I trasporti marittimi in Italia evidenziano un andamento tendenzialmente
stabile, pur con oscillazioni di carattere congiunturale.
Ad una punta massima raggiunta nel 1979, con 285 milioni di tonnellate
di merce movimentate in navigazione internazionale, hanno fatto
seguito anni di flessione.
Un nuovo massimo è stato raggiunto nel 1991, anno in cui
le merci movimentate hanno superato i 290 milioni di tonnellate,
dopo di che si è avuto un andamento altalenante.

MOVIMENTO DELLA NAVIGAZIONE INTERNAZIONALE
NEI PORTI ITALIANI
(milioni di tonnellate)
Fonte: ISTAT
Dal grafico si evince che gli sbarchi prevalgono di gran lunga
rispetto agli imbarchi, a causa del peso preponderante del petrolio
e delle altre materie prime. Nel 1995 ad esempio gli sbarchi
hanno rappresentato l'83% del movimento di merce.
Secondo i primi dati forniti dall'ISTAT per i primi mesi del 1996
e ripresi da Confitarma, l'andamento delle merci in arrivo e in
partenza via mare ha registrato una flessione complessiva del
7% rispetto al corrispondente periodo del 1995.
Questo è addebitabile alla notevole riduzione delle merci
sbarcate, mentre quelle imbarcate si sono mantenute stabili.
| Sbarchi
| Imbarchi
| Totale
| Variazione
|
Gennaio-Giugno 1995 |
119.755 | 23.765
| 143.520 |
|
Gennaio-Giugno 1996 |
110.712 | 23.365
| 134.077 | -7%
|
MOVIMENTO DELLA NAVIGAZIONE INTERNAZIONALE
NEI PORTI ITALIANI
(migliaia di tonnellate)
Fonte: ISTAT, Confitarma
I trasporti marittimi in Italia evidenziano un andamento meno
vivace rispetto a quanto si registra in ambito internazionale.
In particolare la flessione registrata in Italia dopo il 1991
non si riscontra a livello mondiale.

ANDAMENTO DEI TRAFFICI MARITTIMI IN ITALIA
E NEL MONDO
(numeri indici 1980=100)
Fonte: elaborazione Metis da dati Fearnleys e ISTAT
Questo significa che il peso dell'Italia all'interno degli scambi
marittimi mondiali come paese di origine o destinazione sta diminuendo.
La quota percentuale detenuta dall'Italia è calata da
oltre il 7% al 6%.

QUOTA ITALIANA NEI TRAFFICI MARITTIMI MONDIALI
Fonte: elaborazione Metis da dati Fearnleys ed ISTAT
Per ciò che riguarda le tipologie merceologiche,
l'Italia si differenzia dalla media mondiale per la maggiore incidenza
dei prodotti petroliferi, che rappresentano il 60% dei carichi
trasportati (tali prodotti a livello internazionale hanno un peso
intorno al 30%).
Le rinfuse secche incidono nel complesso per il 13%, quindi meno
della media internazionale (oltre il 20%), mentre le altre tipologie
merceologiche raggruppano il 27% dei traffici.

COMPOSIZIONE DEI TRASPORTI MARITTIMI INTERNAZIONALI
NEI PORTI ITALIANI PER TIPOLOGIA - Anno 1994
Fonte: elaborazioni Metis su dati ISTAT
I dati illustrati nella figura fanno capire che la quota detenuta
dall'Italia sul segmento "ricco" delle altre merci è
ancora inferiore a quel 6% ricordato in precedenza, ed è
stimabile intorno al 4.3%.
In questo quadro caratterizzato da luci ed ombre occorre sottolineare
l'andamento estremamente positivo dei traffici containerizzati,
che hanno avuto una notevole accelerazione negli ultimi anni,
con tassi di incremento fra il 10% ed il 20% annui.
(*) Proiezione
MOVIMENTO CONTAINER IN ITALIA
(milioni di TEUs)
Fonte: elaborazioni Metis da Containerisation International
Yearbook e Il Sole 24 Ore
La quota dei traffici containerizzati sul movimento complessivo
della navigazione in Italia (totale nazionale che include tutte
le tipologie di merci) è raddoppiata nel periodo dal 1987
al 1995, come si vede nella tabella seguente.
Anno
| Movimento merce containerizzata
| Movimento merce complessivo
| Incidenza % merce containerizzata
|
1987 |
13.078 | 366.432
| 3,57 |
1990 |
17.677 | 404.999
| 4,36 |
1991 |
19.978 | 430.376
| 4,64 |
1992 |
20.515 | 402.506
| 5,10 |
1993 |
21.618 | 393.078
| 5,50 |
1994 |
26.020 | 399.124
| 6,52 |
1995 |
27.977 | 398.141
| 7,03 |
MERCE CONTAINERIZZATA E MOVIMENTO COMPLESSIVO
DELLA NAVIGAZIONE
(migliaia di tonnellate, compreso cabotaggio)
Fonte: Ministero dei Trasporti e della Navigazione
Va tuttavia sottolineato come questo sviluppo si inserisca nel
quadro della crescita tumultuosa dei traffici container a livello
mondiale e quindi solo in parte si traduca nell'aumento delle
quote di mercato.
Resta comunque un dato di fatto che il peso dell'Italia all'interno
degli scambi marittimi mondiali come paese di origine o destinazione
nel movimento di container a livello mondiale sta aumentando,
essendo passato dal 2% al 2,5% negli ultimi tre anni.

QUOTA ITALIANA NEI TRAFFICI MONDIALI CONTAINERS
Fonte: elaborazione Metis da Containerisation International,
Cargo System
Per ipotizzare, in prima approssimazione, quale parte dei traffici
marittimi sia potenzialmente trasferibile al container, il Ministero
dei Trasporti e della Navigazione ("30 anni di trasporti
in Italia") ha presentato un'elaborazione basata su dati
1994:
il mercato potenziale dei container rappresenta il 37,7% delle
merci movimentate in navigazione internazionale;
di tale mercato i container acquisiscono attualmente circa il
23,7%, dimostrando che vi sono ancora ampi margini di crescita;
la quota dei container è sensibilmente superiore negli
imbarchi rispetto agli sbarchi.
| Traffico marittimo internazionale
(.000 tonnellate)
|
| Sbarchi
| Imbarchi
| Totale
|
TOTALE TRAFFICO
| 226.224 | 50.471
| 276.695 |
a) navi cisterna | 143.586
| 20.129 | 163.715
|
b) passeggeri e miste |
4.221 | 4.465
| 8.687 |
c) merci varie
(mercato potenziale container)
| 68.969 | 10.568
| 79.536 |
d) merce containerizzata
| 9.448 | 15.309
| 24.757 |
POTENZIALE MERCE CONTAINERIZZATA
(migliaia di tonnellate)
Fonte: Ministero dei Trasporti e della Navigazione