Ministero dei Trasporti e della Navigazione
Servizio di Pianificazione e Programmazione
I Quaderni del Piano Generale dei Trasporti
(luglio 1999)
Telematica per i
trasporti: proposta per l'architettura generale di riferimento per l'Italia
A. Appendice: elementi costitutivi
della telematica per i trasporti e benefici attesi dall'attuazione dell'architettura
Il ruolo della telematica nel trasporto dei
passeggeri e delle merci si presenta sotto aspetti alquanto vari ed in continua
evoluzione, tuttavia si possono indicare alcuni benefici fondamentali e tipicamente
derivanti dalla simbiosi dei due settori. Senza dubbio, tre elementi che conseguono
dallintegrazione fra trasporti e telematica sono: laumento dellefficienza
del trasporto, la maggiore capacità della rete di trasporto nel suo complesso
e la maggiore sicurezza degli utenti. Esistono poi in taluni casi delle ricadute,
dirette o indirette, sull'ambiente.
Per quanto riguarda il trasporto
passeggeri, tra i temi di maggiore interesse si possono elencare:
la gestione della domanda di trasporto,
le informazioni relative al traffico e
viaggio,
lintegrazione dei sistemi per la
gestione del traffico in ambito urbano,
lintegrazione dei sistemi per la
gestione del traffico in ambito suburbano,
le problematiche del veicolo come tale ed
assistenza al guidatore,
la gestione delle flotte e del trasporto,
le ricerche sul trasporto pubblico.
Nellottica del trasporto delle
merci, levoluzione organizzativa nelle operazioni di trasporto e movimentazione
mostra due aspetti fondamentali: mentre da un lato la gestione e la movimentazione dei
flussi fisici si avvalgono sia dellautomazione che della preziosa presenza umana,
dallaltro si è andato consolidando il ricorso dominante della telematica nel
controllo del processo, nello scambio di informazioni e di documenti. Infatti, nel primo
caso, per quanto numerosi mezzi di ausilio alla manodopera e di salvaguardia della
sicurezza e qualità siano penetrati presso uffici ed aziende, rimane indispensabile la
presenza delluomo nelle operazioni di spostamento dei materiali. Nel secondo caso,
daltro verso, è quanto mai evidente limportanza dellautomazione, la
quale si avvale in modo marcato delle telecomunicazioni, dello scambio elettronico di dati
e del controllo informatico del processo, quindi di strumenti che tendono ad accrescere
lefficienza del servizio a parità di personale.
In particolare, lassociazione di
reti di trasmissione voce e dati, delledi (Electronic Data Interchange) e del
controllo automatico delle flotte, di norma con lausilio di sistemi informativi
territoriali, costituisce un insieme di elementi con elevato potenziale di sviluppo e
rapido ritorno dellinvestimento.
La telematica non pretende senzaltro
di essere lunico elemento di competitività e sviluppo dei trasporti, seppure da
essa ci si possa attendere molto. Si possono individuare quattro fattori che
favoriscono la soluzione dei problemi di trasporto: le azioni sulle infrastrutture,
le azioni attinenti alla domanda, il miglioramento dei veicoli e la telematica
per i trasporti. Nessuno di essi costituisce unalternativa agli altri, né
potrebbe essere in grado di risolvere autonomamente i vari problemi del settore. Senza
dubbio, però, la telematica può apportare un contributo molto forte, sia che sia posta
in sequenza che in parallelo agli altri fattori di sviluppo.
Un forte impatto viene senza dubbio
generato dalla liberalizzazione dei servizi europei, nel secondo quinquennio degli anni
novanta allapice del suo sviluppo, e dalle reti transeuropee autostradali e di linee
ferroviarie ad alta velocità. Tuttavia, la stessa logica europea è sì quella di
sopprimere i punti nevralgici attraverso interventi sulle infrastrutture, ma, prima che
tale obiettivo venga raggiunto, essa mira ad uno sfruttamento razionale
dellesistente ed allapporto che in tale contesto può fornire la telematica.
In tal senso, questultima può favorire leliminazione di alcune barriere
storiche tra i diversi settori dei trasporti favorendo, mediante limmediata
trasferibilità ed accessibilità delle informazioni, lo scambio modale dei passeggeri e
lintermodalità delle merci.
Daltronde in passato non esistevano
gli strumenti divenuti disponibili negli anni novanta: ci si riferisce ai sistemi di
telecomunicazione cellulare digitale, alle reti mobili per trasmissione di voce e dati,
alle telecomunicazioni personali via satellite, ai sistemi di localizzazione automatica
dei veicoli (avls, Automatic Vehicle Location Systems), allo scambio elettronico di
documenti (edi, Electronic Data Interchange), alle banche dati, ai sistemi
informativi territoriali (gis, Geographic Information Systems). Altri strumenti
potrebbero essere annoverati nel proliferare delle tecnologie, ma senza dubbio quelli
menzionati rimarranno nel nostro futuro gli elementi trainanti e portanti dello sviluppo
dei trasporti.
A.1. Telecomunicazioni e trasporti
Un sistema di telecomunicazione risulta
essere elemento fondamentale nello sviluppo della telematica nei trasporti, sia perché
costituisce uno strumento utile di per se stesso - per mantenere in contatto in modo
continuativo il mezzo, lazienda o il gestore del servizio di trasporto pubblico, i
clienti e i fornitori - sia in quanto supporto indispensabile e moltiplicatore di utilità
per altri strumenti operativi, quali, in particolare, lo scambio elettronico di documenti,
i sistemi informativi territoriali, i sistemi di localizzazione automatica delle flotte,
le banche dati di trasporto.
Per comprendere come e perché solo da
metà degli anni novanta sia stato possibile sviluppare e promuovere limpiego delle
telecomunicazioni nel trasporto passeggeri e merci, è necessario vedere quali elementi di
maturità tecnologica lo hanno consentito. A tal fine è opportuno premettere alcune
definizioni.
Quando si parla di reti di
telecomunicazione s'intendono sia le reti in senso fisico, cioè i mezzi trasmissivi ed i
dispositivi di commutazione, sia le reti in senso logico, cioè le architetture dei
collegamenti. Dal punto di vista fisico, la rete consiste in sostanza in un insieme di
nodi connessi tra loro e con gli utenti da mezzi di trasmissione. La tecnologia mette a
disposizione tre diversi supporti per trasmettere le informazioni: i cavi in rame (doppino
schermato e cavo coassiale), i cavi in fibra ottica e l'etere (ponte radio o collegamento
con satellite artificiale). Ogni supporto presenta caratteristiche adatte a compiti
diversi, in funzione dei segnali da trasportare, delle distanze da coprire e dei costi
dinstallazione.
La scala di utilizzo va dalla dimensione
mondiale alla rete locale fra alcuni personal computer in un ufficio o alla rete locale in
un reparto o in unazienda. In tal senso, in base alla differente copertura
geografica, si distingue tra: le reti locali, o lan (Local Area Networks),
circoscritte ad un singolo insediamento (fino a qualche chilometro); le reti
metropolitane, o man (Metropolitan Area Networks), che coprono un'area urbana
(poche decine di chilometri); infine le reti estese, o wan (Wide Area Networks),
che possono raggiungere qualsiasi località al mondo.
Una "rete logica" è invece un
insieme di collegamenti che prescinde dal supporto fisico che trasporta le informazioni.
Ad esempio, quando si telefona a qualcuno, ci si serve della rtg (Rete Telefonica
Generale), una rete logica che parte dal "doppino", poi sfrutta il cavo
coassiale, poi forse passa su un tratto di fibra ottica e, se l'interlocutore è distante,
probabilmente continua via satellite. Nello stesso tempo, sugli stessi supporti fisici,
c'è una rete per dati, ci sono reti private ed in qualche tratto c'è anche forse una
rete che supporta insieme voce, dati ed immagini.
In tale contesto, risulta fondamentale
osservare che uno sviluppo particolarmente interessante, tipico proprio degli anni
novanta, è il passaggio dai segnali "analogici", i quali hanno la forma di
unonda continua (come capita, ad esempio, nel doppino telefonico, dove viene
trasmessa la copia fedele dellonda di pressione prodotta dal nostro apparato
fonico), ai segnali "digitali", nei quali linformazione viene trasmessa
sotto forma di numeri. Questo comporta la possibilità di impiegare una medesima rete per
la trasmissione di voce, dati, documenti e filmati, anche contemporaneamente.
Un possibile modo per fornire una
panoramica sulle reti di telecomunicazioni deriva dalla classificazione in (Figura 1):
reti pubbliche (ad
esempio, la rete telefonica o la Rete Numerica Integrata dei Servizi, detta isdn);
reti private,
appartenenti ad aziende ed organizzazioni;
reti semiprivate,
messe a disposizione da organizzazioni private senza o con un valore aggiunto (in tal caso
vengono definite come reti a valore aggiunto o van).
Infine, esiste una interconnessione di
queste reti: Internet. Questultima non può essere classificata allinterno dei
precedenti raggruppamenti in quanto è data dallinsieme di tutte le reti che usano
un determinato protocollo (IP o Internet Protocol) e che cooperano per formare
ununica rete per i loro utenti. In tal senso Internet è una rete delle reti, con un
comune linguaggio (TCP/IP), a copertura mondiale.
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Figura 1 - Tipologie di reti di
telecomunicazione: ad accesso pubblico, private, semi - private, Internet
Il breve e non
esaustivo quadro ora tracciato prescinde dallimpiego delle reti di telecomunicazione
nei diversi settori dei trasporti. Tuttavia le esigenze degli operatori stanziali, i quali
operano direttamente dagli uffici, e di quelli mobili, sui mezzi di trasporto, sono ben
distinte. In particolare è la natura del trasporto che necessita, tra tutte le reti
disponibili, di quelle adatte alla comunicazione in movimento. In tale ottica è possibile
effettuare comunicazioni in voce e trasmissioni bidirezionali di dati e documenti
direttamente dallautomezzo mediante reti micro e macro-cellulari digitali, sistemi
via satellite, reti radiomobili private o ad accesso pubblico (pmr, Private Mobile
Radio e pamr, Public Access Mobile Radio), reti mobili per trasmissione dati
(mdn o Mobile Data Network). Inoltre, per esigenze spesso più tipiche del
trasporto passeggeri o di problematiche di sicurezza, si può fare riferimento alle
telecomunicazioni monodirezionali standard (radioavviso o "cercapersone" ed rds/Traffic
Management Channel). Esistono infine strumenti di telecomunicazione su corto raggio
basati sulle iperfrequenze e su trasmissioni agli infrarossi. La figura riportata
evidenzia un quadro evolutivo delle tecnologie per la comunicazione mobile ( Figura 6).
|

Figura 6 - Quadro evolutivo dei sistemi di
comunicazione mobile nei diversi modi di trasporto
Infine, nella seguente tabella vengono riportate alcune principali
applicazioni delle reti nei diversi settori del trasporto.
Tele-prenotazione di servizi di trasporto
Controllo della sicurezza a bordo veicolo
ed esterna
Indirizzamento della domanda
Controllo del traffico passeggeri e merci
Inoltro ed acquisizione di ordini per
spedizioni
Consultazione di database
Verifica disponibilità di magazzino
Messaggistica
Aggiornamento listino prodotti
Consultazione in genere di banche dati e
sistemi informativi territoriali (SIT o GIS)
Posta elettronica
EDI (Electronic Data Interchange)
Ausilio nel tracciamento e controllo
delle flotte
Transazioni bancarie
|
Tabella 3 - Alcune applicazioni delle reti di
telecomunicazioni nei trasporti
A.2. Sistemi di localizzazione automatica:
tecnologie ed impieghi
A.2.1 Definizioni e classificazioni
Con il termine "navigazione" si
intende larte di condurre un mezzo di trasporto ad una certa destinazione, senza
incidenti, con i minimi costi e tempi e con la massima possibilità di intervento in caso
di emergenza.
Per definire come poter attuare la
"navigazione" dei mezzi di trasporto con appositi strumenti, è opportuno
premettere una suddivisione in classi degli stessi, in modo da poter tracciare
successivamente una breve evoluzione dei sistemi di localizzazione automatica; in
particolare, tali sistemi possono essere classificati in base alle categorie delle rotte
percorse dai veicoli:
veicoli con percorsi vincolati,
solitamente mezzi pubblici o linee ferroviarie, con fermate prestabilite;
veicoli che si allontanano per brevi
distanze dal proprio centro di controllo (tipicamente pompieri, ambulanze o servizi di
consegna urbana);
veicoli con percorsi non definibili a
priori (aerei, navi, autoveicoli).
Unulteriore classificazione può
essere parallelamente effettuata suddividendo i sistemi di localizzazione automatica in:
sistemi di navigazione inerziali
(odometri, accelerometri, giroscopi,...), strumenti tradizionali che vengono montati a
bordo mezzo; ad essi può essere associato il map matching, oltre definito.
rilevatori di posizione e di informazioni
su corto raggio, associabili ai percorsi obbligati: si tratta di norma di sistemi basati
su telecamere, sulla radiofrequenza, sugli infrarossi o soluzioni specifiche, quali, ad
esempio, la marcatura magnetica delle rotaie;
sistemi basati su misurazioni a
medio-lungo raggio (in radiofrequenza o via satellite).
Tutti i sistemi di localizzazione
automatica che si basano sulla navigazione inerziale impiegano su ciascun mezzo mobile
degli strumenti in grado di misurare la distanza percorsa da una certa origine ed il
cambio di direzione rispetto ad una traiettoria iniziale.
Per quanto riguarda la seconda classe, un
sistema di localizzazione automatica che ottiene le stime della posizione di
ununità mobile attraverso la tecnica nota come "indicazione di
prossimità", consente la navigazione sulla base di riferimenti fissi. In sostanza,
vengono distribuiti lungo il percorso dei dispositivi in grado di leggere ed eventualmente
trasmettere delle informazioni da e verso lautomezzo. Linformazione di
passaggio di un veicolo di fronte ad un segnaposto viene quindi trasmessa alla centrale di
controllo, la quale, mediante opportuni algoritmi, può stimare o prevedere la posizione
dei mezzi nei tratti intercorrenti tra due segnaposto successivi.
Il terzo caso verrà descritto più
ampiamente nel capitolo seguente.
|
A.2.2 Localizzazione automatica con
radiofari e con satelliti
La localizzazione avviene misurando la
distanza da 3, 4 o più punti (radiofari o satelliti) e ricavando di conseguenza la
posizione dl punto mobile. E rilevante la differenza di risultato ottenibile nei due
casi possibili (radiofari a terra o satelliti), soprattutto in relazione alla copertura ed
alla diversa modalità di accesso al servizio, caratteristiche evidentemente a favore dei
sistemi via satellite. Daltronde è levoluzione tecnologica che giustifica
questo miglioramento: prima dellavvento dei satelliti, la navigazione si avvaleva
solo dei sistemi a terra, conosciuti sotto i vari nomi di Loran C, Omega, Decca, sistemi
in VHF ed altre radio-onde di superficie irradiate da stazioni a terra (radiofari). Questi
ultimi, se da un lato sono spesso piuttosto immuni dalle interruzioni del segnale dovute
alla presenza di gallerie e fabbricati, dallaltro subiscono il limite di copertura
territoriale del segnale, il quale, pur sostenuto da ripetitori, non può certamente
arrivare a coprire facilmente lintera superficie terrestre. La ricezione avviene
inoltre mediante antenne notevolmente più ingombranti di quelle oggi disponibili con i
sistemi satellitari.
La nuova era dei satelliti si è aperta
alla fine degli anni 50, con la concezione del Transit, inaugurato negli anni
60 e da allora impiegato nella navigazione militare e civile. Da allora in poi i
sistemi hanno subito e continuano ad avere una continua evoluzione.
Tra tutti i sistemi, il gps assume una
particolare importanza, legata alla sua diffusione e facilità di accesso. E da
notare che il gps perde il segnale in zone coperte (gallerie, vie strette...) e presenta
un errore sullordine dei centinaio di metri con il 95% delle probabilità, in quanto
il segnale è volutamente disturbato dal Dipartimento della Difesa americano (altrimenti
la precisione del sistema scenderebbe al livello del metro). A tale proposito tornano
dunque in aiuto i già menzionati sistemi inerziali, che consentono di determinare o
migliorare la stima della posizione del veicolo durante i periodi di mancata ricezione del
segnale del satellite.
Inoltre è possibile compensare la bassa
accuratezza tramite il gps differenziale (dgps). Le correzioni di errore in tal caso
vengono ottenute o attraverso permessi governativi del Dipartimento della Difesa americano
o derivate dal confronto del segnale impreciso con un ricevitore di riferimento fisso
(come se si trattasse di un ulteriore satellite a terra).
In pratica laccoppiamento di un
navigatore inerziale con il gps risolve gran parte dei problemi; quando serva maggior
precisione, in ambito stradale, si ricorre inoltre alla proiezione sulla mappa map
matching come in tutti i navigatori veicolari o, se possibile, al dgps.
Oltre ai menzionati sistemi, finalizzati
esclusivamente alla localizzazione automatica, sono sorte applicazioni integrate di
localizzazione e trasmissione dati, basate sui satelliti Eutelsat, sui satelliti in orbita
bassa (attorno ai 750-1000 km dalla superficie terrestre) e sui satelliti in orbita medio
bassa (ad una quota di qualche migliaio di chilometri).
In ogni caso, come suddetto, si è imposta
la transizione verso un sistema più preciso, interamente sotto il controllo di
unautorità civile internazionale. Tale sistema, denominato gnss (Global
Navigation Satellite System), è concepito per avvalersi del gps, del glonass e di una
rete di satelliti, in grado di migliorare varie funzioni, tra le quali la precisione del
segnale e di essere integrati con funzioni di comunicazione. Il gnss è attualmente in
fase di definizione in sede Europea (progetto GALILEO).
A.2.3 Applicazioni e benefici
Il quadro storico ed evolutivo ora
tracciato mostra unofferta tecnologica in grado di soddisfare la maggioranza delle
applicazioni in tutti i modi di trasporto e le esigenze nel controllo del processo
evidenziate nella premessa. In particolare nella tabella vengono mostrate le principali
applicazioni che possono essere effettuate con lausilio di un sistema di
localizzazione automatica (Tabella 4).
|
Area di
applicazione |
Applicazioni
prevalenti |
Navigazione
terrestre |
'
Tracciamento rotte veicoli
' Controllo percorsi
' Miglioramento schedulazione
' Minimi percorsi
' Controllo furti
' Controllo merci pericolose
' Integrazione con Sistemi Informativi
Territoriali (SIT o GIS) |
Navigazione
aerea |
' Navigazione
su rotte qualsiasi
' Controllo presso terminali
' Decollo ed atterraggio non di precisione
' Prevenzione collisioni
' Controllo traffico aereo
' Operazioni con elicotteri
' Integrazione con SIT |
Navigazione
marittima |
' Costiera ed
oceanica
' Avvicinamento ai porti
' Navigazione fluviale
' Integrazione con SIT |
|
Tabella 4 - Impieghi e benefici della
localizzazione automatica
Per concludere, risulta evidente che, per
quanto il mercato dei sistemi di localizzazione automatica si trovi in continua
evoluzione, alcuni sistemi, ben definiti, emergono.
A.3. Sistemi informativi territoriali
A.3.1 Definizione
I sistemi informativi territoriali (sit) o Geographical
Information Systems (gis), sono strumenti informatici che consentono di gestire ed
elaborare informazioni di varia natura associate al territorio in modo statico o dinamico,
nella fattispecie quelle attinenti ai sistemi di trasporto che vi sono impiegati. I gis si
differenziano rispetto alle usuali cartografie numeriche essendo composti da due elementi
principali: un archivio o un insieme di archivi, di dati alfanumerici o iconografici, e da
uno o più archivi di dati geografici (immagini vettoriali). In questo modo, si può
gestire una banca dati contenente attributi alfanumerici, i quali vengono associati agli
elementi geometrici costituenti la semplice parte cartografica.
|

Figura 7- Schema generale di sistemi
informativi territoriali
I sistemi informativi territoriali hanno
cominciato a suscitare unattenzione diffusa alla fine degli anni ottanta, quando
oramai si erano consolidate le tecniche di impiego dei sistemi di gestione di banche dati
(Data Base Management Systems - dbms) e le tecniche per la gestione delle
rappresentazioni grafiche (cad). Da allora, i gis hanno cominciato ad essere applicati su
stazioni di lavoro informatiche (workstation), host computer, personal
computer.
Appare dunque evidente come il sistema
informativo territoriale costituisca un elemento basilare della telematica nel trasporto
merci e passeggeri, essendo adatto a risolvere numerose problematiche tipiche del settore:
su di esso possono essere controllate le flotte ed i singoli veicoli, le informazioni sui
carichi in movimento, le infrastrutture stradali, ferroviarie, portuali ed interportuali a
disposizione, le condizioni del traffico, le possibilità di carico in certe località per
evitare il viaggio a vuoto, e così via.
A.3.2 Componenti
La configurazione di base di un sistema
informativo territoriale è costituita da una piattaforma hardware e da un software per
lelaborazione di informazioni grafiche e alfanumeriche associate allambiente,
cioè il gis vero e proprio. Oltre al software di base ed applicativo, possono essere
presenti periferiche per linserimento dati (quali scanner, digimetri, gps) o
larchiviazione degli stessi. Sono poi naturalmente impiegate periferiche per
luscita dei dati, quali stampanti, plotter, dischi magnetici.
La struttura della cartografia numerica
viene costruita mediante delle primitive grafiche o cartografiche. Si può pensare alle
primitive come agli elementi per la rappresentazione degli "oggetti" presenti
sul territorio (strade, ferrovie, interporti, porti, aeroporti, automezzi, carri
ferroviari, strutture, caserme, depositi,...). In tal senso, le primitive possono essere
distinte in due classi fondamentali: le primitive geometriche, costituite da elementari
figure euclidee, e le primitive complesse, per la cui definizione si ricorre alle
primitive geometriche ed alle loro interrelazioni. Le componenti vettoriali, date dunque
da figure elementari della geometria euclidea, possono essere:
- punti e nodi,
- linee,
- poligoni
Ad esse vengono associati attributi
alfanumerici, che sono le descrizioni, i nomi, i numeri, le immagini, le funzioni
associate agli oggetti. Si parla inoltre di "copertura", per indicare gli
oggetti associati al territorio con i relativi attributi.
Esempi di copertura:
Linee e nodi di rilevamento
o progetto strade: per ogni "oggetto" linea e nodi possono essere associate le
caratteristiche geometriche (numero e larghezza delle corsie, velocità di progetto...),
le caratteristiche del flusso veicolare (% veicoli pesanti, % autobus...) e le
caratteristiche dellutenza.
Punti logistici e di deposito: per
ogni "oggetto" punto possono essere associate informazioni sulla disponibilità
e caratteristiche di infrastrutture e strutture per effettuare scambi intermodali di
merce, dimensioni del magazzino e stato dello stesso.
A.3.3 Applicazioni e benefici
Le possibili applicazioni dei gis nel campo
della progettazione, gestione, esercizio e pianificazione dei trasporti sono piuttosto
numerose. In particolare si possono indicare:
Supporto per la
progettazione di infrastrutture, come, ad esempio, ubicazione dei siti a rischio e delle
merci pericolose
Gestione reti
stradali, ferroviarie...
Coordinamento
unità mobili
Monitoraggio
ambientale
Realizzazione e
gestione cartografie
Programmazione
ottimale dei percorsi di mezzi pubblici e privati, cicli di presa e consegna
Alcuni impieghi principali si ritrovano
nella strutturazione della rete ferroviaria e stradale. La copertura relativa alla vie di
comunicazione, per esempio, è un aspetto del territorio che riguarda il Ministero dei
Trasporti, le Forze Armate, lanas ed il Touring, così come le carte catastali
possono interessare lErario. I gis trovano inoltre impiego nel controllo e gestione
delle flotte di automezzi militari e civili, con le relative informazioni su carichi o
passeggeri a bordo.
A.4. Scambio elettronico di documenti
A.4.1 Definizione ed impieghi
Un ruolo di rilievo, in particolare
nellambito del trasporto delle merci, spetta allo scambio elettronico di documenti,
grazie al quale i flussi informativi possono essere associati ai flussi fisici, mediante
limpiego delle reti di telecomunicazione.
|
Lo scambio elettronico di dati viene
usualmente identificato con lacronimo E.D.I. ovvero Electronic Data Interchange:
con esso si intende lo scambio di documenti commerciali ed amministrativi direttamente
tra calcolatori, tra operatori stanziali e mobili, secondo un determinato standard. In
termini analoghi, per edi si intende il trasferimento elettronico di messaggi strutturati,
quali ordini, fatture, conferme d'ordine, etc., conformi a standard preferibilmente
internazionali, tramite reti di telecomunicazione pubbliche, private o servizi di rete a
valore aggiunto.
Le tecniche edi differiscono dalle comuni
tecniche di comunicazione fra operatori, in quanto presuppongono l'eliminazione dei
documenti cartacei, comunque ottenibili qualora necessario.
Una ragione basilare a sostegno
dellimportanza delledi consiste nellevoluzione, negli ultimi anni, della
concezione della logistica: tra gli obiettivi primari cè la stretta connessione e
coordinamento delle informazioni e documentazioni con la distribuzione e
lorganizzazione produttiva allinterno delle aziende, finalizzata, soprattutto,
alla riduzione delle scorte di magazzino ed alla necessità di accrescere
laffidabilità e rapidità delle operazioni di trasporto. Occorre peraltro fare in
modo che il ciclo delle operazioni avvenga nel modo più flessibile possibile, con la
possibilità di adattare rapidamente le esigenze di carico dei mezzi alle richieste di
trasporto, secondo lottica del just in time.
A fronte dunque dellelevato costo e
delleccesso di produzione di documenti cartacei, la complessità e durata dei
relativi tempi di smistamento, degli errori e ritardi, ledi si propone di ridurre
gli oneri procedurali, accelerare i flussi finanziari, ridurre inesattezze e cattive
interpretazioni, ridurre tempi e costi di magazzinaggio, consentire una migliore
informazione circa la posizione della merce nel corso del trasporto, ottimizzare
luso dei mezzi di trasporto grazie allanticipata disponibilità
dinformazioni.
Ledi ha subito, nel corso degli anni
ottanta e novanta, rapide ed importanti evoluzioni, parallelamente allo sviluppo delle
reti di telecomunicazione. In tal senso, oltre alla creazione di messaggi standard, sono
andate in un secondo tempo consolidandosi le procedure di scambio interattivo
dinformazioni, levoluzione verso un sistema il più possibile aperto a tutti
gli operatori, in grado di adeguare al proprio interno un generico messaggio allo standard
prescelto, con particolare attenzione al miglioramento della sicurezza nelle transazioni.
A.4.2 Lapertura offerta dalla
normalizzazione
Loggetto della comunicazione è
costituito da messaggi convenuti tra i partner, pertanto si comprende facilmente come il
numero delle convenzioni aumenterebbe fortemente se si lasciasse ognuno dei possibili
interlocutori nella necessità di crearne di proprie, introducendo notevoli ostacoli nella
diffusione del sistema.
I trasporti costituiscono il campo
dattività nel quale i vantaggi delledi sono apparsi con maggior evidenza: ne
è conseguita la definizione di molti messaggi commerciali (ordini, fatture, avviso di
spedizione...), orientati ai collegamenti tra spedizionieri, trasportatori, compagnie
marittime ed aeree, autorità portuali, dogane, utenti di trasporto. Sono altresì
numerosi i messaggi scambiati tra le imprese e le banche (ordine di pagamento, avviso di
debito, di credito, d'incasso...) e quelli relativi allo sdoganamento. In particolare, è
il numero elevato di documenti necessari per le operazioni di importazione, esportazione,
trasferimento di merci (sovente molte decine per ciascuna operazione) che giustifica
spesso linteresse per ledi.
Data la centralità dei trasporti
nell'attività economica internazionale ed il coinvolgimento di diversi attori intermodali
risulta particolarmente importante l'introduzione di una norma unificata, mediante
ladozione di uno "standard di documento" che consenta ad ogni operatore di
comunicare con qualsiasi suo interlocutore senza che occorra modificare le proprie
procedure applicative e, soprattutto, sempre con la medesima interfaccia. un/edifact (Electronic
Data Interchange For Administation, Commerce and Transport) è lo standard adottato
dallUnione Europea per la definizione dei documenti commerciali ed amministrativi.
Diversi settori commerciali ed industriali
hanno adottato e sviluppato forme specifiche di scambio elettronico di documenti. Infatti,
gli operatori possono definire i propri metodi di comunicazione, le strutture dei dati ed
il formato dei messaggi. Se organizzazioni autonome sono in grado di impostare tali
strutture ed i codici utilizzati, i dati possono essere convertiti nei formati richiesti
dai partner commerciali, nella fattispecie in edifact. Tale soluzione funziona bene per
sistemi edi semplici ed è già stata attuata per alcuni sistemi di trasmissione dati di
trasporto.
A.4.3 Aspetti economici: costi e benefici
Le ragioni per cui un'organizzazione di
trasporti decide di adottare metodologie edi possono essere molto diverse: l'incremento di
efficienza, la riduzione degli stock, il miglior servizio al cliente. A volte sono
addirittura ragioni di "imposizione" da parte degli interlocutori commerciali.
Daltro lato, qualunque stima a priori
dei costi necessari per adottare metodologie edi non può che essere generica: essi
dipendono dalla dimensione dellazienda, dalla sua distribuzione geografica, dalla
struttura logistica, dalla complessità dellorganizzazione.
In linea di massima, si possono
innanzitutto evidenziare alcune problematiche che spesso si presentano
nellintroduzione dello scambio elettronico dei dati.
Essendo richiesta una procedura operativa
strutturata, la società spesso deve modificare le proprie procedure di lavoro.
Possono cambiare le responsabilità
nellorganizzazione, attraverso una eventuale ridefinizione interna conseguente
allintroduzione delledi.
edi può risultare meno controllabile
dalla persona rispetto alle tradizionali operazioni basate sulla carta. Ad esempio, la
variazione di precedenza con la carta viene fatta semplicemente modificando lordine
di una serie di fogli, mentre ciò richiede una modalità di variazione delle priorità
sul calcolatore.
Alcuni sistemi sono molto flessibili,
altri molto semplici. Spesso queste due caratteristiche sono incompatibili tra loro: il
sistema più semplice è solitamente il più rigido.
Permane peraltro, nella fase di diffusione
del sistema, la necessità di trovare sul mercato tante aziende che operano in edi.
Lanalisi dei costi e benefici può
essere basata in estrema sintesi sulla seguente tabella.
|
BENEFICI |
COSTI |
Riduzione posta e carta |
Investimenti
iniziali di capitali |
Riduzione giacenze di magazzino |
Mantenimento e
manutenzione |
Migliore impiego delle risorse (attraverso la riduzione dei ritardi) |
Telecomunicazioni |
Riduzione errori |
Addestramento |
Riduzione costi delle transazioni e tempi di inserimento dati (quindi minori dimensioni dei lotti economici) |
Consulenza |
Miglioramento affidabilità e qualità |
|
Possibili risparmi di forza lavoro |
|
Riduzione costi telefonici |
|
Tabella 5 - Benefici e costi dei sistemi EDI
A.5. Banche dati
Il ruolo delle banche dati nel trasporto è
quello di agevolare linterscambio di notizie operative e di servizi di utilità atti
a favorire la mobilità di passeggeri e merci, su mezzi pubblici e privati. In tale
ottica, le banche dati hanno lo scopo primario di agevolare lincontro della domanda
e dellofferta di trasporto, favorendo, in particolare, la riduzione di percorsi a
vuoto, laumento della produttività, la reperibilità del servizio per spedizioni e
richieste di trasporto passeggeri "anomale" o urgenti.
Un grosso ostacolo alla validità ed
utilità reale di tali strumenti operativi consiste nella loro diffusione, in quanto, come
è facile intuire, il beneficio derivante dal loro impiego è più che proporzionale alla
quantità di utilizzatori, ma comunque limitato se il numero di questultimi non
supera la soglia minima che consente al sistema di decollare.
In tal senso, si sono sviluppate nel tempo
banche dati di vario genere che hanno trovato spazio allinterno di singoli contesti
nel trasporto aereo, marittimo, ferroviario e stradale.
Nellambito delle varie soluzioni
applicative si possono riscontrare vari esempi di funzioni, quali la codifica e
registrazione dei nominativi degli autotrasportatori che operano presso un punto nodale
(porto, interporto), il caricamento delle domande ed offerte, linterrogazione sui
servizi disponibili presso una struttura di trasporto, la prenotazione del carico da parte
dellautotrasportatore, lassegnazione del carico da parte di un interporto, la
posta elettronica, lutilizzo di chioschi telematici autostradali, la gestione
aziendale e degli automezzi.
A.6. Applicazioni e benefici derivanti
dall'integrazione dei sistemi telematici per i trasporti
Ora, tramite una semplice connessione delle
suddette tecnologie, in tutte le combinazioni che si desiderano, è possibile comprendere
quali benefici si traggano o si possano trarre nei servizi di trasporto. E,
ad esempio, immediatamente intuibile la possibilità di un maggiore utilizzo dei veicoli,
tramite il miglioramento della gestione della flotta, lesecuzione più puntuale
delle consegne, il risparmio di carburante, la maggiore qualità del lavoro degli autisti;
si può attendere una più elevata efficienza dal servizio mediante la riduzione
dei tempi di viaggio e chilometri a vuoto, programmazione ottimale dei percorsi, gestione
di più veicoli, integrazione con il sistema informativo e gestionale aziendale; prevenzione
e sicurezza sono di riscontro immediato attraverso il continuo monitoraggio del
veicolo, limmediato invio di messaggi di emergenza, lassistenza e
protezione del personale addetto al mezzo di trasporto.
Infine linterfacciabilità completa
dei vari modi di trasporto e con una banca dati è un obiettivo tanto utile quanto
necessario.
Sono proprio questi gli elementi che,
ricollegandosi alla premessa, concorrono allo sviluppo della multimodalità. Infatti il
ricorso alla ferrovia, ai vettori aerei o marittimi sulle lunghe distanze può essere
agevolato dalla possibilità di accedere istantaneamente, ad esempio, alle relative
informazioni tariffarie ed orarie, tramite il supporto di telecomunicazioni, e di
scambiare con essi documenti per via elettronica, anche col vettore in viaggio.
Concludendo, le tecnologie telematiche si
propongono come anello di congiunzione tra i vari modi di trasporto di passeggeri e
merci, nonché come elemento di concorrenzialità di unorganizzazione. La capacità
di recepirle può favorire da un lato la produttività e qualità del servizio degli
operatori di trasporto, ma soprattutto consente, insieme alla spinta proveniente dalla
liberalizzazione e dalla costruzione delle reti transeuropee autostradali e ferroviarie,
di ridefinire lequilibrio e promuovere la comunicazione tra i differenti modi di
trasporto.
Legenda per la tabella 7:
S = trasporto stradale, F = trasporto
ferroviario e tranviario, M = trasporto marittimo, F = trasporto fluviale e su canali
navigabili
I = trasporto multimodale ed intermodale
(aree di interscambio, terminali, interporti, centri intermodali)
La tabella è data a titolo di esempio; la
definizione completa sarà compito degli estensori dellarchitettura
|
Applicazioni della telematica nei trasporti |
Servizi offerti |
S |
F |
M |
F |
I |
1. Controllo e gestione della sosta, su strada e nelle
aree di parcheggio
|
- Informazioni su disponibilità stalli liberi
- Indirizzamento ai parcheggi
- dislocazione delle aree di sosta sul territorio
- park pricing
|
'
'
'
' |
|
|
|
'
'
'
' |
2. Controllo e gestione transiti con fermata del veicolo
|
- selezione accessi ad aree chiuse, riservate, private
- transazioni automatiche o semiautomatiche
|
'
' |
|
|
|
'
' |
3. Controllo e gestione transiti e percorrenze senza
fermata del veicolo
|
- esazione dinamica del pedaggio
- controllo dinamico degli accessi ad aree
chiuse/delimitate
- controllo dinamico dei depositi e parcheggi/attracchi in
aree chiuse
|
'
'
' |
'
' |
'
' |
'
' |
'
'
' |
4. Monitoraggio del traffico e della viabilità
|
- raccolta dati sulle condizioni di traffico, strada/via di
corsa/rotta, ambiente
- rilevazione velocità dei veicoli
- lettura automatica delle targhe
- riconoscimento automatico dei veicoli
- rilevazione del peso in moto
|
'
'
'
'
' |
'
'
'
' |
'
|
' |
'
'
'
' |
5. Apparati per la rilevazione delle infrazioni
|
- rilevazione infrazioni velocità dei veicoli
- lettura automatica delle targhe
- riconoscimento automatico dei veicoli
- rilevazione del peso di veicoli eccedenti limiti imposti
|
'
'
'
' |
|
|
|
|
6. Controllo e gestione degli impianti semaforici,
centralizzati, di priorità e per non-vedenti
|
- Ottimizzazione dei cicli semaforici in base alla reale
situazione di traffico
- definizione tempo ciclo in base a presenza di persone
presso il semaforo
- attivazione priorità di passaggio per veicoli di
soccorso (ambulanze, VF,..)
- ausili per non vedenti
|
'
'
'
' |
|
|
|
|
7. Informazione allutenza e scambio dati mediante
apparati a terra
|
|
|
|
|
|
|
- Informazioni a bordo veicolo
|
- condizioni viabilità, ripartire per area
- informazioni su incidenti
- informazioni per successivo indirizzamento su percorsi
ottimali (con navigatore di bordo)
|
'
'
' |
'
' |
|
|
'
' |
- Informazione allutenza e scambio dati mediante
apparati a terra
|
- condizioni viabilità
- informazioni su incidenti
- indirizzamento dei flussi di traffico
- chioschi informatici
- paline intelligenti presso fermate mezzi pubblici
|
'
'
'
' |
'
'
' |
|
|
'
'
' |
8. Assistenza alla guida e navigazione a bordo veicolo
|
- informazioni sulla rete viabile (infrastruttura)
- informazioni su servizi vari a bordo strada o in aree
urbane
- definizione dei cammini ottimali
|
'
'
' |
|
'
|
' |
'
|
9. Controllo e gestione dei servizi di trasporto
passeggeri
|
- controllo e gestione flotte di veicoli di trasporto
pubblico
- controllo e gestione flotte di taxi
- controllo e gestione flotte di veicoli a chiamata (dial
a ride)
- informazione ai passeggeri a bordo veicolo
- gestione titoli di viaggio
- sicurezza dei conducenti e passeggeri
- definizione dei percorsi per servizi a chiamata
|
'
'
'
'
'
'
' |
'
'
'
' |
'
'
'
' |
'
'
'
' |
|
10. Controllo e gestione delle flotte merci e delle
unità per il carico
|
- controllo e gestione flotte di veicoli di trasporto merci
- controllo e gestione unità per il carico ed unità di
trasporto intermodale
- instradamento dinamico (servizi tipo corriere espresso)
- pianificazione della rotta
- monitoraggio merci pericolose
- identificazione automatica dei colli e unità per il
carico
- interazione automatica con magazzino ed uffici
- sicurezza dei carichi
|
'
'
'
'
'
'
'
' |
'
'
'
'
'
' |
'
'
'
'
'
'
' |
'
'
'
'
'
' |
'
'
'
'
'
' |
11. Integrazione tra le varie applicazioni
|
- sistemi logistici integrati (Community Cargo System,
CCS)
- sistemi integrati di tariffazione
- sistemi integrati di informazione all'utenza passeggeri
|
'
'
' |
'
'
' |
'
'
' |
'
'
' |
'
'
' |
Tabella 6 - Applicazioni della telematica
nei trasporti ed elenco dei servizi offerti
|
Sistemi di bordo |
Tipologie |
1. Sistemi anticollisione
|
-
sensori radar anticollisione
|
2. Sistemi di ausilio visivo (parte
posteriore veicolo)
|
-
telecamere per specchietti retrovisori
|
3. Sistemi sensoriali di ausilio alla guida
in caso di scarsa visibilità
|
- Radar a microonde
- laser-radar (ladar)
- luce a impulsi e
telecamera parzializzata
- telecamere nel
lontano infrarosso (4-12 m m)
|
4. Sistemi anti-intrusione
|
|
5.
|
|
Tabella 7 - Applicazioni della telematica a
bordo veicolo
Legenda per la prossima tabella
E: Efficienza, S: Sicurezza,
A: Ambiente, U: soddisfacimento Utente, O: soddisfacimento Operatore
à : benefici non
rilevabili o trascurabili, ' : benefici evidenti, ' : benefici molto rilevanti
(la tabella è compilata a titolo di esempio: nella stesura
dellarchitettura, sarà compito dellunità ioperativa pervenire, in accordo
con gli attori interessati, ad una formulazione concordata)
|
Applicazioni della telematica nei trasporti |
Servizi offerti |
Benefici |
E |
S |
A |
U |
O |
- Controllo e gestione della sosta, su strada e nelle aree di parcheggio
|
informazioni su disponibilità
stalli liberi |
' |
' |
' |
' |
à |
indirizzamento ai parcheggi |
' |
à |
' |
' |
' |
dislocazione delle aree di sosta
sul territorio |
' |
à |
' |
' |
à |
park pricing |
' |
à |
' |
à |
' |
- Controllo e gestione transiti con fermata del veicolo
|
selezione accessi ad aree
chiuse, riservate, private |
' |
à |
' |
' |
' |
transazioni automatiche o
semiautomatiche |
' |
à |
à |
' |
' |
- Controllo e gestione transiti e percorrenze senza fermata del veicolo
|
esazione dinamica del pedaggio |
' |
' |
à |
' |
' |
controllo dinamico degli accessi
ad aree chiuse/delimitate |
' |
à |
à |
' |
' |
controllo dinamico dei depositi
e parcheggi/attracchi in aree chiuse |
' |
à |
à |
' |
' |
- Monitoraggio del traffico e della viabilità
|
raccolta dati sulle condizioni
di traffico, strada/via di corsa/rotta, ambiente |
' |
à |
à |
à |
' |
rilevazione velocità dei
veicoli |
' |
à |
à |
à |
' |
lettura automatica delle targhe |
' |
à |
à |
à |
' |
riconoscimento automatico dei
veicoli |
' |
à |
à |
à |
' |
rilevazione del peso in moto |
' |
à |
à |
à |
' |
- Apparati per la rilevazione delle infrazioni
|
rilevazione infrazioni velocità
dei veicoli |
' |
' |
à |
à |
' |
lettura automatica delle targhe |
' |
' |
à |
à |
' |
riconoscimento automatico dei
veicoli |
' |
' |
à |
à |
' |
rilevazione del peso di veicoli
eccedenti limiti imposti |
' |
' |
à |
à |
' |
- Controllo e gestione degli impianti semaforici, centralizzati, di priorità e per
non-vedenti
|
ottimizzazione dei cicli
semaforici in base alla reale situazione di traffico |
' |
' |
' |
' |
' |
definizione tempo ciclo in base
a presenza di persone presso il semaforo |
' |
' |
à |
' |
' |
attivazione priorità di
passaggio per veicoli di soccorso (ambulanze, VF,..) e di trasporto pubblico |
' |
' |
à |
' |
' |
ausili per non vedenti |
' |
' |
à |
' |
' |
- Informazione allutenza e scambio dati mediante apparati a terra
informazioni a bordo veicolo
|
condizioni viabilità, ripartire
per area |
' |
' |
' |
' |
à |
informazioni su incidenti |
' |
' |
à |
' |
à |
informazioni per successivo
indirizzamento su percorsi ottimali (con navigatore di bordo) |
' |
à |
' |
' |
à |
- Informazione allutenza e scambio dati mediante apparati a terra
|
condizioni viabilità |
' |
' |
à |
' |
à |
informazioni su incidenti |
' |
' |
à |
' |
à |
indirizzamento dei flussi di
traffico |
' |
à |
' |
' |
' |
chioschi informatici |
' |
à |
à |
' |
' |
paline intelligenti presso
fermate mezzi pubblici |
' |
à |
à |
' |
' |
- Assistenza alla guida e navigazione a bordo veicolo
|
informazioni sulla rete viabile
(infrastruttura) |
' |
à |
à |
' |
à |
informazioni su servizi vari a
bordo strada o in aree urbane |
' |
' |
à |
' |
' |
definizione dei cammini ottimali |
' |
à |
à |
' |
à |
- Controllo e gestione dei servizi di trasporto passeggeri
|
controllo e gestione flotte di
veicoli di trasporto pubblico |
' |
' |
à |
' |
' |
controllo e gestione flotte di
taxi |
' |
' |
à |
' |
' |
controllo e gestione flotte di
veicoli a chiamata (dial a ride) |
' |
' |
' |
' |
' |
informazione ai passeggeri a
bordo veicolo |
' |
à |
à |
' |
à |
gestione titoli di viaggio |
' |
à |
à |
' |
' |
sicurezza dei conducenti e
passeggeri |
à |
' |
à |
' |
' |
definizione dei percorsi per
servizi a chiamata |
' |
à |
' |
à |
' |
- Controllo e gestione delle flotte merci e delle unità per il carico
|
controllo e gestione flotte di
veicoli di trasporto merci |
' |
à |
' |
' |
' |
controllo e gestione unità per
il carico ed unità di trasporto intermodale |
' |
à |
' |
' |
' |
instradamento dinamico (servizi
tipo corriere espresso) |
' |
à |
' |
' |
' |
pianificazione della rotta |
à |
à |
à |
' |
' |
monitoraggio merci pericolose |
' |
' |
' |
' |
' |
identificazione automatica dei
colli e unità per il carico |
' |
à |
à |
' |
' |
interazione automatica con
magazzino ed uffici |
' |
à |
à |
' |
' |
sicurezza dei carichi |
à |
' |
' |
' |
' |
- Integrazione tra le varie applicazioni
|
sistemi logistici integrati (Community
Cargo System, CCS) |
' |
à |
à |
' |
' |
sistemi integrati di
tariffazione |
' |
à |
à |
' |
' |
sistemi integrati di
informazione all'utenza passeggeri |
' |
' |
' |
' |
' |
Tabella 8 - Applicazioni della telematica
nei trasporti, elenco dei relativi servizi offerti e benefici
|

Figura 8 - Relazioni tra varie applicazioni
della telematica per i trasporti
|
Legenda
???: elevata applicabilità
??: media applicabilità
?: bassa applicabilità
? : non applicabile |
SUPPORTI tecnologici |
Sistemi di telecomunicazione |
Sistemi di identificazione automatica |
Sistemi di localizzazione automatica |
Sistemi di raccolta dati di traffico e classificazione
automatica |
Scambio elettronico dei dati (EDI) |
Banche dati cartografiche e GIS |
SISTEMI TELEMATICI per i trasporti
' |
Reti locali |
Reti estese |
Reti radiomobili ad accesso pubblico |
Reti mobili private e servizi di rete dedicati |
Sistemi di comunicazione dedicata a corto raggio |
Tecnologia radio |
Codici a barre |
Carte a banda magnetica |
Smart card |
Tecnologia video |
Sistemi biometrici |
Strumenti inerziali |
Radiolocalizzazione o reti con struttura a celle |
|
|
|
Esempi tecnologici è |
LAN/WLAN |
WAN |
GSM |
PMR/PAMR, RDS |
DSRC (es. 5.8 GHz) |
RFid |
EAN |
varie |
varie |
varie |
riconscim. impronte, iride,
|
giroscopi, accelerometri |
GPS, GNSS, reti a celle |
radar, laser, spire induttive, videocamere,... |
EDIFACT, EDI su Internet |
Vari |
Controllo e gestione della sosta |
??? |
?? |
?? |
? |
?? |
?? |
? |
?? |
?? |
?? |
?? |
? |
?? |
?? |
?? |
??? |
Controllo e gestione transiti con fermata del veicolo |
??? |
?? |
? |
? |
? |
?? |
? |
?? |
?? |
?? |
?? |
? |
? |
?? |
? |
? |
Controllo e gestione transiti e percorrenze senza fermata del veicolo |
??? |
??? |
?? |
? |
??? |
?? |
? |
?? |
?? |
?? |
?? |
? |
?? |
?? |
?? |
? |
Monitoraggio del traffico e della viabilità |
??? |
??? |
? |
?? |
?? |
? |
? |
? |
? |
??? |
? |
? |
??? |
??? |
??? |
??? |
Apparati per la rilevazione delle infrazioni |
??? |
??? |
? |
? |
??? |
?? |
? |
? |
? |
??? |
? |
? |
?? |
??? |
??? |
?? |
Controllo e gestione degli impianti semaforici |
?? |
?? |
? |
?? |
?? |
? |
? |
? |
? |
? |
? |
? |
?? |
?? |
?? |
?? |
Informazioni allutenza |
??? |
?? |
??? |
??? |
?? |
? |
? |
? |
? |
? |
? |
? |
?? |
? |
??? |
?? |
Assistenza alla guida e navigazione a bordo veicolo |
? |
? |
??? |
??? |
?? |
?? |
? |
?? |
?? |
?? |
?? |
??? |
??? |
? |
??? |
??? |
Controllo e gestione dei servizi di trasporto passeggeri |
??? |
? |
??? |
??? |
? |
?? |
? |
?? |
?? |
?? |
?? |
??? |
??? |
? |
??? |
??? |
Controllo e gestione delle flotte merci e delle unità per il carico |
??? |
? |
??? |
??? |
? |
?? |
?? |
?? |
?? |
?? |
?? |
??? |
??? |
? |
??? |
??? |
Tabella 9 - Sistemi telematici per trasporti
e relativi supporti tecnologici, con indicazione del relativo livello di applicabilità
Terminologia: attori, telematica e trasporti
Viene di seguito fornito un elenco dei principali
termini utilizzati nel presente documento, con le relative definizioni. La terminologia
riguarda in particolare: attori, telematica e trasporti.
Telematica per i Trasporti: l'insieme delle
procedure, dei sistemi e dei dispositivi che consentono - attraverso la raccolta,
comunicazione, elaborazione e distribuzione di informazioni - di migliorare il trasporto e
la mobilità di persone e merci, nonché di verificare e quantificare i risultati
raggiunti.
Architettura: la struttura che identifica le
funzioni, le caratteristiche e le relazioni tra tutti gli elementi coinvolti dalla
telematica nel perseguimento dei sistemi di trasporti intelligenti: servizi, sistemi
tecnologici, attori, norme.
Trasporto multimodale: il trasferimento di una
persona o di una merce nel corso del quale vengono utilizzati almeno due modi di trasporto
differenti.
Trasporto intermodale: il trasferimento di una
merce che utilizza più modi di trasporto ma con uno stesso contenitore, senza rottura del
carico.
EDI (Electronic Data Interchange): lo scambio di
documenti commerciali ed amministrativi direttamente tra calcolatori, tra operatori
stanziali e mobili, secondo un determinato standard.
CCS (Cargo Community System): un sistema
comunitario "condivisibile" da tutti gli operatori merci di una catena logistica
integrata, che consenta di offrire un servizio che copre l'insieme complessivo delle
componenti funzionali ed amministrative necessarie al trasporto; si tratta in sostanza di
un'unica rete telematica informatizzata che permette la conoscenza, in tempo reale o
quasi, dell'offerta vettoriale nel suo insieme - cioè aereo, treno, camion, nave - dei
servizi aggiuntivi necessari al trasporto (magazzinaggio, refrigerazione, visite
fito-sanitarie, procedure assicurative e doganali), nonché di prezzi e tariffe.
Glossario
Viene di seguito fornito un quadro degli acronimi e
delle relative definizioni, originarie e tradotte, degli enti e dei termini attinenti alla
telematica per i trasporti; nell'elenco sono presi in considerazione gli acronimi
impiegati nel documento, nell'appendice ed alcuni altri ritenuti di particolare rilievo
nella letteratura corrente.
AEI: Automatic Equipment Identification (identificazione
automatica di unità per il carico)
AFC: Automatic Fee Collection (raccolta
automatica di quota/tariffa)
ANSI: American National Standards Institute (istituto
nazionale americano per gli standard)
ATT: Advanced Transport Telematics
AVI: Automatic Vehicle Identification
(identificazione automatica del veicolo)
AVLS: Automatic Vehicle Locating System (sistema
di localizzazione automatica del veicolo)
AVM: Automatic Vehicle Monitoring (monitoraggio
automatico del veicolo)
B-ISDN: Broadband-Integrated Service Digital
Network (rete numerica integrata nei servizi, a larga banda)
CAMR: Conferenza Amministrativa Mondiale delle
Radiocomunicazioni
CCIR: Comité Consultatif International des
Radiocommunications (Comitato di consultazione internazionale per le
radiocomunicazioni, ente di normazione a livello mondiale)
CCITT: Comité Consultatif International
Téléphonique et Télégraphique, (Comitato di consultazione internazionale per la
telefonia ed i telegrafi, ente di normazione a livello mondiale)
CCS: Cargo Community System (sistema
logistico integrato)
CDN: Canale Diretto Numerico
CEI: Comitato Elettrotecnico Italiano, ente
di normazione a livello italiano
CEMT: Conference Européenne del Ministères de
Transport (Conferenza Europea dei Ministeri dei Trasporti)
CEN: Comité Européén de Normalisation,
ente di normazione a livello europeo
CENELEC: Comité Européen de Normalisation
ELECtrotechnique, ente di normazione a livello europeo
CEPT: Conferenza Europea delle amministrazioni
delle Poste e Telecomunicazioni
CONCIT: Comitato Nazionale di Coordinamento per
lInformatica e le Telecomunicazioni, ente di normazione a livello italiano
CUNA: Commissione tecnica di UNificazione
dellAutoveicolo
DAB: Digital Audio Broadcasting (radiodiffusione
digitale)
D-AMPS: Digital Advanced Mobile Phone Services (servizi
radiomobili digitali avanzati, sistema cellulare)
dbms: Data Base Management Systems (sistemi di
gestione per le banche dati)
DCS 1800: Digital Cellular System 1800 MHz (sistema
cellulare digitale 1800 MHz, denominato anche GSM 1800)
DECT: Digital Enhanced Cordless
Telecommunications (telecomunicazioni digitali avanzate senza fili)
DGPS: Differential Global Positioning System (sistema
di localizzazione globale differenziale)
DR: Dead Reckoning (stima della posizione)
DSRC: Dedicated Short Range Communication (comunicazione
dedicata a corto raggio)
EAN: International Article Numbering association,
ex European Article Numbering association (associazione internazionale per la
numerazione degli articoli)
EBU: European Broadcasting Union (unione
degli enti di radiodiffusione dellEuropa)
EDI: Electronic Data Interchange (scambio
elettronico dei dati)
EDIFACT: Electronic Data Interchange For
Administration Commerce and Transportation (scambio elettronico dei dati per
lamministrazione, il commercio ed i trasporti)
ERMES: digital Enhanced Radio MEssaging System (sistema
digitale di radio messaggeria avanzata)
E-TACS: Extended - Total Access Communications
System (sistema di comunicazione cellulare ad accesso totale, esteso)
ETSI: European Telecommunications Standard
Institute, ente di normazione a livello europeo
FM: Frequency Modulation (modulazione di
frequenza)
GIS: Geographic Information System (sistema
informativo geografico o territoriale)
GLONASS: GLObal Navigation Satellite System (sistema
orbitante per il posizionamento globale, russo)
GNSS: Global Navigation Satellite System (sistema
satellitare globale per la navigazione)
GPS: Global Positioning System (sistema per
il posizionamento globale)
GSM: Global System for Mobile communication (sistema
globale per le comunicazioni mobili, standard cellulare)
ICTSB: Information and Communication Technology
Standard Board, ente di normazione a livello europeo
IEC: International Electrotechnical Commission,
ente di normazione a livello mondiale
IMT2000: International Mobile Telecommunication
2000 (telecomunicazione mobile con standard a livello mondiale)
INMARSAT: INternational MARitime SATellite
organisation (organizzazione marittima internazionale per le comunicazioni
satellitari)
INS: Inertial Navigation System (sistema di
navigazione inerziale)
IP: Internet Protocol (protocollo per
linterconnessione delle reti)
ISCTI: Istituto Superiore delle Comunicazioni e
della Tecnologia dellInformazione
ISDN: Integrated Service Digital Network (rete
numerica integrata nei servizi)
ISO: International Standard Organisation,
ente di normazione a livello mondiale
ISPT: Istituto Superiore delle Poste e delle
Telecomunicazioni
ITS: Intelligent Transportation Systems
ITU: International Telecommunications Union,
ente di normazione a livello mondiale
ITU-R: International Telecommunications Union -
Radiocommunications, livello mondiale
ITU-T: International Telecommunications Union -
Telecommunication, livello mondiale
LAN: Local Area Network (rete ad estensione
locale)
MAN: Metropolitan Area Network (rete ad
estensione metropolitana)
MDN: Mobile Data Network (rete mobile per
trasmissione dati)
OSI: Open System Interconnection (interconnessione
di sistemi aperti)
PAMR: Public Access Mobile Radio (radiomobile
privato ad accesso pubblico)
PCN: Personal Communications Network (rete di
comunicazione personale)
PCS: Personal Communication Service (servizio
di comunicazione personale)
PMR: Private Mobile Radio (radiomobile
privato)
PMV: Pannello a Messaggio Variabile
PSDN: Public Switched Data Network (rete
commutata per trasmissione dati ad accesso pubblico)
PSTN: Public Switched Telephone Network (rete
telefonica commutata ad accesso pubblico)
RDS/TMC: Radio Data System/Traffic Message
Channel (sistema per trasmissione dati via radio/canale per i messaggi di traffico)
RF: Radio Frequency (radiofrequenza)
RTG: Rete Telefonica Generale
RTI: Road Transport Informatics (informatica
per il trasporto stradale)
RTTT: Road Traffic and Transport Telematics (telematica
per il traffico ed il trasporto su strada)
SIT: Sistema Informativo Territoriale
TACS: Total Access Communications System (sistema
di comunicazione cellulare ad acceso totale)
TEN-T: Trans European Network for Transports (rete
transeuropea dei trasporti)
TETRA: Trans European TRunked RAdio (radio
multiaccesso transeuropea)
TMC: Traffic Message Channel (canale per i
messaggi di traffico)
UHF: Ultra High Frequency
UIC: Union Internationale des Chemins de fer (associazione
internazionale delle ferrovie)
UMTS: Universal Mobile Telecommunications System (sistema
di telecomunicazioni mobili ad accesso universale)
UN: United Nations (Nazioni Unite)
UNI: Ente Nazionale Italiano di Unificazione,
livello italiano
UNINFO: Ente Nazionale Italiano di Unificazione
per lInformatica, livello italiano
UPT: Universal Personal Telecommunication service
(servizio di telecomunicazione personale universale)
VAN: Value Added Networks (reti a valore
aggiunto)
VHF: Very High Frequency
VMS: Variable Message Sign (pannello a
messaggio variabile)
WAN: Wide Area Network (rete a grande
copertura geografica)
WARC: World Administrative Radio Conference (organismo
mondiale per lassegnazione delle frequenze)
WLAN: Wireless Local Area Network (rete
locale senza fili)
Telematica per i trasporti
INDICE
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