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TRASPORTO MARITTIMO
La FMC mette in discussione l'accordo che esenta le compagnie del World Shipping Council dalle norme antitrust USA
Intanto Sola, nominato il 20 gennaio da Trump alla presidenza dell'agenzia federale, oggi lascia l'incarico
Washington
30 giugno 2025
Il profluvio di provvedimenti introdotti, di cui molti
applicati, altrettanti inapplicati e tanti revocati,
dall'amministrazione governativa americana da quando il 20 gennaio
scorso alla Casa Bianca si è insediato nuovamente Donald
Trump hanno colpito la quasi totalità dei settori
dell'economia statunitense e mondiale, incluso quello dello
shipping. Non ha fatto eccezione il segmento del trasporto marittimo
containerizzato, suscitando le reazioni del World Shipping Council
(WSC), la principale associazione internazionale rappresentativa
delle compagnie di navigazione che operano in questo campo
d'attività, che negli ultimi mesi ha più volte
manifestato contrarietà per le misure recentemente adottate
dal governo federale americano
(
del 27
marzo, 11
e 22
aprile e 19
maggio 2025).
Ma se alcune misure stabilite dalla Casa Bianca colpiscono
direttamente gli interessi delle compagnie del WSC, la disposizione
più urtante per le attività di queste aziende e per la
stessa sussistenza del World Shipping Council quale organizzazione
incaricata di negoziare con le controparti istituzionali in nome e
per conto dei rappresentati potrebbe giungere dall'esito di
un'indagine annunciata giovedì dalla Federal Maritime
Commission (FMC), l'agenzia federale indipendente che ha il compito
di regolamentare il sistema del trasporto marittimo internazionale
statunitense che sino ad oggi è stata guidata dal presidente
Louis E. Sola.
Sola è stato nominato presidente della FMC da Donald
Trump il 15 novembre 2018 e dallo stesso Trump nuovamente nominato
alla presidenza dell'agenzia lo scorso 20 gennaio. Martedì
Sola ha annunciato che oggi sarebbe stato l'ultimo giorno del suo
mandato, facendo supporre negli Stati Uniti che la sua nuova nomina
alla presidenza della FMC avesse già in partenza una durata
limitata. Non è da escludere, tuttavia, che Sola sia
incappato in uno dei tanti ripensamenti avvenuti nel chiuso dello
Studio Ovale.
L'indagine avviata dalla FMC potrebbe togliere il sonno al WSC
che, sinora, non ha reagito all'annuncio della Federal Maritime
Commission di indagare sull'accordo n. 201349 con la FMC che il
primo ottobre 2020 il WSC ha depositato con lo scopo di includere
alcune questioni affrontate dall'associazione che rientrerebbero
nella giurisdizione del FMC. Giovedì l'agenzia federale ha
annunciato di aver motivo di ritenere che l'accordo, invece, non
rientri nella giurisdizione della Federal Maritime Commission e ha
comunicato la decisione di avviare un'indagine sull'accordo con la
WSC per determinare se violi l'US Shipping Act.
Ciò potrebbe avere l'esito di porre termine all'esenzione
antitrust per le compagnie del WSC dalle leggi americane sulla
concorrenza per gli accordi di cooperazione nel settore del
trasporto marittimo di linea. «In una prima fase - si legge
nell'ordinanza della FMC - ordiniamo a WSC di dimostrare le ragioni
per cui la Commissione ha giurisdizione sull'accordo e non dovrebbe
annullarlo in quanto al di fuori della giurisdizione dell'agenzia ai
sensi dell'articolo 40301(a)». In particolare, secondo la FMC,
«l'accordo del WSC solleva serie preoccupazioni in quanto non
si tratta di un “accordo di lavoro cooperativo”
rientrante nel perimetro dell'articolo 40301(a) dello Shipping Act,
e pertanto al di fuori della giurisdizione della Commissione sugli
accordi depositati. Sebbene la formulazione dell'articolo 40301(a)
sia apparentemente ampia - specifica la comunicazione della FMC -
non può esserlo al punto da coprire qualsiasi tipo di
cooperazione tra ocean common carriers».
La Federal Maritime Commission mette in discussione,
soprattutto, il fatto che l'accordo sia stipulato da un'associazione
di categoria che non esercita direttamente le attività delle
aziende rappresentate. «In primo luogo - spiega la
comunicazione - l'accordo non sembra soddisfare il primo requisito
dell'articolo 40301(a), in quanto le parti dell'accordo non agiscono
nella loro funzione regolamentata ai sensi dell'accordo stesso. WSC
è un'associazione di categoria composta da ocean common
carriers e, parimenti, l'accordo descrive le attività di
un'associazione di categoria. Raggiungere un accordo non vincolante
su posizioni relative alle leggi sul trasporto marittimo non
equivale semplicemente a fornire servizi di trasporto marittimo. In
effetti, i termini dell'accordo vietano espressamente alle parti
dell'accordo anche solo di discutere o concordare le effettive
operazioni dei servizi di trasporto marittimo delle parti
dell'accordo». «In altri termini - specifica l'ordinanza
della FMC - un'entità impegnata esclusivamente nelle attività
di discussione e lobbying ai sensi dell'accordo non potrebbe
qualificarsi come “ ocean common carrier” ai sensi dello
Shipping Act, poiché non svolge alcuna delle funzioni che
definiscono un ocean common carrier. Non offre trasporto marittimo,
non si assume la responsabilità del carico né fornisce
o organizza il trasporto marittimo nel commercio tra gli Stati Uniti
e l'estero».
«In secondo luogo - prosegue la comunicazione - la
“cooperazione” tra ocean common carriers autorizzata
dall'accordo non sembra rientrare nel tipo di condotta disciplinata
dallo Shipping Act, né dalla concessione dell'immunità
antitrust da parte della legge. Come stabilito dalla Corte Suprema
nel caso Seatrain, un “accordo di lavoro cooperativo”
era inteso specificamente come un termine generico strettamente
correlato alle altre categorie di accordi esplicitamente incentrati
sulle operazioni previste dalla legge del 1916, che sono citate
all'articolo 40301(a)». «Anche in questo caso, l'accordo
non riguarda ed è assolutamente distinto dalle effettive
operazioni dei common carriers associati al WSC. Inoltre,
l'ambiguità circa il fatto che la condotta in un accordo
rientri effettivamente nella giurisdizione della Commissione - e
pertanto esente dalle leggi antitrust - deve essere risolta in modo
restrittivo. Il Congresso ha concesso un'esenzione antitrust
limitata alla collaborazione tra ocean common carriers concorrenti,
necessaria per preservare la concorrenza e prevenire concentrazioni
dannose nel settore del trasporto marittimo».
«Un'associazione di categoria non coinvolta nella
fornitura di servizi di trasporto marittimo - conclude la FMC - non
sembra essere coinvolta nel tipo di condotta che il Congresso
intendeva salvaguardare dal controllo delle autorità
antitrust e di attori privati. L'importanza della consolidata
giurisprudenza della Corte Suprema, nonché dei regolamenti e
dei precedenti della Commissione, suggeriscono che l'accordo non
rientri nella giurisdizione della Commissione ai sensi dell'articolo
40301(a)».
La Federal Maritime Commission ha stabilito che il deposito di
pareri resi da amici curiae debba avvenire entro il 9 settembre e
che la replica delle parti dell'accordo a qualsiasi di questi pareri
debba essere depositata entro il prossimo 30 settembre.
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