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noticiario
TRANSPORTE
POR FERROCARRIL
La privatizzazione della RfD
L'annuncio che l'asta relativa alla
vendita della RfD (Railfreight Distribution) è stata vinta
dalla EWSR (English Welsh and Scottish Railways), una emanazione
della Wisconsin Central Transportation, ha suscitato discussioni
tra gli altri concorrenti e tra gli osservatori del settore in
ordine al fatto se quello che nella sostanza era stato un monopolio
pubblico si sia trasformato in un monopolio privato.
La EWSR replica a tali illazioni sottolineando
che quella ferrovia rappresenta solamente il 7% del mercato trasporto
merci complessivo del Regno Unito e che gli operatori dovrebbero
impiegare il proprio tempo, piuttosto, a preoccuparsi della concorrenza
proveniente dal settore dell'autotrasporto.
Non sorprende come ciò non
contribuisca a dissolvere il gelo creatosi con coloro che non
sono riusciti ad aggiudicarsi l'asta.
Preoccupazioni
Le preoccupazioni espresse dai concorrenti
derivano dal fatto che la EWSR non solo ha acquisito la RfD, ma
già possiede altre quattro società del settore:
la Rail Express Systems e le tre società di trasporto merci
ferroviario britanniche, vale a dire la Transrail Freight, la
Mainline Freight e la Loadhaul Ltd. "Vi è un po' di
inquietudine fra gli operatori. Si è solo passati da un
tipo di monopolio ad un altro" ha dichiarato una fonte della
spagnola Transfesa, rivale e co-partecipante sconfitta (in consorzio
con la Freightliner) in occasione dell'asta per la RfD, la quale
ha rivelato di essere sul punto di istituire un servizio attraverso
il Tunnel della Manica in concorrenza con la RfD.
Tra gli altri soggetti indispettiti
dalla vittoria della EWSR nell'asta vi sono glii aggregatori di
servizi i quali sono preoccupati dal fatto che i nuovi proprietari
potessero vendere direttamente agli utenti finali piuttosto che
servirsi di loro. Secondo Julian Worth, direttore generale della
divisione sviluppo attività della EWSR, non esistono seri
pericoli in questo senso fatta eccezione per un aumento del fenomeno
nel settore di attività dove questo già si verifica.
Un esempio ne è la British Steel, che aveva già
sottoscritto un contratto con un utente finale.
Una fonte della RfD ha dichiarato
che la vendita è stata condotta in modo corretto. "Tutte
le parti sono state invitate a fare la propria offerta ed a quel
punto si sono ritrovate in sei" afferma, aggiungendo che
la selezione è stata trasparente ed è stata esaminata
ed approvata dagli organismi a tutela della concorrenza sia nel
Regno Unito che in Europa. La fonte della Transfesa si chiede
però se valesse la pena in assoluto dare il via alle procedure
della gara d'appalto. "La domanda allude ad una decisione
già presa in precedenza? Ritengo che nessun altro avesse
buone probabilità di vincere ed è stato un bene
che l'Unione Europea abbia controllato il tutto. Non sto affermando
che vi sia stata un'azione subdola da parte della EWSR, ma è
certo che al momento l'azione presenti delle ombre. Non ritengo
che si sia trattato di un'asta trasparente. Può darsi che
vi fosse già un accordo in merito e si è mormorato
molto al riguardo. Sembrerebbe di aver fatto un giro a 360°
(da un monopolio pubblico ad uno privato)". Tuttavia egli
ammette come la EWSR abbia precisato che avrebbe intrapreso da
sola le medesime iniziative anche nel caso che non si fosse aggiudicata
l'asta.
Sia la Freightliner che il suo socio
nel consorzio, la Transfesa, ritengono che la concorrenza dovrà
subire le conseguenze della vittoria nell'asta da parte della
EWSR. Un portavoce della Freightliner ha dichiarato: "Noi
pensiamo che l'avere dichiarato la EWSR vincitrice della gara
costituisca un atto limitativo della concorrenza". Ciò,
inoltre, comporta una situazione insolita per la Freightliner,
dal momento che ora essa è un concorrente della EWSR, nella
sua qualità di unico altro operatore di trasporto merci
ferroviario, mentre la EWSR è anche uno dei suoi fornitori
(la EWSR, infatti, le fornisce la trazione). "Come utenti
del trasporto merci riteniamo che non vi sia in questo caso margine
per la concorrenza. Sono sicuro che la EWSR disponga della conoscenza
adeguata, dal momento che è sul mercato da molti anni"
ha dichiarato la fonte della Transfesa. "Hanno le risorse
idonee al mercato interno ed è proprio in tale contesto
che la RfD interviene con la propria esperienza e la propria capacità
di accesso al Tunnel della Manica. L'acquisizione della RfD ha
aperto loro il sentiero di cui prima non disponevano. Il problema
è che adesso dovranno pur utilizzarlo, questo passaggio,
e non è ancora chiaro se hanno tutto quel lavoro".
Uno degli aspetti che interessano
molti osservatori del settore è rappresentato dalle modalità
con cui la EWSR affronterà la questione delle perdite della
RfD. Questa società faceva registrare perdite per un milione
di sterline alla settimana, interessi esclusi. La maniera principale
per ridurre tali perdite, secondo Worth della EWSR, è quella
di tagliare le spese generali. Ciò comporterà anche
il taglio di alcuni posti di lavoro, semplicemente a causa del
fatto che esistono sovrapposizioni in relazione ad alcuni di essi.
Worth porta ad esempio alcune revisioni in atto. Una volta approvata
l'acquisizione, vi saranno rappresentanti delle due società
negli stessi posti, di modo che alcuni tagli diverranno inevitabili.
"Stiamo prendendo in considerazione l'ipotesi di un ridimensionamento,
ma sempre nel contesto di una crescita del giro d'affari. Dobbiamo
trarre il massimo vantaggio dall'opportunità offerta dall'integrazione"
afferma Worth.
Programma di investimenti
Seguirà un notevole programma
di investimenti. La EWSR è in procinto di spendere 300
milioni di sterline nei prossimi due anni in equipaggiamento destinato
alla società. Questa decisione è stata presa prima
che venisse indetta la gara d'asta per la RfD. Il denaro verrà
speso per lo più in 250 nuovi locomotori. Questi ultimi,
di progettazione assai avanzata, verranno costruiti dalla General
Motors negli Stati Uniti e saranno consegnati all'inizio del 1998.
Secondo Worth, verranno impiegati principalmente nelle attività
di trasporto delle rinfuse pesanti. Anche nel settore vagoni verrà
speso denaro, dato che saranno immesse in servizio diverse centinaia
di unità.
Strategia di crescita
La strategia di crescita della EWSR
è allo studio da diverso tempo. "Negli ultimi due
anni, abbiamo parlato con i produttori ed i distributori della
domanda di trasporto ferroviario su lunghe distanze. Siamo attrezzati
per questo ed inoltre siamo pronti a migliorare il nostro servizio
e la nostra qualità" aggiunge Worth. L'obiettivo è
quello di ripetersi in Europa, laddove la EWSR ha in programma
di conseguire una notevole crescita.
Riguardo alle proteste dei concorrenti
che hanno perso l'asta per la RfD, Worth ha dichiarato in via
confidenziale: "Non abbiamo paura della concorrenza. Risponderemo
ad essa nel modo tradizionale".
La Freightliner, anch'essa privatizzata
e venduta ad un operatore multimodale lo scorso anno, ha meno
risorse e meno personale della EWSR, ma non è preoccupata
circa lo sviluppo. Essa controlla ancora il 39% del proprio mercato
e sta investendo 5 milioni di sterline allo scopo di riammodernare
il proprio parco-locomotori nonché 3 milioni di sterline
in un nuovo sistema informatico che - a detta della società
- rivoluzionerà il modo in cui i clienti utilizzano i servizi
della società stessa. Essa inoltre lo scorso anno ha fatto
registrare un incremento dei traffici pari all'11%, il che l'ha
indotta a rivedere nell'ordine del 50% le proprie previsioni riguardo
alla crescita futura nei prossimi cinque anni.
Essa, dovendo nel contempo misurarsi
con la forza dei propri principali concorrenti e con la propria
inarrestabile tendenza alle acquisizioni, è costretta altresì
a tenere d'occhio i nuovi soggetti che fanno il proprio ingresso
nel settore. Date le voci secondo le quali il porto britannico
di Felixtowe sta attualmente verificando l'opportunità
di istituire una rotta completamente marittima allo scopo di trasportare
i containers ora movimentati via rotaia (dalla Freightliner),
la società è sempre più sotto pressione.
Sempre Felixtowe ha dato incarico di studiare le proprie possibilità
di competere nello stesso mercato della Freightliner, la quale
è ben consapevole dei programmi del porto in questione.
"Ci è stato riportato che vorrebbero effettuare in
proprio le operazioni di trasporto che li riguardano; attualmente,
peraltro, noi continuiamo a considerarli nostri soci in affari"
ha dichiarato la fonte della Freightliner. A questo fine, la società
afferma di voler introdurre nuovi servizi a Felixtowe quest'anno.
Tuttavia, per quanto attiene la crescita, il porto ha scoperto
che è meglio servirsi delle prassi convenzionali (o, almeno,
questa è la posizione ufficiale). "La nostra preoccupazione
principale al momento è quella di far fronte alla notevole
crescita registrata nel traffico ferroviario che passa per il
porto di Felixtowe, almeno il 30% in più rispetto allo
stesso periodo dello scorso anno" dichiara Peter Bennett,
direttore esecutivo del porto. Egli sta lavorando con la Freightliner
al fine di cercare di "conseguire una maggiore efficienza
nella movimentazione del traffico ferroviario attraverso il porto...
con particolare attenzione alla razionalizzazione dei costi".
(da: Port Development International, marzo 1997)