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Gli Stati mediorientali azionisti della UASC hanno approvato il progetto di fusione con la Hapag-Lloyd
Le due compagnie continueranno ad operare nell'ambito delle alleanze armatoriali a cui attualmente aderiscono fino al marzo 2017
30 giugno 2016
Ieri i rappresentanti dei sei Stati mediorientali che sono azionisti della società armatoriale United Arab Shipping Company (UASC), riuniti in assemblea generale straordinaria presso la sede principale della compagnia a Dubai, hanno deliberato all'unanimità l'approvazione del progetto di fusione con la tedesca Hapag-Lloyd, via libera che era atteso per poter dare corso ad accordi vincolanti tra le parti, intese - è stato precisato - che potranno essere sottoscritte formalmente solo dopo il completamento di una serie procedure legali e amministrative ( del 29 giugno 2016).
I sei Stati azionisti della UASC, ovvero Arabia Saudita, Bahrain, Emirati Arabi Uniti, Irak, Kuwait e Qatar, hanno approvato anche le relative percentuali dei valori delle attività oggetto della fusione, che sono pari al 72% relativamente ad Hapag-Lloyd e al 28% per la UASC ( del 21 aprile 2016).
UASC ha specificato che solo dopo la firma degli accordi vincolanti le due parti avvieranno le procedure per ottenere l'approvazione del progetto da parte delle autorità competenti, ottenute le quali sarà attivata l'integrazione di alcune attività delle due compagnie che tuttavia - è stato sottolineato - continueranno ad operare nell'ambito delle alleanze armatoriali a cui attualmente aderiscono sino alla fine del mese di marzo del 2017.
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