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Assemblea Annuale
Roma, 26 giugno 2002



Relazione del Presidente
Giovanni Montanari




Signor Ministro, Autorità, Colleghi, Amici della stampa, Signore e Signori!

Sono molto lieto di dare a voi tutti il benvenuto all'Assemblea Annuale di Confitarma.

Al di là della simpatica attenzione che ci testimoniate attraverso la vostra presenza, con l'abituale franchezza debbo constatare che voi rappresentate tutti gli interlocutori di cui la Confederazione ha bisogno.

Ma, prima di tutto, un importantissimo e graditissimo colpo di scena: proprio nelle ultime ore ci è giunta notizia che grazie a lei, Signor Ministro, e alla lunga, paziente, instancabile opera del Senatore Grillo, vi sono molte probabilità di ottenere i provvedimenti proposti dal Parlamento per l'armamento.

Uso una formula prudenziale e un tantino scaramantica, lo ammetto, ma insomma dovremmo proprio esserci. Doveroso dunque un grazie ed un saluto caloroso anche al Ministro Scajola, che si è tanto interessato alla nostra situazione.

Non a caso ho parlato di "bisogno": lo vedremo insieme se guarderemo all'incontro di oggi non come al solito adempimento istituzionale, quanto piuttosto come ad un'occasione privilegiata per fare il punto su di un settore dell'economia italiana che non sempre e non da tutti viene correttamente valutato o peggio sufficientemente conosciuto.

Lo dico subito per due motivi:

  • il primo è darvi immediatamente la chiave di lettura del mio intervento che, se avrà un po' la forma tradizionale del bilancio, in realtà vuole avere la sostanza di una riflessione operativa, vale a dire di un documentato resoconto sullo stato dell'arte inteso come base necessaria ad una forte spinta in avanti - a noi interessa il presente per proiettarci nel futuro;

  • il secondo è invitarvi ad annotare mentalmente non tanto le mie parole, quanto i diversi fatti che esporrò: sono fiducioso che alla fine questi fatti si ordineranno in un disegno chiaro ed evidente. Su tale chiarezza si fondano le nostre attese.

Seguirò dunque la logica elementare, partendo da uno sguardo alla cornice entro la quale ci muoviamo tutti quanti, e noi armatori in particolare.

(economia e mercati marittimi)

Questa cornice è l'economia mondiale, che nel 2001 ha vissuto un forte rallentamento: l'incremento della produzione si è ridotto all'1,5% a fronte del 3,5% segnato nel 2000.

In parallelo, ovvio che si siano registrati anche bassi tassi di crescita del commercio globale (2,2%) e un volume di merci trasportate via mare fermo ai 5.435 milioni di tonnellate raggiunti l'anno precedente.

Per altro, considerando anche la distanza percorsa da tali merci, va ulteriormente rilevato che nel 2001 vi è stata una pesante contrazione del traffico marittimo internazionale, che ha visto un calo dell'1,5% rispetto al 2000.

Per contro, mentre si verificava tale flessione nella domanda di trasporto via mare, abbiamo assistito ad un significativo incremento della capacità di carico offerta dalla flotta mondiale, il cui tonnellaggio di portata nel 2001 è cresciuto del 2,5% ed ha così superato gli 818 milioni di tonnellate.

*****

A seguito di questo esubero di navi l'andamento dei noli marittimi ha registrato in tutti i settori risultati negativi, e nei primi mesi del 2002 ha denunciato un ulteriore peggioramento.

Non solo, ma allo squilibrio domanda-offerta si sono aggiunti gli effetti del basso costo di acquisto delle navi derivante dalla politica di sostegno alla produzione cantieristica adottato in Estremo Oriente: il basso costo ha ridotto la soglia di accesso ai mercati marittimi ed ha quindi alimentato l'incremento dell'offerta. Ora, in presenza di rate di nolo molto basse la domanda di nuove costruzioni si è notevolmente contratta, ma troppo tardi per riequilibrare un mercato già fortemente compromesso.

Analizzando più specificamente i singoli settori, possiamo notare che in tutti i mercati il 2001 si è rivelato un anno particolarmente negativo, appunto per la forte e continua riduzione dei noli.

Per venire al mercato italiano, la tendenza al rialzo dei noli marittimi, che si era rilevata fino ai primi mesi del 2001, nel secondo trimestre ha cominciato a perdere colpi e a flettersi pesantemente, con una tendenza al ribasso proseguita poi per tutta la restante parte dell'anno.

(concorrenza europea e scelte italiane)

Tanta tensione negativa sui mercati marittimi non ha mancato di mettere in evidenza le motivazioni della competitività, che emergono molto più chiare in simili momenti.

Quello marittimo è un mercato evoluto, nel quale un sistema di intermediazione commerciale molto articolato consente una comparazione pressoché istantanea delle richieste e delle offerte su scala mondiale.

In tale contesto, si è aperta una vera e propria gara tra gli stati europei per offrire vantaggi di natura operativa, contributiva e fiscale alla propria bandiera. Questo peraltro in attuazione della politica comunitaria, che mira a recuperare il naviglio trasferitosi fuori Comunità per ragioni di concorrenza e a promuovere lo sviluppo delle flotte continentali, anche mediante l'azzeramento del carico fiscale e contributivo gravante sulle imprese.

Lo strumento è stata l'istituzione di secondi registri (o registri internazionali), i quali effettivamente stanno determinando la re-iscrizione sotto bandiere europee di una parte notevole del naviglio che era stato iscritto altrove.

Le stesse regole adottate in tutti i Paesi europei - Italia esclusa - per i registri internazionali sono state poi trasferite anche alla navigazione costiera, a seguito della totale liberalizzazione dei traffici di cabotaggio.

********

Sia pure con ritardo anche l'Italia ha intrapreso la strada del registro Internazionale nel 1998, limitatamente al traffico internazionale, con benefici effetti sulla consistenza della flotta.

L'armamento si è trovato da quel momento nella situazione di avere due settori completamente distinti:

nel primo, la flotta del Registro Internazionale;

nel secondo, le restanti navi, soprattutto quelle di cabotaggio.

Vediamo dunque l'analisi dell'andamento della flotta italiana nelle sue cifre essenziali, certo più evidenti delle parole, così da delineare lo stato della nostra marineria successivamente al 1998.

All'entrata in vigore del Registro Internazionale, operativo a partire dal secondo semestre del 1998, la flotta italiana dedicata alle rotte internazionali ammontava complessivamente a circa 5.856.000 tsl.

Oggi tale flotta assomma a 7.318.000 tsl, nelle quali sono comprese peraltro le 185.000 tsl ancora in "bare-boat", una formula introdotta nel 1989, che consente a certe condizioni alle navi italiane la registrazione temporanea all'estero. La differenza positiva, pari a 1.462.000 tsl, mi pare testimoni a sufficienza il successo della normativa italiana, anche se è bene osservare che l'andamento della curva ha l'apice nel giugno 2001, per poi iniziare a decrescere nel secondo semestre.

Per il Registro Ordinario, che ricordo include il naviglio dedicato al cabotaggio, il grafico evidenzia una notevole crescita della flotta a seguito degli investimenti conseguenti agli sgravi contributivi accordati al settore fino al 2001. A partire dal luglio 2001, si è verificata una marcata caduta di tonnellaggio, pari a circa 310.000 tsl. Perché? Perché il mercato aveva tempestivamente reagito in negativo alla notizia della mancata proroga, nella finanziaria 2002, degli sgravi contributivi in scadenza al 31 dicembre.

Il trend decrescente della flotta di cabotaggio era pertanto ripreso in assenza di una politica di settore. Solo questo. Parlare di semplici cause di mercato sarebbe quindi un errore fuorviante.

Riassumendo:

La consistenza dell'intera flotta italiana al dicembre '98 era di 8.712.000 tsl, poi si è avuto un progressivo incremento sino alla punta di 10.354.000 tsl raggiunte nel luglio 2001, con un incremento netto di 1.642.000 tonnellate nell'arco di 2 anni e mezzo.

Dal secondo semestre 2001 si è invece registrato un continuo decremento, quantificabile in circa 400.000 tsl di meno a fine anno. Una decisa inversione di tendenza, quindi, che ha attestato la flotta a circa 9.966.000 tsl facendola scendere al terzo posto in Europa.



(considerazioni sull'andamento della flotta)

Mi pare che ora possiamo astrarci dai singoli dati analitici per qualche rapida considerazione, tanto concreta quanto doverosa.

Per il traffico internazionale vi sono stati risultati rapidi, con sensibile incremento della flotta. Tuttavia è oggi certo che questo mercato abbia ormai assorbito tutti i benefici possibili dalla legge istitutiva del Registro Internazionale e che siano indispensabili ulteriori misure (come la "tonnage-tax").

Altra osservazione è che in Italia solo parte delle misure accordate al Registro Internazionale sono state estese anche al cabotaggio.

Già queste poche norme, da sole, ne hanno sviluppato la crescita fino a metà del 2001.

Poi la politica marittima italiana si è fermata; la flotta ha iniziato ad andarsene.

Nel recente incontro concessomi dal Presidente Berlusconi si è parlato di questo grande problema. La risposta è stata molto chiara: "Siamo orgogliosi della nostra flotta e dovrà essere fatto quanto necessario perchè non lasci il Paese".

Ecco, io mi sento di ribadire con forza che non possiamo restare inattivi a guardare, permettendo di fatto che altre nostre unità siano costrette ad ammainare il tricolore.

Succederà di sicuro e non sarà nostra la colpa, perché, con l'apertura del proprio cabotaggio alle navi europee, il Paese ha recepito il principio della libera prestazione dei servizi in campo marittimo, però non ha ancora dotato la propria flotta degli strumenti idonei per fronteggiare la concorrenza.

Tale situazione è ancora più grave se si considera che il nostro mercato di cabotaggio, per merci movimentate, è tra i primi a livello comunitario.

Altri paesi, con mercati notevolmente più contenuti, hanno invece mostrato una sensibilità ben diversa, utilizzando in concreto tutti gli strumenti offerti dalla politica comunitaria per rendere le loro marinerie più competitive sui mercati domestici e su quelli degli altri partner nella Comunità.

********

Credo dunque che non vi siano altre possibili interpretazioni della realtà che emerge dai grafici: occorre completare il processo di internazionalizzazione della flotta che, in Italia, è stato solo iniziato.

Sono certo, Signor Ministro, che il prossimo DPEF conterrà un esplicito riferimento alla necessità di intervenire con decisione in favore della nostra marineria.

Per non restare sul vago, abbiamo anche quantificato il fabbisogno per l'estensione al cabotaggio privato dei benefici del Registro Internazionale in materia di costo del lavoro: complessivamente occorrono circa 140 milioni di euro, che vanno ridotti dei 66 milioni di euro fino ad oggi corrisposti al cabotaggio.

Una proposta:

Se si volesse operare con gradualità, a causa delle esigenze di bilancio nazionale, si potrebbe dare la precedenza alle tipologie di naviglio con equipaggi numerosi, che sono le unità più vulnerabili nei confronti della concorrenza.

Il fabbisogno totale, parametrato sulle retribuzioni del personale marittimo italiano, è peraltro destinato a diminuire drasticamente in futuro, e già dal prossimo anno, poiché, come dirò più avanti, sono state sottoscritte fondamentali intese con le organizzazioni sindacali.

Il completamento delle misure di allineamento alla concorrenza comunitaria verrà poi realizzato dall'introduzione in Italia della "tonnage-tax", già recepita nel collegato fiscale attualmente all'esame del Parlamento.

Tale nuovo sistema fiscale, fondamentale per il cabotaggio più che per l'internazionale, dovrebbe essere predisposto nella successiva regolamentazione applicativa, rifacendosi all'analoga disposizione olandese - punto di riferimento degli altri Stati Membri - che definisce in via forfetaria il reddito imponibile in relazione al tonnellaggio delle navi e alle loro giornate operative nel corso dell'anno.

E va da sé che l'eventuale scelta di modelli applicativi diversi risulterebbe in controtendenza rispetto agli altri Stati europei nostri concorrenti.


(più navigazione nel sistema dei trasporti)

Ma non dimentichiamo un'altra evidenza elementare, ed è che la marineria fa parte dell'ancora più complesso settore del trasporto nazionale. Ebbene, se posto nelle giuste condizioni operative, l'armamento italiano potrà certamente contribuire a risolvere questo grave problema del Paese e a ridurre voci pesantissime come l'inquinamento, la congestione, l'incidentalità. In altre parole, potrà contribuire a ridurre l'attuale squilibrio modale.

Solo qualche cifra: nel giro di 7/8 anni il traffico merci aumenterà in Italia del 40%. Se questa crescita dovesse essere assorbita interamente dal trasporto stradale, comporterebbe un incremento di 100.000 veicoli commerciali al giorno sulle nostre strade, ovviamente in aggiunta ai 160.000 attuali.

Il trasferimento sul mare di una parte di queste merci è dunque per l'Italia una via obbligata, non più rinviabile.

Con politiche adeguate è possibile portare il 10% del trasporto su strada a distanze superiori ai 500 Km, ad utilizzare le navi. Si tratta di circa 240.000 veicoli pesanti in meno ogni anno sul sistema viario, pari ad una colonna lunga almeno 12.000 chilometri.

Non basta: facendo solo qualcosa in più, entro il 2010 si potrebbe alleggerire la rete infrastrutturale terrestre di circa 600,000 veicoli commerciali all'anno. Il 25% del traffico pesante su lunghe distanze potrebbe tranquillamente spostarsi sul mare.

Non è utopia, anzi. E per ottenere questi risultati l'industria armatoriale non chiede e non vuole sovvenzioni specifiche finalizzate a questo progetto ma - come ripetutamente detto - ha la necessità vitale di essere posta in condizioni pari alle altre flotte europee concorrenti.

Qualcosa chiede, in verità, ma non per sé: auspica incentivi che incoraggino gli autotrasportatori ad imbarcare i loro camion ed interventi indispensabili sulle infrastrutture e sulla organizzazione portuale, tesi uniformare la loro regolamentazione ad agevolare l'attracco delle navi, il flusso dei veicoli da e verso il mare, la loro sosta.

Va aggiunto che, per movimentare un così alto numero di automezzi certamente non si potranno usare solo i porti storici, situati quasi tutti al centro delle città. Quindi c'è bisogno di un confronto costruttivo con tutte le parti in causa e dell'appoggio politico necessario.

Il Ministro Lunardi, nel corso di un recente convegno, ha già auspicato al riguardo l'avvio di un tavolo di lavoro tra operatori ed Amministrazione. Facciamolo, Signor Ministro, facciamolo subito. Noi siamo pronti.

(importanza di una flotta e di una economia del mare forti e vitali)

C'è un motivo preciso di ordine macro-economico alla base dell'esigenza di sviluppo della navigazione, ed è duplice:

  • l'importanza della flotta;

  • il suo rilievo nella creazione del prodotto interno, con la forza delle sue ricadute sull'economia generale.

Quanto al primo motivo, è giunta l'ora che si conosca qualcosa di più sulla nostra flotta e la sua importanza.

La flotta italiana è stata fortemente rinnovata negli ultimi anni. Di questo noi armatori siamo orgogliosi, perché nonostante tutto abbiamo continuato ad assolvere ad uno dei nostri doveri primari in quanto imprenditori: quello di rischiare e di investire. Negli ultimi dieci anni sono state costruite e ordinate in Italia e all'estero navi per 15.600 milioni di euro (oltre 30.000 miliardi delle vecchie lire).

Abbiamo una delle flotte più giovani ed avanzate; il 52% delle unità ha meno di dieci anni di anzianità; il 31% meno di cinque.

L'età media del tonnellaggio italiano è da primato:

12 anni appena.

Lo sapevate?


*****

Ma questa nostra categoria non riesce mai purtroppo a fare l'en plein. Continua a rimanere fuori da ogni programma di rinnovamento il naviglio più piccolo, spesso di proprietà di imprese con minori risorse finanziarie a disposizione, imprese che per dimensioni e caratteristiche trovano difficoltà a rinnovare la flotta al di fuori dell'Unione europea. Mi riferisco a naviglio con portata inferiore alle 10.000 tonnellate, la cui età media, oggi superiore ai 19 anni, contribuisce a penalizzare la media nazionale.

Occorrerebbe pertanto la possibilità di sostenere, come in passato, questo tipo di investimenti europei, innalzando i tassi di aiuto a livelli ben superiori di quelli sin qui proposti.

La politica dell'Unione Europea in questo campo è per me incomprensibile: da un lato, ogni aiuto all'armatore per investimenti in nuove costruzioni è considerato un aiuto alla cantieristica; dall'altro, attraverso questi aiuti ci si propone di difendere settori chiaramente indifendibili, perché già in mano ad una concorrenza imbattibile sud-coreana, giapponese e cinese, perdipiù con misure comunque inadeguate e palesemente insufficienti a modificare la situazione.

Tale politica esclude invece da ogni difesa tipologie di navi sino ad oggi trascurate dai cantieri extra-comunitari, ma che prevedibilmente presto susciteranno il loro interesse.

Io penso che queste navi dovrebbero e potrebbero essere l'oggetto principale di una difesa mirata.

Al riguardo non posso che lanciare l'allarme e ripetere con forza che è necessaria una politica europea di difesa degli investimenti navali nei settori in cui essa ha la possibilità di rivelarsi efficace, cioè nell'area delle navi specializzate e ad alta tecnologia (navi traghetto, navi ro-ro, navi passeggeri), nonché - ripeto - in quella del naviglio minore in genere.

E spero sinceramente che questo segnale arrivi a chi può darmi una risposta.

****

Quanto al secondo motivo, il rilievo della navigazione per l'economia, ricordo che la marina mercantile, considerando anche le attività ausiliarie e istituzionali, nonché l'indotto, nel 2000 ha prodotto beni e servizi per circa 26,3 miliardi di euro.

E' un valore di enorme rilievo, che pone il mare - come ho già detto e non mi stancherò mai di ripetere - al livello dell'agricoltura quanto a contributo all'economia della Nazione.

Provate poi a confrontarlo con il settore dell'auto!

Del resto l'importanza della navigazione marittima è ben presente sia a Confindustria che a Federtrasporto, con l'emergere di una nuova attenzione per i servizi in generale, e per quelli di trasporto in particolare, palesemente indicativo di una mentalità sempre più attenta al processo industriale, indifferentemente che se ne ottengano beni o servizi.

E' un nuovo atteggiamento che noi abbiamo sempre sostenuto e che coincide, a parere nostro ma confortato dai fatti, con l'interesse stesso del Paese.

(pronti a sfruttare la ripresa)

Noi armatori abbiamo lavorato e investito per essere pronti a sfruttare al meglio la ripresa. E continueremo a farlo, ma esistono aspetti legislativi che non possiamo essere noi a definire.

Cerco di spiegarmi meglio: le misure proposte per contenere i costi della navigazione italiana e le perturbazioni dei mercati marittimi, così come le altre volte a promuovere il trasporto marittimo per finalità economiche e ambientali, sono di grande importanza oggi, con i mercati marittimi dominati da noli bassi, spesso inferiori ai costi di gestione delle navi iscritte nei nostri registri. Lo saranno altrettanto, se non di più, quando la ripresa economica determinerà il rilancio dell'attività. L'essere pronti per quel momento, che secondo alcuni segnali si sta avvicinando, consentirebbe alla navigazione italiana di sfruttarlo appieno.

Quella italiana è una buona legislazione per quanto riguarda la navigazione internazionale: basterà poco per renderla competitiva con le legislazioni europee più recenti come quella inglese, ma sarà indispensabile estenderla strutturalmente al cabotaggio.

Spingiamoci ora un attimo più avanti: qual è il vantaggio di creare sul proprio territorio un polo di attrazione delle attività marittime?

Ho già dato le cifre assolute del valore delle attività marittime.

Aggiungo adesso un dato percentuale: oggi il "comparto mare" contribuisce in Italia per il 2,3% del PIL, mentre il contributo che esso dà al PIL della Gran Bretagna è del 3,5% e in Olanda arriva al 3,7%.

Non c'è ragione perchè l'Italia sia da meno. Insisto: le attività marittime hanno ricadute forti sul complesso dell'economia.

Ogni euro che va al trasporto marittimo per un aumento degli investimenti navali, oppure per un incremento della domanda interna o estera dei servizi della nostra flotta, determina una crescita del reddito nazionale di 2,7 euro. L'effetto sull'occupazione è addirittura superiore, con altri due addetti nei settori economici a valle e a monte per ogni addetto alla navigazione.

Se questo è vero, e i numeri dicono che lo è, mi pare diventi più che chiaro quali possono essere i vantaggi per la Nazione nel creare un sistema marittimo efficiente, che si pone come un vero e proprio polo di attrazione.


(ancora qualcosa che ci preoccupa: il problema degli equipaggi)

Tocco ora un'altra tematica - il che, consentitemelo, fa intravedere la complessità multidirezionale del nostro impegno - e si tratta di un altro fattore di fondamentale e non rinviabile importanza: dotare il nostro sistema di una migliore flessibilità in ordine alla nazionalità degli equipaggi, nodo condizionante della competitività e insieme di una loro ancora maggiore qualità.

La nostra posizione si inserisce nel solco del già richiamato recente accordo tra Confitarma e le Organizzazioni sindacali più rappresentative del settore, intesa che ha reso più ampia la possibilità di imbarcare personale non europeo sulle navi iscritte nel nostro secondo registro ed ha esteso tale possibilità, in mancanza di personale italiano o europeo, anche alle navi da carico impegnate nei traffici di cabotaggio.

E' bene essere chiari in proposito: in Italia e in tutta Europa esiste una forte carenza di marittimi, specialmente di ufficiali.

Secondo stime della Federazione Sindacale Europea per il 2006 si prevede una carenza di ufficiali di circa 38.000 unità. Il dato è veramente preoccupante.

I sindacati hanno mostrato di comprendere come la situazione possa costituire un freno oggettivo per la navigazione italiana e, concordando saggiamente su di una maggiore flessibilità nella composizione degli equipaggi, hanno reso disponibile uno degli strumenti essenziali per un equilibrato sviluppo sia della nostra flotta sia dell'occupazione marittima.

(il futuro del naviglio)

In futuro, comunque, più che ai problemi di nazionalità occorrerà dare rilevanza a quelli di qualità, giacché le navi saranno figlie di tecnologie sempre più complesse e dotate di sofisticati sistemi di sicurezza, quindi sarà determinante il fattore umano in grado di governarle.

E' infatti chiaro che il commercio internazionale, continuando ad espandersi e non potendo fare a meno della modalità marittima, richiamerà nuovi forti investimenti in navi. Ma, in cronica carenza di marittimi, dovrà spingere ad evoluzioni tecnologiche sempre più sofisticate alla trasformazione radicale dell'uomo di mare in tecnico navigante.

Dovremo dunque affrontare il trasporto marittimo con idee del tutto nuove. Questo dico ai nostri cantieri e questo dico ai nostri armatori. La navigazione dovrà orientarsi verso unità completamente diverse, costruite per essere in grado di compiere qualsiasi rotta con un equipaggio estremamente ridotto, forse 4 o 5 persone al massimo. Equipaggio che verrà rafforzato solo al momento di effettuare le operazioni in porto. Si tratterà di equipaggi poco numerosi e ben addestrati, che dopo un periodo di imbarco potranno far tesoro a terra della loro esperienza.

Le nuove tecnologie di gestione delle navi, di comunicazione e di soccorso in mare già lo consentono, ed è a questo che dobbiamo mirare se vogliamo aumentare la produttività di chi va per mare e liberare nuove risorse per elevare le retribuzioni.

(formazione della gente di mare)

Se queste sono le linee di tendenza nello sviluppo tecnico della flotta, però, sarà necessario che anche la scuola si adegui e fornisca specialisti di alto livello ed in grado di condurre navi di tal fatta.

La preparazione fornita deve essere tale da consentire l'immediato ingresso in carriera, quindi in grado di proporre all'industria del mare diplomati dotati di aggiornate conoscenze tecnologiche, prima di tutto, ma insieme di esperienze concrete e di reale addestramento di base.

Sarà pertanto essenziale prevedere anche un maggiore rapporto di collaborazione tra scuola e industria, tipicamente per periodi di imbarco formativo durante gli anni di apprendimento, mentre provvidenze adeguate, in forma di borse di studio, dovranno essere accessibili a tutti coloro che debbano sopportare costi di trasporto, di vitto e di alloggio.

In altri paesi, specie in quelli nordici, si è scelta la strada delle "accademie del mare" quali scuole di élite. E' un esempio che va considerato. In ogni caso, tenendo sempre presente che le necessità della flotta sono impellenti e quindi i percorsi di studio devono essere intensi come preparazione, ma non eccessivamente lunghi.

(l'impegno per l'ambiente)

Cambiamo di nuovo scenario per rivolgere l'attenzione ad un altro punto, oggi non solo importante, ma direi addirittura vitale: è l'ambiente, sulle cui problematiche noi armatori stiamo lavorando affinché il trasporto marittimo possa svolgere una funzione sempre più positiva.

Diversi studi recenti sui costi esterni dei trasporti hanno confrontato impatto e prestazioni ambientali delle principali modalità di trasporto in Italia: ebbene, da tutti emerge la conferma che la navigazione è il sistema di trasporto più compatibile sotto il profilo ambientale e della sicurezza.

Su questo fronte stiamo lavorando a tre progetti principali:

  • il progetto ROME (Reliability and Optimization of Maritime activities for the Environment), che intende promuovere strumenti ed azioni per il miglioramento della qualità e della sicurezza nella gestione navale, sia negli uffici a terra che a bordo delle singole navi;

  • il progetto UNITA' DI CRISI, teso a promuovere appunto la costituzione di una Unità di Crisi Confitarma come centro di supporto alle imprese di navigazione associate, in collaborazione con le Amministrazioni competenti. Contiamo di agevolare e migliorare lo scambio di informazioni tecniche fra tutti i soggetti coinvolti, favorendo l'individuazione degli interventi più appropriati nelle situazioni di emergenza, dando inoltre supporto ad un'informazione corretta e tempestiva verso le autorità e i media da parte delle società coinvolte;

  • il progetto ECOGESTIONE, iniziativa pilota incentrata sui sistemi di gestione ambientale (ISO 14001, EMAS e Green Award), e finalizzata a promuovere la loro applicazione da parte delle società di armamento.

Con questi tre progetti l'armamento italiano, ne siamo certi, diverrà un punto di riferimento in Europa e nel mondo.

(una Amministrazione più efficace)

Il discorso chiama ancora in causa la sfera politica. D'altro canto, tutti i salmi finiscono in gloria…… e tutti i nodi del mondo economico non possono che finire sul tavolo di chi detiene il potere per tentare di scioglierli. Mi pare ineluttabile.

Qui vorrei dire che stabilire un referente politico unico per i due settori componenti il sistema dei trasporti, quello delle infrastrutture, da un lato, e quello dei vettori, dall'altro, è stata una buona idea, in linea con la tendenza a concentrare la gestione politica ed amministrativa che si riscontra in Italia come in tutta l'Europa.

Occorre però essere sinceri: sinora questa concentrazione - al di là dell'indubbia abnegazione dei singoli - ha avuto soprattutto il risultato di rendere più complessa ed incerta l'azione del Governo nel settore marittimo.

Quello della navigazione è infatti un campo fortemente regolamentato, a livello nazionale, europeo e mondiale. Pertanto, l'Amministrazione, che ne è cosciente, può e deve trovare un'organizzazione in linea con questa realtà.

Parallelamente, occorre rafforzare la presenza italiana nei servizi comunitari che seguono le questioni marittime: mi pare il modo più veloce e semplice per attuare l'opera di informazione sul nostro settore marittimo necessaria ai servizi europei al fine di prendere decisioni più celeri.

Il caso della legge n. 51 del 2001 in materia di inquinamento marino è emblematico. A quindici mesi dall'approvazione della legge non è stata ancora formalizzata una decisione e pertanto la legge stessa non può essere applicata.

La presenza italiana nei servizi della Commissione deve essere assunta quindi come una priorità, tanto più urgente oggi in vista del prossimo allargamento dell'Unione Europea.

Signor Ministro, Autorità, Colleghi!

Quello della navigazione è un mercato particolare, che unisce insieme una regolamentazione molto spinta, una forte integrazione internazionale, una grande mobilità.

Date le sue caratteristiche, gran parte della concorrenza è basata sui differenti ordinamenti nazionali.

Per questo l'azione del Governo è tanto importante. E per questo noi avanziamo precise indicazioni per il prossimo futuro:

  1. allineare il registro ordinario a quello internazionale;

  2. attuare una politica di rinnovamento del naviglio minore obsoleto;

  3. promuovere la formazione e la qualificazione dei marittimi creando le accademie del mare;

  4. promuovere lo sviluppo del trasporto marittimo nell'ottica delle autostrade del mare e del corto raggio.

Affidiamo dunque il destino della flotta italiana alle scelte della nostra classe politica e lo facciamo sicuri di proporre al Governo un ottimo investimento.

Esso permette ritorni a breve, ha dei fondamentali solidi che hanno dimostrato nel tempo la loro validità, si inserisce perfettamente nelle politiche europee dei trasportI, ha un rapporto costi-benefici estremamente favorevole, ancora di più se si considerano i riflessi ambientali e sociali.

A nostro avviso una risposta positiva alle indicazioni dell'armamento e una politica di sviluppo della marineria comporterebbero la confluenza sotto la bandiera italiana del naviglio ad oggi ordinato o già in costruzione da parte degli armatori italiani nei cantieri nazionali, europei ed extra-europei.

La previsione indica per i prossimi anni un aumento costante di tonnellaggio che, nel dicembre 2004, si attesterà sui 13.4 milioni di TSL, con un incremento approssimato del 34% rispetto ai valori attuali e 15.000 posti di lavoro aggiuntivi. Tale previsione non tiene conto però di eventuali uscite né tantomeno di nuovi ingressi da parte di operatori non nazionali.

L'incremento della flotta internazionale italiana si prospetta di circa il 25%, mentre per quella di cabotaggio l'incremento potrebbe essere più marcato ed arrivare al 61% della consistenza attuale.

Concludo, sapendo di aver abusato della vostra pazienza.

(sapevo che vi sarebbe tanto dispiaciuto se fossi stato breve).

Il mare è stato e resta il principale sistema di trasporto. La nave, la rotta marittima, il porto, sono da sempre strumenti al servizio delle città, degli stati e delle economie: strumenti di scambio e quindi di ricchezza.

Ricchezza che una globalizzazione ben governata non potrà che diffondere ed aumentare, facendo crescere ancora la navigazione.

Noi armatori italiani ci saremo.

Abbiamo la capacità per poterci essere, testimoniata dalla qualità delle nostre navi e delle nostre imprese.

E abbiamo l'orgoglio di volerci essere e di dare sostanza a quei valori di libertà che sono alla base del nostro agire di cittadini e di imprenditori del mare.

Il nostro auspicio è di poterlo fare continuando ad inalberare il tricolore.

Grazie.



















Merce con percorrenza superiore ai 500km
che può essere trasferita sul mare
entro il 2010
:

Ipotesi minima: 10% del totale pari a 240.000 mezzi pesanti all'anno
Ipotesi massima: 25% del totale pari a 600.000 mezzi pesanti all'anno



Una flotta giovane e moderna:

  • L'età media della flotta italiana è di 12 anni
  • Il 31% del tonnellaggio italiano ha meno di 5 anni di età
  • Il 52% ha meno di 10 anni di età



L'età media delle navi
inferiori alle 10.000
tsl è di 19 anni



Carenza dei marittimi:

Secondo stime della Federazione Sindacale Europea,
nel 2006 vi sarà una carenza di 38.000 ufficiali.






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El Grupo MSC presenta una oferta para comprar el Gram Car Carriers, el tercer mayor operador del mundo en el segmento PCTC
Oslo
La propuesta, por valor de unos 653 millones de euros, fue aceptada por la Junta de la compañía noruega y sus principales accionistas.
En el sitio de construcción Fincantieri en Marghera el varo del crucero noruego Aqua noruego
En el sitio de construcción Fincantieri en Marghera el lanzamiento del crucero Noruega Aqua
Trieste/Miami
Tiene 322 metros de largo y tiene un arqueo bruto de 156.300 toneladas
Paolo Guidi ha sido nombrado director general de CMA CGM Italia
Paolo Guidi ha sido nombrado director general de CMA CGM Italia
Marsella
El primero de mayo se hará cargo en Romain Vigneaux
HHLA adquirirá el 51% del capital de la compañía de transporte intermodal austriaco Roland Spetion
HHLA adquirirá el 51% del capital de la compañía de transporte intermodal austriaco Roland Spetion
Hamburgo
Su red conecta puertos en Hamburgo, Amberes, Bremerhaven, Koper, Rotterdam y Trieste.
La tendencia bajista de Kuehne + Nagel en el desempeño económico continúa.
La tendencia bajista de Kuehne + Nagel en el desempeño económico continúa.
Schindellegi
En crecimiento la manipulación de volúmenes de transporte marítimo y aéreo
ESPO señala las cuestiones que deben abordarse para permitir a los puertos europeos afrontar los próximos retos
Bruselas
Memorándum de cara a las elecciones europeas de junio
El Puerto de Barcelona ha establecido nuevos registros históricos de tráfico de contenedores mensual y trimestral
El Puerto de Barcelona ha establecido nuevos registros históricos de tráfico de contenedores mensual y trimestral
Barcelona
Hasta marzo de 2024, se gestionaron 348mila teu (+ 34,3%), de los cuales 154mila en transbordo (+ 63,9%) y 194mila en importación-exportación (+ 17,4%)
Fincantieri ha entregado el nuevo crucero Reina Ana a Cunard
Monfalcona
Concordancia con Princess Cruises el aplazamiento de la entrega del Star Princess
Le Aziende informano
Protocollo d'intesa tra l'Autorità di Sistema Portuale del Mare di Sicilia Occidentale e l'Escola Europea di Intermodal Transport
Asociaciones internacionales de transporte marítimo piden ayuda en la ONU para proteger el transporte marítimo
Londres
Se solicitó una mayor presencia militar, misiones y patrullas. El mundo -escriben en una carta a Guterres-estaría indignado si cuatro aviones de línea fueran incautados.
En febrero, el tráfico marítimo en el Canal de Suez disminuyó un -42,8% por ciento.
En febrero, el tráfico marítimo en el Canal de Suez disminuyó un -42,8% por ciento.
El Cairo
El tonelaje neto del naviglio bajó -59,8% por ciento. Reducción drástica del -53% del valor de las tasas de tránsito
El Consejo Mundial de Navegación señala a la UE la manera de apoyar la economía y el comercio
En Noruega, la construcción de los dos mayores transbordadores de hidrógeno del mundo
En Noruega, la construcción de los dos mayores transbordadores de hidrógeno del mundo
Brønnøysund/Gursken
Orden de la empresa Torghatten en el astillero Myklebusto
El tráfico de mercancías en el puerto de Rotterdam en el primer trimestre bajó un -1,4% por ciento.  Aumento de contenedores
El tráfico de mercancías en el puerto de Rotterdam en el primer trimestre bajó un -1,4% por ciento. Aumento de contenedores
Rotterdam
Fuerte aumento (+ 29,0%) de los buques alimentadores que salen de la escala holandesa a los puertos mediterráneos
En los tres primeros meses de 2024, el tráfico de mercancías en los puertos rusos cayó un -3,3% por ciento.
San Petersburgo
Reducción drástica del tráfico de pasajeros en las exploraciones portuarias de Crimea
En los tres primeros meses de 2024, el tráfico de mercancías en los puertos rusos cayó un -3,3% por ciento.
Tytgat (SEA Europe): Se necesita urgentemente una estrategia industrial marítima europea
Bruselas
Mesa redonda con representantes de las instituciones de la Unión Europea
Joe Kramek será el próximo presidente y CEO del World Shipping Council
Joe Kramek será el próximo presidente y CEO del World Shipping Council
Washington/Bruselas/Londres/Singapur
Se retirará a finales de julio en Butler cuando este último se retire.
En el primer trimestre de este año el tráfico de mercancías en el puerto de Amberes-Zeebrugge creció en 2,4%
En el primer trimestre de este año el tráfico de mercancías en el puerto de Amberes-Zeebrugge creció en 2,4%
Anverso
En el aumento de los contenedores. Disminución de otras cargas. Los puertos belgas, holandeses y alemanes instan a los gobiernos europeos a garantizar que las industrias permanezcan en Europa
Asociación de Industrias Heavy de HD Hyundai y de Industrias Anduril en el Campo de la Defensa Marítima
Condado de Orange/Seúl
Concebir el diseño, el desarrollo y la producción de nuevos tipos de sistemas navales autónomos
d' Friend International Shipping ordena dos nuevos tanqueros LR1
Luxemburgo
Se compromete con el astillero de China Jiangsu New Yangzi Shipbuilding Co.
Global Infrastructure Partners renuncia a adquirir el 49% de Malaysian MMC Port Holdings
New York
CMA CGM Air Cargo anuncia su primera línea transpacifica
Marsella
Tres aeronaves serán tomadas entre verano y principios del próximo año.
En 2023 nuevo récord histórico anual de tráfico marítimo en las Historias de Malaca y Singapur
En 2023 nuevo récord histórico anual de tráfico marítimo en las Historias de Malaca y Singapur
Puerto Klang
El pico máximo anterior se había alcanzado en 2018
HMM anuncia la casi duplicación de la capacidad de la flota para 2030
Seúl
Incrementos previstos del 63% de los volúmenes transportables de los portacontenedores y del 95% en el sector de graneleros
En el primer trimestre de 2024, el Puerto de Singapur manejó diez millones de contenedores (+ 10,7%)
En el primer trimestre de 2024, el Puerto de Singapur manejó diez millones de contenedores (+ 10,7%)
Singapur
El tráfico general de mercancías aumentó un 7,6%
Irán ha dado paso al ataque a Israel con la incautación del buque contenedor. MSC Aries
Londres/Manila
Le Aziende informano
ABB fornirà la sua soluzione per il Cold - Ironing nel Porto Internazionale di Portsmouth
Se está llevando a cabo la construcción de la nueva terminal de contenedores venecianos en Porto Marghera.
Se está llevando a cabo la construcción de la nueva terminal de contenedores venecianos en Porto Marghera.
Venecia
Será capaz de acomodar barcos Panamax y tendrá una capacidad de tráfico anual de un millón de teu
El Senado francés aprobó un proyecto de ley para limitar el derecho a la huelga en el transporte
El Senado francés aprobó un proyecto de ley para limitar el derecho a la huelga en el transporte
El año pasado el tráfico de contenedores en Malta disminuyó un -11,4%
El año pasado el tráfico de contenedores en Malta disminuyó un -11,4%
La Valeta
Cruceristas en crecimiento de 59,1%
Aprobado el presupuesto consuntivo 2023 de la Central Adriática AdSP
Ancona
De acuerdo al ajuste técnico-funcional para la elongación del muelle "ex materiales ferrosos" de la planta Fincantieri en Ancona
En el primer trimestre de 2024 las órdenes de los medios portuarios producidos por Konecranes cayeron un -51,6%
Hyvinkää
Grimaldi ha tomado la entrega del ro-ro polivalente Gran Abiyán
Nápoles
Es el cuarto de seis barcos de clase "G5"
Baltimore atribuye al propietario y al operador del buque Dali la culpa del colapso del puente de llaves
Baltimore
Se habría establecido la disfunción a la fuente de alimentación a bordo que causaría un apagón
Grimaldi e IMAT han renovado el acuerdo quinquenal para la formación de tripulaciones
Castel Volturno
Centrarse en las nuevas tecnologías instaladas a bordo de los buques
El rendimiento económico trimestral de DSV sigue disminuyendo
Heddesheno
En el primer trimestre de este año, el valor del beneficio neto disminuyó un -27,2%
Aprobado el presupuesto consuntivo 2023 del AdSP del Mar de Cerdeña
Cagliari
Un superávit de la administración de 530 millones de euros, de los cuales más de 475 atados por obras en curso
Las importaciones estadounidenses de mercancías peligrosas han sido penalizadas durante la pandemia.
Washington
Encuesta de la Oficina de Responsabilidad Gubernamental
En 2023, el Interport de CEPIM-Parma registró un crecimiento del 6,8% del valor de la producción.
Bianconeses de Fontevivo
Beneficio neto di788mila euro (+ 223,2%)
En el primer trimestre de 2024, los ingresos del Grupo UPS cayeron un -5,3%.
Atlanta
Beneficio neto-41,3%
Grendi ha perfeccionado la compra del barco Wedellsborg
Milán
Se renombrará con el nombre de "Grenching Futura"
Grimaldi consolida su presencia en China con nueva sede en Shanghai
Nápoles/Shanghai
Inaugura las oficinas de la Agencia naviera Grimaldi Shanghai
Aprobado el presupuesto consuntivo de 2023 del Western Ligure Sea AdSP
Génova
La nueva dotación de la planta orgánica de la institución prevé 50 contrataciones, incluyendo tres puestos directivos.
Primera planta para la distribución de GNL y GNC a los vehículos en el puerto de La Spezia
El Spezia
Se ha instalado en ubicaciones de Stagnoni
Acuerdo entre MSC, MSC Foundation y Mercy Ships para la construcción de un nuevo buque hospital
Ginebra/Lindale
Mañana en Livorno una conferencia sobre la historia del puerto de la ciudad
Livorno
Se hablará de la arquitectura, el comercio y la política entre el XVI y el siglo XX
Acuerdo de Asociación-STI Academia G. Caboto para la formación en los sectores marítimo, portuario y logístico
Roma
PROXIMAS SALIDAS
Visual Sailing List
Salida
Destinación:
- orden alfabético
- nación
- aréa geogràfica
En el primer trimestre de 2024, el puerto de Algeciras manejó 1,2 millones de contenedores (+ 8,1%)
Algeciras
El tráfico de bienes en general aumentó un 3,3%
En los tres primeros meses de este año en Valencia, el tráfico portuario de contenedores creció un 12,1% por ciento.
Valencia
En marzo, el incremento fue de 15.7% por ciento.
El Spezia y Carrara tratan de romper el campanario y solicitar la cooperación en los puertos de Génova y Savona
El Spezia
Suiza y Suiza cortaron el comercio entre Italia y Suiza.
Bern
En los primeros tres meses del descenso de 2024 en las exportaciones suizas. Importaciones estables
Puerto de Nápoles, la huelga del ferry rápido Isla de Procida contra un muelle
Nápoles
Cerca de treinta heridos leves entre los pasajeros
Convocado para el 23 de abril una reunión en el MIT sobre ex trabajadores portuarios del TCT
Taranto
Los sindicatos habían solicitado una aclaración sobre el futuro de los 330 miembros de la Agencia de Trabajadores Portuarios de Taranto.
El muelle exterior de Levante del puerto de Arbatax ha vuelto completamente operativo
Cagliari
En agosto de 2020 había sido gritado por el ferry "Bithia"
El Puerto de Los Ángeles cerró el primer trimestre con un crecimiento del 29,6% por ciento en el tráfico de contenedores
Los Angeles
Se espera una continuación de la tendencia positiva
Estable el valor de los ingresos de ABB en el primer trimestre
Zúrich
Los nuevos pedidos han bajado un -5.0% por ciento. A finales de julio Rosengren dejará la posición de CEO en Wierod
La crisis de la Cooperativa Sole Trabajadores de Porto Flavio Gioia oficializada en instituciones y sindicatos
Salerno
USB Mare y Porti, lo que está pasando en el puerto de Salerno es el resultado de la presión de los armadores
Euronav vende su propia empresa de gestión de buques a Anglo-Eastern
Amberes/Hong Kong
Gestiona la flota de buques cisterna de la empresa de Amberes
Génova Construcción de la construcción naval ha adquirido una barcaza sumergible de la capacidad de carga de 14.000 toneladas
Génova
También se puede emplear como una cuenca flotante para el varo de artefactos de hasta 9.800 toneladas
Venice Cold Stores & Logistics obtiene la calificación de depósito fiscal para vinos y espumosos
Venecia
Ampliación de los servicios ofrecidos a las empresas del sector vitivinícola
Gasparato insta a eximir a la propiedad de los interpuertos del pago del Imu
Nola
El Presidente de la Unión Interports Reunidos advirtió que con los sitios de construcción del PNRR la intermodalidad ferroviaria está en riesgo
Hapag-Lloyd planea futuras inversiones para expandir los negocios en los sectores terminal e intermodo
Hamburgo
Entre los mercados, la compañía centra la atención en África, India, el Sudeste Asiático y el Pacífico.
Crear un consorcio para descarbonizar el transporte en la ruta del Pacífico Norte
Vancouver
Está formado por nueve empresas y entidades y está abierto a otros socios
En el primer trimestre de este año, el tráfico de contenedores en el puerto de Long Beach aumentó un 16,4%
Long Beach
En marzo, el incremento fue del 8,3% por ciento.
Entrega de la obra de consolidación de la presa foranea del puerto de Catania
Catania
Adquisición del valor de 75 millones de euros
PUERTOS
Puertos italianos:
Ancona Génova Rávena
Augusta Gioia Tauro Salerno
Bari La Spezia Savona
Brindisi Liorna Taranto
Cagliari Nápoli Trapani
Carrara Palermo Trieste
Civitavecchia Piombino Venecia
Interpuertos Italianos: lista Puertos del mundo: Mapa
BANCO DE DATOS
Armadores Reparadores navales y astilleros
Expedicionarios Abastecedores de bordo
Agencias marítimas Transportistas
MEETINGS
Mañana en Livorno una conferencia sobre la historia del puerto de la ciudad
Livorno
Se hablará de la arquitectura, el comercio y la política entre el XVI y el siglo XX
El 11 de abril comenzará la sexta edición de las "Jornadas Portuarias italianas".
Roma
También este año el proyecto se ha dividido en dos sesiones: la primera en la primavera y la segunda del 20 de septiembre al 20 de octubre.
››› Archivo
RESEÑA DE LA PRENSA
Iran says MSC Aries vessel seized for 'violating maritime laws'
(Reuters)
Le transport maritime national navigue à vue
(Aujourd'hui Le Maroc)
››› Reseña de la Prensa Archivo
FORUM de lo shipping y
de la logística
Relazione del presidente Mario Mattioli
Roma, 27 ottobre 2023
››› Archivo
Plan para mejorar en Génova y Savona los enlaces ferroviarios con los terminales de cruceros y el aeropuerto
Génova
Se presentó hoy en la capital de Liguria
Del 10 al 12 de Mayo en Spezia se llevará a cabo "DePortibus-El festival de los puertos que conectan el mundo"
El Spezia
El programa prevé acontecimientos técnicos y propuestas culturales
Tres nuevas grúas STS han llegado al puerto keniano de Lamu.
Mombasa
Podrán trabajar en buques portacontenedores de la capacidad de más de 18mila teu
Cien nuevos camiones IVECO impulsados por HVO en la flota de Smet
Turín
Serán tomadas en el transcurso de este año.
En los primeros tres meses de este año, las mercancías transportadas por ferrocarril entre China y Europa aumentaron un 10% por ciento.
Pekín
Se han operado 4.541 trenes (+ 9%)
En el primer trimestre de 2024, el tráfico de contenedores en el puerto de Hong Kong cayó un -2,3%
Hong Kong
En marzo, el descenso fue de -10.6% por ciento.
Terminal de regasificación FSRU Toscana izquierda Livorno directo a Génova
Livorno
En el cuero cabelludo de Liguria y luego en Marsella las intervenciones de mantenimiento se llevarán a cabo
Confirmado a Tugchiers Meeting Puerto de Génova la concesión de servicios de remolque en el puerto de Génova
Génova
Inversión prevista de 35 millones de euros para renovar flota
En el primer trimestre de 2024, los ingresos de OOIL disminuyeron un -9,0%
Hong Kong
Los contenedores transportados por la flota OOCL aumentaron un 3,4%
Mattioli (Federación del Mar) relanza el papel propulsivo de los grupos marítimos
Roma
Hoy se celebra el Día Nacional del Mar y la cultura marinara
En el primer trimestre de 2024, los ingresos de Yang Ming y WHL crecieron un 18,5% y un 8,1%.
Keelung/Taipei
En marzo los incrementos fueron iguales a 20,3% y 8,6%
En 2023 el tráfico de mercancías manejado por el Grupo de Ferrocarriles del Estado cayó un -2,0%
Roma
El Polo Logístico registró una pérdida neta de -80 millones de euros, 63 millones de euros más.
Puerto de Génova, inaugurado nuevas habitaciones de Stella Maris en las estaciones marítimas
Génova
Están destinados al bienestar y a la socialización de la gente de mar en tránsito en la Superba
Dachser de Alemania ha adquirido el compatriota Brummer Logistik
Kempten
La empresa se especializa en la logística de productos perecederos
En el primer trimestre de 2024, los ingresos de Evergreen aumentaron un 32,6% por ciento.
Taipei
En marzo, el incremento fue del 36,5%.
Pacto de cooperación entre las asociaciones de los puertos y compañías navieras de Grecia
El Pireo
Entre las actividades, asegúrese de que los bancos de puertos son adecuados para las nuevas tecnologías navales
En 2023 el tráfico de mercancías en los puertos de la Lazio cayó un -5,7% por ciento. Registro de cruceros
Civitavecchia
Los servicios de línea de pasajeros crecen un 10,0%
- Via Raffaele Paolucci 17r/19r - 16129 Génova - ITALIA
tel.: +39.010.2462122, fax: +39.010.2516768, e-mail
Partita iva: 03532950106
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Director: Bruno Bellio
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