porti sono attività marginali oppure motori regionali e nazionali.

    In tal caso, a corredo vanno realizzate infrastrutture idonee a supportare l'atteso incremento di traffico.

    C'è bisogno di piena coerenza strategica; decidere una volta per tutte su quali beni capitali vogliamo fondare lo sviluppo della Liguria, senza cambiare l'impostazione a ogni cambio di Governo.

    La portualità ligure ha oggi un dimensionamento di media entità; o è già troppo grande o è ancora troppo piccola. Se vogliamo puntare sulla logistica, bisogna individuare le aree; ci vuole un input governativo, che sia recepito dalla Regione ed avallato dalle Province.

    In generale, si dovrebbe incentivare e accelerare il recupero delle aeree dismesse oppure occupate da attività non più compatibili, con iniziative pregevoli come quella di Genova Sviluppo.

    A Genova il Distripark di Cornigliano langue soggiogato da anni di proposte e studi, nell'inerzia delle istituzioni; denari ed occupazione previste dal progetto rischiano di andare nel vicino entroterra.

    Perciò chiediamo ai vincitori delle ultime elezioni una decisa dimostrazione di voler mantenere le promesse elettorali con una prova concreta.

    Il messaggio che rivolgiamo al nuovo Governo è di sbloccare la situazione delle Acciaierie dando modo al Governo Regionale ed a quello Cittadino di portare avanti un chiaro e definitivo disegno sulle aree di Cornigliano.

    Non si può più tergiversare procrastinando una decisione che urge; dallo sviluppo di una piattaforma logistica possono derivare numerose attività legate al transito e trattamento delle merci e altre attività quali servizi di contorno.

    Malgrado la dimensione dell'Aeroporto di Genova sia già quasi al suo massimo sviluppo - infatti Genova ha un limite oggettivo nel bacino di utenza ridotto - ci sono ulteriori margini legati allo sviluppo di traffici mercantili e portuali e al turismo coordinato e organizzato (crociere e congressi).

    Ultimamente si è affacciato un nuovo potenziale interlocutore internazionale (PSA Singapore) di grande capacità finanziaria ed esperienza, che potrebbe essere interessato a rilevare e rilanciare lo scalo. L'opportunità va senza dubbio presa in considerazione in termini seri.

    Visto che il consorzio Aliliguria per il momento non è ancora decollato, bisogna attendere la reale privatizzazione di Alitalia e lo scioglimento di altri ostacoli che si sono per il momento frapposti.

    La Camera di Commercio dovrebbe farsi promotore dell'iniziativa - e ad essa dovrebbero accordarsi altri operatori - visto che la spinta iniziale di Assindustria per il momento segna il passo.





    PARTE II

    L'ASSOCIAZIONE

    1. L'ATTIVITA' SVOLTA NEL 2000 E LO SVILUPPO

    Nel 2000 abbiamo raggiunto i seguenti risultati:

    • accordo con ASCOM Genova, che dovrà essere esteso alle altre tre Provincie, sotto le seguenti importanti premesse: assegnazione di una vice presidenza nella giunta esecutiva; amplificazione in sede Confcommercio della portata dell'azione dell'ALCE; acquisizione di un ruolo nell'ambito delle materie marittimo-portuali compresa l'adozione d'iniziative autonome; possibilità di realizzare un raggrupamento di associazioni d'imprese che rappresentano le merci in ambito portuale; mantenimento di autonomia, funzioni e servizi propri dell'ALCE;
    • nuovo contratto di lavoro, adottando quello nazionale del commercio;
    • inizio della trattative con l'ASCOM di Imperia per fornire servizi in materia di commercio estero;
    • collaborazione con Camera di Commercio, Comutenti ed Assagenti a formare la Camera del Mare;
    • Commissione Mista Utenti e Operatori Portuali e Pubblica Amministrazione sulle Dogane;
    • coordinamento con CELIG per attività promozionali del commercio estero;
    • definizione del sito Internet;

    Fra le attività che ci attendono, è necessaria un'azione più penetrante di promozione e marketing a favore dell'Associazione, per la divulgazione di una nicchia economica com'è quella delle PMI.

    Introdotto il sito ALCE nel 2000, bisogna intensificarne l'uso e renderlo più vivo diffondendo servizi di informazione (bollettino, quotazioni, borse merci ecc.) e aggiungendovi link con altri siti per poter fornire valore aggiunto alle Aziende associate. Il sito va adeguato ai reali scopi e opportunità che ne possono derivare, uniformandosi agli standard di portali in circolazione.




    1. COLLABORAZIONE CON ALTRI ENTI TERRITORIALI

    L'ASCOM, di cui ora siamo parte attiva, è un veicolo ideale per avere maggiore voce in capitolo e anche una certa rappresentatività in determinati ambienti dove vengono prese decisioni importanti.

    Dal suo canto, l'ALCE ha l'opportunità di portare all'ASCOM un maggiore know how sulle tematiche internazionali.

    Andrebbe approfondito il progetto d'internazionalizzazione delle imprese liguri in maniera da utilizzare, senza dispersione, i fondi disponibili. Continuiamo a soffrire l'esistenza di un numero eccessivo di Enti dediti a curare l'attività di promozione del commercio con l'estero.

    Si registrano parecchie iniziative unilaterali delle varie Camere di Commercio, non coordinate fra loro.

    Il CELIG è in uno stato inerte, confermandosi finora organismo largamente improduttivo che agisce da battitore libero.

    Nei rapporti con altri enti omologhi, come il WTC, si auspica un riavvicinamento nei ruoli.




    1. CONCLUSIONI DEL PRESIDENTE

    Dopo una Relazione così folta di argomenti, cercherò di essere breve.

    Come già più volte menzionato, questa Assemblea coincide con il traguardo finalmente raggiunto, dopo anni di negoziazioni, di accorpamento di ALCE nella grande famiglia ASCOM.

    Questo passo storico permetterà alla nostra Associazione di percorrere la strada dello sviluppo verso una maggiore presenza nelle altre Province Liguri e nelle altre Province confinanti con la nostra Regione.

    Sono sicuro che l'evoluzione della nostra Associazione non passerà solamente tramite l'ASCOM ma, viste le indubbie professionalità dei propri Iscritti e della struttura dell'ALCE, sarà possibile crescere anche attraverso sperate collaborazioni con altri Enti e/o Istituzioni Liguri che si occupano di promozione del Commercio Estero in Liguria; in anni dove si cerca di accorpare, completare fusioni fra gruppi in vari settori per ridurre i costi e migliorare i prodotti e servizi, perché l'ALCE non dovrebbe rappresentare il solo o uno degli Organi Istituzionalmente riconosciuti per promuovere il Commercio Estero per le Aziende Liguri?

    Pensiamoci e parliamone. . . . . . .

    Termino il mio mandato di Presidente dopo due anni di soddisfazioni per essere riuscito, insieme alla Giunta e al Consiglio, a raggiungere gli obiettivi prefissati due anni fa.

    Ringrazio personalmente i Soci ed in particolare gli Amici Abbo, Calvini ed il compianto Piero Teglio per i preziosi consigli nel gestire saggiamente l'Associazione.

    Ringrazio anche le dipendenti che mi hanno pazientemente sopportato e "supportato" in questi due lunghi anni di lavoro.

    Sono sicuro che chi mi succederà, svilupperà l'Associazione in una grande realtà Ligure, potendo disporre di un grande potenziale di mercato, di veri collaboratori/amici e della floridità economica dell'ALCE.

    Grazie.


    ›››Archiv
    AB DER ERSTE SEITE
    In den ersten drei Monaten des Jahres 2025 stieg der Güterverkehr im Hafen von Ravenna um +8,9 %
    Ravenna
    Zunahme bei Trockenmassengut, Containerfracht und konventioneller Fracht
    Im ersten Quartal sank der Umsatz von Costamare um -6,1%
    Mönch
    Ausgliederung von Costamare Bulkers abgeschlossen
    Das Westdock des Hafens von Gioia Tauro ist in Betrieb genommen
    Freude Stier
    Containerschiff "MSC Bridge" legt an
    Maersk Group meldet positive Quartalsergebnisse
    Maersk Group meldet positive Quartalsergebnisse
    Kopenhagen
    Das von der Flotte transportierte Containervolumen bleibt stabil. +8,4 % Verkehrswachstum an Hafenterminals
    Europäische Kommission genehmigt Italiens Antrag auf Wiedereinführung des Internationalen Registers
    Brüssel
    Es gilt bis Ende 2033
    Im Hafen von Triest nimmt der Massengüterumschlag ab, der Umschlag von sonstigen Gütern nimmt zu
    Triest
    Im ersten Quartal war ein Rückgang von -4,3 % zu verzeichnen. In Monfalcone stieg der Verkehr um +54,9 %
    Im ersten Quartal stieg der Güterumschlag im Hafen von Venedig um +4,3 %
    Venedig
    Feste Massengüter und Containerfracht nehmen zu. Rückgang des Flüssigguts um -6,1 %
    GNV bestellt vier weitere RoPax-Schiffe bei Guangzhou Shipyard International
    Genua
    Die Auslieferung der 71.300 BRT-Einheiten beginnt Anfang 2028
    Die Vereinbarung zwischen der Region und dem außerordentlichen Kommissar gibt grünes Licht für den Bau der Darsena Europa im Hafen von Livorno
    Florenz
    Giani: Endlich kann mit der Arbeit begonnen werden
    Filt, Fit und Uilt unterstützen die Aktivitäten von Cianes in Genua und Savona, die durch die Konkurrenz von Petromar gefährdet wären
    Genua
    Hupac konzentriert sich auf den kombinierten Verkehr auf der Nord-Süd-Achse und konzentriert sich dabei auf volumenstarke Verbindungen
    Zürich
    DFDS steigert Quartalsumsatz um 7,5 % durch Übernahme von Ekol
    Kopenhagen
    Die von der Flotte transportierten Gütermengen sind stabil. -27,5 % weniger Passagiere
    Ende 2025 stellt RAlpin den Schienenverkehr der Rollenden Landstraße zwischen Freiburg und Novara ein
    Olten
    Das Unternehmen prangert die zahlreichen und unerwarteten Einschränkungen des Schienennetzes an
    Terminalbetreiber ICTSI schließt erstes Quartal mit Rekord ab
    Manila
    Historischer Höchststand bei Finanzergebnis und umgeschlagenem Containerfrachtvolumen
    Premuda, Management-Buy-out-Operation für das gesamte Aktienkapital des Unternehmens
    Genua
    Die Umsetzung erfolgte mit der strategischen und finanziellen Unterstützung von Pillarstone
    Im ersten Quartal dieses Jahres stiegen die Schiffstransite durch den Panamakanal um +35,9 %
    Im ersten Quartal dieses Jahres stiegen die Schiffstransite durch den Panamakanal um +35,9 %
    Panama
    Schiffe transportierten 60,0 Millionen Tonnen Ladung (+40,1%)
    Im ersten Quartal 2025 ging der Schiffsverkehr im Bosporus um -7,5 % zurück
    Im ersten Quartal 2025 ging der Schiffsverkehr im Bosporus um -7,5 % zurück
    Ankara
    Insgesamt passierten 9.351 Schiffe
    Ausschreibung für die Erweiterung und technologische Modernisierung von Tor IV des Hafens Triest
    Mittelmeer-Emissionskontrollgebiet für Schwefeloxide tritt morgen in Kraft
    Brüssel
    Schiffe müssen Kraftstoff mit einem maximalen Schwefelgehalt von 0,1 % verwenden.
    Norwegian Cruise Line Holdings meldet vierteljährlichen Nettoverlust von -40,3 Millionen US-Dollar
    Norwegian Cruise Line Holdings meldet vierteljährlichen Nettoverlust von -40,3 Millionen US-Dollar
    Miami
    In den ersten drei Monaten dieses Jahres sanken die Einnahmen um -2,9%
    DSV schließt Übernahme von Schenker ab
    Hedehouse
    In den ersten drei Monaten dieses Jahres stieg das Betriebsergebnis des dänischen Logistikkonzerns um +17,5%
    Hapag-Lloyd erwartet sehr positiven Abschluss des ersten Quartals
    Hamburg
    ONE schloss das Geschäftsjahr 2024 mit einem Nettogewinn von 4,2 Milliarden US-Dollar (+336 %) ab
    ONE schloss das Geschäftsjahr 2024 mit einem Nettogewinn von 4,2 Milliarden US-Dollar (+336 %) ab
    Singapur
    Im Berichtszeitraum transportierte die Containerflotte 3,1 Millionen TEU (+2,3%)
    Im ersten Quartal stiegen die Einnahmen der chinesischen Schifffahrtsgruppe COSCO um +20,1%
    Im ersten Quartal stiegen die Einnahmen der chinesischen Schifffahrtsgruppe COSCO um +20,1%
    Shanghai
    Die Flotte transportierte 6,5 Millionen Container (+7,5%)
    Im letzten Quartal 2024 wurden an den Eurokai-Hafenterminals über 3,2 Millionen Container umgeschlagen (+9,4 %)
    Hamburg
    In Deutschland betrug der Verkehr 1,9 Millionen TEU (+14,0%) und in Italien 443.000 TEU (+7,9%)
    OOIL bestellt 14 neue 18.500-TEU-Containerschiffe
    Hongkong
    Werften in Dalian und Nantong erhalten 3,1-Milliarden-Dollar-Auftrag
    Orient Overseas (International) Limited (OOIL), die Tochtergesellschaft der chinesischen Schifffahrtsgruppe COSCO Shipping Holdings, die containerisierte Seetransportdienste mit ... betreibt.
    Chinesische Häfen verzeichnen im dritten Quartal neuen Frachtumschlagrekord
    Chinesische Häfen verzeichnen im dritten Quartal neuen Frachtumschlagrekord
    Peking
    Im gleichen Zeitraum wurden in den Seehäfen 73,1 Millionen Container umgeschlagen (+8,3%).
    Passagierterminal am Rizzo-Dock im Hafen von Messina fertiggestellt
    Messina
    Die Arbeiten zur Umgestaltung des Meeresbodens im Hafen von Reggio Calabria beginnen
    Le Aziende informano
    Il retrofit ibrido-elettrico di ABB guida i traghetti dei laghi italiani verso un futuro più sostenibile
    UPS schloss das erste Quartal mit einem Nettogewinn von 1,2 Milliarden Dollar (+6,6%) ab
    Atlanta
    Umsatz nach Verkauf von Coyote Logistics leicht rückläufig
    Zweites großes in China gebautes Kreuzfahrtschiff vom Stapel gelassen
    Shanghai
    Es wird Ende 2026 in die Flotte von Adora Cruises aufgenommen
    Uiltrasporti unterstreicht die Notwendigkeit, italienische Häfen unter öffentlicher Kontrolle zu halten
    Rom
    Die Linienschifffahrtsindustrie leistet einen wesentlichen Beitrag zur US-Wirtschaft.
    Washington
    Dies wird durch eine Analyse unterstrichen, die von S&P Global Market Intelligence im Auftrag von WSC und PMSA durchgeführt wurde.
    Zahl der Opfer nach Explosion im iranischen Hafen Shahid Rajaee steigt
    Teheran
    Es forderte 46 Todesopfer und über 1.200 Verletzte
    Ausschreibung für die Konzession eines Containerterminals im ukrainischen Hafen Tschornomorsk soll bis Mitte des Jahres erfolgen
    Kiew
    Das Management umfasst das Stückgutterminal
    Wärtsilä verzeichnet positives erstes Quartal
    Helsinki
    Das Wachstum des Auftragseingangswerts verlangsamt sich
    CEVA Logistics (CMA CGM-Gruppe) wird die türkische Borusan Lojistik kaufen
    ESPO: Die Forderung des Haushaltsausschusses des EU-Parlaments nach mehr Mitteln für Verkehr, Energie und Infrastruktur ist willkommen
    Brüssel
    Es wurde betont, wie wichtig die Finanzierung der TEN-V-Netze ist, um ihre Anpassung an militärische und zivile Zwecke zu ermöglichen.
    Solidaritätsbeitrag für die Familien von Hafenarbeitern, die Opfer von Arbeitsunfällen geworden sind
    Rom
    Es wurde von der Nationalen Bilateralen Hafenbehörde gegründet
    Bureau Veritas Marine & Offshore Division meldet Rekordquartalsumsatz
    Neuilly-sur-Seine
    Neuer historischer Höchststand auch für die klassifizierte Flotte
    PSA erwägt angeblich den Verkauf seines 20%-Anteils an Hutchison Ports
    Singapur
    Dies geht aus einer Meldung von "Reuters" hervor, die diese Hypothese bereits Ende 2022 in Umlauf gebracht hatte.
    Federagenti, Italien muss die Projekte von ZES, Freizonen und speziellen Logistikzonen stark beschleunigen
    Rom
    Pessina: Es gibt keinen Raum für Reflexionen, die der Bürokratie zum Opfer fallen
    Im ersten Quartal dieses Jahres ging der Güterverkehr im Hafen von Rotterdam um -5,8 % zurück.
    Rotterdam
    Sowohl die Ausschiffungs- (-3,1 %) als auch die Einschiffungslast (-11,9 %) nehmen ab
    Der Anstieg der Containerfracht reicht für den Hafen Antwerpen-Brügge nicht aus, um einen Rückgang des Quartalsverkehrs um 4,0 % zu vermeiden
    Antwerpen
    Der Rückgang bei flüssigen Massengütern verschärfte sich (-19,1%)
    Der chinesische Reederverband betrachtet die Maßnahmen der USA gegen chinesische Schiffe als typisches Beispiel für Unilateralismus und Protektionismus
    Peking/Washington
    Der WSC bekräftigt, dass derartige Maßnahmen den amerikanischen Handel untergraben, den amerikanischen Herstellern schaden und die Bemühungen zur Stärkung der maritimen Industrie des Landes untergraben könnten.
    COSCO äußert entschiedenen Widerstand gegen geplante US-Steuern auf chinesische Schiffe
    Shanghai
    Sie verzerren den fairen Wettbewerb - prangert die Shanghai-Gruppe an - und behindern das normale Funktionieren der Schifffahrt
    Wachsender Anteil neuer Marktteilnehmer im europäischen Schienenverkehrssektor
    Madrid
    Im Jahr 2023 sank die Leistung des Schienengüterverkehrs um -8 %
    Neue chinesische Schiffssteuern werden die Preise für Amerikaner nur erhöhen
    Washington
    Der stellvertretende Vorsitzende der US-Handelskammer verurteilte dies
    Steuerbeträge für mit China verbundene Schiffe, die in US-Häfen ankommen, festgelegt
    Washington
    Sie werden auf der Grundlage der Nettokapazität bzw. des Containervolumens berechnet, gelten ab Oktober und werden schrittweise erhöht.
    Internationale Ausschreibung zur Konzessionsvergabe für neue Werft im Hafen von Casablanca gestartet
    Casablanca
    Es ist das größte in Afrika und wird seit 2019 nicht mehr genutzt
    Federlogistica, die Branche muss aufhören, Logistik nur unter Kostengesichtspunkten zu betrachten
    Genua
    Falteri: Ein nationaler Kontrollraum, bestehend aus Vertretern des Logistiksektors und der Industriekonzerne, ist notwendig
    ABB schließt das erste Quartal positiv ab, auch wenn das Umsatzwachstum geringer ausfällt als erwartet
    Zürich
    Wierod: Unser konsolidierter lokaler Ansatz schützt uns vor dem Handelskrieg
    Neues globales Mindestlohnabkommen für Seeleute
    Genf
    Ab dem 1. Januar 2026 steigt der Kurs auf 690 US-Dollar, ab 2027 auf 704 US-Dollar und ab 2028 auf 715 US-Dollar.
    Der globale Warenhandel könnte dieses Jahr um -1,5 % sinken
    Genf
    Die WTO sieht dies vor. Okonjo-Iweala: Anhaltende Unsicherheit droht das globale Wachstum zu dämpfen, mit schwerwiegenden negativen Folgen für die Welt
    Im Jahr 2023 wurden rund zwei Drittel aller in der EU bewegten Güter auf dem Seeweg transportiert.
    Luxemburg
    Im Zeitraum 2013–2023 stieg nur der Anteil des Straßenverkehrs, während der Anteil anderer Verkehrsträger zurückging.
    Postsendungen von Waren aus Hongkong in die USA ausgesetzt
    Hongkong
    Hongkong Post sieht sich aufgrund ungerechtfertigter und einschüchternder Maßnahmen der Vereinigten Staaten mit exorbitanten und unangemessenen Zöllen konfrontiert
    Taiwans Evergreen und Yang Ming verzeichneten im April Umsatzrückgänge
    Keelung/Taipeh
    Der Umsatz der Landsleute Wan Hai Lines wächst
    In den ersten drei Monaten des Jahres 2025 transportierten RCL-Containerschiffe 658.000 TEU (+8,9 %)
    Bangkok
    Umsatzplus von +37,6 %
    Der Vorbereitungsprozess für den Hafenregulierungsplan von Ancona hat begonnen
    Ancona
    Die vorläufige Überprüfung der strategischen Umweltprüfung hat begonnen
    d'Amico International Shipping meldet Umsatz- und Gewinnrückgang im Quartal
    Luxemburg
    Balestra di Mottola: Wir erwarten keine Auswirkungen auf uns durch etwaige Hafenzölle, die in den USA für in China gebaute Schiffe erhoben werden
    Auf dem Weg zur endgültigen Genehmigung der Nominierung von Francesco Benevolo zum Präsidenten des Hafens von Ravenna
    Rom
    Das MIT hat den Vorschlag an die Transportkommission der Kammer weitergeleitet
    Der Rückgang der von der Wallenius Wilhelmsen-Flotte transportierten Fahrzeugmengen setzt sich fort
    Lysaker
    Die ersten drei Monate des Jahres 2025 wurden mit einem Umsatz von 1,3 Milliarden Dollar (+3,4%) abgeschlossen
    Schifffahrtsagenten, Zollagenten und Spediteure von La Spezia begrüßen die Ernennung von Pisano
    Das Gewürz
    Für die Präsidentschaft der AdSP - so die Freude - wurde "einer von uns" ausgewählt
    MIT ernennt Bruno Pisano zum Präsidenten der AdSP des östlichen Ligurischen Meeres
    Rom
    DHL kauft IDS Fulfillment
    Westerville/Indianapolis
    Stärkung des E-Commerce-Segments
    V.Ships hat V.Yachts gegründet, um seine Dienste für große Yachten anzubieten
    London
    Der Sitz wird in Monaco sein
    Mercitalia Rail transportiert Schrott von Pomezia zu Stahlwerken in Norditalien
    Mailand
    Finnlines-Umsatz stieg im ersten Quartal um +2,3 %
    Helsinki
    Die von der Flotte transportierten Mengen nehmen zu, mit Ausnahme von Autos
    NYK baut drittes Autoterminal im Hafen von Barcelona
    Barcelona
    Die Arbeiten zur Elektrifizierung des MSC Crociere-Terminals beginnen
    Der Investmentfonds Verdane verkauft Danelec an die GTT-Gruppe
    Paris
    Dänisches Unternehmen entwickelt Technologien zur Digitalisierung des Seeverkehrs
    Israelische Streitkräfte griffen den Hafen von Hodeyda an
    Jerusalem
    IDF, Maßnahmen zur Begrenzung von Schiffsschäden
    Vard unterzeichnet neuen Vertrag mit Dong Fang Offshore für OSCV-Schiff
    Triest
    Die Auslieferung erfolgt im ersten Quartal 2028
    Kollaborationsprotokoll zwischen der Federation of the Sea und WSense
    Rom
    Zu den Zielen gehört die Förderung einer intelligenten und nachhaltigen Bewirtschaftung der Meeresressourcen
    Eine Konferenz über maritime Ingenieurbauwerke und Klimawandel am Mittwoch in Rom
    Rom
    Es findet im Auditorium Fondazione MAXXI statt
    Der Jahresabschluss 2024 der Hafenbehörde der östlichen Adria wurde genehmigt
    Triest
    Es verzeichnet einen allgemeinen Verwaltungsüberschuss von fast 283 Millionen Euro
    Accelleron Industries kündigt weitere Investitionen in Italien an
    Baden
    Ziel ist die Stärkung der Technologieführerschaft bei Kraftstoffeinspritzsystemen zur Dekarbonisierung des maritimen Sektors.
    AD Ports aus den VAE investiert weiterhin in Ägypten
    Kairo/Abu Dhabi
    Nießbrauchvertrag zur Entwicklung und Verwaltung eines Logistik- und Industrieparks in der Nähe des Hafens Port Said
    Der endgültige Haushalt 2024 der Hafenbehörde der Zentraladria wurde genehmigt
    Ancona
    Grünes Licht vom Vorstand
    RFI, Ausschreibung für Wartungs- und Telekommunikationsverbesserungsarbeiten vergeben
    Rom
    Programmvolumen rund 180 Millionen Euro
    Vertrag unterzeichnet, der CMA CGM die Verwaltung des Containerterminals im Hafen von Latakia überträgt
    Damaskus
    Investitionen von 230 Millionen Euro in den ersten vier Jahren erwartet
    Rizzo zum außerordentlichen Kommissar der Strait Port System Authority ernannt
    Messina
    DHL Group steigert Umsatz in den ersten drei Monaten 2025 um +2,8%
    Bonn
    Nettogewinn von 830 Millionen Euro (+3,9%)
    Kauf des Geländes für neues Kreuzfahrtterminal in Marghera abgeschlossen
    Venedig
    Die Inbetriebnahme ist für die Kreuzfahrtsaison 2028 geplant.
    CMA CGM schließt Übernahme von Air Belgium ab
    Marseille/Mont-Saint-Guibert
    Mazaudier: Wir verstärken unsere Luftkapazitäten mit sofortiger Wirkung
    In den ersten drei Monaten des Jahres 2025 ging der Güterverkehr in albanischen Häfen um -1,8 % zurück
    Tirana
    Auch die Zahl der Passagiere ist zurückgegangen (-1,6 %)
    Im Jahr 2024 wurden auf dem österreichischen Schienennetz 94,4 Millionen Tonnen Güter transportiert (+2,2 %)
    Wien
    31,8 % des Gesamtaufkommens wurden auf Strecken über 300 Kilometer erreicht
    Der endgültige Haushalt und der Jahresbericht 2024 der AdSP Sardinien wurden genehmigt
    Cagliari
    Pilotprojekt zur einheitlichen Erteilung von Hafenzugangsgenehmigungen für Transportunternehmen
    Jahresabschluss 2024 von Interporto Padova einstimmig angenommen
    Padua
    Umsatzplus von +7,3 %
    Sanierungsarbeiten im Agrar- und Lebensmittelzentrum des Hafens von Livorno im Gange
    Livorno
    Werke im Wert von sechs Millionen Euro
    Bluferries ist bereit, die neue RoPax-Fähre Athena in der Straße von Messina in Betrieb zu nehmen
    Messina
    Es kann bis zu 22 LKWs oder 125 Autos und 393 Personen befördern
    Genehmigte den Jahresabschluss für das Geschäftsjahr 2024 des AdSP des Ionischen Meeres
    Tarent
    424,8 Millionen Hafenbauarbeiten im letzten Jahrzehnt abgeschlossen
    Kalmar meldet niedrigeren Quartalsumsatz, höhere Auftragseingänge
    Helsinki
    In den ersten drei Monaten 2025 betrug der Nettogewinn 34,1 Millionen Euro (+2%)
    Antonio Ranieri ist der neue maritime Direktor von Ligurien
    Genua
    Er übernimmt das Amt von Admiral Piero Pellizzari, der wegen Erreichens der Altersgrenze aus dem Dienst entlassen wurde.
    Im ersten Quartal 2025 verzeichnete Chinas CIMC einen Anstieg der Containerverkäufe um 12,7 %
    Hongkong
    Umsatzwachstum von +11,0 %
    NÄCHSTE ABFAHRSTERMINE
    Visual Sailing List
    Abfahrt
    Ankunft:
    - Alphabetische Liste
    - Nationen
    - Geographische Lage
    Im vergangenen Jahr stiegen die Einnahmen der chinesischen Gruppe CMPort um +3,1%
    Hongkong
    In den ersten drei Monaten des Jahres 2025 wurden an Hafenterminals 36,4 Millionen Container umgeschlagen (+5,6 %)
    Der Jahresabschluss der AdSP für Westligurien und das Mittel-Nord-Tyrrhenische Meer wurde genehmigt
    Genua/Civitavecchia
    Konecranes-Umsatz stieg in den ersten drei Monaten des Jahres 2025 um +7,7 %
    Helsinki
    343 Millionen Euro Neuaufträge für Hafenfahrzeuge (+37,5 %)
    Kühne+Nagel verzeichnet Wachstum im ersten Quartal
    Schindellegi
    Der Nettoumsatz des Logistikkonzerns belief sich auf 6,33 Milliarden Schweizer Franken (+14,9%)
    Antrag von TDT (Grimaldi-Gruppe) für den Bau und die Verwaltung von 50 % des Terminals Darsena Europa in Livorno
    Livorno
    Das Unternehmen hat eine Verlängerung der Laufzeit der aktuellen Konzession beantragt
    Im Jahr 2024 werden 58 Millionen in die Modernisierung der Häfen von Livorno, Piombino und der Insel Elba investiert
    Livorno
    Der endgültige Haushalt und der Jahresbericht der AdSP wurden genehmigt
    Im ersten Quartal wurden im Hafen von Valencia 1,3 Millionen Container umgeschlagen (+3,4 %)
    Valencia
    Rückgang des Umschlagverkehrs
    EIB-Beratung zur Stärkung der Klimaresilienz der Häfen von Volos, Alexandroupolis und Patras
    Luxemburg
    Es wird Hafenbehörden bei der Identifizierung und Bewältigung von Klimarisiken unterstützen
    Der Verwaltungsausschuss der Hafenbehörde des zentralen Tyrrhenischen Meeres hat den Jahresabschluss 2024 einstimmig genehmigt
    Neapel
    SOS LOGistica wird die Qualifikation eines Unternehmens des Dritten Sektors erwerben
    Mailand
    Der Verein hat derzeit 74 Mitglieder
    In den ersten drei Monaten des Jahres 2025 ging der Güterverkehr in den Häfen von Barcelona und Algeciras zurück
    Barcelona/Algeciras
    Hupac verlagert intermodalen Dienst mit Padua nach Novara
    Lärm
    Bisher war das andere Terminal das in Busto Arsizio.
    HÄFEN
    Italienische Häfen:
    Ancona Genua Ravenna
    Augusta Gioia Tauro Salerno
    Bari La Spezia Savona
    Brindisi Livorno Taranto
    Cagliari Neapel Trapani
    Carrara Palermo Triest
    Civitavecchia Piombino Venedig
    Italienische Logistik-zentren: Liste Häfen der Welt: Landkarte
    DATEN-BANK
    ReedereienWerften
    SpediteureSchiffs-ausrüster
    agenturenGüterkraft-verkehrs-unternehmer
    MEETINGS
    Eine Konferenz über maritime Ingenieurbauwerke und Klimawandel am Mittwoch in Rom
    Rom
    Es findet im Auditorium Fondazione MAXXI statt
    Die Konferenz "Neue nachhaltige Schiffskraftstoffe – Dekarbonisierung der Schifffahrt" findet am Montag in Genua statt
    Genua
    ››› Archiv
    NACHRICHTENÜBERBLICK INHALTSVERZEICHNIS
    Proposed 30% increase for port tariffs to be in phases, says Loke
    (Free Malaysia Today)
    Damen Mangalia Unionists Protest Friday Against Possible Closure
    (The Romania Journal)
    ››› Nachrichtenüberblick Archiv
    FORUM über Shipping
    und Logistik
    Relazione del presidente Nicola Zaccheo
    Roma, 18 settembre 2024
    ››› Archiv
    PSA SECH hat den ersten 400-Meter-Zug im Parco Ferroviario Rugna betrieben
    Genua
    Kapazität bis zu 20 Zugpaare pro Tag
    Der Jahresabschluss 2024 der Hafenbehörde Ostligurien wurde einstimmig angenommen
    Das Gewürz
    Die Kriegsbefreiung zur Erweiterung des Ravano-Terminals in La Spezia steht kurz vor dem Abschluss
    Das Gewürz
    Die AdSP hat über 600.000 Euro investiert
    Francesco Rizzo zum Präsidenten der AdSP der Meerenge ernannt
    Rom
    Er hat wiederholt die Nutzlosigkeit des Baus der Brücke über die Meerenge angeprangert
    US-Flugzeuge greifen jemenitischen Hafen Ras Isa an
    Tampa/Beirut
    38 Tote und über hundert Verletzte
    Stazioni Marittime prognostiziert für 2025 einen Anstieg des Fähr- und Kreuzfahrtverkehrs im Hafen von Genua
    MIT-Mobilitätsbericht unterstreicht steigende Nachfrage nach Passagier- und Frachtverkehr
    Rom
    Im ersten Quartal ging der Güterverkehr in russischen Häfen um -5,6 % zurück
    Sankt Petersburg
    Sowohl Trockengüter (-5,3 %) als auch flüssige Massengüter (-5,8 %) nehmen ab
    Andrea Giachero als Präsident von Spediporto bestätigt
    Genua
    Auch der Vorstand des Verbandes der Genueser Spediteure wurde für den Dreijahreszeitraum 2025-2028 erneuert.
    Studie zur Überwachung des Fahrzeugverkehrs in den Häfen von Venedig und Chioggia
    Mailand
    Auftrag an Circle und Arelogik vergeben
    In Italien steckt der Schienengüterverkehr in großen Schwierigkeiten
    Genf
    Fermerci fordert eine strukturelle und verstärkte Förderung des Verkehrs sowie eine Refinanzierung der Anreize für den Kauf von Lokomotiven und Waggons.
    Bericht des Global Maritime Forums zur Optimierung von Schiffsanläufen zur Emissionsreduzierung
    Kopenhagen
    Ansätze für virtuelle Ankunft und Just-in-Time-Ankunft vorgeschlagen
    Im ersten Quartal dieses Jahres wuchs der Containerverkehr im Hafen von Gioia Tauro um +15,5%
    Freude Stier
    Baubeginn des "Hafenarbeiterhauses"
    GNV hat das zweite von vier neuen RoPax-Schiffen in China übernommen
    Genua
    "GNV Orion" wird 1.700 Passagiere befördern und bis zu 3.080 Laufmeter Fracht transportieren können
    Nach zehn Quartalen des Rückgangs wächst der Containerverkehr im Hafen von Hongkong wieder
    Hongkong
    In den ersten drei Monaten dieses Jahres wurden 3,39 Millionen TEU umgeschlagen (+2,1%)
    Fincantieri erwirbt Anteile an WSense
    Rom
    Die neunte FREMM-Einheit "Spartaco Schergat" an die italienische Marine ausgeliefert
    Der Containerverkehr in den Häfen von Long Beach und Los Angeles stieg im ersten Quartal um 26,6 % bzw. 5,2 %
    Long Beach/Los Angeles
    Auswirkungen von Trumps Zöllen stehen unmittelbar bevor
    Die Neuauflage des Praktischen Handbuchs Seeverkehr wurde vorgestellt
    Genua
    Geschrieben von Assagenti, wird es fünfzig
    In den ersten drei Monaten des Jahres 2025 wurden im Hafen von Singapur 10,5 Millionen Container umgeschlagen (+5,8%)
    Singapur
    Beim Gewicht verzeichnete der Containerverkehr einen Rückgang von -1,4 %
    Vorschriften für die LNG-Bunkerung auf der Fincantieri-Werft in Genua unterzeichnet
    Genua
    Definieren Sie die Methoden zum Umfüllen von Kraftstoff von Schiff zu Schiff
    Historische Schiffbaumarken Uljanik und 3.Maj stehen kurz vor dem Aussterben
    Zagreb
    Der Staat bestätigt seine Absicht, die Schiffbauaktivitäten an den beiden Standorten Pula und Rijeka zu verkaufen
    Cambiaso Risso hat die Übernahme der französischen Somecassur abgeschlossen
    Genua
    Das transalpine Unternehmen ist spezialisiert auf die Versicherung von Super- und Megayachten
    Neuer wöchentlicher Zugservice zwischen dem Hafen Gioia Tauro und Verona
    Joy Stier/Verona
    Betrieben von Medlog für den Transport von Kühlgütern
    EBWE sucht strategischen Partner für die Entwicklung des moldauischen Flusshafens Giurgiulesti
    London
    Internationaler Wettbewerb gestartet
    Türkische Häfen verzeichnen neuen Frachtumschlagsrekord im ersten Quartal
    Ankara
    Historischer Höchststand der aus dem Ausland importierten Fracht
    Im ersten Quartal 2025 wuchs der Güterverkehr im Hafen von Taranto um +37,6 %
    Tarent
    Anstieg um 854.000 Tonnen Schüttgut und 265.000 Tonnen konventioneller Güter
    DEME kauft Havfram, ein Unternehmen, das Offshore-Windparks installiert
    Zweite rechts/Washington
    Transaktionsvolumen rund 900 Millionen Euro
    Der Schienentransport von Konvois für die U-Bahn von Rom begann in Reggio Calabria
    Rom
    Hitachi Rail vergibt Auftrag an Mercitalia Rail
    - Via Raffaele Paolucci 17r/19r - 16129 Genua - ITALIEN
    tel.: +39.010.2462122, fax: +39.010.2516768, e-mail
    Umsatzsteuernummer: 03532950106
    Registrazione Stampa 33/96 Tribunale di Genova
    Verantwortlicher Direktor: Bruno Bellio
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