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Assologistica, insostenibili i costi degli spazi aeroportuali per gli operatori logistici del cargo aereo
Le nostre imprese - accusa l'associazione - sono costrette a pagare una media di circa il 35% in più rispetto ai concorrenti degli altri aeroporti europei
27 febbraio 2012
Assologistica ha denunciato l'insostenibilità, con l'assottigliarsi dei traffici per la recessione, dei costi degli spazi aeroportuali per gli operatori logistici del cargo aereo. «I gestori degli aeroporti nazionali, con la loro ostinata politica di alti profitti sull'affitto degli spazi di movimentazione e stoccaggio merci - ha accusato l'associazione - stanno decretando il fuori mercato degli operatori logistici del cargo aereo nazionale, costretti a pagare una media di circa il 35% in più rispetto ai concorrenti degli altri aeroporti europei».
«Questo gap - ha spiegato il presidente di Assologistica Carlo Mearelli - sta creando una pericolosa distorsione di mercato che favorisce lo spostamento dei traffici su altri hub aeroportuali europei, a detrimento delle nostre imprese nazionali e a tutto vantaggio degli altri aeroporti europei; per non parlare del costo sociale ambientale, per il conseguente aumento dell'aviocamionato».
In una lettera indirizzata all'Enac, ente di regolazione del settore, Assologistica ha chiesto un urgente ed incisivo intervento «che ristabilisca trasparenza e parità di condizioni di mercato per le nostre imprese».
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