
L'Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico
Centrale ha pubblicato il bando di gara per i lavori di dragaggio
del bacino della darsena commerciale del porto di Ancona, intervento
che interesserà le banchine dalla 19 al 26 con un
investimento complessivo di 18,7 milioni di euro, il più
grande realizzato nella storia dello scalo dorico per approfondire i
fondali. I dragaggi permetteranno di raggiungere la quota massima di
profondità prevista dal Piano Regolatore Portuale vigente,
con quote che toccano dai -12,50 metri delle banchine 19-20-21 fino
ai -14 metri della banchina 26. Le domande di partecipazione al
bando dovranno pervenire all'AdSP entro il prossimo 26 settembre.
È prevista la rimozione di circa 730mila metri cubi di
sedimenti. Il materiale dragato sarà conferito principalmente
nell'area di immersione a mare al largo di Ancona, con una quota
minore destinata alla vasca di colmata del porto. Prima dell'inizio
dei lavori, sarà effettuata la bonifica bellica sistematica
subacquea dell'intero bacino interessato, la cui aggiudicazione è
già stata definita e per la quale è in corso la fase
di contrattualizzazione. L'intervento sarà inoltre
accompagnato da un monitoraggio ambientale continuo sotto la
supervisione dell'Autorità di Sistema Portuale, come previsto
dal decreto di autorizzazione regionale.
L'AdSP ha evidenziato che «il dragaggio della darsena
commerciale consentirà di migliorare la navigabilità e
potenziare la competitività dello scalo dorico che potrà
accogliere navi di maggiore capacità e stazza. Un'opportunità
sia per lo sviluppo delle attività portuali sia per la
crescita dell'economia del territorio, grazie ad un'infrastruttura
più efficiente e competitiva, in grado di rispondere alle
esigenze internazionali». «Il dragaggio della darsena
commerciale - ha sottolineato il presidente dell'ente portuale,
Vincenzo Garofalo - è un'opera fondamentale per lo sviluppo
del porto di Ancona. Arriviamo ad un intervento necessario e
fortemente atteso dagli operatori. Con questo investimento, lo scalo
acquisirà un'ulteriore potenzialità strategica nella
portualità nazionale e internazionale con la possibilità
di incrementare i traffici commerciali, un'opportunità a
beneficio della competitività del made in Marche e
dell'economia del territorio. Una chance per migliorare
l'attrattività per nuovi mercati e per ulteriori linee di
traffico».