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18 ottobre 2019
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- Il Consiglio di Stato dà ragione all'AdSP
dell'Adriatico Meridionale nella vertenza con il cantiere
CBS-Damarin
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- Il Consorzio Cantieri Riuniti del Mediterraneo ha presentato
istanza per ottenere l'intero compendio occupato dalle due società
inadempienti
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L'Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico
Meridionale ha reso noto che, con due ordinanze depositate oggi, il
Consiglio di Stato ha respinto le istanze con le quali le società
CBS Cantieri Balsamo Shipping e Damarin, già dichiarate
decadute per inadempimento dalle concessioni demaniali marittime che
occupavano presso il porto di Brindisi, avevano chiesto di
sospendere l'ordine di sgombero adottato dall'AdSP.-
- L'ente portuale ha specificato che i giudici, escludendo che nel
caso in esame possa ravvisarsi un pregiudizio per le due società
inadempienti, «stante la pendenza di trattative in corso tra
le parti per il rilascio spontaneo dei beni per cui è causa,
e che allo stato, come emerge dagli atti del fascicolo, tali
trattative sono in stato avanzato, sicché gli ostacoli ora
invocati dalla CBS e dalla Damarin non sono suscettibili di refluire
nella gravità e urgenza che legittima la concessione della
richiesta misura cautelare», hanno condiviso le argomentazioni
dell'authority portuale e del Consorzio Cantieri Riuniti del
Mediterraneo. Quest'ultimo, costituito tra le napoletane Società
Operazione, S. & Y. e Marine Management & Supplies - ha
ricordato l'AdSP - ha presentato una formale istanza per ottenere il
rilascio della concessione riguardante l'intero compendio occupato
dalle due società inadempienti, impegnandosi tra l'altro,
circostanza particolarmente rilevante, in caso di esito favorevole
dell'istruttoria, ad assorbire nei propri organici il personale
riveniente dalla due società dichiarate decadute dai
rispettivi titoli concessori, per un numero complessivo di 19
lavoratori, e a corrispondere all'AdSP i canoni di concessione non
pagati da CBS e Damarin.
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- L'authority portuale ha ricordato ancora che le società
brindisine CBS e Damarin erano state dichiarate decadute per
inadempimento dalle concessioni di cui erano titolari per il mancato
pagamento dei canoni di concessione e per altre inadempienze e che
la legittimità dei provvedimenti di decadenza era stata
confermata dal TAR Puglia - Bari, con due sentenze del 2017, avverso
le quali era stato proposto appello al Consiglio di Stato.
Parallelamente, della vertenza era stato investito, su richiesta
della Fiom Cgil di Brindisi, il Comitato per il Monitoraggio del
Sistema economico produttivo e delle Aree di crisi, istituito presso
la Presidenza della Regione Puglia, presso il quale si sono svolte
diverse riunioni nel tentativo di valutare la soluzione migliore che
consentisse la tutela dei livelli occupazionali. Inoltre, più
di recente, la questione è stata affrontata congiuntamente
dall'AdSP, dal Comitato SEPAC e dalla Prefettura di Brindisi in
ulteriori riunioni svoltesi presso l'Ufficio Territoriale di Governo
di Brindisi.
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- Con l'istanza il Consorzio Cantieri Riuniti del Mediterraneo si
propone di sviluppare l'esercizio di attività di
cantieristica e manutenzione navale e di motori marini, nonché
attività di costruzione metalliche per installazioni off
shore, refitting di navi commerciali e da diporto. L'AdSP ha
evidenziato che con il suo pronunciamento il Consiglio di Stato ha
condiviso sostanzialmente le argomentazione dei difensori dell'AdSP
e del Consorzio Cantieri Riuniti secondo cui un'interruzione della
procedura in itinere per l'assentimento della concessione ad un
nuovo soggetto imprenditoriale avrebbe potuto determinare il
sopravvenuto disinteresse dell'operatore economico, con conseguenze
nefaste per la tutela dell'occupazione e degli altri interessi
pubblici, anche erariali, doverosamente tutelati dall'ente portuale.
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