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A Marsiglia il bacino di carenaggio n. 10 della Chantier Naval de Marseille diventerà operativo con un ritardo di sei mesi
Sono necessari lavori per il consolidamento della struttura
1 giugno 2015
Chantier Naval de Marseille (CndM), la società che fa capo alla Genova Industrie Navali (GIN), holding costituita nel 2008 dalle aziende navalmeccaniche genovesi T. Mariotti e San Giorgio del Porto (SGdP), potrà disporre con un ritardo di sei mesi del bacino di carenaggio n. 10 del porto di Marsiglia, che è il più grande dello scalo francese essendo lungo 465 metri e largo 85 metri e che - secondo le previsioni iniziali - sarebbe dovuto diventare operativo il prossimo settembre.
Infatti, nel corso di lavori realizzati dalla società Spie batignolles TPCI alla barca porta del bacino, sono state rilevate lesioni alla struttura in cemento armato e le opere sono state interrotte per valutare il danno e individuare le misure tecniche per rimediare all'incidente. Le indagini svoltesi nei giorni scorsi hanno portato alla definizione di un programma per la riparazione e il rafforzamento della struttura della barca porta del bacino, programma che sarà comunicato nei prossimi giorni in via definitiva all'Autorità Portuale di Marsiglia.
La Grand Port Maritime de Marseille (GPMM) ha comunicato che i lavori di consolidamento della struttura saranno portati a termine nel marzo 2016, ritardo di sei mesi - ha specificato l'authority portuale - che ha significative implicazioni commerciali in quanto CndM ha in atto contatti allo stadio avanzato con diversi armatori per l'effettuazione di lavori su navi programmati all'avvio dell'operatività del bacino di carenaggio n. 10, armatori - ha precisato l'ente portuale - che sono stati informati e che stanno lavorando su scenari alternativi.
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