|
COUNCIL OF INTERMODAL SHIPPING CONSULTANTS | ANNÉE XXV - Numéro 2/2007 - FÉVRIER 2007 |
Safety & security
Il DHS lancia l'iniziativa "trasporto merci sicuro"
A partire dall'inizio del 2007, una percentuale notevolmente maggiore rispetto a quanto accade attualmente dei containers che devono essere esportati negli Stati Uniti sarà sottoposta a verifica presso il porto di carico, mediante l'utilizzazione di attrezzature a raggi, tra cui i monitors del portale.
Ciò è dovuto alla implementazione della prima fase della "Iniziativa Trasporto merci Sicuro" da parte dei dipartimenti statunitensi della Sicurezza Nazionale (DHS) e dell'Energia (DOE).
L'iniziativa è finalizzata a migliorare gli attuali provvedimenti relativi alla sicurezza mediante la verifica dei containers per quanto attiene i materiali nucleari e radioattivi prima dell'imbarco nonché, ai sensi di una dichiarazione dei due enti sopra citati, "a meglio accertare i rischi presentati dai contenitori in entrata".
Il DHS e la NNSA (Amministrazione Nazionale per la Sicurezza Nucleare) del DOE stanzieranno 30 milioni di dollari ciascuno per le attrezzature in questione.
Il segretario del DHS Michael Chertoff ha dichiarato: "L'iniziativa anticipa una esauriente strategia finalizzata a rendere sicura la catena globale delle forniture e ad eliminare qualsiasi possibilità di sfruttamento dei punti deboli da parte dei terroristi".
La fase iniziale della "Iniziative trasporto merci sicuro" comporta l'installazione di un'attrezzatura radiologica presso sei porti: Singapore, Southampton, Busan (Corea del Sud), Salalah (Oman), Port Qasim (Pakistan) e Puerto Cortes (Honduras).
Hong Kong potrebbe aggiungersi in seguito, dato che là è in corso un progetto pilota in collaborazione tra il governo statunitense ed un operatore terminalistico.
A Southampton, Port Qasim e Puerto Cortes, l'attrezzatura di verifica raccoglierà i dati inerenti a tutti i contenitori diretti verso gli Stati Uniti, adempiendo i requisiti richiesti dalla normativa del 2006 sulla sicurezza portuale (SAFE).
Inizialmente, ci sarà un "impiego limitato" dei containers verificati presso gli altri porti. I dati raccolti in ordine ai containers verificati saranno trasmessi, in tempo praticamente reale, agli addetti delle Dogane e Protezione Frontiere statunitensi presso i porti di carico, nonché al Centro Nazionale Obiettivi del DHS.
L'iniziativa è stata accolta favorevolmente dal Consiglio Mondiale dello Shipping: "Siamo ottimisti circa la possibilità che, lavorando assieme, il governo statunitense, i governi ospiti che partecipano all'iniziativa e gli operatori del settore saranno in grado di affrontare efficacemente qualsiasi sfida che possa insorgere in questa fase dell'iniziativa".
(da: Containerisation International, gennaio 2007, pag. 19)
|