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Federagenti auspica che lo smantellamento della Costa Concordia venga effettuato in Italia
Pappalardo: il nostro Paese ha tutte le credenziali per chiudere in casa questa triste pagina
15 gennaio 2014
Federagenti, la Federazione Nazionale Agenti Raccomandatari Marittimi e Mediatori Marittimi, auspica che lo smantellamento del relitto della nave da crociera Costa Concordia sia effettuato in Italia. Secondo la Federazione, «la Costa Concordia deve restare in Italia non per riconoscere al nostro Paese una sorta di “danni di guerra” che pure ha subito anche in termini di immagine, ma perché la marineria italiana, dopo aver patito le gravi conseguenze di quella immane sciagura, ha dimostrato dalle fasi immediatamente successive al naufragio sino ad oggi, tutta la professionalità, la competenza e il prestigio che le viene riconosciuto sul piano internazionale. E l'operazione di smantellamento finale della grande nave in un porto italiano - ha sottolineato il presidente di Federagenti, Michele Pappalardo - deve rappresentare, la necessaria conclusione»
Pappalardo invita il governo a sciogliere il nodo Costa Concordia in anticipo rispetto alle date previste dalla compagnia armatrice per lo spostamento della nave, presentate la scorsa settimana a Roma ( del 10 gennaio 2014). «La compostezza della gente del Giglio, l'efficienza delle operazioni di soccorso, il successo conseguito dall'ingegneria italiana nel raddrizzamento del relitto - ha rilevato Pappalardo - forniscono al nostro Paese tutte le credenziali per chiudere in casa la triste pagina della Costa Concordia».
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