
I marittimi che sono stati posti in stato di detenzione
nell'esercizio delle loro funzioni professionali devono essere
trattati equamente e con dignità, nel pieno rispetto dei loro
diritti umani. Lo hanno sottolineato l'International Maritime
Organization (IMO), l'International Labour Organization (ILO),
l'International Chamber of Shipping (ICS) e l'International
Transport Workers' Federation (ITF) in occasione di un evento
incentrato sulla tutela dei marittimi contro la loro ingiusta
criminalizzazione tenutosi lunedì a Londra presso la sede
dell'IMO.
Lo scorso aprile il Comitato Legale dell'IMO ha adottato le
“Linee guida sul trattamento equo dei marittimi detenuti in
relazione a presunti reati” che sono state definite dall'IMO e
dall'ILO e che trattano questioni relative al giusto processo, alla
protezione da detenzione arbitraria, coercizione o intimidazione e
alla garanzia che salari, assistenza medica e diritti di rimpatrio
continuino ad essere assicurati durante qualsiasi procedimento
legale. Inoltre mirano a migliorare il coordinamento tra le nazioni,
inclusi gli Stati di approdo, gli Stati di bandiera, gli Stati
costieri, gli Stati di cui il marittimo è cittadino nonché
tra gli armatori e i marittimi.
Lunedì le quattro organizzazioni hanno sollecitato
l'impegno a garantire un giusto processo e un trattamento equo ai
marittimi, per consentire loro di essere rimpatriati rapidamente
dalle loro famiglie, in conformità con le linee guida
IMO/ILO, riconoscendo che l'ingiusta criminalizzazione dei marittimi
continua ad essere motivo di notevole preoccupazione per i marittimi
e per il settore in generale.
IMO, ILO, ICS e ITF hanno evidenziato la necessità di
continuare ad unire le forze per garantire che le buone pratiche
sull'attuazione delle linee guida IMO/OIL siano condivise e che
pubblici ministeri e giudici siano consapevoli delle particolarità
del lavoro dei marittimi, essenziali per garantire loro un
trattamento equo. In particolare, riconoscendo che molti sistemi
giudiziari potrebbero non possedere le competenze necessarie per
gestire i casi marittimi in modo rapido ed equo, le quattro
organizzazioni hanno incoraggiato la formazione delle autorità
giudiziarie in materia di diritto marittimo e diritti dei marittimi.
È stata sottolineata anche la necessità di un maggiore
coordinamento tra gli Stati e il settore marittimo per consentire
un'attuazione coerente delle tutele legali e per sostenere il rapido
rilascio e rimpatrio dei marittimi detenuti. Inoltre sono state
invitate le compagnie assicurative, inclusi i P&I Club, a
fornire una copertura di supporto legale e a tutelare il benessere
dei marittimi nei casi di trattamento ingiusto.