
Il Comitato di gestione dell'Autorità di Sistema Portuale
del Mare Adriatico Centrale ha approvato all'unanimità il
bilancio di previsione 2026 dell'ente, con il parere positivo del
Collegio dei revisori dei conti e dell'Organismo di partenariato
della risorsa mare. Il documento prevede entrate per 23,4 milioni di
euro, dovute in particolare, nella parte corrente, a canoni
demaniali (6,5 milioni), proventi dalle autorizzazioni per
operazioni e servizi portuali (900mila), per i traffici passeggeri
(1,6 milioni) e automezzi (un milione), tasse portuali sulle merci
(5,26 milioni) e di ancoraggio (2,1 milioni).
Il bilancio di previsione 2026 include l'attivazione di
investimenti per 32,7 milioni per le infrastrutture portuali. Ai
nuovi investimenti si sommano quelli attualmente in essere, come la
banchina 27 del porto di Ancona, gli interventi di escavo nei
diversi porti del sistema portuale e gli investimenti in
digitalizzazione, per una previsione totale per il 2026 di 117,9
milioni. Investimenti, questi, coperti anche dall'avanzo di
amministrazione dell'AdSP, pari a 147,7 milioni, in buona parte
vincolati proprio per affrontare le opere previste.
La previsione dell'Autorità di Sistema Portuale per il
bilancio 2026 è di concludere la gestione con un avanzo di
32,2 milioni, somma anch'essa in prevalenza vincolata alle opere già
programmate, e un risultato di amministrazione libero di 203 mila
euro.