Quotidiano indipendente di economia e politica dei trasporti
21:32 GMT+2
ASSOCIAZIONI
Federagenti, le crociere non possono né devono diventare il bersaglio di una campagna di odio indiscriminato
Proposto un “Patto per il mare” con soluzioni per affrontare un overtourism di cui le navi passeggeri non sono colpevoli
Roma
25 giugno 2025
«Le crociere sono una risorsa turistica importante per il
Paese, uno strumento di promozione del Sistema Italia e non possono
né devono diventare il bersaglio di una campagna di odio
indiscriminato che tende a individuare nelle grandi navi bianche il
nuovo nemico per i territori per le comunità e per
l'ambiente». Lo ha sottolineato il presidente di Federagenti,
Paolo Pessina, nel corso dell'assemblea pubblica della federazione,
che rappresenta gli agenti raccomandatari marittimi e i mediatori
marittimi, tenutasi oggi a Roma presso la sala Orlando di
Confcommercio.
Riferendosi alla “demonizzazione” delle crociere,
Pessina ha precisato che «oggi parliamo di segnali, ma - ha
avvertito - le campagne di ostilità e di “respingimento”
maturano alla svelta e producono spesso risultati incontrollati e
incontrollabili». «Di fronte a un trend che, in modo
talora grottesco, tende a identificare nelle navi passeggeri il
simbolo del lusso che calpesta i diritti (sulla falsariga della
contestazione per le nozze di Jeff Bezos) - ha denunciato il
presidente di Federagenti - è necessario intervenire subito e
con decisione».
In occasione dell'assemblea, Federagenti ha lanciato un “Patto
per il mare” che propone prima di tutto un'operazione verità
sull'impatto delle navi bianche e dei crocieristi, quindi una vera e
propria “formula” di coordinamento del turismo che
arriva dal mare. Un turismo - ha ricordato Pessina - che genera un
posto di lavoro ogni venti crocieristi trasportati, che produce un
fatturato totale di 168,6 miliardi di dollari, che in Europa
raggiunge i 55,3 miliardi e in Italia i 15 miliardi.
La federazione degli agenti marittimi italiani ha ricordato,
inoltre, che, su oltre 460 milioni di presenze turistiche che
scelgono la nostra Penisola, le crociere incidono per meno del 3%,
con 15 milioni di transiti. Federagenti ha tracciato una mappa delle
località in cui in modo crescente le crociere vengono
contestate, a partire da Portofino che ha 528 abitanti e una media
di 12mila turisti al giorno. Poi le Cinque Terre, con 4mila abitanti
a fronte di quattro milioni di turisti all'anno; Costiera Amalfitana
34mila abitanti e una pressione di oltre due milioni di turisti
all'anno; Capri con 7.300 abitanti e una media di 50.000 turisti al
giorno. E poi Venezia, che - ha rilevato la federazione - è
la madre di tutte le battaglie, la città porto, l'ex
Repubblica Marinara che ha scacciato le navi da crociera dalla
Laguna e dove, senza navi - ha osservato Federagenti - 60.000
turisti al giorno sciamano per le calli con punte di 150.000, a
fronte di una popolazione autoctona che nel centro storico non
supera i 49mila abitanti.
Tuttavia Federagenti è consapevole che le crociere
costituiscano comunque una parte del problema, tanto che il suo
“Patto per il mare”, che propone il coinvolgimento di
territori, comunità, compagnie crocieristiche, operatori
turistici sotto la regia degli agenti marittimi, parte dalla
proposta di una calendarizzazione intelligente degli accosti delle
navi da crociera e il varo di misure per evitare sovraccarichi nei
picchi stagionali e migliorare l'accettazione sociale, anche
attraverso una calendarizzazione nazionale condivisa tra tutti i
porti e le principali compagnie crocieristiche.
Inoltre il Patto propone tavoli di lavoro permanenti tra porti,
agenti e compagnie per tracciare e rispettare un calendario di
arrivi e partenze che impedisca la concentrazione degli stessi in
singole date e singoli orari; la messa a punto e differenziazione di
itinerari sostenibili co-progettati; il coinvolgimento delle
pubbliche amministrazioni e degli gli stakeholder locali; la
valorizzazione anche dei porti minori o secondari con piani di
sviluppo sostenibile; la valorizzazione di destinazioni alternative
per le escursioni a terra; la progettazione e valorizzazione delle
risorse prodotte dalle comunità locali attraverso intese
condivise sullo shopping a terra; l'armonizzazione del sistema di
regole portuali; l'armonizzazione delle norme relative alla gestione
dell'accosto: i rifiuti, la sicurezza, i permessi le dichiarazioni
amministrative; l''applicazione omogenea e sistematica in tutti gli
scali italiani di procedure ESG Environmental, Social, and
Governance che comportino il massimo livello di sostenibilità
per i territori, i loro cittadini, i lavoratori e le imprese
economiche coinvolte. Infine, è proposta la trasformazione di
questo sistema di regole, spesso caratterizzate da grande rigidità,
da fattore di costo a valore aggiunto per il territorio e gli
armatori.
- Via Raffaele Paolucci 17r/19r - 16129 Genova - ITALIA
tel.: 010.2462122, fax: 010.2516768, e-mail
Partita iva: 03532950106
Registrazione Stampa 33/96 Tribunale di Genova
Direttore responsabile Bruno Bellio Vietata la riproduzione, anche parziale, senza l'esplicito consenso dell'editore