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notiziario
LEASING
Il buco nero dei noleggiatori
"E' come cadere in un buco nero":
questo è il modo in cui alcuni portavoce di noleggiatori
di containers descrivono le linee di tendenza che hanno caratterizzato
il loro settore negli ultimi 12-18 mesi. L'annata 1996, infatti,
è stata da dimenticare per gran parte delle imprese, dal
momento che il settore ha realizzato una delle sue peggiori prestazioni
dell'ultimo decennio. Anche se il mercato dei contenitori noleggiati
si è leggermente stabilizzato nel corso della prima metà
del 1997, in seguito ad un piccolo miglioramento dei livelli di
utilizzazione, deve ancora verificarsi una ripresa che possa definirsi
sostenuta.
Le disgrazie dell'anno passato sono
state preannunciate dapprincipio da un aumento delle scorte di
equipaggiamento presso le principali località portuali,
così come presso i piazzali delle imprese produttrici,
che hanno rapidamente fatto calare i tassi medi di utilizzazione.
La situazione è stata resa peggiore da una riconsegna di
contenitori noleggiati più alta della media da parte dei
vettori marittimi, molti dei quali o hanno razionalizzato le proprie
esigenze di contenitori o si sono rivolti in misura maggiore verso
l'acquisto di nuovi boxes per trarre vantaggio dal calo dei prezzi.
L'utilizzazione media è scesa a circa l'80%, nel contesto
della flotta noleggiata nel suo complesso, il che equivale in
termini numerici a più di 900.000 TEU riconsegnati per
fine noleggio in un dato momento. Ne è seguitò l'inevitabile
collasso delle tariffe di noleggio giornaliero, che nella seconda
metà del 1996 sono diminuite stabilmente fino ad uno dei
minori livelli mai fatti registrare.
Il descritto calo delle tariffe di
noleggio ha comportato il rapido declino dei prezzi dei contenitori.
Questi ultimi sono calati del 25-30% dal loro punto più
alto del 1995 e si sono stabilizzati solo negli ultimi mesi in
seguito ad una ordinanza senza precedenti del governo cinese che
ha fissato i prezzi minimi per tutti i tipi di containers prodotti
in Cina. Le fabbriche di quel Paese, quindi, devono attenersi
ai prezzi correnti, quotati a 1.850-2.000 dollari USA chiavi in
mano per un 20 piedi standard (a seconda delle caratteristiche),
al fine di evitare sanzioni e la possibilità di perdere
la propria autorizzazione all'esportazione. Tuttavia, prima di
questo intervento statale avvenuto a marzo, sono state quotate
cifre più basse pari a 1.700 dollari per un 20 piedi. I
prezzi dei contenitori avevano raggiunto il loro momento di punta
in precedenza nell'agosto 1995, allorquando una unità standard
da 20 piedi costava circa 2.400 dollari in Cina.
Si ammette che le tariffe medie di
noleggio siano calate del 20% nel corso dello stesso periodo.
Ciò equivale ad una perdita di 0,25-0,35 dollari su una
tariffa media giornaliera per un 20 piedi, a seconda del tipo
di contratto. I noleggi a termine sono stati recentemente offerti
ad 1 dollaro al giorno per un 20 piedi, od anche meno, e tutti
i tipi di tariffe devono ancora mostrare un qualche segnale di
ripresa.
Sebbene il recente calo percentuale
delle tariffe di noleggio non sembri essere così brutto
come quello che affligge i prezzi dei contenitori nuovi, questi
ultimi sono aumentati nel corso dei due anni precedenti l'ultima
diminuzione. Le tariffe di noleggio, al contrario, sono rimaste
per lo più stabili nello stesso periodo, nel senso che
nel 1996 sono ancora diminuite rispetto ad un livello già
basso. I recenti movimenti delle tariffe di trasporto sono, a
questo riguardo, maggiormente affini a quelli relativi ai noli
di trasporto marittimo, che sono anch'essi calati continuamente
negli ultimi anni.
Come mostra la Tabella 1, le tariffe
medie giornaliere (ed il flusso degli utili annuali) ricavate
dall'attività di noleggio normale sono ora sullo stesso
piano - o persino più basse - di quelle conseguite con
il noleggio a termine nel corso dell'ultimo decennio precedente
il 1996.
TABELLA 1
|
UTILI MEDI DA NOLEGGIO RICAVATI PER BENI TEU E LIVELLI DI UTILIZZAZIONE NEL PERIODO 1986-97, CALCOLATI RISPETTO AD UN CAMPIONE COSTITUITO DALLE FLOTTE DELLE PRINCIPALI SOCIETÀ' DI NOLEGGIO, CONFRONTATI CON I COSTI INERENTI ALLA COSTRUZIONE DI NUOVO EQUIPAGGIAMENTO |
| Tariffe giornaliere di noleggio ricavate per beni TEU utilizzati (dollari USA) | Tariffe medie di utilizzazione (%) | Utili annuali ricavati per beni TEU (dollari USA) | Prezzi di acquisto nel corso degli anni per beni TEU (dollari USA) |
| ANT | ANN | ANT | ANN | ANT | ANN | |
1997 - I m. | 1,05 | 1,3 | 90 | 80 | 345 | 380 | 1900 |
1996 - II m. | 1,1 | 1,4 | 85 | 75 | 340 | 385 | 2000 |
1996 - I m. | 1,25 | 1,55 | 90 | 80 | 410 | 450 | 2200 |
1995 | 1,3 | 1,65 | 95 | 85 | 450 | 510 | 2400 |
1994 | 1,3 | 1,65 | 90 | 80 | 425 | 480 | 2300 |
1993 | 1,35 | 1,7 | 85 | 75 | 420 | 465 | 2200 |
1992 | 1,5 | 1,9 | 90 | 80 | 495 | 555 | 2350 |
1991 | 1,65 | 2,05 | 95 | 85 | 570 | 635 | 2700 |
1990 | 1,6 | 2 | 95 | 80 | 555 | 585 | 2700 |
1989 | 1,65 | 2,05 | 95 | 90 | 570 | 675 | 2900 |
1988 | 1,4 | 1,75 | 95 | 85 | 485 | 545 | 2400 |
1987 | 1,25 | 1,6 | 90 | 75 | 410 | 440 | 1800 |
1986 | 1,3 | 1,6 | 80 | 70 | 380 | 410 | 1700 |
Note: ANT = Accordo di noleggio a termine; ANN = Accordo di noleggio normale; I m. = prima metà dell'anno; II m. = seconda metà dell'anno; l'indice dei beni TEU è stato calcolato sulla base di un valore per unità standard 20 piedi per carichi secchi pari a 1. Ciò presuppone il seguente valore unitario: 40 piedi standard per carichi secchi = 1,6; 40 piedi H.C. per carichi secchi = 1,7; 20 piedi speciale per carichi secchi = 2; 40 piedi speciale per carichi secchi = 2,6; 20 piedi frigo = 7,5/8,5 40 piedi frigo = 11/12; 20 piedi cisterna = 10/12; 48 piedi interno USA = 5. |
Fonte: Analisi di mercato sugli equipaggiamenti di Containerisation International.
|
Gli accordi di noleggio normale, a
causa dei loro elevati prezzi di servizio, mostrano un eccesso
del 25% almeno rispetto al noleggio a termine. Questo conferma
che l'erosione complessiva delle tariffe di noleggio a termine
è stata in realtà superiore al 25% negli ultimi
anni. E' anche evidente che le tariffe sono in generale diminuite
fin dall'inizio degli anni '90, e non hanno mai riguadagnato terreno
in modo significativo successivamente alla precedente recessione
del settore del noleggio, verificatasi nel 1993. Certi tipi di
equipaggiamento, come i contenitori-frigo, hanno sperimentato
un declino percentuale ancora maggiore nel corso del medesimo
periodo.
Il fatto che le società di
noleggio containers siano ora costrette ad accettare tali basse
tariffe non è bello già di per sé e ha messo
a dura prova l'ingegnosità di molti noleggiatori nel darsi
da fare per trovare il modo di ridurre le spese generali ed ottenere
ancora ulteriori economie di scala. Tuttavia, la condizione di
certe ditte è divenuta notevolmente peggiore in seguito
ai loro recenti acquisti di nuovi contenitori. La maggior parte
delle imprese, comprese alcune delle più grosse, ha investito
pesantemente in nuovi contenitori nel corso del 1994-95, allorquando
la domanda di equipaggiamento noleggiato ed il prezzo dei containers
nuovi erano entrambi in rialzo. In quel momento si reputava generalmente
che le tariffe di noleggio avrebbero seguito la medesima strada
verso l'alto dei prezzi delle nuove costruzioni e le ditte erano
ansiose di assicurarsi la produzione futura prima del previsto
incremento.
In quella circostanza, un calo relativo
della crescita dei traffici containerizzati da e per i mercati-chiave
dell'Asia (e, più in particolare, della Cina) aveva fatto
capire con certezza che quella linea di tendenza non sarebbe continuata.
Molti noleggiatori, di conseguenza, sono stati costretti a noleggiare
i contenitori presi a costi altissimi nel 1995 con tariffe più
in linea con i prezzi ultra-ribassati del 1996 e 1997. Molte di
queste stesse ditte in realtà hanno contribuito alle dimensioni
del calo, dal momento che il loro ragguardevole registro di ordinazioni
di nuova produzione (effettuate nel 1995) faceva in modo che le
consegne continuassero anche nel 1996, un bel po' dopo, cioè,
che la domanda reale si era esaurita.
Le ditte di noleggio che hanno tratto
i maggiori vantaggi dal mercato recente sono quelle che si erano
astenute dall'effettuare eccessivi acquisti di contenitori nel
1994-95, e che invece hanno proceduto ad effettuare investimenti
dopo quel periodo, a partire dal 1996-97. Verosimilmente, solo
poche ditte affermate hanno limitato la loro esposizione nel mercato
in questo modo, sebbene almeno due nuovi arrivati siano entrati
nella mischia negli ultimi mesi al fine di trarre vantaggio dalla
contrattazione sui prezzi dei containers. Sia la Gateway Container
International di San Francisco che la Capital Leasing Gmbh di
Amburgo hanno iniziato l'attività alla fine del 1996 e
da allora si sono date notevoli programmi di nuove costruzioni.
Tutte e due le società sono
guidate da noti professionisti del settore. La Gateway è
gestita da Raphael Che (ex presidente della Genstar Container)
mentre la Capital è capeggiata da Ian Karan (in precedenza
proprietario della CLOU Container). La Gateway dovrebbe acquistare
fino a 70.000 TEU nel corso del 1997 e la Capital quasi 40.000
TEU. Entrambe sono in grado di sopravvivere con le tariffe di
noleggio ai loro bassi livelli attuali, dal momento che esse non
hanno vecchio equipaggiamento pagato a caro prezzo da portarsi
appresso nella propria flotta. E' stato anche detto che, dato
il loro acquistare contenitori a prezzi così bassi, tali
società possono permettersi di accantonare alcune nuove
consegne fino al momento in cui il mercato non cominci a migliorare.
Il costo del deposito più che probabilmente verrà
recuperato, dal momento che le tariffe di noleggio giornaliere
dovrebbero riprendersi e salire sopra i loro attuali livelli.
Quasi tutti i nomi più importanti
hanno effettuato notevoli acquisti nel 1994-95, per l'ovvia ragione
che la domanda era sostenuta, e la maggior parte di loro ha finito
per ritrovarsi con un eccesso di equipaggiamento nel 1996.
TABELLA 2
|
PRINCIPALI 20 SOCIETÀ DI NOLEGGIO CONTENITORI IN TERMINI ASSOLUTI DI DIMENSIONI DELLA FLOTTA, CON INDICAZIONE DEI QUANTITATIVI DI CONTENITORI SPECIALI DETENUTI. I DATI SONO ARROTONDATI PER MIGLIAIA DI TEU ED AGGIORNATI ALLA META' 1997 |
Società | Flotta totale | STD CS | SPC CS | FRG | CST | RGN |
Transamerica Leasing * | 1435 | 1200 | 110 | 80 | 14 | 31 |
Genstar Container * | 1240 | 1120 | 25 | 65 | - | 30 |
Textainer Group | 440 | 435 | 5 | - | - | - |
Triton Container Intl | 425 | 395 | 3 | 27 | - | - |
Cronos Group | 360 | 340 | 3 | 15 | 2 | - |
Florens Group ** | 355 | 330 | 3 | 22 | - | - |
Interpool Inc * | 325 | 310 | 5 | - | - | 10 |
Sea Container Ltd | 280 | 160 | 88 | 24 | 3 | 5 |
Xtra Group | 240 | 220 | - | - | - | 20 |
Cont Application Inc | 200 | 195 | 5 | - | - | - |
PrimeSource Holdings | 50 | 50 | - | - | - | - |
Catu/Maritainer * | 40 | 35 | 5 | - | - | - |
United Cont Systems * | 36 | 32 | 3 | - | - | 1 |
Gateway Container Intl | 25 | 25 | - | - | - | - |
Bridgehead Cont Services | 25 | 15 | 10 | - | - | - |
Gold Container | 25 | 20 | 5 | - | - | - |
Amficon | 22 | 3 | 19 | - | - | - |
Capital Lease | 15 | 15 | - | - | - | - |
Carlisle Leasing | 14 | - | - | 14 | - | - |
Consent Leasing | 13 | - | 12 | - | - | 1 |
Altri | 175 | 95 | 14 | 3 | 43 | 20 |
TOTALE FLOTTA NOLEGGIATA
| 5.740
| 4.995
| 315
| 250
| 62
| 118
|
Noleggi finanziari stimati | 790 | 720 | 25 | 45 | - | - |
FLOTTA NOLEGGIATA OPERATIVA
| 4.950
| 4.275
| 290
| 205
| 62
| 118
|
Note: * = compresi i contenitori in noleggio finanziario; ** = compresi i contenitori noleggiati alla Cosco Container Lines; STD CS = 20 e 40 piedi standard carichi secchi, 40 piedi H.C., tutti di larghezza ISO 8 piedi; SPC CS = open top, pianali/piattaforme, ventilati, rinfuse, pallet-wide; FRG = unità frigo; CST = cisterne; RGN = interni USA e swapbody/swaptank europei. Tutti i veicoli intermodali non contenitori sono stati esclusi dai dati sopra menzionati. |
Fonte: Analisi di mercato sugli equipaggiamenti di Containerisation International. |
Ciò ha scoraggiato tutti -
tranne alcuni - dall'effettuare acquisti in quantità nel
corso del 1996, a dispetto degli allettanti prezzi dei contenitori.
La maggior parte delle imprese più importanti, invece,
si sono preoccupate della necessità di far sì che
il proprio attuale equipaggiamento venisse impiegato in servizi
che fossero fonti di utili.
Molti parlano del serio impatto "negativo
dal punto di vista degli utili" che le tariffe giornaliere
di deposito possono avere sulla linea di riserva. I prezzi in
questione possono ammontare a qualcosa come 1 dollaro o più
al giorno, senza contare i vari costi di raccolta, gestione e
servizio che saltano fuori quando il contenitore viene dapprincipio
consegnato al deposito. L'annullamento di questi costi spiega
i numerosi incentivi, come i periodi di affitto gratuito ed il
riposizionamento concessionario, adesso offerti regolarmente dai
noleggiatori ai propri clienti appositamente allo scopo di stimolare
la movimentazione dell'equipaggiamento.
Alcune importanti imprese, ciononostante,
sono andate controcorrente e hanno ricevuto considerevoli consegne
l'anno scorso. La Cronos Group, subito dopo la sua costituzione
nel 1995, è stata tra i più attivi acquirenti nel
1996. Essa ha ricevuto in totale 90.000 TEU, un quantitativo notevolmente
più alto rispetto alle sue spese complessive del 1995 e
ha fatto sapere che i prezzi assai competitivi sono stati una
delle principali motivazioni. Altre grosse commesse sono state
effettuate dalla Interpool e dalla CAI, che nel corso del 1996
hanno acquistato, rispettivamente, 60.000 e 55.000 TEU. Altri
50.000 TEU sono stati acquistati dalla Florens Container Group,
che ha sede a Hong Kong.
La persistente attività della
Interpool si può spiegare con la sua concentrazione sul
settore del noleggio a termine. Una combinazione di tassi di interesse
stabili e concorrenziali e di costi di gestione ultra-bassi hanno
puntellato la continua espansione della società in questione.
Anche la Interpool è cresciuta in modo assai notevole quanto
a dimensioni nel corso del 1995. La Florens, malgrado i grandi
sforzi nel settore terzi, noleggia ancora principalmente alla
propria società controllante, la Cosco Container Lines,
che in questo modo le offre protezione contro i capricci del mercato
libero. La CAI controlla ancora una flotta relativamente piccola
rispetto agli altri 10 principali noleggiatori ed è pertanto
pronta a perseguire una ulteriore penetrazione di mercato nonché
ulteriori economie mediante l'espansione. Anche questo noleggiatore
è stato attirato dal calo dei prezzi dei contenitori nel
1996, sebbene anche nel 1995 esso abbia effettuato notevoli acquisti.
L'attuale protagonista del mercato,
la TAL (Transamerica Leasing), è stata uno dei maggiori
acquirenti singoli di nuovi contenitori nel 1995-96, avendo preso
in consegna circa 80.000 TEU in ciascuno dei due anni. Queste
consegne si sono inoltre aggiunte al recente rilevamento, da parte
della TAL, dell'equipaggiamento della TOL (Trans Ocean Ltd). Gran
parte dei nuovi acquisti, tuttavia, sono stati effettuati per
rimpiazzare vecchie unità, piuttosto che a scopo di espansione.
La Textainer, in assoluto contrasto, ha conseguito nel 1995 un
livello record di espansione, ma nel 1996 ha drasticamente ridotto
i propri acquisti. La società infatti nel 1995 ha preso
100.000 TEU, mentre nel 1995 ne ha comperati appena 50.000.
Sia la Triton che la Xtra International
hanno anche loro aggiunto notevoli quantitativi di equipaggiamento
nel 1995 e meno nel 1996, sebbene la Xtra sia stata influenzata
dal suo rilevamento della flotta della Matson Leasing all'inizio
del 1995. La Genstar Container, ex primo noleggiatore, si è
limitata nel comperare equipaggiamento per la propria flotta operativa
nel corso del 1995 e del 1996. Anch'essa si è concentrata
sempre di più sul rinnovamento piuttosto che sull'espansione.
TABELLA 3
|
FLOTTE CONTAINERIZZATE OPERATIVE NOLEGGIATE E GLOBALI SUDDIVISE PER PRINCIPALI CATEGORIE DI PROPRIETARIIN RELAZIONE AGLI ANNI 1992-97(DATI ARROTONDATI ALLE MIGLIAIA DI TEU) |
| Metà '97 | Metà '96 | Metà '95 | Metà '94 | Metà '93 | Metà '92 |
FLOTTA BOX | |
Principali 10 noleggiatori | 4530 | 4380 | 4070 | 3675 | 3315 | 3095 |
Altri noleggiatori | 420 | 350 | 300 | 225 | 215 | 245 |
Totale noleggiato | 4950 | 4730 | 4370 | 3900 | 3530 | 3340 |
Vettori marittimi | 5600 | 5140 | 4500 | 4100 | 3970 | 3580 |
Altri * | 450 | 430 | 430 | 420 | 400 | 380 |
Totale complessivo | 11000 | 10300 | 9300 | 8420 | 7900 | 7300 |
Totale locali | 350 | 300 | 250 | 220 | 150 | 100 |
Totale marittimi | 10650 | 10000 | 9050 | 8200 | 7750 | 7200 |
FLOTTA SPAZI A BORDO | |
Totale complessivo | 5150 | 4720 | 4300 | 3950 | 3680 | 3500 |
Note: * = altre imprese di trasporto proprietarie di contenitori |
Fonte: Analisi di mercato sugli equipaggiamenti di Containerisation International. |
I profili degli acquisti di quest'anno
dei principali operatori sono ugualmente misti, anche se solo
poche società sono state in grado di rivelare con precisione
i propri piani. Nella Tabella 4 si prevedono acquisti complessivi
nel settore del noleggio pari a circa 525.000 TEU (di tutti i
tipi), il che sta a significare che tutti i noleggiatori acquisteranno
quasi il 10% in meno di contenitori nel 1997, rispetto al 1996.
Le acquisizioni del 1996, a loro volta, mostrano un calo dell'8%
rispetto a quelle del 1995. La quota rilevata dai principali noleggiatori
è, tuttavia, diminuita ad un ritmo persino più rapido
tra il 1995 ed il 1997.
Molte imprese tra le principali del
settore hanno fatto sapere di essere in procinto di acquistare
nel 1997 più o meno la stessa quantità di nuovi
contenitori del 1996 (per i maggiori compratori del recente passato,
quali Cronos ed Interpool, si prevede un calo). E' probabile che
le acquisizioni facciano registrare una media oscillante tra i
30.000 ed i 50.000 TEU per impresa; le maggiori consegne previste
saranno nuovamente di pertinenza della TAL. Anche la Florens si
distinguerà nel 1997, dal momento che prenderà in
carico qualcosa come 60.000 TEU, sebbene sia probabile che solo
una piccola quota dei suoi acquisti finisca per essere davvero
noleggiata a terzi. La maggior parte delle imprese ha accolto
con favore la recente stabilizzazione dei prezzi dei containers
e non si aspetta quest'anno grandi livelli di acquisizioni da
parte dei vettori marittimi.
Un'altra linea di tendenza del 1997
è stata costituita dalla crescita degli acquisti di certi
tipi di speciali, in particolar modo open-tops e flatracks, da
parte di determinati noleggiatori tra i più importanti.
TABELLA 4
|
FLOTTA CONTENITORI NOLEGGIATI OPERATIVI (DI TUTTI I TIPI) STIMATA ALLA FINE DEL 1997, SUDDIVISA PER ANNO DI CONSEGNA |
Anno di acquisto | TEU (x 1.000) | Quota % |
1997 * | 525 | 10,2 |
1996 | 580 | 11,2 |
1995 | 630 | 12 |
1994 | 620 | 12 |
1993 | 380 | 7,4 |
1992 | 615 | 11,9 |
1991 | 415 | 8 |
1990 | 320 | 6,2 |
1989 | 290 | 5,6 |
1988 | 225 | 4,4 |
1987 | 190 | 3,7 |
1986 | 135 | 2,6 |
1985 | 75 | 1,4 |
1984 | 140 | 2,7 |
Prima del 1984 | 25 | 0,5 |
TOTALE | 5165 | 100 |
Note: * = previsti |
Fonte: Analisi di mercato sugli equipaggiamenti di Containerisation International. |
Questi ultimi tipi sono stati acquistati
per lo più a spese dell'equipaggiamento per carichi secchi,
così come le unità frigo e cisterna; tutte queste
ultime (secondo l'opinione della maggior parte delle imprese)
negli ultimi anni sono state comperate in quantitativi eccedenti
le reali necessità. Si dice che anche la domanda per i
tipi di contenitori locali, come gli statunitensi interni e le
unità swapbody europee, stia nuovamente aumentando. Le
recenti aggiunte alle flotte sono descritte più in particolare
(con suddivisione per tipo) nella Tabella 5.
Le ultime linee di tendenza negli
acquisti sono ulteriormente riassunte nella Tabella 3. Quest'ultima
descrive il profilo della flotta mondiale di contenitori noleggiati
e detenuti dai vettori nel corso degli ultimi cinque anni. Essa
fornisce inoltre un'utile guida in ordine alle prestazioni complessive
del settore, mediante il confronto delle dimensioni della flotta
dei boxes noleggiati, posseduti e marittimi complessivi con la
capacità disponibile di spazi-containers a bordo.
Essa mostra come, a dispetto delle
difficoltà recentemente incontrate dai noleggiatori, le
aggiunte effettuate alla flotta containerizzata complessiva siano
rimaste largamente al passo con la crescita della capacità
in nuovo naviglio. La proporzione operativa - del tutto significativa
- di appena due contenitori TEU per ogni spazio-nave TEU si è
conservata nel corso degli ultimi cinque anni, compreso il biennio
1996-97.
TABELLA 5
|
FLOTTA MONDIALE DEI CONTENITORI NOLEGGIATI OPERATIVI SUDDIVISA PER TIPI COMUNI (DATI ARROTONDATI ALLE MIGLIAIA DI TEU) |
| Metà 1997 | Metà 1996 |
CS 20 piedi standard | 1600 | 1552 |
CS 40 piedi standard | 2200 | 2075 |
CS 40 piedi alta cubatura | 468 | 422 |
CS 45 alta cubatura | 7 | 8 |
CS open top | 155 | 150 |
CS flatrack/piattaforme | 90 | 85 |
CS ventilati/rinfuse | 20 | 20,5 |
CS pallet-wide cellulari | 15 | 12,5 |
CS pallet-wide non cellulari | 10 | 10 |
Frigo integrali | 205 | 209 |
Contenitori cisterna | 62 | 58 |
LOC - interni USA | 93 | 109 |
LOC - swapbody/altri | 25 | 19 |
Totale complessivo | 4950 | 4730 |
Note: CS = carichi secchi; LOC = locali |
Fonte: Analisi di mercato sugli equipaggiamenti di Containerisation International. |
La Tabella 3 rivela come il settore
del noleggio significativamente abbia aggiunto pochi contenitori
alla propria flotta nel corso degli ultimi due anni, dal momento
che le principali società di noleggio hanno dovuto sperimentare
il calo più accentuato. Le prime 10 imprese hanno aggiunto
appena 150.000 TEU alla propria flotta operativa combinata tra
la metà del 1996 e la metà del 1997, rispetto ai
più di 300.000 TEU aggiunti tra la metà del 1995
e la metà del 1996.
Questo calo superiore al 50% è
leggermente controbilanciato da una crescita del numero di acquisti
per sostituzioni effettuati dalle principali imprese nel 1996-97
rispetto a quelle del 1995-96, per quanto essi abbiano poi comportato
un impatto effettivo minimo. Si calcola che le principali società
di noleggio, come tali, abbiano preso in carico circa 520.000
TEU in totale tra la metà del 1995 e la metà del
1996 allo scopo di sopperire alle esigenze di rimpiazzo e di aggiunta,
paragonati ai 400.000 TEU circa tra la metà del 1996 e
la metà del 1997. E' chiaro, facendo un confronto tra i
dati delle Tabelle 3 e 4, che i noleggiatori più importanti
hanno tagliato i propri acquisti con particolare rigore tra gli
ultimi mesi del 1996 ed i primi mesi del 1997.
I recenti acquisti effettuati dagli
"altri noleggiatori", tra cui sono comprese più
di 70 ditte classificate dopo le prime 10, mostrano un profilo
diverso da quello presentato dalle maggiori imprese. Il gruppo
dei "piccoli noleggiatori" ha aggiunto 50.000 TEU tra
la metà del 1995 e la metà del 1996, seguiti da
70.000 TEU tra il 1996 ed il 1997. Quest'ultimo dato è
stato accresciuto dalle summenzionate consegne fatte alla Gateway
ed alla Capital. Esso è inoltre significativamente maggiore
in termini finanziari, rispetto ai termini suggeriti dalle pure
cifre in TEU, in ragione dei proporzionalmente grossi acquisti
di speciali - tra cui cisterne, pallet-wide ed altri tipi locali
- effettuati dalle imprese di noleggio più piccole. E'
certo che la categoria degli "altri noleggiatori" continuerà
ad incrementare il proprio livello di acquisti di contenitori
tra il 1997 ed il 1998, laddove le imprese più grandi riusciranno
solo - nella migliore delle ipotesi - a conservare lo stesso ritmo
di nuovi inserimenti mantenuto nel periodo 1996-97.
La Tabella 3 rivela che la flotta
mondiale dei boxes noleggiati operativamente è cresciuta
nel complesso del 5% appena tra la metà del 1996 e la metà
del 1997, rispetto alla percentuale più elevata (8%) del
periodo compreso tra 1995 ed il 1996 ed al 12% circa del 1994-95.
Le quote dei grossi operatori sono aumentate, rispettivamente,
in ragione delle minori percentuali del 3,5%, 7,5% e 10,7% nel
corso dello stesso periodo triennale. Ciò conferma il fatto
che le principali società hanno dovuto registrare una leggera
diminuzione della propria quota di mercato complessiva dal 1994.
Tuttavia, il settore del noleggio, nel complesso, ha dovuto subire
un calo sicuramente maggiore rispetto agli ambiziosi acquisiti
di contenitori effettuati dai vettori marittimi negli ultimi due
anni.
Le scorte di proprietà dei
vettori sono indicate nella Tabella 3, dove si mostra che la loro
crescita è avvenuta ad un tasso notevolmente più
alto rispetto a quello della flotta noleggiata a partire dalla
metà del 1995, anche se le addizioni alla flotta dei vettori
sono state sorpassate da quelle del settore del noleggio nel periodo
1994-95. La flotta di proprietà dei vettori è aumentata
del 10% circa tra il 1994 ed il 1995, rispetto all'imponente 14%
del 1995-96 ed al previsto 9% del 1996-97. Tuttavia, tra questi
recenti acquisti attribuiti direttamente ai vettori marittimi,
è stata compresa una quantità considerevole di contenitori
acquistati tramite acquisti/noleggi, una crescente quota dei quali
è in realtà finanziata dalle principali società
di noleggio.
Anche se la flotta dei maggiori noleggiatori
non si è ampliata allo stesso ritmo fatto registrare dalla
categoria del noleggio nel suo complesso, non tenendo conto della
flotta di proprietà dei vettori, l'importanza di queste
imprese è diminuita in misura appena rilevante. I primi
10 noleggiatori controllano ancora più del 90% dei containers
in noleggio operativo, mentre stanno estendendo il proprio ruolo
nell'ambito del settore del noleggio finanziario. Tali imprese
conservano un margine importante, quando si tratta di competere
con i rivali minori, a causa delle loro elevate capacità
operative e di marketing. Esse sono altresì in grado di
sopravvivere ai tagli per mezzo delle proprie notevoli economie
di scala. Molte delle imprese più grandi ritengono che
una buona disponibilità di cassa, unitamente a costi operativi
unitari ed a finanziamenti agevolati, sia altrettanto importante
quanto il riuscire a conseguire alti profitti. Le flotte controllate
dai primi 10 noleggiatori, oltre a quelle delle seguenti 10 maggiori
ditte, vengono compiutamente descritte nella Tabella 2.
Se ne ricava che le prime 10 imprese
costituiscono ancora i soggetti cui deve essere imputata la maggior
parte delle acquisizioni annuali, nonché la maggiore richiesta
continua di equipaggiamento a fini di rimpiazzo. I noleggiatori
minori, al contrario, stanno comperando praticamente tutti i nuovi
contenitori destinati all'incremento del servizio. La loro flotta
presenta un profilo di età notevolmente più giovane
rispetto a quella controllata dalle principali imprese. Molte
di queste ultime sono in attività da più tempo,
mentre alcune si portano dietro il vecchio equipaggiamento acquistato
mediante fusioni da società che da tempo ormai sono fuori
dall'attività. Le fusioni adesso vengono considerate da
tutte le principali imprese del settore come uno dei modi più
efficaci dal punto di vista dei costi per conseguire ancora ulteriori
economie operative, assicurandosi nel contempo altre quote di
mercato.
La summenzionata fusione TAL/TOL,
portata a compimento sul finire del 1996, è stata l'ultima
in ordine di tempo ad avvenire tra due operatori-guida del settore.
L'accordo in questione è costato alla TAL circa 111 milioni
di dollari in partecipazioni azionarie, ma ha sospinto le dimensioni
della sua flotta containerizzata operativa ad un incremento pari
al 25%. Sono stati così aggiunti più di 270.000
TEU di contenitori di proprietà o gestiti. La TOL, a dispetto
delle ingenti commesse di nuove costruzioni effettuate negli ultimi
anni, ha preso parte ad almeno 12 fusioni di flotte con società
di noleggio minori ed alcuni vettori marittimi.
La maggior parte delle imprese principali
ritiene che altre fusioni siano inevitabili, specialmente nell'eventualità
che il mercato resti depresso e che gli utili non migliorino.
Potrebbero rivelarsi quali obiettivi allettanti sia grossi noleggiatori
affermati che piccoli operatori in crescita. Il punto cruciale
e fondamentale nel momento attuale è costituito dal persistere
dei bassi costi dei prestiti nonché degli ultra-bassi prezzi
dei contenitori nuovi. Poche società desiderano mettersi
in vendita a prezzi stracciati, anche se ci sono moltissimi acquirenti
potenziali disposti alla trattativa.
L'età e le condizioni dei contenitori
restano un fattore-chiave in ordine alla determinazione della
vitalità di una società in vista di una vendita
o fusione. L'attuale profilo dell'età della flotta complessiva
dei noleggiatori è tratteggiato nella Tabella 4, che evidenzia
altresì le linee di tendenza recenti in materia di acquisizioni
su base annuale. Sia il 1994 che il 1995 costituiscono gli anni
di punta per gli acquisti delle società di noleggio, a
partire dal 1992. E' interessante notare come, a dispetto del
fatto che il mercato del noleggio sia stato nel periodo 1996-97
in condizioni peggiori rispetto a quelle del 1993, periodo di
recessione, gli acquisti annuali di contenitori siano ancora notevolmente
più numerosi oggi rispetto a quelli del 1993.
Il profilo fornito nella Tabella 4
mostra un'età media di poco più di cinque anni per
la flotta noleggiata complessiva, che negli ultimi anni è
drasticamente cambiata. Una percentuale che arriva sino al 65%
dell'intera flotta ha un'età di sei anni o meno. Si può
notare come gran parte dell'equipaggiamento più vecchio,
che risale alla metà degli anni '80, sia detenuto per lo
più dalle imprese maggiori, in particolare Genstar e TAL.
Sebbene si calcoli che il 10% appena della flotta noleggiata che
dovrebbe essere in servizio alla fine del 1997 avrà un'età
media di 10 anni ed oltre, il ritmo complessivo di dismissioni
dei noleggiatori finirà per eliminare questa quota di equipaggiamento
nel giro di 2-3 anni. La quantità complessiva di unità
costruite prima del 1988 ammonta a circa 560.000 TEU. Le dismissioni
attualmente avvengono al ritmo di 200.000-250.000 TEU all'anno,
a seconda dell'oscillazione dei prezzi.