
Clean Maritime Fuels Platform, la piattaforma recentemente
istituita dall'associazione armatoriale europea European Shipowners
e da associazioni di produttori di combustibili alternativi
(
del
12
settembre 2024), ha suggerito alla Commissione Europea alcune
misure per incentivare gli investimenti nella produzione di fuel
puliti per lo shipping essendo l'accesso a questi carburanti - ha
sottolineato Clean Maritime Fuels - una priorità assoluta per
la decarbonizzazione del settore.
La Clean Maritime Fuels ha invitato innanzitutto ad includere i
combustibili rinnovabili e a basse emissioni di carbonio e le
tecnologie innovative per il trasporto marittimo nell'ambito di
applicazione del prossimo Sustainable Transport Investment Plan
(STIP), il piano di investimenti per i trasporti sostenibili, il cui
obiettivo sarà sostenere la produzione e distribuzione di
carburanti sostenibili, che la Commissione Europea sta elaborando e
che si prevede sarà presentato in autunno. «Invitiamo
la Commissione - ha spiegato la Clean Maritime Fuels - a creare nel
suo prossimo STIP metodi di finanziamento dedicati al settore
marittimo per la produzione, distribuzione e l'utilizzo di
combustibili marini puliti, sicuri e accessibili per questo settore
difficile da decarbonizzare. Le misure - ha specificato la
piattaforma - dovrebbero essere a breve termine e scalabili».
Inoltre, la Clean Maritime Fuels ha esortato a sfruttare lo STIP
per ridurre il rischio degli investimenti nei nuovi fuel utilizzando
gli introiti generati a livello UE e nazionale dal sistema europeo
ETS di scambio di quote di emissioni. «È opportuno - ha
spiegato - introdurre nel diritto dell'UE l'obbligo di destinare gli
introiti dell'ETS nazionale al trasporto marittimo, purché il
settore continui a pagare per le proprie emissioni nell'ambito
dell'EU ETS. I proventi dell'ETS nazionale dovrebbero essere
investiti nell'adozione di combustibili e tecnologie marittime
pulite».
Ad avviso della Clean Maritime Fuels, «in particolare, lo
STIP dovrebbe sviluppare quanto prima meccanismi dedicati al
trasporto marittimo, finanziati sia dall'UE che dagli Stati membri,
per sostenere la produzione e l'adozione di combustibili rinnovabili
e a basse emissioni di carbonio. Ciò dovrebbe in particolare
affrontare l'incertezza derivante dai maggiori costi di produzione
di questi combustibili rispetto ai combustibili convenzionali, dagli
investimenti a lungo termine richiesti e dalla volatilità del
mercato, che attualmente in Europa impediscono ai progetti di
fornire grandi volumi di combustibili rinnovabili e a basse
emissioni di carbonio».
Inoltre, la Clean Maritime Fuels ha sollecitato una riduzione
degli oneri amministrativi «affinché le piccole e medie
imprese, che costituiscono la spina dorsale del settore, possano
presentare domanda ai bandi del Fondo per l'Innovazione e accedere a
questo sostegno».
Infine, la piattaforma ha invitato a facilitare il ruolo dei
porti quali hub energetici attraverso mandati infrastrutturali
scalabili per i combustibili rinnovabili e a basse emissioni di
carbonio e promuovendo la cooperazione internazionale fra i porti.