 Nel primo trimestre di quest'anno il traffico mondiale delle
merci ha registrato una forte crescita in vista degli aumenti dei
dazi programmati dal presidente americano Donald Trump essendo
aumentato del +3,6% su base trimestrale e del +5,3% su base annua.
Lo ha reso noto la World Trade Organization specificando che
l'incremento è stato trainato dall'impennata delle
importazioni in Nord America in previsione di dazi più
elevati negli Stati Uniti annunciati il 2 aprile con una tempistica
che ha consentito agli importatori di anticipare gli acquisti per
evitare di pagare successivamente tariffe più elevate
(
del 3
aprile 2025).
La crescita del volume degli scambi commerciali avvenuti nel
primo trimestre del 2025 è stata superiore alle proiezioni
pubblicate nel rapporto “Global Trade Outlook and Statistics”
della WTO del 16 aprile, sia per la previsione di base del +2,7% per
il 2025 che ipotizzava il mantenimento delle politiche in vigore
all'inizio dell'anno sia per la previsione rettificata del -0,2%,
ipotizzando le politiche in vigore al 16 aprile. La WTO ha
specificato che da allora una serie di accordi e misure commerciali
hanno leggermente modificato la previsione rettificata, ma a metà
giugno la crescita del traffico di merci per l'intero anno era
prevista ancora sostanzialmente invariata al +0,1%. Nel frattempo,
il valore in dollari del commercio mondiale di merci, misurato sulla
base delle esportazioni non destagionalizzate, nel primo trimestre
del 2025 è aumentato del +4% su base annua, riflettendo una
forte crescita in termini di volume e un calo dei prezzi. La WTO ha
precisato che nel primo trimestre il valore degli scambi è
diminuito rispetto al trimestre precedente a causa delle normali
variazioni stagionali, ma i dati destagionalizzati hanno continuato
a crescere.
Nel primo trimestre si sono registrate significative differenze
tra le regioni nella crescita del volume degli scambi di merci,
soprattutto per quanto riguarda le importazioni. Il Nord America ha
registrato la crescita trimestre su trimestre delle importazioni più
consistente di tutte le altre regioni, con un +13,4%, seguito
dall'Africa con il +5,1%, dal Sud e Centro America e dai Caraibi con
il +3,6%, dal Medio Oriente con il +3,0%, dall'Europa con il +1,3% e
dall'Asia con il +1,1%. La Comunità degli Stati Indipendenti
(CSI), inclusi alcuni Stati associati ed ex membri, è stata
l'unica regione a registrare nel primo trimestre un calo del -0,5%.
Per quanto riguarda le esportazioni, il Medio Oriente ha
registrato la crescita trimestre su trimestre più rilevante,
con un +6,3%, seguito dall'Asia con il +5,6%, dal Sud America con il
+3,2%, dall'Africa con il +2,5%, dall'Europa con il +1,9% e dal Nord
America con il +1,8%. La CSI ha registrato un calo delle
esportazioni del -1,0%.
Relativamente alle diverse tipologie di merci, nel primo
trimestre la più marcata crescita su base annua in termini di
valore in dollari è stata registrata nel settore delle
apparecchiature per ufficio e delle telecomunicazioni (+16%),
seguito dai prodotti chimici (+12%) e dall'abbigliamento (+7%). Tra
le categorie, solo i prodotti per l'automotive (-4%), i carburanti e
i prodotti minerari (-4%, di cui: carburanti, -7%, e ferro e
l'acciaio, -3%) hanno accusato un calo in termini di valore.
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