
Nei porti europei sta procedendo a rilento nell'installazione
sulle banchine di impianti di cold ironing (onshore power supply -
OPS) per consentire alle navi all'ormeggio di spegnere i motori di
bordo e di allacciarsi alla rete elettrica di terra con lo scopo di
ridurre le proprie emissioni inquinanti. Lo evidenzia uno studio
realizzato dalla società norvegese di consulenza,
certificazione e classificazione DNV per conto dell'associazione
ambientalista Transport & Environment (T&E) che rileva come
nei porti europei siano stati installati o ordinati solo un quinto
degli impianti di cold ironing necessari affinché, come
stabilito dall'Unione Europea con i regolamenti AFIR e FuelEU
Maritime, i porti debbano fornire energia elettrica dalla rete di
terra ad almeno il 90% degli scali delle navi nei porti entro il
2030. In particolare, dei 31 porti presi in esame dallo studio, solo
in quattro sono stati installati oppure ordinati oltre la metà
degli impianti di cold ironing di cui questi porti dovranno dotarsi
entro il 2030.
Il documento ricorda che l'attività di trasporto
marittimo, così come le sue emissioni, si concentra in
particolare nei porti dove avviene oltre il 6% delle emissioni di
gas serra prodotte dallo shipping in Europa. Inoltre, lo studio
osserva che se il segmento delle navi portacontenitori è
quello che richiede la quota maggiore di nuove installazione di
sistemi OPS, tuttavia dovrebbe essere accelerata, in particolare,
l'installazione di sistemi per l'elettrificazione delle banchine a
cui approdano le navi da crociera in quanto ciò offre il
massimo potenziale di riduzione delle emissioni e dell'inquinamento
dato che le navi da crociera trascorrono molto più tempo
all'ormeggio delle altre unità navali producendo oltre sei
volte più emissioni nei porti rispetto alle portacontainer.
Pertanto l'installazione di sistemi OPS per le navi da crociera
consentirebbe di eliminare quasi totalmente queste emissioni
riducendo di un quinto le emissioni totali annue prodotte dalle navi
nei porti.
Sottolineando, inoltre, che la principale fonte di inquinamento
proviene dalle navi più piccole che non sono regolamentate
dalle norme europee sulle emissioni navali, con le attuali normative
UE che non consentono quindi la contabilizzazione di oltre la metà
delle emissioni prodotte dalle navi all'ormeggio nei porti,
Transport & Environment ha formulato alcune raccomandazioni, a
partire dalla sollecitazione ad anticipare al 2028 i requisiti
dell'UE per la fornitura di energia elettrica da terra alle navi da
crociera in considerazione dell'elevata percentuale di emissioni
all'ormeggio prodotte da queste unità.
T&E invita poi ad includere i sistemi di cold ironing nel
meccanismo di credito previsto dalla direttiva 2413 dl 2023 sulla
promozione dell'energia da fonti rinnovabili al fine di accrescere
la fattibilità degli investimenti e accelerare la
decarbonizzazione dei porti ed esorta anche gli Stati membri a
introdurre incentivi complementari come esenzioni fiscali
sull'energia elettrica fornita da terra alle navi o come
semplificazioni delle procedure di autorizzazione per
l'installazione di OPS e per il potenziamento della rete elettrica.
Inoltre, l'associazione auspica che l'UE stanzi finanziamenti
dedicati per gli impianti OPS nell'ambito del prossimo quadro
finanziario pluriennale dell'Unione per il 2028-2034, incluso un
sostegno continuo assicurato attraverso i bandi Alternative Fuels
Infrastructure Facility (AFIF), e che venga data priorità
all'accesso ai finanziamenti a quelle nazioni che si impegnano ad
implementare i sistemi di cold ironing prima del 2030.
Infine, T&E sollecita, nell'ambito delle future revisioni
dei regolamenti 'AFIR e FuelEU Maritime, ad estendere i requisiti
relativi all'alimentazione elettrica da terra elle navi ad una gamma
più ampia di unità navali all'ormeggio nei porti, in
particolare alle imbarcazioni più piccole.
Uno dei porti europei che si sta attrezzando per conformarsi a
queste normative UE è il porto siciliano di Pozzallo dove,
grazie ad un bando del Ministero delle Infrastrutture e dei
Trasporti vinto a settembre dell'anno scorso dall'Autorità di
Sistema Portuale del Mare di Sicilia Orientale relativo al progetto
“cold ironing” e ai fondi messi a disposizione dal PNRR
per un importo complessivo di circa 15 milioni di euro, prenderà
il via l'installazione del sistema che consentirà alle navi
di spegnere i motori ausiliari e collegarsi alla rete elettrica a
terra per ottenere l'energia necessaria, garantendo l'obiettivo
emissioni zero. A seguito della redazione del Progetto di
Fattibilità Tecnico-Economica e di quello esecutivo,
elaborati dall'AdSP con l'aiuto di professionalità esterne,
oggi è stata pubblicata infatti la gara che entro il prossimo
primo settembre aggiudicherà l'appalto.
L'intervento a Pozzallo prevede sia lavori di potenziamento e
messa norma dell'attuale articolazione degli impianti di media e
bassa tensione dell'intero porto, non solo per il sistema di cold
ironing, ma anche per dotare lo scalo di infrastrutture elettriche
adeguate alle crescenti esigenze di crescita, sia lavori di
realizzazione di due prese da 6,5 MW cadauna installate una alla
banchina di riva e una alla banchina commerciale. Le prese
garantiranno l'allaccio all'impianto cold ironing alle navi ro-ro e
ro-pax nonché alle portacontainer.