
In occasione della celebrazione odierna della Giornata
internazionale contro l'abuso e il traffico illecito di droga,
l'European Union Drugs Agency (EUDA) e il Regional Intelligence
Liaison Office for Western Europe (RILO-WE) della World Customs
Organization (WCO) hanno presentato il rapporto “Seaports:
monitoring the EU’s floodgates for illicit drugs” che
offre la prima panoramica dettagliata del traffico di droga che
passa attraverso i porti dell'Unione Europea e che ha l'obiettivo di
rafforzare la capacità di monitorare l'evoluzione del
traffico in questi hub chiave per gli scambi commerciali dell'UE.
Il rapporto spiega che tra gennaio 2019 e giugno 2024 oltre
1.826 tonnellate di sostanze stupefacenti illecite sono state
sequestrate nei porti dell'UE o in transito verso gli scali
portuali, di cui più di 1.244 tonnellate sequestrate entro i
porti. Il maggior quantitativo (491 tonnellate) è stato
sequestrato nei porti del Belgio, seguito dai sequestri di droga nei
porti della Spagna (388 tonnellate), dell'Olanda (195 tonnellate),
dell'Italia (70 tonnellate) e della Germania (47 tonnellate). Circa
1.507 tonnellate di droghe (l'83% del totale) sono state sequestrate
su navi portacontenitori.
La cocaina è di gran lunga la droga più
trafficata, rappresentando circa l'82% (1.487 tonnellate) del totale
degli stupefacenti intercettati nel periodo, seguita dalla resina di
cannabis (260 tonnellate). Nei porti di Anversa e Rotterdam sono
stati sequestrati i maggiori quantitativi di cocaina
(rispettivamente circa 443 tonnellate e 181 tonnellate) ed eroina
(rispettivamente 8,1 tonnellate e 5 tonnellate). Nei porti spagnoli
di Las Palmas de Gran Canaria e Huelva sono stati sequestrati i
maggiori quantitativi di resina di cannabis (rispettivamente 42
tonnellate e 30 tonnellate). Nel corso del periodo gennaio 2019 -
giugno 2024 almeno 21,7 tonnellate di Captagon sono state
intercettate nei porti marittimi dell'UE, la maggior parte
provenienti da un sequestro di 14,2 tonnellate avvenuto nel 2020 nel
porto di Salerno.
Il rapporto segnala che l'entità e la regolarità
delle grandi spedizioni (con una media di oltre 500 kg di cocaina e
1,3 tonnellate di resina di cannabis per spedizione) confermano che
le reti criminali utilizzano i porti dell'UE per contrabbandare
grandi quantitativi di droga, in particolare cocaina. Ciò
implica anche un significativo grado di penetrazione delle reti
criminali organizzate nei porti europei, inclusa la probabile
corruzione di parte del personale portuale. Inoltre, negli ambienti
portuali si sono verificati frequenti episodi di violenza legati al
traffico di droga.