 Commentando l'approvazione di ieri alla Camera dei deputati di
un emendamento al decreto-legge Infrastrutture relativo alle Agenzie
per la somministrazione del lavoro in porto
(
dell' 8
luglio 2025), l'Autorità di Sistema Portuale dei Mari
Tirreno Meridionale e Ionio ha evidenziato che si tratta di un
risultato importantissimo che consente di anticipare la
trasformazione della Gioia Tauro Port Agency in impresa portuale ai
sensi dell'art.17 - comma 5 - della legge 84/94, una società
a responsabilità limitata che avrà per oggetto la
fornitura di lavoro temporaneo alle imprese portuali (art.16 e 18
della legge 84/94).
L'ente portuale calabro ha reso noto che l'emendamento ha
trovato ispirazione da una lettera che il presidente dell'AdSP del
Tirreno Meridionale e Ionio, Andrea Agostinelli ha inviato al
presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, affinché
si esaminasse l'opportunità di presentare un emendamento al
decreto Infrastrutture mirato a superare il blocco alla
trasformazione determinato dalla scadenza dell'Agenzia portuale
prevista per il 31 dicembre 2026. In seguito alle interlocuzioni che
Agostinelli ha avuto con l'avvocato Cantarini dell'Ufficio di
Gabinetto del presidente Occhiuto - ha specificato l'ente portuale -
è stato elaborato un emendamento che porta la firma
dell'onorevole Francesco Cannizzaro di Forza Italia.
Con l'emendamento si è proposta l'aggiunta del comma
2-bis, secondo cui “all'articolo 4, comma 8, del decreto-legge
29 dicembre 2016, n. 243, convertito, con modificazioni, dalla legge
27 febbraio 2017, n. 18, le parole: «Alla scadenza dei
trentasei mesi» sono sostituite dalle seguenti: «Fino
alla scadenza del termine di cui al comma 1» e dopo le parole:
«il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti può»
sono inserite le seguenti: «in ogni caso»”.
Il comma 8 dell'articolo 4 del decreto-legge 243/2016 prevede
che “alla scadenza dei trentasei mesi, ove restassero in forza
all'Agenzia di cui al comma 1, lavoratori non reimpiegati, il
Ministero delle infrastrutture e dei trasporti può
autorizzare la trasformazione di tale Agenzia, su istanza
dell'Autorità di Sistema portuale competente e laddove
sussistano i presupposti, in un'Agenzia ai sensi dell'articolo 17
della legge 28 gennaio 1994, n. 84”. Il comma 1 dell'articolo
4 del decreto-legge stabilisce che, “al fine di sostenere
l'occupazione, di accompagnare i processi di riconversione
industriale delle infrastrutture portuali e di evitare grave
pregiudizio all'operatività e all'efficienza portuali, nei
porti nei quali almeno l'80 per cento della movimentazione di merci
containerizzate avviene o sia avvenuta negli ultimi cinque anni in
modalità transhipment e persistano da almeno cinque anni
stati di crisi aziendale o cessazioni delle attività
terminalistiche, in via eccezionale e temporanea, per un periodo
massimo non superiore ((a centoquattordici mesi)), a decorrere dal
1° gennaio 2017 è istituita dalla Autorità di
Sistema Portuale, d'intesa con il Ministero delle Infrastrutture e
dei Trasporti, con delibera del Comitato di gestione o del Comitato
portuale laddove eserciti in prorogatio le sue funzioni, una Agenzia
per la somministrazione del lavoro in porto e per la
riqualificazione professionale, nella quale confluiscono i
lavoratori in esubero delle imprese che operano ai sensi
dell'articolo 16 della legge 28 gennaio 1994, n. 84, ivi compresi i
lavoratori in esubero delle imprese titolari di concessione ai sensi
dell'articolo 18 della citata legge n. 84 del 1994”.
Si tratta - ha commentato Agostinelli di «uno
straordinario risultato che bisogna far risalire all'iniziativa
dell'Autorità di Sistema Portuale dei Mari Tirreno
Meridionale e Ionio, che ha fortemente voluto la costituzione della
impresa, e al fattivo interesse dell'Ufficio di Gabinetto della
Presidenza regionale e all'onorevole Cannizzaro, che ringrazio per
la sensibilità così come il presidente Occhiuto,
l'avvocato Cantarini e il direttore generale del Ministero delle
Infrastrutture Donato Liguori. La nuova governance dell'Autorità
di Sistema Portuale avrà la strada spianata verso la
costituzione dell'impresa ex art. 17 legge 84/94 che assorbirà
i residui lavoratori ancora iscritti nell'elenco dell'Agenzia
portuale e ulteriori lavoratori con le qualifiche di interesse dei
terminalisti per un complessivo numero di 100 lavoratori».
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