
La produzione totale di e-fuel per il trasporto marittimo
prevista da 80 progetti europei incentrati sulla produzione di
idrogeno verde e di carburanti sintetici non sarà sufficiente
per gli obiettivi di decarbonizzazione del settore dello shipping.
Lo evidenzia l'ultimo rapporto dell'osservatorio sugli e-fuel di
Transport & Environment (T&E), l'organizzazione senza scopo
di lucro che promuove lo sviluppo di un sistema europeo di mobilità
a emissioni zero. L'osservatorio ha spiegato che, nonostante questi
progetti potrebbero produrre 3,6 milioni di tonnellate equivalenti
di petrolio entro il 2032, meno del 5% del totale è dedicato
principalmente al trasporto marittimo che, pertanto, non disporrà
dei quantitativi di combustibili alternativi utili alla sua
decarbonizzazione, a meno che - ha specificato T&E - la politica
non introduca nuovi incentivi.
L'osservatorio ha rilevato che i volumi di e-fuel previsti per
lo shipping sono quindi inferiori all'obiettivo di una quota dell'1%
di combustibili rinnovabili di origine non biologica (RFNBO)
dell'energia annua usata a bordo dalle navi che rientrano
nell'ambito di applicazione del regolamento europeo FuelEU Maritime
entro il 2031 e sono ben al di sotto del sotto-obiettivo del 2%
nell'energia annua usata a bordo da una nave a decorrere dal primo
gennaio 2034 previsto dal regolamento.
L'osservatorio ha quindi rimarcato che, in assenza di precise
politiche UE e nazionali, combinate con incentivi finanziari
dedicati, è probabile che gli obiettivi europei in materia di
e-fuel per il trasporto marittimi vengano raggiunti con combustibili
importati, o non vengano raggiunti affatto.
Rilevando infine che la transizione del settore marittimo verso
i carburanti sintetici, pur non arretrando, è tuttavia lenta,
Transport & Environment ha proposto misure per incentivarne
l'uso, a partire dall'assegnazione di una quota dei ricavi del
sistema ETS di scambio di quote di emissioni per il trasporto
marittimo dell'UE a sostegno della produzione di RFNBO in Europa,
proponendo anche di limitare l'asta bilaterale a livello UE
annunciata nel Piano di Investimenti per i Trasporti Sostenibili
(STIP) ai soli RFNBO, dato che i biocarburanti avanzati sono già
incentivati tramite FuelEU che non consente biocarburanti derivati
da colture alimentari e foraggere ai fini della conformità.
Tra le altre proposte, si esorta a valutare la possibilità
di promuovere la competitività dell'industria europea
dell'e-fuel attraverso incentivi dedicati nell'ambito di FuelEU.
Secondo T&E, ciò potrebbe assumere la forma di un obbligo
per le navi che fanno scalo nei porti dell'UE di rifornirsi di una
quantità specifica di RFNBO prodotti nell'UE, oppure di un
moltiplicatore più elevato per l'utilizzo di RFNBO prodotti
nell'UE.