
L'Associazione Spedizionieri Doganali La Spezia (A.SPE.DO)
esorta a fruttare il progetto “Smart Terminal”
dell'Agenzia delle Dogane e dei Monopoli volto a consentire agli
operatori di anticipare la presentazione del manifesto delle merci
in arrivo per velocizzare il traffico merci nelle aree portuali al
fine di accrescere la competitività del porto della Spezia.
«Lo Smart Terminal, ovvero la procedura di sdoganare la merce
in navigazione prima che arrivi in porto - ha spiegato il presidente
dell'associazione, Sergio Landolfi - è e rappresenta una
rivoluzione senza precedenti per la logistica portuale italiana. È
tempo di agire con determinazione, di cogliere questa opportunità
offerta dall'Agenzia delle Dogane e fare della Spezia il modello
nazionale di efficienza, competitività e sostenibilità».
«Siamo di fronte - ha aggiunto Landolfi - a una
trasformazione epocale: grazie allo Smart Terminal, oggi possiamo
anticipare tutte le fasi burocratiche e logistiche, iniziando le
procedure di sdoganamento mentre la nave è ancora in
navigazione. Ciò significa meno attese, ridurre drasticamente
colli di bottiglia per le merci in importazione e promuovere una
programmazione realmente dinamica e intelligente. Il porto non è
più solo una destinazione o un casello dove transita la
merce, ma diventa, come deve essere, il cuore pulsante di un sistema
logistico all'avanguardia che crea ricchezza alla città».
A.SPE.DO ha ricordato che il modello dello Smart Terminal si
distingue profondamente dal modello del fast corridor, con
quest'ultimo che si limita a trasferire le operazioni doganali e i
connessi problemi di congestione presso altri nodi logistici, mentre
lo sdoganamento in mare offre un approccio non solo radicalmente
diverso ma anche proattivo. «Per la prima volta - ha
evidenziato Landolfi riferendosi allo Smart Terminal - tutti gli
operatori e i trasportatori hanno la possibilità concreta di
fissare “appuntamenti” operativi tra treni, camion e
banchine già durante il viaggio della merce. Questo sistema,
come detto, riduce la congestione del traffico portuale, la
pressione sui varchi e sulle infrastrutture, e contestualmente
valorizza le risorse del territorio e restituisce centralità
al lavoro e alle imprese locali».
«Perché questa rivoluzione diventi realtà -
ha concluso il presidente di A.SPE.DO - occorre l'impegno concreto
di tutte le parti coinvolte. È il momento di superare
resistenze e abitudini, di agire insieme per rendere lo Smart
Terminal la vera spina dorsale dello sviluppo portuale e logistico
italiano. Sostenere con forza questa procedura significa garantire
un futuro di valore aggiunto, opportunità lavorative e
rispetto dell'ambiente per tutto il territorio. La Spezia ha già
dimostrato il suo coraggio innovatore. Ora tocca a noi tutti rendere
pienamente operativa questa procedura, facendo della logistica
spezzina un modello. Insieme possiamo costruire un futuro
all'altezza delle sfide globali. Il tempo di agire è adesso».