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TRASPORTO MARITTIMO
Estendere a livello globale l'applicazione del limite dello 0,1% del tenore di zolfo nei fuel navali
Lo propone un'analisi dell'International Council on Clean Transportation
Berlino
8 luglio 2025
L'International Council on Clean Transportation (ICCT),l
'organizzazione indipendente non-profit creata per promuovere il
miglioramento delle performance ambientali del settore dei
trasporti, ha evidenziato la necessità di estendere
l'applicazione del limite dello 0,1% del tenore di zolfo nei fuel
navali oltre l'ambito delle Emission Control Areas (ECA) in cui
attualmente è in vigore. L'ICCT ha ricordato che
l'International Maritime Organization ha progressivamente inasprito
i limiti sul contenuto di zolfo nei combustibili per uso marittimo
per salvaguardare la salute umana e l'ambiente introducendo anche
limiti più severi nelle aree ECA area a basse emissioni di
inquinanti atmosferici e che, pertanto, attualmente le navi devono
rispettare un limite globale dello 0,5% di zolfo nei combustibili e
un limite dello 0,1% nelle aree ECA a meno che non utilizzino
scrubber, le apparecchiature installate a bordo delle navi per
abbattere le emissioni pulendo i gas di scarico. «Tuttavia –
ha evidenziato oggi l'ICCT - studi hanno dimostrato che le navi che
utilizzano scrubber con olio combustibile pesante emettono più
particolato e black carbon rispetto a quelle che utilizzano gasolio
per uso marittimo».
ICCT ha quindi presentato un'analisi che valuta come
un'ulteriore riduzione a livello globale del contenuto massimo di
zolfo consentito nei combustibili, passando dallo 0,5% allo 0,1%,
potrebbe influire sulle emissioni di inquinanti atmosferici e sulla
mortalità prematura da particolato fine (PM2.5).
L'analisi considera tre percorsi di conformità. Un primo
scenario “Scrubber Max” in cui le navi che utilizzano
very-low sulfur fuel oil (VLSFO), ovvero olio combustibile
intermedio a basso contenuto di zolfo (<0,5%), passano all'olio
combustibile pesante HFO ad alto tenore di zolfo utilizzando
scrubber per conformarsi al limite globale dello 0,1% di zolfo nei
combustibili. Un secondo scenario “Scrubber Allowed” in
cui le navi dotate di scrubber li utilizzano per conformarsi al
limite globale dello 0,1% di zolfo e le navi senza scrubber che
normalmente utilizzavano VLSFO passano al gasolio marino MGO per
conformarsi e con le navi che utilizzano altri combustibili come GNL
o metanolo che continuano a utilizzare questi fuel. L'analisi
osserva che questo scenario può essere considerato il
percorso di conformità più probabile in base alle
normative vigenti dato che gli scrubber sono attualmente consentiti
come mezzo alternativo per conformarsi alle normative IMO sullo
zolfo nei combustibili, ad eccezione delle giurisdizioni nazionali o
subnazionali in cui sono soggetti a restrizioni. Infine, uno
scenario “Distillate Only” in cui gli scrubber non sono
consentiti e le navi che utilizzano combustibili primari o
residuali, indipendentemente dalla presenza o meno di uno scrubber,
passano all'MGO per conformarsi, mentre si è ipotizzato che
le navi che utilizzano altri combustibili, come GNL o metanolo,
continuino a utilizzarli.
L'analisi dell'ICCT rileva che, rispetto ad uno scenario di base
basato sui dati del traffico navale del 2023, ridurre il contenuto
di zolfo nei combustibili marini per conformarsi a un limite di
zolfo dello 0,1% consentirebbe in primo luogo di mitigare
l'inquinamento atmosferico. In particolare, con riferimento ai tre
scenari di conformità, si stima che le emissioni di ossido di
zolfo attribuibili al trasporto marittimo diminuirebbero del
75%-85%, quelle di PM2.5 del 46%-66% e quelle di carbonio elementare
del 27%-41%, con lo scenario che vieta gli scrubber che produrrebbe
le maggiori riduzioni stimate delle emissioni.
Inoltre, estendere il limite dello 0,1% consentirebbe di ridurre
i decessi prematuri. L'analisi evidenzia che i tre scenari di
conformità consentirebbero di evitare tra 3.930 e 4.459
decessi prematuri all'anno, con le riduzioni più
significative ottenute quando gli scrubber non sono consentiti.
Infine, si otterrebbero notevoli benefici economici. Si stima,
infatti, che i benefici economici per la salute varierebbero tra 9,3
e 10,9 miliardi di dollari all'anno a seconda del percorso di
conformità e si incentiverebbe l'uso di fuel più
puliti, con uno standard globale dello 0,1% del tenore di zolfo che
avrebbe l'effetto di aumentare i costi dei combustibili fossili e di
ridurre il divario di prezzo tra i combustibili convenzionali e
quelli a zero o quasi zero emissioni di gas serra.
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