 È stato avviato oggi il dibattito pubblico sul progetto
del Molo VIII del porto di Trieste che consiste nella realizzazione
della prima fase di un nuovo container terminal su una superficie
complessiva di 17 ettari già previsto dal Piano Regolatore
Portuale. Il progetto è sviluppato in un partenariato
pubblico-privato tra l'Autorità di Sistema Portuale del Mare
Adriatico Orientale, la HHLA PLT Italy, società partecipata
dalla tedesca HHLA e dalle italiane Francesco Parisi, I.CO.P e
Interporto di Bologna che gestisce una piattaforma logistica nello
scalo portuale giuliano, la sua filiale Logistica Giuliana e la
stessa I.CO.P. L'investimento complessivo previsto è di 315,8
milioni di euro, di cui 206,8 coperti da finanziamento pubblico
(MIT-MEF) e 109,0 milioni dalla parte privata.
Nella prima fase del progetto il terminal sarà dotato di
una capacità di traffico annua pari a circa 450mila teu e,
una volta completato l'intero progetto, la capacità potrà
salire sino a 1,6 milioni di teu.
L'Autorità di Sistema Portuale ha evidenziato che si
tratta del primo dibattito pubblico mai realizzato in Friuli Venezia
Giulia ed è dedicato alla più grande opera nello scalo
giuliano e a una delle principali infrastrutture portuali
attualmente in costruzione nel panorama nazionale. L'intero percorso
è coordinato per legge da un responsabile indipendente,
incaricato di assicurare la correttezza e l'efficacia del processo
partecipativo. Per il Molo VIII il ruolo è stato affidato ad
Andrea Mariotto, nell'ambito del gruppo di lavoro di Avventura
Urbana Srl, società specializzata nella progettazione e
gestione di processi partecipativi complessi.
All'indirizzo www.dpmoloottavotrieste.it
è stata resa disponibile tutta la documentazione relativa al
progetto, compresa la relazione di progetto predisposta dal
proponente, e il sito internet sarà il punto di riferimento
informativo per l'intero percorso e conterrà tutti i
materiali previsti dalla normativa vigente. Il dibattito pubblico
durerà 120 giorni, di cui 30 per la verifica documentale e il
lancio del percorso, 60 per la raccolta delle osservazioni dal
pubblico e 30 per la redazione della relazione conclusiva da parte
del coordinatore. Entro 60 giorni dalla pubblicazione di questa
relazione, l'ente portuale, in qualità di ente proponente,
presenterà il documento conclusivo in cui spiegherà le
decisioni assunte in relazione ai temi emersi. Inoltre, sono
previsti quattro incontri pubblici (1, 8, 15, 23 luglio prossimi) e
tre tavoli tecnico-istituzionali su argomenti specifici.
«Stiamo conducendo - ha sottolineato il commissario
straordinario dell'AdSP, Antonio Gurrieri, annunciando l'avvio del
dibattito pubblico - una partita decisiva che cambierà il
volto dello scalo, con effetti rilevanti per l'intero sistema
logistico e per il territorio, in termini occupazionali ed
economici. Inoltre l'avvio di questo percorso di democrazia
partecipativa sarà un'ulteriore prova della relazione che
lega il porto alla città e di quanto sia fondamentale il
dialogo con il territorio».
Specificando che, «con l'acquisizione della partecipazione
di maggioranza nel terminal multipurpose Piattaforma Logistica
Trieste, HHLA è entrata in un mercato dinamico e in crescita,
con l'obiettivo di contribuire attivamente allo sviluppo dei nuovi
flussi commerciali nell'area adriatica», l'amministratore
delegato di HHLA PLT Italy, Antonio Barbara, ha affermato che, «in
linea con la propria strategia di espansione, HHLA continuerà
a investire con convinzione nello sviluppo del terminal e
nell'estensione dell'area operativa, puntando a rafforzare il polo
logistico di Trieste. L'obiettivo a lungo termine - ha precisato - è
dar vita a un terminal container sostenibile e tecnologicamente
avanzato, il più innovativo dell'Adriatico».
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