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PORTI
Italia Nostra ribadisce forti perplessità sulla realizzazione del porto di Fiumicino-Isola Sacra
Le città marittime europee, meta del turismo delle crociere - evidenzia l'associazione - denunciano il fenomeno croceristico dell'over-tourism
Roma
23 luglio 2025
Italia Nostra è tornata oggi ad esprimere forti
perplessità sulla necessità di realizzare il porto di
Fiumicino-Isola Sacra sollecitando risposte concrete alla politica e
agli amministratori, invito al quale attualmente ha risposto solo il
sindaco di Fiumicino, Mario Baccini, favorevole al progetto per la
costruzione del nuovo scalo portuale turistico, che ha accolto una
richiesta di incontro da parte delle associazioni ambientaliste e
dei comitati cittadini.
La progettata area portuale è stata assegnata in
concessione demaniale marittima della durata di 90 anni alla
Fiumicino Waterfront del gruppo crocieristico americano Royal
Caribbean Cruises
(
del 24
febbraio 2022). Secondo Italia Nostra, il progetto «finirebbe
per agevolare il monopolio di un privato, leader mondiale del
settore crociere, a cui viene consegnato, unico caso nel territorio
nazionale, un tratto di costa italiana, la foce del Tevere, luogo
ricco di storia e vulnerabile nell'equilibrio ambientale e marino»
e, «se attuato, andrebbe peraltro a costituire un pericoloso
precedente, favorendo la perdita di peso del pubblico e la
trasformazione di piccoli porti turistici in grandi infrastrutture
private».
Italia Nostra ha ricordato la genesi del progetto che pone le
basi su quanto avvenne negli anni '90 quando il Comune di Fiumicino
aveva affidato una concessione demaniale per realizzare un porto
turistico nei pressi dell'Isola Sacra per barche da diporto nel
tratto di costa prospiciente la sponda nord della foce del Tevere.
Ignorato un progetto di vera riqualificazione con rimessaggi interni
- ha evidenziato l'associazione - fu avviata nel 2010 la costruzione
del porto turistico noto come Porto della Concordia a cura della
società I.P. Iniziative Portuali ed Invitalia Spa, con una
concessione di 90 anni, ma ben presto i lavori si interruppero per
il fallimento della società I.P. e sul litorale rimase una
scogliera di 800 metri in luogo del braccio portuale in costruzione.
Poi, nel 2018, Invitalia presentò una richiesta di variante
del progetto che prevedeva l'introduzione della funzione
croceristica per le grandi navi della Royal Caribbean, sostenendo di
mantenere “prevalente” la funzione di “yacht
marina”, imbarcazioni queste di circa 10 o 15 metri.
L'associazione ambientalista ha elencato nuovamente le risposte
sollecitate a diversi quesiti, a partire dalla mancata valutazione
dell'impatto di bus e taxi indotto dalle navi sugli itinerari di
accesso alle piazze ed ai monumenti del centro storico di Roma e dal
fatto che la Valutazione di Impatto Ambientale sul territorio di
Fiumicino non offre una valutazione dell'impatto cumulativo con
l'altro porto di Civitavecchia dell'Autorità di Sistema
Portuale del Mar Tirreno Centro-Settentrionale già in
costruzione a soli due chilometri da quello progettato a Fiumicino,
pure destinato ad uno scalo per crociere, che - ha rilevato Italia
Nostra - peraltro prevede collegamenti multipli e ferroviari,
anziché gravante esclusivamente sulla satura rete stradale
urbana di Fiumicino.
Tra i rilievi mossi da Italia Nostra, l'associazione ha
denunciato che il progetto prevede, «prima volta nella storia,
la nascita di un porto turistico-croceristico mai programmato nel
bel mezzo del sistema portuale gestito dall'Autorità del Mar
Tirreno Centro-Settentrionale, che ha già in costruzione un
porto commerciale nel Comune di Fiumicino, con funzione anche
croceristica. Inoltre sarebbe gestito da una compagnia privata,
leader mondiale del settore, che, divenuta per 90 anni
“proprietaria” di un pezzo di costa italiana, farebbe
piena concorrenza ai porti del Tirreno Centro-Settentrionale
drenandone i ricavi».
Italia Nostra ha concluso sottolineando che recentissimi
articoli di giornali mostrano «che gli amministratori di tutte
le città marittime europee, meta del turismo delle crociere,
denunciano il fenomeno croceristico dell'over-tourism, paragonato da
alcuni sindaci all'invasione delle cavallette, che non porta nessuna
ricchezza ma solo consumo della città. È questo il
caso di Barcellona, Marsiglia, Amsterdam, Bergen e di tante altre
città europee. Ma i sindaci di Roma e Fiumicino,
imprudentemente - ha osservato l'associazione - vanno in
controtendenza. Il progetto del porto di Fiumicino-Isola Sacra, è
presentato come una grande opportunità e gode di procedure
autorizzative agevolate e rapide».
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