
Oggi la Commissione nazionale VIA ha espresso parere favorevole,
con raccomandazioni e prescrizioni, sul progetto del nuovo sito per
la messa a dimora dei sedimenti da escavo localizzato nell'area
lagunare veneziana a sud dell'Isola delle Tresse lungo il Canale
Malamocco-Marghera. Annunciando il via libera, l'Autorità di
Sistema Portuale del Mare Adriatico Settentrionale ha evidenziato
che «si tratta di un passaggio determinante per la
realizzazione di un intervento essenziale per assicurare la
continuità dei dragaggi manutentivi, la sicurezza della
navigazione e l'attuazione delle opere, commissariali e non, che
interessano il sistema portuale e le città di Venezia e
Chioggia». «È - ha rilevato il presidente
dell'AdSP e commissario straordinario, Matteo Gasparato - un
passaggio fondamentale, che conferma la qualità del lavoro
svolto e la necessità di dotare il porto di un'infrastruttura
moderna, sicura e capace di garantire la piena operatività
dei nostri canali. Il progetto - ha precisato Gasparato - recepirà
le prescrizioni e le raccomandazioni formulate dalla Commissione
così da renderlo ancora più rispondente agli standard
ambientali richiesti. Ribadiamo che quest'opera è
indispensabile, per il porto e la città: consente la
manutenzione dei canali di grande navigazione e sostiene le opere
commissariali e non che, nei prossimi anni, daranno un contributo
decisivo allo sviluppo e alla competitività del sistema
portuale veneto. Mi auguro che, davanti a questo pronunciamento,
vengano finalmente archiviate contrapposizione ideologiche su
progetti che, per loro stessa essenza, rappresentano strumenti
concreti di compatibilità e sostenibilità fra la
portualità e il delicato ambiente lagunare».
Ricordando che il progetto è frutto di un accordo
istituzionale formalizzato nell'agosto 2023 dal commissario Crociere
Venezia, che ha coinvolto l'AdSP, il commissario straordinario
Montesyndial e il Provveditorato alle Opere Pubbliche nelle funzioni
di ex Magistrato alle Acque, l'ente portuale ha spiegato che il suo
obiettivo è di «dotare la laguna di un nuovo spazio
dedicato alla gestione dei sedimenti derivanti dagli escavi
manutentivi e dalle opere commissariali, superando le criticità
di capacità legate ai siti storici e garantendo continuità
operativa alle attività portuali con un orizzonte temporale
di almeno 15 anni. Il nuovo sito, del valore complessivo di 82
milioni di euro ed esteso su circa 46 ettari - ha ricordato ancora
l'ente - prevede un volume di conferimento di 3,8 milioni di metri
cubi di sedimenti lagunari. L'area, completamente conterminata,
garantisce la piena impermeabilità con la laguna, riceverà
sedimenti lagunari non pericolosi, conformemente alla normativa
vigente sulla movimentazione dei materiali da escavo e alle
prescrizioni previste chimiche, ecotossicologiche e ambientali,
definite dal vigente Protocollo Fanghi».
Il progetto sarà ora sottoposto alla Regione del Veneto
ai fini dell'intesa con il Commissario Crociere prevista dalla norma
per l'approvazione finale dell'intervento. Contestualmente prenderà
avvio la progettazione esecutiva, che recepirà prescrizioni e
raccomandazioni formulate dalla Commissione VIA, e,
conseguentemente, si procederà all'affidamento dei lavori
mediante bando di gara pubblico.