
Il vessel sharing agreement Premier Alliance, che lunedì
ha presentato la configurazione del proprio network di servizi di
trasporto marittimo containerizzato per il 2026
(
del
15
dicembre 2025), per i nuovi collegamenti tra l'Asia e il Nord
Europa ricorrerà al modello hub and spoke che prevede per i
principali servizi marittimi transcontinentali scali a porti hub su
cui far convergere una rete di servizi marittimi feeder secondari.
Lo ha specificato successivamente la compagnia di navigazione
sudcoreana HMM, che è partner di ONE e Yang Ming nel VSA,
precisando che la Premier Alliance ridurrà il numero di scali
sulle rotte con il Nord Europa concentrandosi sui porti hub chiave
che presentano volumi di merci concentrati anziché sulla
precedente prassi di scali diretti a più porti. Inoltre,
verrà istituita una rete di linee secondarie (spoke)
convergenti sui porti principali per massimizzare l'efficienza del
servizio.
Tra i servizi più coinvolti in questa ristrutturazione
del sistema di distribuzione delle merci marittime, che HMM ha
evidenziato essere frutto di una decisione strategica, figurano le
rotte FE3 e FE4 sulle quali HMM impiega le proprie portacontainer di
maggior capacità da 24.000 teu. In particolare, nel servizio
FE3 il numero di scali sarà diminuito da 11 ad otto, con
l'eliminazione in Asia di porti di scalo pur importanti come Busan e
Xiamen e in Europa di Rotterdam. Busan sarà invece incluso
come porto hub nel servizio FE4, in cui numero di scali sarà
ridotto da 13 a cinque, con la cancellazione in Asia delle toccate,
tra gli altri, ai porti di Kaohsiung, Yantian e Singapore, e in
Europa ai porti di Algeciras e Felixstowe.