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SAAR, Silomar e Depositi Costieri coordinano le rispettive attività nei porti di Genova e di Savona
Nuovo traffico annuo di 70.000 tonnellate sulle banchine savonesi
16 febbraio 2017
Sulla scia dell'accorpamento delle Autorità Portuali di Genova e di Savona che sono confluite nell'Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale, come deciso con decreto del governo della scorsa estate, tre primarie imprese terminaliste dei due scali che operano nel segmento delle rinfuse liquide hanno deciso di costituire un'alleanza commerciale basata sui loro impianti per lo sbarco, stoccaggio, ricarico e imbarco di rinfuse liquide alimentari e prodotti assimilabili, oli vegetali per uso industriale o energetico e altri prodotti liquidi compatibili.
L'intesa è stata concordata dalle genovesi SAAR Depositi Portuali Spa e Silomar Spa e dalla savonese Depositi Costieri Savona Spa e si fonda sulla complementarietà dell'offerta, con SAAR che ha impianti a Genova per il trattamento di oli alimentari come ad esempio l'olio di palma, ma non ha mai implementato quelli del biodiesel, prodotto questo che è invece uno dei core business del terminal Depositi Costieri Savona e nel capoluogo ligure della Silomar.
In particolare, SAAR, in alleanza con Silomar, ha stipulato un contratto di affitto con Depositi Costieri Savona per gestire gli impianti situati sulla Darsena Alti Fondali nel bacino portuale composti di 33 serbatoi di acciaio inox per una capacità totale di 26.000 metri cubi, di cui 9.000 idonei a contenere oli vegetali concreti, riscaldabili mediante collegamento ad una caldaia a vapore. La Depositi Costieri Savona è inoltre dotata di due pontili d'ormeggio con un pescaggio di 16 metri e una lunghezza di oltre 250 metri, idonei pertanto a ricevere navi di dimensioni importanti.
Quest'anno, grazie all'accordo, l'approdo di Depositi Costieri Savona vedrà l'attracco di 12 navi (agenzia marittima Anchor) per uno sbarco di oli vegetali per industria pari a circa 70mila tonnellate. La prima toccherà la banchina savonese domani sbarcando 5.300 tonnellate al terminal Monfer, successivamente 4.200 tonnellate al terminal Depositi Costieri Savona.
«La competitività - hanno spiegato i promotori dell'iniziativa - non è tra Genova e Savona ma verso altri scali internazionali. Con questo nuovo traffico puntiamo a migliorare l'attrattività dei due porti liguri e per questo vogliamo investire per ampliare e potenziare gli impianti di Savona, secondo i migliori standard di sicurezza e ambiente. C'è spazio per consolidare le movimentazioni ma anche per aumentare i traffici, con la collaborazione dell'Autorità di Sistema Portuale».
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