 Eurostat ha reso noto che nel 2024 il traffico dei passeggeri
nei porti dell'Unione Europea è stato di 417,8 milioni di
persone, con un aumento di 24,3 milioni rispetto al 2023 (+6,2%) e
un traffico complessivo che si è avvicinato ai livelli del
2019 (-0,1%) continuando a mostrare segnali di ripresa dopo il
crollo causato dal Covid. L'istituto di statistica dell'UE ha
specificato che, infatti, dopo essere continuamente diminuito tra il
2009 e il 2014, con un'eccezione nel 2013 (+0,3% rispetto al 2012),
il numero totale di passeggeri imbarcati e sbarcati nei porti
dell'Unione è risultato in ripresa dal 2015 e ha raggiunto un
picco nel 2019 con 418 milioni (+4,1% sul 2009, anno del picco
precedente), mentre, a seguito delle rigide misure precauzionali
adottate a causa della pandemia, il trasporto marittimo di
passeggeri si è quasi dimezzato nel 2020 rispetto al 2019
(-45,0%) scendendo al minimo per il periodo di 230 milioni di
passeggeri. Nel 2021 e nel 2022 è seguito un parziale
recupero, con aumenti rispettivamente del +16,4% e del +39,5% sugli
anni precedenti.
Lo scorso anno dieci nazioni, ciascuna con oltre 14 milioni di
passeggeri, hanno rappresentato il 94,1% di tutto il trasporto
marittimo di passeggeri nell'UE. In testa alla graduatoria delle
nazioni con il maggior volume di traffico si è confermata
l'Italia con 93,5 milioni di passeggeri, pari al 22,4% del totale
UE, seguita a breve distanza dalla Grecia con 81,1 milioni di
passeggeri (19,4%) e quindi dalla Danimarca con 41,3 milioni di
passeggeri (9,9%).
L'istituto di statistica ha specificato che tra il 2019 e il
2024 metà delle prime dieci nazioni per volume di traffico ha
registrato una crescita del numero di passeggeri, con la Grecia che
ha segnato un aumento di 7,1 milioni di passeggeri (+9,7%), l'Italia
di sette milioni (+8,0%) e Malta di due milioni (+14,9%). Le
diminuzioni più marcate del traffico sono state registrate in
Svezia (-5,7 milioni; -18,7%), Finlandia (-4,8 milioni; -25,1%) e
Germania (-3,1 milioni; -9,8%).
Nel 2024 i tre porti passeggeri dell'UE con il più
rilevante volume di traffico erano tutti italiani: il porto di
Messina si è classificato al primo posto con 11,4 milioni di
passeggeri seguito, sull'altra sponda dello Stretto di Messina, da
Villa San Giovanni/Reggio Calabria (11,2 milioni di passeggeri) e
quindi dal porto di Napoli (11,0 milioni). Rispetto al 2019, Napoli
ha registrato il maggiore incremento del numero di passeggeri (+1,7
milioni; +18,5%), mentre Helsinki ha registrato il calo maggiore
(-2,3 milioni; -19,7%).
Relativamente al solo traffico delle crociere, Eurostat ha
ricordato che il numero di crocieristi che sono si sono imbarcati e
sono sbarcati nei porti dell'UE è crollato a 1,2 milioni nel
2020, per poi riprendersi nel 2021 e nel 2022 salendo
rispettivamente a 2,8 e 11,7 milioni di passeggeri. A dimostrazione
di una solida ripresa, il 2024, con 17,9 milioni di crocieristi, ha
superato il livello pre-pandemia con un aumento del +22,5% rispetto
ai 14,6 milioni del 2019 e con un rialzo del +12,1% sui 15,9 milioni
del 2023.
Quasi il 66% del numero totale di crocieristi imbarcati e
sbarcati nei porti dell'UE nel 2024 si è concentrato in tre
nazioni: Italia (4,9 milioni di crocieristi all'imbarco/sbarco, pari
al 27,6% dell'UE), Spagna (3,9 milioni di crocieristi, pari al
21,8%) e Germania (2,9 milioni di crocieristi, pari al 16,5%).
|