
Ieri l'Italia ha presentato presso il Consiglio europeo dei
trasporti, in sessione pubblica, un documento sugli effetti negativi
dell'estensione ai servizi di trasporto marittimo del sistema ETS
per lo scambio di quote di emissioni dell'UE. Specificando che è
stata rappresentata l'urgenza di sospendere la normativa e di
includere misure correttive per tutelare i segmenti di traffico più
fragili - transhipment, Autostrade del Mare e collegamenti con le
isole maggiori - il presidente di Assaarmatori, Stefano Messina, ha
evidenziato che «l'informativa italiana è completa e
coerente con l'impegno che il nostro Paese, insieme ai partner
mediterranei, porta avanti da tempo per affrontare le distorsioni
create dall'ETS marittimo. Purtroppo, la miopia ideologica di una
parte della Commissione, che continua ad affidarsi ad un
monitoraggio del mercato parziale e impreciso - ha affermato Messina
- sta frenando soluzioni concrete e indispensabili per il settore.
La nuova attenzione pro-industria mostrata in questi mesi dalle
istituzioni europee, e ribadita dall'intervento in aula del
commissario ai Trasporti Tzitzikostas, lascia però sperare
che la revisione della direttiva, prevista per il prossimo anno,
possa finalmente segnare un cambio di passo anche per il trasporto
marittimo».
Il presidente di Assarmatori ha sottolineato che serve
«correggere rapidamente le criticità della direttiva
ETS, senza attendere i tempi delle negoziazioni all'interno
dell'IMO. Le misure regionali europee - ha spiegato - stanno già
agevolando l'aumento di investimenti e traffici verso i terminal di
trasbordo nordafricani e determinando tendenze di mercato
preoccupati sui servizi delle Autostrade del Mare e sui collegamenti
con le isole maggiori. Le proposte avanzate dall'Italia e dai due
partner mediterranei - ha specificato riferendosi al sostegno
all'informativa italiana da parte di Grecia e Malta - su cui si sono
espressi favorevolmente anche Portogallo e Croazia, delineano un
piano d'azione chiaro: dalla sospensione dell'applicazione della
direttiva all'esenzione dei segmenti più colpiti. I prossimi
mesi saranno decisivi. L'impegno del governo, e in particolare del
ministro Salvini - ha concluso Messina - potrà essere
determinante nel guidare il fronte mediterraneo durante le prossime
negoziazioni».