
Ieri al Parlamento europeo, in vista della presentazione da
parte della Commissione Europea della proposta sul QFP, i deputati
hanno illustrato quelle che ritengono dovranno essere le priorità
nel prossimo quadro finanziario pluriennale, che regolerà
l'andamento delle spese dell'UE relative al periodo 2028-2034
fissando massimali per diverse macrocategorie. Approssimandosi la
definizione di tale programmazione, l'associazione dei porti europei
ha esortato nuovamente la Commissione Europea e gli Stati membri a
elaborare un solido strumento comunitario di finanziamento per il
settore dei trasporti essendo questo - ha evidenziato l'European Sea
Ports Organisation (ESPO) - la spina dorsale del mercato interno e
rappresentando una condizione essenziale per rafforzare la
prosperità e la resilienza dell'Europa.
«Il bilancio pluriennale che la Commissione proporrà
la prossima settimana - ha specificato Isabelle Ryckbost, segretario
generale di ESPO - dimostrerà la serietà della
Commissione nel rafforzare la resilienza dell'Europa, realizzare il
Clean Industrial Deal e incrementare l'energia pulita prodotta in
Europa. Le infrastrutture portuali e, più in generale,
infrastrutture di trasporto all'avanguardia e una migliore
connettività dei trasporti sono le basi per realizzare
ciascuna di queste ambizioni e dovrebbero essere considerate
investimenti ad alta priorità nel futuro bilancio. I
trasporti mantengono l'Europa unita e connessa. Il sostegno agli
investimenti dell'UE per i trasporti deve essere visto come il ponte
necessario verso il futuro dell'Europa».
ESPO ha rilevato che se lo strumento di finanziamento Connecting
Europe Facility (CEF) per i trasporti si è dimostrato
importante per supportare i porti europei nelle loro esigenze di
investimento, tuttavia la dotazione di bilancio per i porti era di
gran lunga insufficiente per coprire tutti gli investimenti a
sostegno delle responsabilità di interesse pubblico
dell'Europa, che sono in crescita. Alla luce di ciò, ESPO ha
esortato i politici europei a portare avanti e rafforzare
ulteriormente uno strumento di finanziamento per il settore dei
trasporti essendo nei prossimi anni necessari ingenti investimenti
in porti e infrastrutture.