
Se nel porto di Los Angeles il traffico dei container continua a
crescere trainato - secondo quanto riscontrato dalla locale
authority portuale - dall'aumento delle importazioni in vista dei
più ingenti importi dei dazi annunciati dal presidente Donald Trump
(
del
15
luglio 2025), lo scenario nell'altro principale porto container
della East Coast statunitense, Long Beach, sembra essere assai
differente essendo il traffico containerizzato, incluso quello in
importazione, in calo. Una flessione che nel secondo trimestre del
2025 è stata del -3,4% sullo stesso periodo del 2024 e che
nel solo mese di giugno è scesa a -16,4%.
Lo scorso mese, infatti, il porto di Long Beach ha movimentato
un traffico containerizzato pari a 704mila teu rispetto a 842mila
teu a giugno 2024. In forte diminuzione sono risultati sia i
contenitori pieni allo sbarco e all'imbarco, attestatisi
rispettivamente a 349mila teu (-16,9%) e 88mila teu (-10,9%), sia i
contenitori vuoti che hanno totalizzato 268mila teu (-17,4%).
Nel secondo trimestre del 2025 lo scalo portuale di Long Beach,
su un traffico complessivo delle merci pari a 45,8 milioni di
tonnellate in diminuzione del -6,8% sullo stesso periodo del 2024,
ha movimentato un traffico dei container pari a 2,21 milioni di teu
(-3,4%), di cui 1,07 milioni di teu pieni allo sbarco (-5,5%),
264mila teu pieni all'imbarco (-11,4%) e 880mila teu vuoti (+2,1%).
Nella prima metà di quest'anno a Long Beach il traffico
globale delle merci è stato di 96,5 milioni di tonnellate,
con una crescita del +5,5% sul primo semestre del 2024, mentre il
solo traffico containerizzato è stato pari a 4,75 milioni di
teu (+10,6%), di cui 2,29 milioni di teu pieni allo sbarco (+9,6%),
556mila teu pieni all'imbarco (-3,5%) e 1,90 milioni di teu vuoti
(+16,8%).