
Secondo Christian Solinas, segretario nazionale del Partito
Sardo d'Azione ed ex presidente della Regione Sardegna nel periodo
2019-2024, è necessaria l'immediata costituzione di una
commissione speciale sulla portualità sarda. «I porti -
ha sottolineato - sono l'arteria femorale della Sardegna. Senza i
porti si condannerebbe l'isola alla marginalità, alla
disconnessione dalle grandi reti di trasporto e della logistica che
caratterizzano la modernità ed in definitiva all'azzeramento
di qualsiasi prospettiva di sviluppo. Ma mentre gli altri scali
marittimi nazionali sono nel vivo del dibattito politico e
strategico, anche internazionale, se non altro nell'ottica delle
nomine dei nuovi presidenti che dovranno governare nel prossimo
quadriennio le scelte fondamentali per la loro crescita - ha
denunciato Solinas - sulla portualità sarda, riconducibile
alla guida di una sola Autorità di Sistema Portuale, è
piombata una cappa di silenzio, infranta solo dalle recenti ed
insistenti voci di presunti scandali».
Mentre Massimo Deiana, avvocato, professore ordinario di Diritto
della navigazione ed ex assessore regionale ai Trasporti, è
giunto alla scadenza del suo secondo mandato quadriennale alla
presidenza dell'Autorità di Sistema Portuale del Mare di
Sardegna iniziato il 18 luglio 2021, Solinas chiede il
commissariamento dell'ente portuale sardo e la scelta, nei tempi più
stretti possibile, di un presidente con requisiti professionali
incontestabili, in grado di avviare un processo di riscrittura della
programmazione operativa e infrastrutturale della portualità
sarda.
Per Solinas, «sono stati commessi troppi errori: Porto
Torres vive uno stato spettrale di abbandono, con un degrado delle
strutture e dell'infrastruttura portuale spaventoso. Il Porto Canale
di Cagliari è stato declassato rispetto alla sua funzione ed
alle finalità per le quali è nato e sono state spese
risorse pubbliche enormi, tarpandone l'aspirazione a divenire con la
sua zona franca il perno logistico dei grandi traffici
intercontinentali tra Suez e Gibilterra. Il porto storico - ha
proseguito il segretario nazionale del Partito Sardo d'Azione - è
stato oggetto di una politica più “estetica” che
strategica: certo è piacevole vedere la nautica da diporto
presente in banchina ed una passeggiata lungomare in parte
riqualificata, ma la funzione vitale delle Autorità di
Sistema non è quella di realizzare campi da padel,
ristorantini e chioschi da affidare in gestione a terzi, ma di far
vivere il porto in ragione degli scambi commerciali, della logistica
e delle marinerie in grado di produrre ricchezza e valore per
l'intero territorio».
«Il mercato - ha concluso Solinas - ha bisogno della
realizzazione di altre opere strategiche e di interventi mirati nei
vari settori dei ferries, della nautica, delle materie prime, e del
traffico container. A questo si aggiunga che con l'attuale governo
regionale la Sardegna è sparita anche dai radar per quanto
riguarda la istituzione di una zona logistica speciale, di cui
beneficerà gran parte del Mezzogiorno, con esclusione della
nostra isola».