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29 de junio de 2022 | El diario on-line para los operadores y los usuarios del transporte | 00:35 GMT+2 |
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ASSOCIAZIONE LIGURE COMMERCIO ESTERO GENOVA
all'Assemblea dei Soci
CONCLUSIONI L'iter per l'euro si è concluso e noi ne facciamo parte a pieno titolo. Da oggi le manovre monetarie non saranno più possibili. Quanti aggiustamenti, nel passato, ci hanno consentito! La competitività, d'ora innanzi, sarà frutto solo dell'abbinata Sistema Italia-Efficienza d'impresa. Sulla seconda possiamo scommettere e ci è riconosciuta nel mondo. La prima è un buco nero che ci terrorizza. Solo cambiando, o meglio, rifondando da zero il sistema burocratico centrale e periferico si può sperare di mettere in condizione il Cittadino (finalmente tale), sia Persona che Impresa, di essere sui mercati al pari degli altri. Il Suddito deve certificare, produrre, presentarsi, inviare, documentare. Il Suddito, ancora, deve pagare profumatamente servizi scadenti, non-servizi o addirittura trovare ostacoli:
Se ognuno di noi fa una attenta analisi può allungare la lista quasi all'infinito. E' accettabile tutto ciò? Ancor più oggi, con la moneta unica? Il settore del Commercio Estero sarà certamente il primo a soffrire se il sistema non si adeguerà agli standard medi degli altri partner europei. Con troppa facilità potrà trasferirsi altrove, come è già accaduto e accade, oppure sarà colonizzato al rango di liaison-office di altri. Non possiamo competere con tali e tanti balzelli palesi e occulti che ci affliggono assieme alla mancanza di certezze per poter programmare. Le infrastrutture di cui tutti parliamo sono importantissime, ma se non ci si avvia verso una macchina burocratica più semplice, poche leggi chiare non soggette a interpretazioni personali, sarà difficilissimo creare una nuova impresa e quindi lavoro, e addirittura si rischierà l'inversione o la colonizzazione. Le potenzialità del nostro paese, della nostra regione sono elevatissime. Il Commercio Estero ha grandi potenzialità (siamo al centro del Mediterraneo e la porta dell'Oriente). Per svilupparle dobbiamo chiedere con assoluta determinazione, non di essere aiutati, ma almeno di non essere ostacolati o, peggio, vessati; di diventare finalmente Cittadini di uno Stato che indica le linee guida di Politica Economica e non Sudditi di uno Stato che pretende tanto restituendo pochissimo e spesso pone il Suddito al suo servizio. La legge Bassanini è un primo lodevole atto verso lo snellimento e la sburocratizzazione, non basta! Deve essere portata su TUTTO il sistema pubblico. Il burocrate, il funzionario, il semplice impiegato pubblico, centrale o periferico che sia, deve cambiare mentalità, sentirsi al servizio del Cittadino che lo paga, pretendendo quanto gli spetta per quello che dà, sapendo di correre il rischio di essere espulso.
Al di sopra dei problemi più o meno grandi della nostra
categoria, come credo di quelli delle nostre consorelle, dobbiamo
tutti porre l'attenzione su questo problema di base, senza la
risoluzione del quale, tutto rischia di vanificarsi: in primo
luogo il nostro lavoro, poi le aziende e il futuro.
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