
Questo pomeriggio a Roma, davanti alla sede Ministero delle
Infrastrutture e dei Trasporti, si terrà un presidio dei
lavoratori dei porti per chiedere di concretizzare l'istituzione del
Fondo di accompagno all'esodo. Annunciando l'iniziativa, Filt Cgil,
Fit Cisl e Uiltrasporti hanno sottolineato che da cinque anni nei
porti si aspetta che sia concretizzato quanto sottoscritto nel
rinnovo del contratto collettivo nazionale di lavoro e previsto
dalla legge. «La questione - hanno denunciato le
organizzazioni sindacali - non è più rinviabile,
soprattutto nel mondo del lavoro portuale dove si svolgono attività
complesse, pericolose e logoranti e pertanto il fondo di accompagno
all'esodo diventa uno strumento indispensabile per il raggiungimento
dei requisiti per il pensionamento».
«Le lavoratrici e i lavoratori dei porti - hanno aggiunto
Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti - non possono ancora attendere
invano uno strumento di cui i porti hanno un disperato bisogno
perché la competitività di uno scalo marittimo si
misura sull'efficienza e specializzazione della forza lavoro».
Ancip, Assiterminal, Assologistica e Uniport hanno annunciato
che parteciperanno con una loro rappresentanza alla manifestazione
per la mancata costituzione del Fondo per il prepensionamento dei
lavoratori portuali che - hanno ricordato - è prevista da una
norma, voluta e condivisa dalle parti, anche attraverso un accordo
formalizzato durante le trattative del precedente rinnovo del Ccnl,
norma in vigore dal 2021 ma mai attuata.
Ancip, Assiterminal, Assologistica e Uniport hanno evidenziato
che la costituzione del Fondo è interesse del sistema
produttivo e organizzativo delle aziende della portualità ed
era stato pensato per agevolare il ricambio generazionale, nella
consapevolezza che un settore in forte trasformazione e transizione
come quello portuale necessita di accompagnare il cambiamento,
l'inserimento di nuove risorse e profili professionali, la tutela di
quei lavoratori che in alcune mansioni non può pensarsi che
siano impiegati sino al raggiungimento dei requisiti pensionistici.
Ricordando che non è usuale che le associazioni
rappresentanti le aziende manifestino insieme alle organizzazioni
sindacali, Ancip, Assiterminal, Assologistica e Uniport hanno
spiegato che «il messaggio che si vuole dare è che,
laddove gli interessi sono comuni e vengono rappresentati con
trasparenza e equilibrio abbia senso farlo insieme». «Ciò
non toglie ovviamente - hanno precisato le associazioni datoriali -
che laddove permangano aspetti di divergenza, come sul tema del
contenzioso per le indennità ferie, le posizioni restino
distanti e evidentemente nettamente contrapposte, ma anche questo fa
parte della dialettica delle relazioni industriali e di come
responsabilmente intendiamo affermare il nostro ruolo e gli
interessi delle aziende che rappresentiamo: aziende che sono fatte
di persone».