
L'abolizione decisa lo scorso aprile dal presidente americano
Donald Trump della soglia “de minimis” relativamente
alle importazioni statunitensi di beni provenienti dalla Cina e da
Hong Kong, che è entrata in vigore il 2 maggio, ha iniziato a
colpire le spedizioni operate dalla DHL dalla Cina e Hong Kong agli
USA che – ha reso noto l'azienda del gruppo Deutsche Post –

è l'unico mercato che nel secondo trimestre di quest'anno ha
registrato una notevole riduzione dei volumi. La misura “de
minimis” prevede l'esenzione da dazi e viene applicata
normalmente quando si ritiene che il valore di alcune merci spedite
in una nazione non sia sufficiente a coprire gli oneri necessari per
riscuotere i dazi su tali articoli, che risulterebbero superiori al
gettito fiscale che se ne può ricavare. Alla fine dello
scorso mese Trump ha deciso di abolire questa misura anche nei
confronti di tutte le altre nazioni
(
del
31
luglio 2025).
Nel secondo trimestre del 2025 i ricavi di DHL sono ammontati a
19,83 miliardi di euro, con una flessione del -3,9% sullo stesso
periodo dello scorso anno a cui hanno contribuito tutti i segmenti
d'attività: il segmento delle consegne espresso ha registrato
ricavi pari a 5,87 miliardi (-5,7%), quello delle attività di
spedizione 4,62 miliardi (-5,3%) - inclusi 1,47 miliardi dalle
spedizioni aeree (-3,7%) e 1,31 miliardi dalle spedizioni marittime
(-6,8%) -, il segmento delle altre soluzioni per la supply chain ha
totalizzato ricavi pari a 4,18 miliardi di euro (-3,9%), quello
dell'e-commerce 1,66 miliardi (-0,7%) e il segmento delle consegne
postali e di pacchi in Germania 4,15 miliardi (-0,2%). L'EBITDA è
stato pari a 2,62 miliardi (+4,1%) e l'EBIT a 1,43 miliardi (+5,8%),
con un contributo di 730 milioni dalle consegne espresso (+6,9%), di
196 milioni dalle spedizioni aeree e marittime (-29,7%), di 348
milioni dalle soluzioni per la supply chain (+24,4%), di 56 milioni
dall'e-commerce (-16,1%) e di 166 milioni dalle consegne postali e
di pacchi in Germania (+28,0%). L'utile netto consolidato è
stato di 859 milioni di euro (+6,8%).