
Non è ancora chiaro né il numero di morti causato
dall'attacco dei ribelli Houthi alla portarinfuse
Eternity C
avvenuto lunedì nel Mar Rosso, che secondo diverse fonti
potrebbe aver causato il decesso di 3-4 marittimi, né il
destino di gran parte dei restanti membri dell'equipaggio della nave
formato da 21 uomini di nazionalità filippina e da un russo.
Il Ministero filippino per i Lavoratori migranti ha reso noto che
cinque membri dell'equipaggio filippini ed una guardia armata
indiana presente a bordo della rinfusiera sono stati tratti in
salvo, mentre i restanti marittimi sono considerati dispersi. Il
dicastero ha precisato che sta vagliando segnalazioni, tra cui
quella dell'Ambasciata degli Stati Uniti nello Yemen, secondo cui le
forze Houthi potrebbero aver rapito diversi membri dell'equipaggio
della
Eternity C, che martedì è affondata a
seguito dell'attacco condotto con imbarcazioni con uomini armati e
con lanciarazzi.
Inoltre, il dicastero filippino ha disposto la sospensione
dell'agenzia di manning e del comandante della rinfusiera in vista
di un'indagine per presunta infrazione delle norme di sicurezza del
ministero che vietano l'impiego di marittimi filippini su navi in
transito nella regione del Mar Rosso e del Golfo di Aden.
Intanto, a seguito della nuova ondata di attacchi contro le navi
nel Mar Rosso, il segretario generale dell'International Maritime
Organization, Arsenio Dominguez, ha sollecitato un'intensificazione
degli sforzi diplomatici: «faccio appello a tutti voi - ha
detto rivolgendosi al consiglio dell'IMO riunitosi a Londra -
affinché intensifichiate gli sforzi, perché l'unico
modo per affrontare questi conflitti geopolitici che colpiscono il
settore marittimo è attraverso un dialogo costruttivo».
In una dichiarazione congiunta, le associazioni internazionali
del settore armatoriale ICS, BIMCO, European Shipowners - ECSA,
Intercargo e Intertanko hanno condannato gli attacchi alla
rinfusiera Magic Seas, avvenuto domenica, e alla Eternity
C, con la seconda affondata e l'altra che ha subito ingenti
danni, navi - hanno denunciato - che «sono state attaccate con
spietato disprezzo per la vita di innocenti civili marittimi, con
l'inevitabile ma terribile conseguenza che alcuni marittimi sono
stati uccisi. Ci uniamo al segretario generale dell'IMO - prosegue
la nota - nella sua condanna degli attacchi e invitiamo tutte le
parti interessate a garantire la sicurezza e l'incolumità dei
civili marittimi innocenti che attraversano questa via d'acqua
vitale, trasportando cibo, merci ed energia da cui dipende
l'economia mondiale. Questa tragedia evidenzia la necessità
che le nazioni mantengano un forte sostegno alla protezione del
trasporto marittimo e delle rotte marittime vitali. Esortiamo
affinché gli standard internazionali sulla libertà di
navigazione e sulla sacralità della vita umana siano
riconosciuti, sostenuti e difesi».