
Con l'avvenuto completamento del restyling del molo 25 del porto
di Catania, nell'ambito del progetto per il rifacimento della diga
foranea, lo scalo siciliano è stato dotato di una terza
banchina dedicata al traffico delle crociere che ha una linea di
accosto di 405 metri con un fondale minimo di -9 metri ed un'area di
sosta di 7mila metri quadri dedicata ai pullman turistici e alla
logistica di terra. Illustrando i lavori, il presidente
dell'Autorità di Sistema Portuale del Mare di Sicilia
Orientale, Francesco Di Sarcina, ha spiegato che è stato
«ripristinato il ciglio, ricertificato tutte le bitte,

risistemato i parabordi e soprattutto livellato il fondale che, a
causa di spostamento di sabbia e massi, non era più idoneo ad
assicurare i 9 metri, utili alle grandi crociere. La cosa più
importante - ha precisato - sarà mantenerlo in queste
condizioni, agendo periodicamente perché l'arrivo delle
imbarcazioni crea ulteriori dislivelli, che vanno appunto
monitorati».
«Si tratta - ha sottolineato Raffaella Del Prete, general
manager di Catania Cruise Port, l'azienda del gruppo Global Ports
Holding che gestisce il terminal crocieristico a Catania - di un
molo con specifiche tecniche di eccellenza. La configurazione di tre
banchine crocieristiche operative rappresenta un salto qualitativo
nella gestione dei flussi turistici e nell'accoglienza delle nuove
generazioni di unità navali crocieristiche, anche perché
prevede l'accoglienza simultanea di multiple unità navali da
crociera e l'area circostante, destinata alla logistica terrestre,
ottimizza i flussi turistici e il coordinamento con i vettori
terrestri, consolidando la vocazione del porto catanese quale
destinazione privilegiata nel bacino mediterraneo. Un'infrastruttura
che sta già generando un impatto operativo significativo,
permettendo di aumentare il numero di ormeggi e, di conseguenza,
l'accoglienza dei passeggeri, anche alla luce degli obiettivi da
raggiungere da oggi al 2027. Questo lavoro rappresenta un esempio
concreto di virtuosa collaborazione virtuosa con l'Autorità
di Sistema Portuale».