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ANITA, positivo sviluppo della vicenda del divieto di transito merci in Tirolo
L'avvocato generale presso la Corte di Giustizia Europea ha evidenziato che la decisione austriaca è contraria alle norme comunitarie
16 dicembre 2010
inforMARE - L'ANITA (Associazione Nazionale Imprese Trasporti Automobilistici) ha reso noto che, depositando stamattina le conclusioni sul ricorso della Commissione Europea contro l'Austria in merito al divieto settoriale introdotto da Vienna nel maggio 2008 sull'asse del Brennero, l'avvocato generale presso la Corte di Giustizia Europea ha evidenziato che la decisione austriaca è contraria alle normative comunitarie e rappresenta una misura inappropriata per gli obiettivi ambientali perseguiti. Tale divieto impedisce il transito stradale ai mezzi pesanti che trasportano veicoli e rimorchi, legno tondo e sughero, piastrelle, acciaio, marmo e travertino, minerali.
«Se tale posizione verrà accettata dalla Corte di Giustizia - ha sottolineato l'associazione - l'Austria verrà condannata al ripristino delle condizioni normali di traffico». ANITA ha ricordato di aver sollecitato più volte i commissari europei prima a bloccare l'entrata in vigore del provvedimento e poi a deferire il governo austriaco in Corte di Giustizia.
«Azioni unilaterali come quella austriaca - ha dichiarato Giuseppina Della Pepa, segretario generale di ANITA - penalizzano l'intero sistema economico oltre che violare il principio di libera circolazione delle merci contemplato dalla legislazione comunitaria. Auspico che la Corte di Giustizia accolga la versione dell'avvocato generale e che venga ripristinato al più presto il traffico sul Brennero». (iM)
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