
Oggi il Comune e l'Autorità Portuale di Barcellona hanno
firmato un accordo per riorganizzare le attività
crocieristiche e renderle più sostenibili per la città
che prevede la riduzione da sette a cinque del numero dei terminal
crociere al Molo Adossat del porto con la soppressione di tre dei
quattro terminal pubblici e il mantenimento dei tre terminal a
gestione privata - il terminal D di Costa Crociere, il terminal E
del gruppo Carnival e il terminal H di MSC Crociere - a cui se ne
aggiungerà un quarto (terminal G) in fase di costruzione che
sarà gestito dalla Catalonia Cruise Terminal, joint venture
tra il gruppo crocieristico americano Royal Caribbean e la Cruise
Terminals International (CTI) che è una società
partecipata dalla stessa Royal Caribbean (10%) e da fondi gestiti da
iCON Infrastructure (90%).
In particolare, l'intesa prevede che la riduzione del numero di
terminal crociere sia il risultato della demolizione degli attuali
terminal pubblici A, B e C, che sono i più vecchi del porto,
e della costruzione di un nuovo terminal che sostituirà il
terminal C e che sarà pubblico, aperto al pubblico e con una
capacità di 7.000 passeggeri. Il nuovo terminal darà
priorità alle crociere che hanno Barcellona come home port e
alle navi di piccole dimensioni.
Sarà inoltre
realizzata una completa ristrutturazione del tratto di molo lungo
610 metri attualmente occupato dai terminal A e B, con un
investimento di 50 milioni di euro da parte dell'Autorità
Portuale con l'obiettivo di rendere le strutture portuali dedicate
alle navi da crociera tra le più moderne e sostenibili a
livello internazionale, in particolare relativamente alle operazioni
di home port. Inoltre la riqualificazione del molo consentirà
l'installazione di sistemi per collegare le navi alla rete elettrica
di terra per permettere di spegnere i motori di bordo eliminandone
le emissioni.
L'accordo include anche misure per realizzare tre interventi di
mobilità sostenibile: la suddivisione del ponte Porta
d'Europa per migliorare la mobilità del molo e il suo
collegamento in sicurezza, integrando percorsi ciclabili e pedonali
con un investimento previsto di 90 milioni di euro; la costruzione
di un corridoio urbano lungo la costa del Montjuïc per il
trasporto pubblico, che collegherà Plaça de les
Drassanes con Marina del Prat Vermell e la Zona Franca, con un
investimento previsto di circa 10 milioni di euro; la preparazione
di uno studio per valutare la mobilità generata dalle navi da
crociera, come fase preliminare alla formulazione di un piano di
gestione sostenibile della mobilità terrestre per i
crocieristi, in linea con le politiche adottate nelle aree ad
elevato traffico.
Il piano sarà avviato nel 2026 con la chiusura del
terminal al Molo di Barcellona Sud e la demolizione dell'attuale
terminal C entro la fine dell'anno. L'anno successivo verrà
avviata la costruzione del nuovo terminal pubblico sul Molo Adossat,
verrà realizzato lo studio per valutare la mobilità
generata dalle navi da crociera che approdano al Molo Adossat, sarà
inaugurato il terminal G attualmente in costruzione e sarà
dato avvio ai lavori di sdoppiamento del ponte Porta d'Europa. Nel
2028 è prevista l'entrata in funzione del nuovo terminal C,
la demolizione dei terminal A e B nella seconda metà
dell'anno e l'avvio della ristrutturazione del tratto del Molo
Adossat dove si trovano attualmente i terminal A e B nonché
l'installazione del sistema OPS per l'elettrificazione delle
banchine. Nel 2029 è in programma l'entrata in funzione del
corridoio urbano che collegherà Plaça de les Drassanes
con la Marina del Prat Vermell e la Zona Franca e nel 2023 è
prevista la piena operatività del nuovo terminal C.
In totale, verrà stanziato un investimento
pubblico-privato di 185 milioni di euro che si aggiungerà ai
265 milioni di euro già investiti sulla base del precedente
accordo tra le parti firmato nel 2018.
In occasione della firma odierna dell'accordo, il sindaco di
Barcellona, Jaume Collboni, ha evidenziato che, per la prima volta
nella storia, si pone un limite alla crescita delle crociere in
città» ed ha espresso gratitudine al porto per «il
suo sforzo di comprensione ed empatia», riconoscendo che la
crescita di questo segmento d'attività non può essere
infinita e deve essere limitata. Ricordando che dal 2018 al 2024 il
numero di crocieristi è aumentato del +20% dato che l'ultimo
protocollo firmato tra il porto e il Comune non ha fissato limiti di
capacità, il sindaco ha sottolineato che «l'attuale
gestione del turismo implica la definizione di limiti e una gestione
migliore».